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Autore: ballerina 89    15/09/2017    3 recensioni
Storia ambientata nella settima stagione. Emma e Killian, cause di forza maggiore, sono costretti a dividersi per un periodo. Henry è in pericolo e occorre salvarlo ma Emma non può aiutarlo in quanto aspetta il suo terzo figlio. Sarà Hook a partire in questa missione di salvataggio mentre Emma rimarrà a casa con la piccolina e il futuro nascituro.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano ormai passati quattro mesi da quando Killian aveva lasciato la loro abitazione a Storybrooke per unirsi a Regina e Mr.Gold per aiutare Henry. Quattro mesi di puro inferno per Emma che, incinta ormai al suo quinto mese di gravidanza, doveva fare i conti con una piccola bambina di appena sei anni a cui mancava terribilmente il suo papà. Quella mattina si era svegliata presto, aveva accompagnato sua figlia a scuola e si era recata da Granny dove vi era già ad attenderla sua madre:
- Emma buongiorno - disse la donna vedendola entrare - Mi stavo preoccupando.
- Ciao, scusa il ritardo! - disse sedendosi al tavolo -  Oggi Leila mi ha fatto fare tardi. Sul tragitto per la scuola si è ricordata di aver dimenticato uno dei suoi quaderni e siamo dovuti tornare indietro a riprenderlo. Sai quanto ci tiene ad andare bene a scuola.
- Prima elementare ed è già un piccolo genietto. 
- Ha preso da Henry non c'è che dire. Oggi era tutta agitata perché la maestra di italiano riporterà i compiti in classe. 
- Non ho mai avuto modo di farti questa domanda: Perchè Non l'hai mandata a scuola da me?
- Nulla di personale ma abbiamo pensato che averti in classe non le avrebbe permesso di superare la fase del distacco che tutti i bambini affrontano nell'andare a scuola.
- Capisco. Per il resto come te la passi?
- Come sempre direi... 
- Killian? Lo hai sentito? 
- Due settimane fa... ha detto che la situazione non è delle migliori ma che stanno cercando di fare il possibile. 
- Ti manca vero?
- Da morire. Ogni giorno che passa mi manca sempre di più.
- Leila che dice di questo?
-  Prima mi chiedeva in continuazione del suo papà, ultimamente invece non chiede nulla.... credo si stia abituando a questa situazione.
- Ti turba qualcosa però! Vero?
- Un po la situazione in generale, però.... beh.... quando ci siamo sentiti l'ultima volta non ho avuto il coraggio di dargli una notizia importante. - disse indicandosi la pancia
- Hai scoperto il sesso vero?
- Si! So quanto ci teneva ad essere presente e non voglio che lo venga a sapere per telefono. Ho bisogno di vedere la sua faccia. - disse intristendosi
- Avrai il modo è il tempo per comunicarglielo vedrai. Sono sicura che torneranno a casa prestissimo. Nel frattempo però... potresti aggiornare me! Sai che sono curiosa. 
- Allora... per il momento in casa siamo a quota due contro due: io e Leila contro Killian e Henry presto però qualcuno manderà una squadra in maggioranza. 
- Avanti.....Non tenermi sulle spine!
- Fiocco azzurro in casa Jones! Sta arrivando Liam 
- Un maschietto!!! - disse Snow emozionata
- È già... un piccolo pirata.
- E' una notizia meravigliosa tesoro. Leila come l'ha presa?
- Benissimo, ci chiedeva un fratellino o una sorellina da un paio di anni ormai, ero sicura che sarebbe stata contenta in tutti casi. 
- Dobbiamo festeggiare! Granny portaci due... 
- Non posso bere alcolici ricordi?
- due spremute.
- Wow - disse Emma ridendo - Che gioia! 
Erano nel bel mezzo dei festeggiamenti madre e figlia quando il cellulare di Emma squillò. Pensando fosse Killian si affrettò a rispondere.
- Pronto?
- Si pronto, parlo con la signora Jones?
- Si... chi parla?
- Salve scusi se la disturbo sono la maestra di sua figlia Leila.
- È successo qualcosa? Sta bene? - chiese allarmata
- Tranquilla signora non è successo nulla, la bambina sta bene. Volevo semplicemente chiederle se può fare un salto a scuola per fare due chiacchiere. C'è una cosa di cui vorrei parlare personalmente con lei.
- Sarò da lei in cinque minuti. A tra poco. 
- Chi era? - chiese Snow
- La scuola! Spero che Leila non abbia fatto qualche pasticcio perchè veramente la spedisco in collegio. 
- Ma che vuoi che abbia mai fatto una bambina di sei anni. 
- Con quella peste non si sa mai! Vado a vedere
- Tienimi aggiornata. Ti aspetto a casa per pranzo. 
- A dopo. Tranquilla per Neal lo prendo io all'uscita di scuola, mi è di strada.
Uscì dal locale e in sella al suo maggiolino giallo raggiunse la scuola elementare. 
- Mi scusi, sono Emma. Emma Swan, la mamma di Leila Jones, ho fatto il prima che ho potuto.
- Salve signora, si accomodi prego. - disse indicandole una sedia difronte alla sua scrivania. - Vedo che questo nuovo fratellino o sorellina è quasi in arrivo, Leila non parla d'altro.
- Manca ancora qualche mese... Allora, a proposito di Leila, cosa ha combinato quel terremoto?
- Nulla. L'ho chiamata per dirle un paio di cose... innanzitutto complimenti! E' davvero una bambina molto molto educata. So le vostre origini quindi non ne avevo dubbi ma per avere sei anni si comporta proprio come una vera donnina. 
- La ringrazio, io e mio marito ce la stiamo mettendo tutta per crescerla nel migliore dei modi.
- State facendo un ottimo lavoro, davvero.  Anche a scuola va molto bene... si ipegna tantissimo ed è davvero molto portata in alcune materie.. Scrive in una maniera molto matura per la sua età, è sorprendente. Durante i primi compiti, quelli fatti  a casa, pensavo che venisse aiutata da qualcuno invece ho corretto il suo compito fatto qui a scuola e ho capito che è tutta farina del suo sacco. 
- I colloqui con i genitori sono tra una settimana, se doveva parlarmi del suo andamento scolastico, per altro positivo, perchè non ha aspettato i colloqui?
- Beh vede..... è proprio per una cosa riguardante il compito che ho voluto chiamarla. 
- Mi dica...
- Non ero a conoscenza della vostra situazione famigliare, se lo avessi saputo non avrei dato il compito.
- Che compito era?
- Un tema sul papà!
- Ah. Beh... Non è un problema.   Leila sa quello che sta succedendo. 
- Volevo farglielo leggere. Ecco... -  glie lo porse

TEMA: Il mio papà. 
Ogni principessa ha il suo principe. Si esatto, proprio così! Così voglio iniziare il mio tema. Ciao a tutti mi chiamo Leila, Leila jones per la precisione e sono la principessa del mio papà! 
Killian Jones, questo è il suo nome anche se molti continuano a chiamarlo con il suo soprannome di un tempo: Capitan Hook. 
Ebbene si ragazzi, sono la figlia di capitan uncino. Bello vero? No, non è così. Il mio papà, dopo un passato burrascoso alla ricerca della sua vendetta, è diventato un eroe e come tutti gli eroi passa la maggior parte del suo tempo a salvare il mondo. È poco il tempo che trascorre a casa con me, la mia mamma e il mio fratellone, ma quel poco tempo che passiamo insieme è magico. Papà gioca con me, mi racconta le storie delle sue avventure e guardiamo tantissimi film assieme. Mi piace molto vedere Peter Pan con lui perché reagisce in maniera molto buffa  quando vede la sua caricatura.  È un uomo fantastico e si sa far voler bene da tutti.  Anche mio fratello Henry, che non è suo figlio, lo considera a tutti gli effetti suo  papà. 
Veniamo considerati da tutti la classica famiglia perfetta e fino a qualche mese era vero, ora purtroppo la nostra famiglia perfetta si è divisa e le cose non sono più belle come prima. Papà si è dovuto trasferire per aiutare mio fratello che ha qualche problema nella sua nuova città mentre io e la mamma siamo rimaste a casa da sole con il nuovo fratellino che è in arrivò. Sono molto triste che papà sia andato via, ma devo fare finta di niente perché la mia mamma sta più male di me. Lei non vorrebbe farmelo capire, infatti davanti a me è sempre sorridente e felice,  ma io non sono più una bambina e lo vedo che finge. Penso di aver ereditato il suo super potere: so quando la gente mente e lei sta mentendo. L'altro giorno ero sdraiata nel mio letto e non riuscivo a dormire perché mi mancava il papà così sono andata in camera della mamma. L'ho trovata seduta sul letto a piangere con una foto del papà tra le mani. Non le ho detto nulla e come una bimba grande sono tornata nel mio lettino. Non voglio che lei sappia che so perchè la farei preoccupare ancora di più e non voglio. La mancanza del mio papà si sente tanto in famiglia e spero davvero con tutto il cuore che possa tornare presto a casa. 
Sai, ricordo ancora le sue ultime parole prima di lasciarmi:" principessa, non passerà giorno che non pensi a te." ho pianto tanto quel giorno perchè sapevo che per un po' non lo avrei rivisto, non immaginavo però che quel "po'" di tempo sarebbe stato così infinito. I primi giorni chiamata sempre:  mattina e sera,  poi le sue telefonate si sono limitate ad una al giorno per non destare sospetti ai cattivi che stanno combattendo; ora,da più di due settimane, papà non chiama più! So per certo che non si è dimenticato di noi quindi la spiegazione è una sola. Qualche cattivo gli sta impedendo di mettersi in contatto con noi. Purtroppo con la mamma con il fratellino dentro la pancia non possiamo fare molto ma sono sicura che il mio papà riuscirà comunque a tornare a casa anche senza il nostro aiuto. 
Papà! Lo scrivo qui perché tanto non potrei comunque dirtelo in altri modi: Ti voglio davvero un mondo di bene e non preoccuparti se non riesci a metterti in contatto con noi. Sto bene e anche la mamma sta bene, piange ma sta bene. Avevo ragione io... Avrò un fratellino lo sai?  Ti aspettiamo tutti con inpazienza perché lo so papà che tu tornerai da noi. Non ti preoccupare per la mamma mi prenderò cura io di lei e mi prenderò cura anche del nuovo fratellino, sarò come dicevi sempre tu una sorella maggiore fantastica. Finisco qui il mio tema perchè pensando a te divento triste e non voglio piangere in classe... sono grande ormai. Ti sto aspettando papà! La tua principessa ti sta aspettando.


 - Signora! Signora si sente bene? - disse l'insegnate vedendo Emma in lacrime e posare il foglio sulla scrivania.
- Tranquilla sto bene, sono solo gli ormoni. Uff... - sospirò -  Non pensavo che stesse soffrendo così! 
- Scusi se mi intrometto ma quello che dice sua figlia nel tema è vero? Mi spiego... suo marito è andato via di casa per aiutare Henry o state divorziando? So che è una domanda un po' oersonale ma mi occorre sapere per vedere fino a che punto la bimba manifesta questo disagio.
- Non stiamo divorziando, ha detto la verità nel tema è partito per dare una mano a nostro figlio più grande. Per il bene di Leila sono sempre rimasta qui ad aspettare per non lasciarla da sola con i nonni ma penso che il suo bene sia quello di trovare suo padre. Cercherò di trovare un modo per mettermi in contatto con lui. La ringrazio ancora per avermi chiamata, se la bimba dovesse avere altri sfoghi o comportamenti strani me lo tenga presente.
- Certamente, conti pure su di me.  Grazie a lei per essere venuta..
- Un'ultima cosa. Posso fare una foto al tema? Magari riesco ad inviarla al suo papà.
- Certo che sì! 
- Grazie ancora per tutto
***
Emma aspettò davanti ai cancelli sella scuola la fine delle lezioni di sua figlia. Al suono della campana una mandria di bambini uscì dall'edificio correndo in direzione dei rispettivi genitori. 
- Mamma mamma! - Disse la piccola Leila vedendola
- Amore mio ciaooo! Come è andata scuola?
- Bene! 
- E il compito? Come è andato?
- Benissimooooo, la maestra mi ha messo 10.
- Ma davvero tsoro? - disse sorpresa - Ma che brava studentessa che sei...  e dimmi un po': di osa parlava il tema? Non me lo hai ancora detto. 
- Mmm... - ci pensò su -  Niente di interessante, dovevamo solamente descrivere qualcosa che ci piae fare.
- E tu di cosa hai parlato? 
- Del parco giochi! 
- Mmmm.... ok, sali in macchina dai! 
Una volta in macchina Emma provò a tastare il terreno:
- Amore tutto ok? 
- Si mamma perché?
- Così... chiedevo! 
- Stiamo andando dalla nonna o a casa nostra?
- Dalla nonna! Dice che non ti vede da un po e  ti ha cucinato il tuo piatto preferito! O almeno ci ha provato.
- Le lasagne di zia Regina non si battono lo sai vero?
- Lo so amore e a proposito... 
- Di zia Regina?
- Non esattamente... volevo parlarti un po di questa situazione. Ho notato che  non chiedi più del papà, come mai? 
- Perchè... perchè so che tornerà presto mamma! - Disse con un finto sorriso.
- Ti manca vero? 
- Solo un po'!
- Leila amore... non devi vergognarti a dire che ti manca papà, è una cosa normalissima.
- Non è che mi vergogno è solo che.... tu sei triste quando si parla del papà, quindi ho pensato che non nominandolo tu saresti stata più felice.
- Sono un po' triste è vero ma so anche che è fuori per una buona causa e tornerà prestissimo! Non aver paura a manifestare i tuoi sentimenti tesoro capito?
- Va bene mamma ora però andiamo a vedere se nonna ha superato la prova lasagna. Muoio di fame.
Fecero una breve tappa nella scuola di Neal, lo presero e insieme si recarono al Loft. Una volta arrivati Emma mise i due bimbi a tavola e con la scusa di preparare il dolce si recò nella zona - cucina
- Che ti hanno detto a scuola? Che ha fatto Leila?
- Tieni leggi! - disse mostrandogli il tema fotografato. Inutile dire che Snow aveva le lacrime agli occhi. 
- Hai un'amore di figlia tesoro!
- Lo so!
- Che hai intenzione di fare adesso?
- Lei non sa che ho letto il suo tema quindi per ora non le dirò nulla però ho tutta l'intenzione di mettermi in contatto con killian. Non so neanche da dove iniziare ma ci riuscirò, a costo di andare a siattle e riprenderlo.
-  Non fare pazzie.
- Tranquilla! Per ora mi limiteró a inviargli la foto del tema con la speranza che prenda quel maledetto telefono!
***
A siattle
- Regina guardati le spalle e stai attenta! Se ci vedono è la volta buona che ci fanno fuori!
- Si può sapere perchè siamo qui? Non avevate detto che non era sicuro rimanere in questo appartamento? Perchè siamo tornati?
- Non mi metto in contatto con mia moglie e con mia figlia da quindici giorni ormai, ho lasciato il telefono qui per la fretta di scappare. Siamo tornati per riprenderlo
- Siamo venuti a riprendere un cellulare? - chiese scettica - Non potevi chiamarle con il mio? 
- Con tutto il casino che abbiamo affrontato, chiamare non è stato un lusso che mi sono potuto permettere.
- Non troveremo mai quello che cerchi. Chissà chu lo avrà preso
- L'appartamento non è ancora stato venduto o affittato quindi con molta probabilità nessuno vi è ancora entrato.
- Siamo diventati dei ladri Killian?
- Sembriamo dei ladri ma non lo siamo.  Il telefono è mio! Andiamo aventi. - Forzarono la porta e riuscirono ad entrare.
- Più facile du quello che pensassi. Comincia a cercare, deve essere da qualche parte qui intorno. Ah... Fai il meno rumore possibile. 
- Signorsì! - lo prese in giro.
Impiegarono un bel po' visto il disordine che regava li dentro ma alla fine la ricerca portò i suoi frutti:
- Direi che tua moglie è nel panico più totale!
- Perchè? - chiese Killian guardandola
- Ci saranno come minimo 300 chiamate perse qui sopra. Per non parlare dei messaggi!
- Lo hai trovato?  Da qua!  - Si mise a smanettare quel congegno elettronico di cui solamente ora che era lontano da casa ne capiva l'utilità e trovò tra i vari messaggi e chiamate di sua moglie l'ultimo sms inviato. Senza esitare ulteriormente lo aprì e iniziò a leggere.
- Killian, dobbiamo andare...  - disse pochi istanti dopo Regina.
- Aspetta... è importante! 
- Davvero Killian... dobbiamo andare via ora! 
- Due minuti, è il tema di Leila questo... 
- Hoooooook! - gridò per attirare la sua attenzione
- Regina che c'è! 
- Guarda! - Disse indicando la finestra. Una nube di fumo blu si stava avvicinando a gran velocità verso di loro.
- È un sortilegio! - Esclamò Regina
- No....
- Andiamo via di qui forza! - Provarono a mettersi in salvo ma il tentativo fu vano. Vennero avvolti da questa nuvola di fumo e quando sparì si ritrovarono entrambi stesi a terra!
- Ma... Che... che cosa è stato?
- Io... io non lo so - disse l'uomo alzandosi da terra.
La donna si guardò intorno non riconoscendo l'appartamento e poi guardò il ragazzo davanti a se. - Come ci sono finita qui? Mi ci hai portato tu? Ci conosciamo? 
- Ne so quanto te... non conosco questo posto e no non ci conosciamo. 
- Allora come siamo finiti qui?
- Non ne ho la più pallida idea! Ho solo un gran mal di testa.
- Comunque....  Io sono Roni
- Piacere Roni, io sono... il tenente Roger!
- Tenente? Sei della polizia? Che ci fai qui?
- Te l'ho già detto, non lo so...  io non lo ricordo. Devo aver battuto la testa più forte di quello che pensassi.
- Hai perso la memoria?
- Certo che no! So benissimo chi sono, non ricordo solamente cosa ero venuto a fare qui!
- Mmmmm ok! - si guardarono intorno alla ricerca di qualche indizio. - È tuo quel cellulare li per terra?
- Mmm no... 
- E' vicino al tuo distintivo. Credo che tu lo avessi in mano prima di svenire.
Il ragazzo si avvicinò all'oggetto lo prese e sbirciò al suo interno leggendo il tema di una bambina che molto probabilmente vista la scittura poteva fare le elementari. Gli si strinse il cuore nel leggere quelle parole.
- Che c'è? Ti è tornata la memoria? 
- No ma credo  che io sia venuto qui per indagare sulla scomparsa di un uomo.
- Da cosa lo deduci? 
 - Vedi questo messaggio? Lo ha mandato la fidanzata o la moglie di quest' uomo. E' il tema della sua bambina credo. E' un tema sul papà e dice che quest'uomo non si fa vedere ne sentire da un po'. in più ci saranno almeno 300 chiamate perse e altrettanti messaggi. 
- Che hai intenzione di fare adesso? insomma... hai battuto la testa e  non ricordi nulla, magari non è questo il motivo per cui sei qui.
- Chiederò informazioni ai miei colleghi e che sia questo il caso che dovevo risolvere o no adesso ho un nuovo compito. Trovare quest'uomo e riportarlo dalla sua famiglia.

 
Note dell'autore.
In attesa di terminare gli aggiornamenti delle altre mie due storie vi invio una piccola One-shot su come potrebbero essere andate le cose tra i nostri begnamini una volta separati. Sono tentata di scriverne un'altra sulla loro ricongiunsione ma non so... devo essere ispirata per farlo e per ora non ho molte idee... vedremo. Spero vi sia piaciuta. A prestooooo
  
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