Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: _grifone31    13/09/2017    2 recensioni
~traduzione~ Questa storia è una traduzione gentilmente concessa dalla scrittrice scriba vindex contattata con nome newstark.
Questa storia è destinata ad essere una continuazione della serie TV:una specie di speculazione sugli eventi post 6 stagione.Sarà centrata su Grande Inverno, in particolare sul rapporto Jon-Sansa e la sua progressione verso una vera storia d'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Arya Stark, Jon Snow, Sansa Stark, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Sansa cavalcò il suo cavallo dal colore argenteo attraverso la Foresta dei lupi, godendosi il calore dei raggi del sole sul viso. Mentre il sole tramontava, la foresta coperta di neve era già nel pieno dell'oscurità. La luce del giorno soccombeva presto all'ombra della notte seguita da una nuova alba . Sansa riflettè tristemente: l'inverno era veramente arrivato. Come per approfondire il suo disagio, la foresta intorno a lei inizió a tremare per le agitazioni e i rumori provocati dagli animali selvatici. Sebbene la venuta dell'inverno sembrava preannunciare la morte, la ghiacciata foresta dei lupi sembrava come tornata in vita, come se strane creature invernali, dormienti durante la lunga estate, avessero deciso di risorgere. Sansa tremò al solo pensiero e inconsciamente lanciò un'occhiata avanti verso Brienne a cavallo di un robusto purosangue marrone,risoluta e coraggiosa come sempre. Sansa fu grata della presenza della sua protettrice, anche se l'insistenza di Brienne di accompagnarla ovunque andasse si era fatta difficile da sopportare in alcune occasioni. Non dovrei lamentarmi pensò Sansa finalmente conosco la libertà e la salvezza riflettè con la gola che si chiuse il ricordo delle sue recenti esperienze. Infatti Ramsay Bolton non avrebbe mai permesso a Sansa di uscire dal castello, mentre Jon le permise di uscire se avesse voluto, a patto che Brienne la accompagnasse. Non vi era nessun confronto possibile tra Ramsay, che aveva disprezzato con tutte le sue forze, e Jon, a cui era grata per ogni cosa. Aveva fatto parecchi giri al di là delle mura di Grande Inverno da quando lo aveva riconquistato dopo la battaglia dei bastardi. Con ogni percorso aveva contato quanto tempo ci avrebbe messo per riscaldarsi al ritorno, come se la temperatura si abbassasse costantemente. Tuttavia lei sfruttò il tempo all'aria aperta per raccogliere i suoi pensieri e per non essere disturbata da questioni diplomatiche che erano state già discusse in abbondanza. Quasi ogni giorno ricevevano tantissimi ospiti nella sala grande di Grande Inverno: sia Lord, sia piccoli nobili sia messaggeri e ognuno aveva qualche reclamo o proposta per il Re del Nord. I suoi pensieri cessarono nel momento in cui arrivò a una biforcazione nel sentiero: a sinistra gli alberi si addensavano ancora più in profondità all'interno della foresta dei lupi, alla destra invece gli alberi si dissolvevano e il sentiero si apriva sulle brughiere che fiancheggiavano Grande Inverno. Poteva vedere le torri del castello che si ergevano sulle ondulate colline. Brienne si schiarì la gola e trottò fino al fianco di Sansa "penso che sia meglio tornare, Mia Signora. Tuo fratello sarà sicuramente preoccupato". Sansa annuì e si diresse verso destra. Notò che Brienne non chiamò suo fratello Vostra Grazia e sorrise quasi inaspettatamente. Jon sarebbe contento, sembra odiare le formalità. Scambiò poche parole con Brienne mentre cavalcano in direzione del castello e di questo Sansa fu grata. Iniziò a sentire le sue guance pizzicare la causa del forte vento del nord. Il sole era al di sotto dell'orizzonte e un opaco grigiore si era stabilito intorno al loro. Nonostante la triste atmosfera, la terra sotto le mura di Grande Inverno era viva di confusione. Il villaggio fuori dalle mura, che era tipicamente un insieme di piccole costruzioni,era aumentato di dimensioni. I bruti, già accampati li dalla battaglia, sono stati raggiunti,da pochi giorni, da piccoli abitanti di ogni angolo del Nord che vivevano in capanne e anche cabine ben costruite all'ombra delle pareti dell'imponente castello. Le persone si mescolavano ovunque,commerciavano,discutevano e scambiavano storie, era molto simile a un vero e proprio villaggio,ma molto meno permanente,stavano ancora crescendo. Nuove persone continuavano ad arrivare costantemente ogni giorno e a Davos piaceva chiamarlo il villaggio invernale. Molti dei Lord del Nord consigliarono al Re del Nord di mandare via le persone, ma Jon insistette sul fatto che erano innocui, forse reso orgoglioso dal fatto che si fidavano di lui, che cercavano la sua protezione. Sansa non sapeva cosa fare della gente forestiera fuori dai cancelli di Grande Inverno, ma loro sembravano ossessionati da lei, sempre a fermarla per offrirle doni o lodare la sua bellezza. Oggi è stata invitata a condividere, in una festa di famiglia, un tacchino selvatico da un uomo barbuto (che lei ha gentilmente rifiutato), e le è stato offerto un piccolo arazzo cucito da una vecchia. La vecchia lasciò l'arazzo tra le sue braccia e non lasció andare Sansa senza di esso, così ella ringraziò la donna in fretta e mise l'arazzo nella sua borsa senza nemmeno vederne il contenuto. "È così bello vedere gli Stark a Grande Inverno.." Sansa sentì il suo mormorio quando si allontanó. Alla fine Sansa e Brienne arrivarono alle porte del castello, e furono velocemente fatte entrare, prima che qualche forestiero scivolasse alle spalle delle guardie. Non appena smontò da cavallo e lo lasciò allo scudiero, notò che Jon era apparso sul balcone di legno che si affacciava sul cortile. Sorrise nel suo solito stile e scese rapidamente le scale per incontrare Sansa e il suo cavaliere. "Stavo cominciando a preoccuparmi" disse Jon guardando Sansa e facendole una dolce carezza sulla guancia "Sei fredda come il ghiaccio e bianca come Spettro" osservò preoccupato, ma divertito. Brienne guardò Sansa come per dirle, io te l'avevo detto. "Volevo godermi la luce del sole prima che scomparisse completamente" insistette Sansa con un piccolo sorriso spostando il braccio di Jon "A quanto pare i Lord non ti stanno occupando abbastanza se hai ancora il tempo per preoccuparti per me". "Mi preoccupo per te quando non siamo insieme" mormorò rapidamente Jon, facendo uno sguardo un po' sorpreso, come se si fosse preoccupato di essere andato troppo oltre. Si riprese un attimo dopo e cambiò argomento-sembrava esasperato-. In ogni caso sono successe più o meno le solite cose. Si è parlato di alleanze e di faide, si è discusso di responsabilità e di matrimoni combinati. Vieni dentro a riscaldarti a nutrirti. Forse in tua compagnia non ucciderò il prossimo Lord che mi propone sua figlia in sposa" mormorò Jon. Sansa annuì e segui Jon, con Brienne a stretto contatto. Sentì un senso di approvazione all'atteggiamento riluttante di Jon a sposarsi, perché odiava l'idea di doverlo condividere con qualcun altra. Ho finalmente trovato uno dei miei familiari nessuno lo porterà via da me, non se posso aiutarlo.

   
 
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