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Autore: lameks    14/09/2017    0 recensioni
Nell'antica mitologia greca c'è una dea che si chiama Athena. È una delle figlie di Zeus, il re degli dèi, ed è la dea della guerra. Le battaglie combattute in suo nome si perdono nelle nebbie della storia. Quello che segue è il racconto di una di queste battaglie, la prima combattuta contro l'esercito persiano, la prima combattuta contro l'atroce e crudele Ares.
Genere: Azione, Comico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gold Saints, Nuovo Personaggio, Wyvern Rhadamanthys
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 26
DIECI ANNI DOPO


 
Alfeo (tra sé e sé, mentre cammina in direzione delle sale dei re): Maledizione! Ares e Demarato hanno deciso di nuovo di dare battaglia durante le feste Carnee. Capisco che vogliono fare le cose a modo loro, combattendo una super potenza alla volta, ma non possono escludermi così ogni volta!
Alfeo raggiunge la sala dei re. All’interno della stanza c’è solo Leonida.
Leonida (in piedi, al centro della stanza): Alfeo, volevi parlarmi in privato?
Alfeo (chiudendosi le porte alle spalle): Sì, mio re. Come ben sai, dopo dieci anni l’esercito persiano ha di nuovo intenzione di dare battaglia all’Ellade e sicuramente anche questa volta ci saranno di mezzo Ares e i suoi Berserker.
Leonida (con espressione afflitta): Certo, lo so bene. Così come so bene che durante le feste Carnee non ci è permesso partecipare a una guerra. Lo dicono le nostre leggi.
Alfeo: Con tutto il rispetto, Sua Maestà, io ero in servizio durante il regno di suo fratello, Re Cleomene, e ho avuto modo di conoscerlo bene. Sebbene non andassi molto d’accordo con lui – e questo non è un mistero per nessuno – non posso negare che suo fratello fosse un vero guerriero e che, fosse dipeso da lui, non ci avrebbe pensato due volte a scendere in battaglia durante le feste Carnee.
Leonida: Beh, certo, lui aveva un’ossessione per Atene e non avrebbe perso occasione di fare qualcuna delle sue… strane azioni strategiche.
Alfeo (scuotendo la testa): Non è solo questo. Suo fratello sapeva bene quando dare ascolto agli Efori e quando ignorarli. Lo stesso dicasi per Re Demarato. Entrambi erano due teste calde, ma mai e poi mai si sarebbero sottomessi a una volontà superiore così castrante. Non devo essere io, mio re, a ricordarle che gli abitanti di Sparta dedicano tutta la loro vita all’arte della guerra e non può essere certo un’allegra festicciola a impedirci di seguire la nostra vera natura, la missione per cui noi tutti siamo nati e vissuti: combattere come uomini valorosi e non restarcene in un cantuccio a girarci i pollici mentre altri mozzano teste al posto nostro. Re Leotichide è preoccupato solo di mantenere la propria poltrona, ma da lei, Re Leonida, fratello di Re Cleomene, mi aspetto molto di più. Spero di non averla offesa con queste parole e… Anzi, no, me ne strafrego se si è offeso. Tiri fuori le palle una buona volta e non ci faccia fare di nuovo una pessima figura agli occhi del resto della Grecia!
Leonida resta per qualche secondo costernato dalla foga del Saint dei Gemelli, ma poi si siede sul trono e i tratti del suo viso si raddolciscono di nuovo.
Leonida: Le tue parole sono giuste, Alfeo. Talmente giuste che avevo già una mezza idea di parlare con gli Efori. Devo dire, però, che dopo il tuo accalorato discorso mi sono convinto più che mai che è arrivato il momento per noi di agire.
Alfeo: Ben detto, Sua Maestà!
Leonida (alzandosi di nuovo): Alfeo, avverti Daxos di procurarci quanto più aiuto possibile dai nostri alleati. Io mi metterò subito in viaggio per andare a parlare con i vecchiacci.
Alfeo: Viaggio? Gli Efori non sono a Sparta neanche stavolta?
Leonida: No, ma penso di sapere dove trovarli…
 
 
Qualche giorno dopo…
Telestèrion, Santuario di Eleusi. Un mercenario tespiese, reduce della guerra di Maratona, sta saltellando e danzando con indosso un naso finto da maiale e un costume da melograno gigante. Con le mani agita fasci di grano e papavero come fossero maracas. Preso dalla frenesia della danza non si accorge della presenza di un altro uomo, che lo sta osservando da alcuni minuti.
Daxos, Silver Saint di Perseo: Come stai, Ditirambo? Ti trovo molto… cambiato…
Ditirambo interrompe le sue danze e osserva Daxos con espressione corrucciata…


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Se vi siete affezionati ai personaggi potete continuare la lettura con “Saint Seiya Lambda”, il quarto capitolo della Seconda Stagione di Bronzini Sfigati, che narra della seconda guerra persiana (e lo fa in un modo un po'... particolare...). Come ho già detto nel primo capitolo di "First Blood", per leggere "Lambda" senza conoscere "Bronzini Sfigati" basterà leggere il breve riassunto che ho inserito all'inizio.
link al primo capitoletto e al riassunto --> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3676486
EDIT: E se avete già letto anche "Lambda", non vi resta che leggere anche il suo sequel, "Saint Seiya Chronicles: Soul of Berserker"!
link al primo capitolo qui --> https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3793565

Grazie per aver letto questa storia fino in fondo! Se vi è piaciuta lasciatemi un feedback!

 
  
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