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Autore: Fiore di Giada    13/09/2017    1 recensioni
[Tenku Senki Shurato]
- Dobbiamo colpirla! - urlo a Gai e lui annuisce. Lo percepisco, è pronto a tutto pur di annientare questa minaccia che da tanto tempo opprime il Tenkuukai e aleggia sulla Terra.
Quasi in sincronia, saltiamo verso la nostra avversaria.
Shiva, il tuo potere non ti basterà a distruggerci.
E’ vero, sei dotata d’una grande quantità di energia, ma non comprendi la forza celata nei nostri cuori.
Noi non ci sottometteremo al tuo potere perché abbiamo qualcosa di importante da proteggere.
La Terra e il Tenkuukai sono i luoghi dei nostri legami più importanti, di qualsiasi tipo essi siano.
E li difenderemo sempre, a qualsiasi costo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La luce che, per alcuni istanti, ha abbagliato il campo di battaglia scompare.
Le mie ferite sono state risanate? – mi domando, sorpreso. Non riesco a credere a quanto vedono i miei occhi.
Come è possibile questo miracolo? Chi ne è stato l’autore?
Non so per quale ragione, le ferite della mia shakti e della mia carne sono state rimarginate.
Eppure, in quell’ultimo combattimento contro Gai, ho creduto che la mia sorte fosse segnata.
Ho sentito chiaramente la sua spada attraversare la mia armatura prima, e la carne poi.
E’ stato doloroso, ma non sono pentito di quello che ho fatto.
Se mi fossi lasciato sopraffare dalla collera e dal risentimento, avrei lasciato vincere Shiva e il Sohma oscuro di cui è padrona.
E questo, per me, è inaccettabile.
Co… Come? – penso. La spada di Gai giace sul pavimento a poca distanza da me.
E non capisco perché.
Cosa è successo quando sono crollato, in fin di vita?
Perché Gai, approfittando del suo vantaggio, non mi ha inferto il colpo di grazia?
Cosa ha fermato la sua mano, in altri momenti così pronta e crudele?
Eppure, in quel momento, ero gravemente ferito e incapace di opporre qualsiasi resistenza.
Shurato… –
No… Non è possibile.
Da quanto tempo non sentivo la sua voce gentile?
Vorrei alzare lo sguardo e guardarlo negli occhi, ma ho paura che si tratti dell’ennesima illusione, destinata a scomparire al primo contatto con la crudele realtà.
Non voglio… Non lo sopporterei.
Ma non c’è altra soluzione.
Non posso nascondermi in questa incertezza.
Devo affrontare la realtà e capire cosa è successo.

Shurato… Grazie. – sussurra Gai.
No… Non è un sogno.
Questo tono pacato è il suono più bello che le mie orecchie, da tanto tempo, abbiano mai sentito.
Il mio migliore amico è tornato normale.
I suoi occhi rossi non risplendono più di quel fulgore sinistro, che per tanto, troppo tempo, mi ha dilaniato l’anima.
E il suo sorriso non è più crudele e beffardo…
Vorrei urlare, ma la gioia mi stringe la gola e mi fa emettere balbettii inconcludenti.
Sei … Sei tornato normale? – azzardo. Il mio cuore è in tumulto, ma ho paura che si riveli un’illusione.
La mia mente sa che il mio sogno si è realizzato, ma questa paura non mi abbandona.
Cosa devo fare?
Devo essere diffidente o accettare una realtà troppo bella e rischiare che essa si riveli una menzogna?
No, non lo sopporterei ancora.
Ho sofferto tantissimo vedendo l’oscurità che si era impadronita di lui, a causa dei maneggi della crudele divinità della distruzione.
Non voglio più vedere quella brama di sangue nei suoi splendidi occhi…
Con un tenue cenno del capo, annuisce, il volto rischiarato da un sorriso sereno.
No… Non riesco più a frenare la gioia.
E non voglio neanche farlo.
Le emozioni mi travolgono e, urlando, mi precipito da lui.
In questo momento, non mi interessa più nulla.
Voglio sentire solo le sue braccia stringermi, come quando, da bambini, vedevamo di nascosto i film horror e io avevo paura …

Gai… Gai… – singhiozzo. Vorrei parlare, ma questa gioia, così prorompente, mi impedisce di formulare qualsiasi pensiero razionale.
Piango e urlo, sfogando in questi pochi istanti l’angoscia che, per troppo tempo, ho celato nel mio cuore, fedele al mio ruolo di Hachibushu.
Sento le sue lunghe dita accarezzare i miei capelli e il mio pianto, per alcuni istanti, si acuisce. Quante volte lui mi ha stretto così, per consolarmi, quando i miei familiari mi rimproveravano per qualsiasi marachella?
Questo suo semplice gesto fa fluire in me un torrente impetuoso di ricordi che, per alcuni istanti, mi stordisce.
Vorrei tornare sulla Terra con lui, quando eravamo ancora adolescenti pieni di sogni e di progetti.
Desidero ritornare a quei momenti, che mi sembrano così lontani, quasi appartenenti ad un’altra epoca.
Ma non posso farlo, perché ho dei doveri verso il Tenkuukai e i suoi abitanti.
Qui ho trovato degli amici meravigliosi, che contano su di me per allontanare definitivamente la minaccia della dea della distruzione.
E io sarò con loro, in questa dura battaglia.
Però, almeno in questo momento, non voglio pensare alla dura battaglia che mi attenderà.
Desidero godermi questi istanti di pace e di effimera serenità.


Quanto tempo è trascorso?
Non lo ricordo più…
Con garbo, Gai scioglie l’abbraccio e mi guarda.
Sono così felice… Ho sperato tanto che questo giorno arrivasse… – mormoro, la voce tremante. Vorrei dire tanto altro, ma non ce la faccio…
Anzi, a stento sono riuscito a formulare queste frasi, pur così banali.
Shurato … Io mi sono macchiato di colpe orribili… – dice Gai, mortificato, e il dolore trafigge il mio cuore. La sua mente, libera dal controllo malefico di Indra, ha ritrovato la consapevolezza.
E, con essa, è sopraggiunto un terrificante rimorso.
Ne sono sicuro, Gai non riesce a darsi pace per quello che ha fatto, manipolato dal Sohma oscuro della dea della Distruzione.
No! Non è giusto che si colpevolizzi per questo!
Lui ha un cuore puro ed è stato una vittima di quella dea malvagia, affamata di morte e distruzione.
Quell’entità malefica si è servita di lui e lo ha manipolato, come un burattino privo di una sua volontà!
Non è stata colpa tua… Tu eri… – replico, ma un bagliore di luce accecante interrompe la nostra conversazione.

Yasha Oh Gai… Io ti distruggerò con Shura Oh… – ruggisce Shiva. Riesco a sentire, oltre l’irriverente maschera del suo viso, la rabbia per lo smacco.
Vuole uccidere me, perché ho osato riportare Gai alla purezza della sua natura gentile.
Ma non importa.
Non ho paura di Shiva e, sono sicuro, anche Gai è pronto a combattere.
Tuttavia, la dea non perde tempo.
Muove le braccia creando un arco e, ben presto, un’onda circolare di Sohma ci investe in pieno, ma riusciamo a cadere in piedi.
Non cadremo tanto facilmente, Shiva!
Dobbiamo colpirla! – urlo a Gai e lui annuisce. Lo percepisco, è pronto a tutto pur di annientare questa minaccia che da tanto tempo opprime il Tenkuukai e aleggia sulla Terra.
Quasi in sincronia, saltiamo verso la nostra avversaria.
Shiva, il tuo potere non ti basterà a distruggerci.
E’ vero, sei dotata d’una grande quantità di energia, ma non comprendi la forza celata nei nostri cuori.
Noi non ci sottometteremo al tuo potere perché abbiamo qualcosa di importante da proteggere.
La Terra e il Tenkuukai sono i luoghi dei nostri legami più importanti, di qualsiasi tipo essi siano.
E li difenderemo sempre, a qualsiasi costo.



   
 
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