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Autore: Elly_46    15/09/2017    2 recensioni
Prima long su questo fandom (siate clementi). E' una Thiam, ragazzi. Quei due sono il massimo dell'ispirazione.
Tratto dal capitolo 3
"Dire che aveva corso era praticamente un eufemismo. Non guardò nemmeno se qualcuno potesse averlo visto, semplicemente i suoi occhi divennero gialli e a velocità mannara si lanciò nel bosco, dal momento della telefonata di Stiles non aveva nemmeno respirato, e se ne stava rendendo conto solo ora. Il suo lupo era irrequieto da giorni, non si spiegava il perchè, ma in quel momento si stava agitando come un matto, tanto da farlo incazzare. E la ragione era solo una. Liam".
Thiam!centric Accenni!Sterek
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Stiles Stilinski, Theo Raeken
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Si, insomma, sei proprio sicuro di stare bene ? >> gli chiese Mason per quella che era la milionesima volta nel giro di una settimana.
<< Ti ho detto che sto benissimo >> rispose Liam sbuffando leggermente. Il moro lo guardò per nulla convinto, ma evitò di porre altre domande all’amico che gli sembrava già abbastanza irascibile nell’ultimo periodo. Ed essendo che si parlava di Liam, renderlo irascibile ancora di più non era una buona idea. Il fatto è che secondo Mason, da quando Hayden se ne era andata alla fine della scuola, Liam era diventato nervoso e aveva iniziato ad avere nuovamente dei problemi nella gestione della rabbia, anche se per ora oltre a lui sembrava che l’unico ad essersene accorto fosse Stiles, ma il ragazzo per il momento non aveva accennato ancora a niente con gli altri. E Mason non sapeva se questo potesse migliorare o peggiorare le cose. Probabilmente Stiles pensava che fosse una condizione di passaggio dovuta alla partenza di Hayden e che sarebbe scomparsa presto. Ma ormai, erano passati tre mesi da quando la ragazza era andata via, e Mason non era un esperto di cuori infranti, ma credeva che tre mesi fosse un tempo abbastanza lungo per iniziare a passare oltre. Eppure, il nervosismo di Liam era sempre lì.
<< Ciao >> proruppe la voce di Corey che era sbucato dietro di loro all’improvviso. Il ragazzo si avvicinò a Mason dandogli un bacio a stampo che l’altro ricambiò. Si sedette accanto al fidanzato alzando lo sguardo a fissare Liam che sembrava osservare il vuoto dinnanzi a se. Corey cercò lo sguardo di Mason quasi a chiedergli cosa avesse il biondo, ma il moro scosse il capo. Era meglio che nessun altro ricominciasse con le domande a Liam.
<< Tutto bene ? >> chiese Mason al ragazzo per cambiare argomento. L’altro annuì con un sorriso.
<< Si. Avete saputo ? >>
<< Che cosa ? >> chiese Mason.
<< Probabilmente i ragazzi andranno al college l’anno prossimo >> disse Corey. Questo parve risvegliare Liam dal suo stato di torpore. Il biondo si voltò verso di loro fissando il ragazzo del suo migliore amico.
<< Dici sul serio ? >> chiese stringendo la tazza di caffè nero tra le mani. Incrociò lo sguardo della cameriera che gli rivolse un sorriso che lui ignorò. Si rendeva conto di essere leggermente apatico, ma non aveva voglia di niente in quel periodo.
<< Me lo ha detto Malia poco fa. A quanto pare Scott ha pensato che restare nei paraggi almeno un altro anno non sarebbe male. Vuole assicurarsi che non ci siano nuove sorprese >> disse il ragazzo ordinando un cappuccino con un cenno della mano al barista.
<< Beh, è fantastico. Ma cosa faranno nel mentre ? >> chiese Mason consapevole che di certo non potevano tornare a scuola.
<< Scott continuerà a fare da assistente al coach e a lavorare alla clinica con Diton, mentre Stiles aiuterà suo padre in centrale >>
<< Rimarranno anche Lydia e Malia ? >> chiese Liam prendendo un altro sorso.
<< Lydia probabilmente partirà per un po’, dice che vuole una vacanza. Malia ha detto che non ha intenzione di lasciare Scott da solo con Theo nei paraggi >> disse Corey prendendo a bere il suo cappuccino scrollando le spalle. Liam a sentire quel nome era scattato sull’attenti spalancando gli occhi di colpo.
<< Hai detto Theo ? >> si stava per strozzare Mason.
<< E’ tornato ? Quando ? >> chiese a raffica Liam, e Mason poteva giurare di non vederlo così attivo da mesi.
<< Beh, da quel che mi ha fatto capire Malia, credo che sia in città da non più di una settimana >> rispose il moro.
<< E’ qui da una settimana ? >> urlò Liam facendo voltare metà locale a fissarli, e arrossendo subito dopo. Mason tossì cercando ancora di riprendersi dal fatto che quel “Theo”, quello che aveva quasi ammazzato tutti loro, quello che il suo migliore amico aveva liberato dalla viscere della terra fosse di nuovo lì.
<< Perché cavolo nessuno ce l’ha detto ? >> disse Liam, stavolta a voce più bassa. Perché loro erano sempre gli ultimi a sapere le cose ? Non era giusto. E menomale che sarebbero dovuti rimanere da soli a proteggere Beacon Hills, beh, certo adesso non più, ma ciò non cambiava il concetto.
<< E’ quello che ho chiesto a Malia appena mi ha detto che era tornato. E lei ha detto che Scott ha chiesto a Theo di non farsi vedere in giro perché il grande alpha sta riflettendo >> fece Corey segnando le virgolette con le dita nel nominare il “grande alpha”.
<< E su cosa dovrebbe riflettere – proruppe Mason – sul come mandarlo via a calci in culo da dove è venuto ? >>
<< Perché dovrebbe ? – disse Liam – in fondo ci ha aiutati >>
<< Perché voleva ucciderci tutti, e poi tu lo hai gentilmente riportato indietro >> ribeccò il moro.
<< E infatti ci ha aiutato. Senza di lui non ce l’avremmo fatta >> disse il biondo convinto lasciando l’amico interdetto. Liam sembrava un automa da tutta l’estate, e si svegliava per difendere Theo Raeken.
<< Liam non ha tutti i torti – si intromise Corey – e credo che Scott la veda come lui. Infatti Malia ha lasciato intendere che Scott sta pensando di farlo entrare nel branco >>
<< Cosa ? >> dissero Liam e Mason contemporaneamente. Liam stupito, Mason sconvolto.
<< Così sembra >> borbottò Corey tornando al suo cappuccino.
<< E Stiles è d’accordo ? Insomma, lui lo odia. Tutti lo odiamo >> disse Mason scuotendo il capo incredulo.
<< Come ha detto prima Liam, ci ha aiutati. Forse non è così male >> propose Corey, ma Mason emise un suono contrariato senza rispondere. Si voltò a guardare Liam che adesso stava fissando di nuovo fuori dalla vetrata del locale con lo sguardo perso di sempre. Ma stavolta un accenno di sorriso era presente sul suo volto, e Mason non riusciva a capire a cosa fosse dovuto, o forse, non voleva capirlo.

 

 

 

 

 

 

 

<< Voglio sapere che ne pensi >> gli disse Scott emettendo un sospiro sommesso.
<< Cosa ne penso ? Penso che l’alpha sei tu, Scotty. E che anche se a volte pecchi di troppa fiducia hai un buon istinto, quindi qualunque decisione prenderai sarò dalla tua parte >> gli rispose Stiles in tutta sincerità scrollando le spalle.
<< Bene. Dovremmo mandare un messaggio agli altri e avvisarli che voglio fare una riunione domani sera. Diremo a tutti che intendo far entrare Theo nel branco, ma solo se saranno tutti d’accordo o almeno la maggioranza. Non posso obbligare semplicemente tutti al mio volere >> disse il moro all’amico.
<< Vedi ? E’ di questo che parlavo. Sai sempre fare la scelta giusta, per questo sei il “Vero Alpha” >> ridacchiò Stiles.<< Non prendo sempre le decisioni giuste, Stiles. Anche io ho fatto casini in passato >>
<< E questo è il motivo per cui ci sono io >> rispose il figlio dello sceriffo facendo sorridere di cuore il suo migliore amico.
<< Bene, allora avvisi tu gli altri sul gruppo ? Io domani mattina provvederò a chiamare Theo >> disse Scott avvicinandosi al telefono di casa e prendendolo dal cordless. Stiles annuì e digitò velocemente sul cellulare, tanto che Scott si chiese come diavolo facesse ad essere così veloce nello scrivere.
<< Fatto >> decretò Stiles.
<< Pizza ? >> gli rispose Scott con un sorrisino premendo la cornetta verde del telefono.
<< C’è da chiedere ? >> rise l’amico sentendo la voce del fattorino rispondere nella cornetta. Scott riportò le ordinazioni e poi chiuse il telefono rimettendolo sul mobile del salotto. Afferrò il telecomando vedendo Stiles lanciarsi sul divano e accese la TV iniziando a fare zapping, quando il suo cellulare emise una vibrazione nella tasca dei pantaloni. Lo tirò fuori scorrendo il dito per aprire la chat spalancando in automatico gli occhi. Stiles che fissava il tizio parlare di nuovi modelli di pentole a pressione inarcò un sopracciglio, voltandosi e vedendo Scott fissare il telefono come se stesse vedendo un fantasma.
<< Amico, ti sei rincretinito di botto o vuoi comprare delle pentole ? >> gli chiese indicando il televisore, ma Scott parve non averlo sentito. Stiles sbuffò e prese un cuscino accanto a lui colpendolo in pieno volto. Quello sobbalzò e il cellulare cadde a terra.
<< Stiles – urlò Scott – ma sei scemo ? >>
<< Io ? – sbottò quello – tu ti sei messo a fissare il cellulare in trans lasciandomi con il tizio delle padelle >>
<< Il tizio di . . . cosa ? >> chiese Scott scuotendo il capo e grattandoselo.
<< Niente, lascia perdere, Scotty. Il telefono. Chi era ? E’ successo qualcosa ? >> chiese Stiles con fare ovvio. Scott parve risvegliarsi solo in quel momento e adocchiò il cellulare prendendolo dal pavimento. Gli occhi tornarono a fissare lo schermo digitando qualcosa, per poi sorridere.
<< Derek – disse semplicemente facendo spalancare gli occhi di Stiles al limite del possibile – Derek sta tornando a casa >>

 

 

 

 

 

 

 

 

<< Credo che sappiate tutti perché siamo qui >> iniziò Scott rivolgendosi ai ragazzi. Stiles accanto a lui sembrava perso nel suo mondo, ma se ne sarebbe occupato più tardi. Theo era alla sua sinistra con le braccia incrociate al petto e sembrava abbastanza in tensione. Cercò di incrociare lo sguardo di Lydia che continuava a fissarlo in attesa, e si rese conto che non sapeva nemmeno lui come iniziare la questione, quindi emise un sospiro e fece per riprendere a parlare, ma Malia lo interruppe seduta stante.
<< Si, e credo che non siamo d’accordo >> fece la coyote sfidandolo con lo sguardo. Scott deglutì rimanendo imbambolato e Stiles sbuffò quasi annoiato.
<< Io non voglio obbligare nessuno di voi alle mie decisioni, per questo siamo qui. Voglio i vostri pareri e voglio sapere se la maggioranza di voi è d’accordo >> riprese il moro.
<< Quindi dobbiamo votare ? >> chiese Lydia inarcando un sopracciglio.
<< Si – fece Scott – voteremo e se la maggior parte di voi sarà contraria allora non darò a Theo il permesso di entrare a far parte del branco >>
<< Bene, allora iniziamo. Io dico di no >> sbottò Malia rivolgendo un ringhio a Theo che per tutta risposta le ridacchiò in faccia facendola innervosire solo di più. La coyote fece brillare i suoi occhi di blu e Scott l’ammonì con lo sguardo. Liam che era per metà stravaccato sul tavolo della cucina di Scott parve sorridere appena al modo in cui Theo fissava strafottente Malia, ma non lo diede a vedere. Fece ruotare gli occhi in giro per la stanza osservando la tensione che aleggiava tra la coyote e la chimera, mentre Mason accanto a lui sbuffava facendo ridacchiare Corey. Stiles era strano quella sera, ma da quel che poteva notare nemmeno Scott pareva saperne qualcosa a giudicare dalle continue occhiate preoccupate che mandava in direzione dell’amico. Lydia, invece, sembrava già annoiata alzando gli occhi al cielo con quel suo fare aristocratico, quasi a chiedersi che avesse fatto di male per essere finita lì in mezzo, e Liam la trovava sempre divertente in quei momenti. Alzò gli occhi ignorando volutamente lo scambio di battute partito tra Malia e Scott, con Stiles e Lydia che intervenivano entrambi per placare gli animi. Roteò per l’ennesima volta gli occhi azzurri e incrociò quelli di Theo che ora lo stava guardando fisso. Liam deglutì non capendo perché quello non abbassasse lo sguardo, insomma, non sapeva che era maleducazione fissare la gente ? A quanto pareva no. Liam provò a distogliere lo sguardo, ma il formicolio che provò gli fece chiaramente intuire che Theo stava continuando a guardarlo. Non voleva arrabbiarsi, ma la cosa lo stava facendo entrare in ansia, perché lo fissava ? Le unghie nei palmi si allungarono di colpo e lui non riusciva a tirarle indietro. Chiuse gli occhi ripetendo quel mantra per tre volte, ma non ci riusciva, non riusciva a calmarsi. Sentiva le voci di Scott e Malia farsi più lontane, dovevano essersi allontanati dalla stanza e a giudicare dai passi gli altri li stavano seguendo. Ma allora perché la sensazione di essere fissato non spariva ? Non voleva aprire gli occhi, era sicuro che sarebbero stati gialli, aveva bisogno di aria, di respirare. Non aveva nemmeno idea del perché di colpo stesse perdendo il controllo, non gli succedeva da un tempo lontanissimo, invece da qualche mese pareva esserci ricaduto di colpo. Trattenne a stento un ringhio tra i denti sentendo persino i canini lottare per uscire. Stava per perdere il controllo, sentendo di colpo l’impellente bisogno di uscire fuori e correre nel bosco quando d’improvviso una sensazione di calma e pace lo travolse. Si sentiva bene, come se un attimo prima stesse morendo di freddo e quello dopo qualcuno gli avesse messo una coperta sulle spalle. Prese un profondo respiro calmandosi quasi del tutto, e solo allora sentì un tocco sopra la sua mano sinistra. Aprì di scatto gli occhi ritrovandosi Theo vicino, anzi, vicinissimo. I suoi occhi blu erano puntati nei suoi, e a giudicare dal sorrisino che gli stava rivolgendo anche i suoi dovevano essere tornati normali.
<< Stai bene ? >> gli chiese con voce incerta, sembrava restio a lasciarlo andare. Liam annuì prendendo un altro respiro, incapace di parlare.
<< Stavi bene e di colpo hai iniziato a emanare odore di agitazione e rabbia. Credevo avessi risolto il tuo problema >> continuò il biondino fissandolo.
<< Lo credevo anch’io. Ti spiacerebbe lasciarmi andare ? >> disse Liam distogliendo gli occhi dai suoi. Theo lo fissò qualche secondo poi gli sorrise strafottente.
<< Si >> disse semplicemente facendo spalancare gli occhi di Liam, ma prima che potesse anche solo pensare a come ribattere, l’altro gli aveva già mollato la mano allontanandosi di un paio di metri. Dopo nemmeno qualche secondo vide gli altri rientrare in cucina con espressioni più serene di prima. Mason gli lanciò un’occhiata, poi fissò Theo e infine si rivolse a lui.
<< Tutto ok ? >> gli chiese.
<< Certo >> rispose Liam scrollando le spalle, ma tenendo le mani chiuse per evitare che l’amico vedesse il rosso del sangue, ma di certo non poteva evitare che Scott e gli altri annusassero l’odore, e infatti Scott gli lanciò un’occhiata interrogativa a cui il beta rispose scuotendo il capo.
<< Credo che sia ora di decidere – disse l’alpha – chi è d’accordo a far entrare Theo nel branco ? >>. Liam alzò la mano in automatico osservando come tutti eccetto Mason e Malia alzassero la propria. Scott sorrise e Malia ringhiò voltando il capo da un’altra parte. Vide Theo sorridere e rimase qualche secondo spiazzato, non lo aveva mai visto sorridere davvero fatta eccezione per i ghigni, e aveva davvero un bel sorriso secondo Liam. Qualche secondo dopo si diede dell’idiota per aver pensato una cosa del genere e si chiese come cavolo avesse fatto il biondo a calmarlo poco prima. Non c’era mai riuscito nessuno, non quando la rabbia era così radicata, eppure, lui l’aveva fatto.
<< Bene, allora è deciso. Theo – disse Scott voltandosi verso il ragazzo – ti do ufficialmente il benvenuto all’interno del branco >>. Theo sorrise di nuovo e si sedette tra Lydia e l’alpha lanciando un’altra occhiata a Liam che distolse lo sguardo velocemente, poteva giurare di aver sentito il biondo ridacchiare divertito.
<< Se provi di nuovo a fare qualche sciocchezza, ti uccido con le mie mani >> disse Malia al nuovo arrivato che la osservava sempre con il solito ghigno insolente, tanto che Liam iniziava a credere fosse il suo marchio distintivo.
<< Non accadrà >> proruppe il biondo.
<< Ok, non litigate già da ora >> disse Corey cercando di smorzare la discussione sul nascere, ma si beccò un ringhio da Malia che fece scuotere la testa di Scott in segno di rassegnazione.
<< C’è un’altra cosa che devo dirvi. Derek sta tornando a casa >> continuò il capo branco. Liam e gli altri fecero scattare le loro teste in direzione di Stiles che stava seduto accanto al migliore amico ignorando la discussione. L’essere osservato parve sortire il suo effetto perché di colpo il moro alzò gli occhi e sbuffò osservandoli.
<< Che c’è ? >> sbottò poi.
<< Non dici nulla ? >> chiese Lydia alzando gli occhi al cielo.
<< No. E comunque non mi interessa >> disse Stiles facendoli accigliare. Theo osservò lo scambio di battute con fare interessato. Lui ovviamente non sapeva niente, non aveva mai conosciuto Derek, ma la reazione di Stiles parve averlo incuriosito.
<< Quando arriverà ? >> chiese Mason a Scott.
<< Credo che sarà qui entro la prossima settimana >> rispose quello.
<< Fantastico – fece Liam – non vedo l’ora di rompermi le ossa negli allenamenti di Derek >>. Scott ridacchiò seguito da Malia.
<< Beh, se è tutto io andrei. Ho da fare domattina >> disse Lydia, al che Scott annuì dando il via libera per andare. Liam si alzò dalla sedia e in meno di sue secondi si fiondò fuori percorrendo il viale di casa di Scott velocemente. Voleva filare subito a casa, ma la sensazione di uno sguardo perforargli la schiena non lo lasciò fino a che non svoltò sulla strada al suo fianco.

 

 

 

 

 

 

 

<< Ehi, Stiles >> disse Theo vedendo il ragazzo camminare qualche metro più avanti lungo la strada del centro. Il ragazzo in questione si fermò e aspettò che Theo lo raggiungesse. Era passata una settimana dalla sua entrata nel branco e non aveva avuto ancora modo di parlare da solo con Stiles, quindi trovare il ragazzo per strada era stato un miracolo.

<< Ehi >> gli disse Stiles appena gli fu vicino.

<< Senti, ti va se ti offro un caffè ? Volevo chiederti una cosa >> disse il biondo. Stiles gli sorrise e accettò volentieri incamminandosi verso il locale. Parlarono del più e del meno lungo il tragitto, della loro decisione di rimandare il college all’anno dopo e di dove Theo aveva trascorso l’estate. A Stiles dispiacque molto sapere che il ragazzo aveva vissuto in auto.

<< Ora hai un posto dove andare ? >> chiese il figlio dello sceriffo mentre si sedevano al tavolino con i loro caffè tra le mani.

<< Beh, il fatto di essere stato accettato nel branco implica che non devo più vagare di città in città, quindi questo è positivo. Ho preso una casa in un quartiere non molto lontano dal centro >> disse Theo prendendo un sorso dal bicchiere. Stiles annuì con un sorriso facendo altrettanto.

<< Allora, cosa volevi chiedermi ? >> chiese subito il moro con la curiosità pungente che era solito avere.

<< Ecco, io mi sono comportato malissimo nei vostri confronti, nei tuoi soprattutto. Mi chiedevo solo per quale motivo avessi acconsentito a farmi entrare nel branco >> gli spiegò Theo abbozzando un sorriso. Stiles sorrise a quella domanda.

<< Theo, abbiamo fatto tutti qualcosa di spiacevole. Non è che noi siamo dei santi, e credo che quello che ci faccia andare avanti sia comunque l’essere capaci di perdonarci a vicenda. E poi sono uno che crede nelle seconde possibilità, tutti ne meritano una >> disse Stiles. Theo gli sorrise.

<< Grazie, ma non credo che Mason e Malia la pensino in questo modo >> sospirò il biondino.

<< Malia è molto istintiva, deve avere il suo tempo per fidarsi delle persone. Mason invece è solo preoccupato, ma dai loro un po' di tempo >> gli suggerì il moro, e l’altro annuì.

<< Senti, quando a casa di Scott hanno nominato Derek tu ti sei irrigidito. Io non lo conosco, ma mi chiedevo com’è. Anche se non so se ho fatto bene a chiederlo a te data la tua reazione >>

<< Derek è . . . non so come spiegartelo. E’ stato un punto di riferimento per Scott quando si era appena trasformato, un fratello maggiore. Prima che Scott diventasse un “vero alpha” era Derek il capobranco. Lui non ha avuto una vita facile. Una stronza di nome Kate, la sorella di Chris, ha dato fuoco alla sua casa facendo morire tutta la famiglia Hale in un incendio. Solo Derek e Peter sono rimasti >> gli spiegò Stiles per linee generali.

<< Non sembra piacerti molto >> suggerì Theo. Stiles spalancò gli occhi e tossicchiò.

<< No, io . . . è una storia lunga >>

<< Ti piace ? >> chiese Theo, e se c’era una cosa che Stiles apprezzava di lui era il suo essere senza peli sulla lingua. In quello andavano decisamente d’accordo.

<< Cos …? No! – disse Stiles strozzandosi con il caffè – assolutamente no!>> Theo rise.

<< Dalla tua reazione sembrerebbe il contrario. Guarda che non mi scandalizzo mica. Sono gay, sai >> fece il biondo scrollando le spalle, mentre Stiles spalancava gli occhi all’inverosimile.

<< No, non ci credo >> fece quello.

<< Guarda che è vero. Non posso essere gay ? >> chiese con cipiglio.

<< No! Cioè, si, certo che si. Solo non si direbbe – borbottò Stiles con il muso nel caffè facendo sorridere l’altro seduto davanti a lui – solo non l’avevi mai detto >>

<< Non mi è mai stato chiesto >> scrollò le spalle l’altro.

<< Capisco >>

<< Allora, tu e Derek ? >> chiese Theo con curiosità.

<< Io e Derek, è complicato. Abbiamo sempre condiviso sentimenti contrastanti e totalizzanti. Prima la paura, Dio, mi terrorizzava da morire all’inizio. Sempre con quel suo “Ti apro la gola coi denti, Stiles” – lo imitò il moro facendo ridere il biondo fino alle lacrime – poi l’insofferenza, non ci sopportavamo per niente perché io secondo lui parlo fin troppo, superando il limite consentito alla natura umana, mentre lui per me sta sempre zitto. Quell’uomo comunica con le sopracciglia, davvero. Nonostante tutto però ci salvavamo la vita a vicenda, fino ad avere un rapporto di comune convivenza fatto di ringhi e chiacchiere. Poi siamo diventati amici, direi. Insomma, credo che fossimo amici. Era diventato normale guardarsi le spalle a vicenda continuando a salvarci >>

<< E poi ? >> chiese Theo interessato.

<< Poi è successo che quella stronza di Kate lo ha rapito e portato in Messico. Noi ci siamo resi conto che Derek non era andato da sua sorella, perché si abbiamo scoperto che un’altra Hale era viva, e siamo partiti per cercarlo. Insomma per fartela breve lo abbiamo salvato, ma era tornato adolescente. Poi dopo molti casini è tornato normale, ma pian piano ha iniziato a perdere i suoi poteri da mannaro fino a diventare umano >> disse Stiles.

<< Non avevo mai sentito nulla del genere >> commentò la chimera stringendo il bicchiere tra le mani.

<< Già, è stato assurdo. Poi siamo dovuti tornare in Messico per salvare Scott e quando eravamo lì hanno sparato a Derek, ed è stato orribile. Io ero lì, fermo nel mezzo e non sapevo cosa fare. Non sapevo se correre dal mio migliore amico in una caverna e aiutarlo o rimanere con Derek che stava morendo. Lui mi ha detto, no anzi, ordinato di andare da Scott e io l’ho fatto, ma prima che entrassi mi sono girato e lui era morto. Dopo aver salvato Scott siamo tornati su e Derek era lì, i suoi poteri non erano spariti, si erano assopiti momentaneamente per permettergli di effettuare la trasformazione totale in lupo >>

<< Wow – disse Theo – che storia >>

<< Il fatto è che lui poi non è tornato qui con noi. E’ partito con Tomb Raider e basta >>

<< Tomb Raider ? >> chiese scuotendo il capo il biondo e facendo ridere Stiles.

<< Si, una mercenaria. Io la chiamo così >> ridacchiò Stiles, mentre Theo lo fissava con un ghigno.

<< E’ una bella storia – disse la chimera con un sospiro – non credo sia complicata. Credo che tu abbia realizzato quello che provavi in quell’istante >>

<< Mi ha ferito. Non l’ha fatto volontariamente, ma lui è morto – deglutì Stiles con lo sguardo perso nel vuoto – lui è morto davanti a me e mi ha distrutto >>

<< Puoi sempre dirgli tutto, si insomma, sta tornando, no ? >> disse Theo cercando gli occhi scuri del ragazzo che ricambiò lo sguardo con un sorriso amaro.

<< Non so quanto ne valga la pena. Derek non ricambia ciò che sento >>

<< E allora perché tutti si sono girati a guardarti quanto Scott ha detto che stava tornando ? >>

<< Non lo so. Forse perché sono tutti dei cretini >> sbottò il moro e Theo abbozzò un sorriso.

<< Ok, cambiamo argomento. Ho notato che Liam ha di nuovo problemi di rabbia, ma mi pare di capire che nessuno se ne è preoccupato >> disse il biondo.

<< L’ho notato anch’io, ma non gli ho chiesto il motivo. Credo che comunque sia per via di Hayden >>

<< La sua bella ? Ah si, a proposito. Che fine ha fatto ? Non c’era alla riunione >>

<< Non te l’ha detto Liam ? Lei non è più qui. Si è trasferita alla fine della scuola insieme a sua sorella. L’ha fatto per proteggerla >> disse Stiles.

<< Quindi si sono lasciati ? E perché avrebbe dovuto dirmelo ? >> fece Theo scrutando Stiles che scrollò le spalle.

<< Beh, dopo tutta la faccenda dei ghost riders e considerando che è stato lui che ti ha tirato fuori dalle viscere della terra, credevo aveste legato >>

<< Diciamo che mi è molto più simpatico della maggior parte della gente >> disse Theo con un ghigno divertito.

<< Beh, Scott tende a proteggerlo. Liam è forte non è stupido, ma sai com’è. E’ il più piccolo del gruppo sebbene adesso non dovremmo considerarci più piccoli >> spiegò Stiles.

<< Hai ragione, è forte >> disse la chimera. Stiles gli sorrise.

<< Credo che diventeremo ottimi amici >> fece il figlio dello sceriffo, al che Theo sorrise raggiante.

<< Amici >> concordò facendo scontrare i loro bicchieri.

 

 

 

 

 

 



<< Liam, calmati dannazione >> disse Mason passandosi le mani tra i capelli. Non aveva la minima idea di cosa fare. Erano entrati nell’atrio della scuola ed erano bastati venti metri di corridoio prima che Liam si fiondasse fuori correndo sul retro. Non credeva di iniziare così il primo giorno del loro ultimo anno.

<< Non posso >> disse quello con un ringhio stretto tra i denti.

<< Ok, ehm…ripeti con me dai. Il sole, la luna, la verità >> provò il moro respirando anche lui a singhiozzi per regolarizzarsi con l’amico.

<< Il sole – ringhiò Liam – la luna, la verità >>

<< Ok, bene. Di nuovo. Dai, Liam >> disse Mason prendendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni. Se Liam non si calmava, avrebbe dovuto chiamare Scott.

<< No, no no – sbottò quello spalancando di colpo gli occhi gialli e facendo sobbalzare il suo migliore amico – Mason, va via >>

<< Che ? Non ti mollo in queste condizioni >>

<< Ho detto – inspirò con forza il biondo – va via >>

<< Liam . . .>> provò ancora quello, ma il biondo si alzò di colpo iniziando a correre a velocità soprannaturale nel bosco dietro la scuola. Appena sparì tra gli alberi Mason fece partire la chiamata.

<< Scott >> urlò appena quello rispose al secondo squillo.

<< Mason, stavo per chiamarvi, il coach . . .>>

<< Scott, Liam è scappato nel bosco. Ha di nuovo problemi di rabbia e ha degli scoppi improvvisi >> disse subito il moro preoccupato.

<< Cazzo, io non posso muovermi ora, sono con il coach. Senti, tu entra in classe, adesso me la vedo io. Chiamo Theo e gli chiedo di andare a cercarlo, è quello più libero al momento >> disse l’alpha.

<< Vuoi mandare Theo ? >> sbottò Mason.

<< Beh, non posso mandare Lydia o Stiles o te da un licantropo arrabbiato, Mason. E poi, credo che Theo e Liam si capiscano per certi versi. In fondo, Liam è stato l’unico ad averci avuto a che fare in tutto il casino dei ghost riders >> disse Scott non ammettendo repliche.

<< Ok, ma digli di muoversi. Sono preoccupato >> disse Mason chiudendo la chiamata. Scott dall’altra parte del telefono sospirò prima di digitare il numero del nuovo arrivato nel branco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Dove diavolo si era cacciato quel ragazzino ? Era già un’ora che lo stava cercando, e non riusciva nemmeno a sentirne l’odore. La pioggia della sera prima aveva fatto si che il profumo di terra bagnata e vegetazione coprisse la maggior parte degli odori. Emise quasi un sospiro rassegnato prima di decidere di fermarsi e di chiudere gli occhi. Inspirò profondamente e cercò di concentrarsi eliminando man mano i suoni e gli odori propri della natura circostante. Un ruscello che sbatteva contro le rocce in lontananza verso sud, un cervo, probabilmente, a ovest che stava passeggiando facendo scricchiolare dei ramoscelli. La brezza leggera che muoveva le foglie. E poi lo sentì, quell’odore particolare. Sapeva quasi di cioccolato, probabilmente il ragazzino ne andava matto. Avvertì un leggero ringhio, ma leggero a causa della distanza. Cercò di concentrarsi il più possibile, e alla fine comprese. Era a est. Riaprì gli occhi e con un ghigno iniziò a correre. Arrivò all’interno di una radura piuttosto ampia, l’erba era bassa e gli alberi che la circondavano sembravano creare quasi un cerchio perfetto. Aguzzò la vista e lo vide, Liam era seduto a terra con la schiena contro il tronco di un albero e si stava guardando le mani sporche di sangue, mentre faceva dei respiri profondi, probabilmente cercando di calmare l’ennesimo attacco di rabbia improvvisa. Theo si chiese come dovesse essere vivere sapendo di poter scoppiare da un momento all’altro. Si avvicinò con passo felpato, non voleva farlo sobbalzare, ma quando fu abbastanza vicino da poter distinguere ogni particolare del ragazzo davanti a lui provò un odio immane nei confronti dell’ex ragazza del biondo. Insomma, quegli occhi azzurri erano lucidi e sembravano stare per scoppiare all’improvviso. Theo non lo trovava giusto, non era giusto che quegli occhi fossero così tristi. Stiles pensava che quegli scoppi improvvisi fossero dovuti alla partenza di quella lì, ma Theo non sapeva se fosse possibile, insomma, poteva davvero qualcuno distruggere in quel modo una persona ? La risposta gli saltò praticamente addosso. Gli bastò pensare alle parole di Stiles al bar qualche giorno prima, il solo vedere Derek morto lo aveva fatto a pezzi. E adesso Liam era nel pieno di quella situazione. Il biondo sembrò captare un movimento perché di colpo alzò gli occhi e li spalancò nel vedere Theo davanti a lui.

<< Ehi >> sussurrò la chimera avvicinandosi piano fino ad arrivargli difronte. Si abbassò con lentezza arrivando alla sua stessa altezza e piantò gli occhi blu in quelli azzurri del più piccolo che continuava a guardarlo incredulo.

<< Che ci fai qui ? >> chiese con l’ennesimo sospiro, sebbene si stava rendendo conto che la sola presenza di Theo lo aveva di colpo tranquillizzato, esattamente come aveva fatto giorni prima a casa di Scott quando lo aveva toccato.

<< Scott mi ha chiamato chiedendomi di venirti a cercare. Hai fatto prendere un colpo a Mason >> gli spiegò Theo, e stavolta rimase sorpreso. I muscoli si rilassarono di botto, quasi la voce del ragazzo più grande fosse un balsamo per i suoi nervi.

<< Mi dispiace >> sussurrò Liam alzando gli occhi azzurri. Non voleva che il suo migliore amico desse di matto, ma non poteva nemmeno rischiare di fargli del male.

<< Ehi, è tutto ok. Non devi dispiacerti. Stai avendo di nuovo problemi con la rabbia, ma è una cosa che possiamo risolvere. Non hai fatto del male a nessuno >> gli disse Theo mettendogli una mano sulla spalla e stringendola appena. Liam si sentì strano, la vicinanza della chimera gli giovava parecchio, dovette ammettere. Il punto è che non sapeva se fosse una cosa positiva o meno. Certo, Theo era diverso ai suoi occhi, diverso da quello che vedevano gli altri, questo da quando lo aveva salvato spingendolo in quell’ascensore. A Liam quel ricordo causò un brivido facendolo irrigidire di colpo e l’altro se ne accorse stringendo di più la mano che aveva sulla sua spalla.

<< Liam ? >> lo chiamò e quello annuì rilassandosi di nuovo. Theo annuì in risposta e tolse la mano dalla spalla di Liam afferrando il cellulare nella felpa. Digitò qualcosa sotto gli occhi del ragazzo più piccolo per poi posarlo di nuovo.

<< Ho detto a Scott che ti ho trovato e che è tutto ok, d’accordo ? >> lo avvertì e il biondo annuì, facendo roteare gli occhi della chimera.

<< Bene, allora direi che possiamo uscire dal bosco, o vuoi restare un altro po' qui ? >> chiese Theo. Liam sembrò pensarci qualche istante poi si alzò in piedi seguito dall’altro.

<< Voglio tornare a casa, quando finiscono le lezioni chiamo Mason per rassicurarlo >> disse il biondo sbattendo le mani sui jeans per pulirli. Theo continuava a fissarlo e dopo una veloce occhiata sorrise mettendosi le mani nelle tasche della felpa.

<< Ok, cucciolo, allora andiamo >> disse con un ghigno facendo spalancare gli occhi di Liam che arrossì di colpo. Wow, fu il primo pensiero di Theo a quell’espressione sconvolta. Gli occhi azzurri enormi e le guance quasi viola. Delizioso, era decisamente l’aggettivo giusto per Liam.

<< Come mi hai chiamato ? >> sussurrò quello con voce bassa.

<< Cucciolo. Sei il più piccolo del branco, no ? >>

<< Sono all’ultimo anno di liceo, ti sembro piccolo ? >> fece Liam offeso. Theo parve pensarci qualche secondo poi ghignò di nuovo.

<< Decisamente. Allora, andiamo ? >> continuò.

<< Non chiamarmi più cucciolo >> disse Liam a denti stretti e voltando il capo da un’altra parte iniziando a camminare. Theo trovò quell’atteggiamento decisamente tenero e ridacchiò divertito dalla situazione.

<< Come vuoi tu, cucciolo >> rispose mettendosi di fianco all’altro e ridendo di puro cuore quando quello ringhiò in risposta.

 

 

 

 

 

 

 


<< Stiles lo sa che sei qui ? >> gli chiese Lydia osservando il moro che scuoteva il capo.

<< Credevo glielo avessi detto >> disse Derek voltandosi verso Scott che adesso si passava una mano tra i capelli ridacchiando nervoso. Malia gli scoccò un’occhiata dubbiosa, Lydia nervosa.

<< Ok, il fatto è che ultimamente è strano e non so come comportarmi con lui. Quindi quando mi hai detto che sei arrivato ho pensato di dirglielo dopo >> spiegò l’alpha. Derek annuì.

<< Che cos’ha Stiles ? >> chiese il mannaro.

<< E’ sempre con la testa tra le nuvole nell’ultimo periodo, e come se non bastasse passa molto tempo con Theo. Li ho visti in macchina ieri che andavano al centro commerciale >> disse Malia.

<< Theo ? Il nuovo membro del branco ? >> chiese Derek alzando un sopracciglio, e facendo ridacchiare Lydia. Stiles aveva ragione, quell’uomo parlava davvero con le sopracciglia.

<< E’ un membro del branco adesso, Malia. Fattene una ragione, e non c’è nulla di male se Stiles e lui sono amici. Siamo un branco anche perché siamo amici e ci fidiamo l’uno dell’altro >> disse Scott esasperato.

<< Scott ha ragione. Non fai parte di un branco se i suoi membri sono ostili nei tuoi confronti >> le disse Derek cercando di farla ragionare.

<< Non credo che il mio solo parere serva >> sbuffò la coyote e Lydia ridacchiò.

<< Beh, che ne dite di una festa ? Derek è tornato e merita una festa >> disse la rosso fragola richiamando l’attenzione su di lei.

<< Una festa ? Lydia, non . . .>> provò Derek, ma all’occhiataccia della ragazza si fermò. La banshee quando voleva poteva far paura anche a lui.

<< Una festa solo per il branco ? >> chiese speranzoso Scott, sapendo già che avrebbe fallito.

<< No, ovvio che no. Inviteremo tutta la scuola, cosa credi. Io le cose le faccio come si deve >> disse la ragazza.

<< Ok, come vuoi >> si arrese l’alpha. La rosso fragola sorrise e prese il cellulare dai jeans, Scott e Derek si scambiarono un’occhiata, brutto segno. Malia ridacchiò solamente delle loro facce sconvolte.

 

 

 

 

 

 




<< Una festa >> mormorò Stiles .

<< Si, una festa >> disse Scott.

<< Una festa >> disse ancora il figlio dello sceriffo. Scott abbassò il capo sconsolato, mentre Theo dinnanzi a lui stava per mettersi a piangere dalle risate, dopo mezz’ora passata ad ascoltare le stesse frasi da quei due. Liam accanto a lui ridacchiava più per le espressioni di Theo che cercava di non ridere che per la conversazione degli altri due.

<< Si, Stiles, per la milionesima volta, si. Una festa. A casa di Lydia, domani sera >> disse l’alpha sperando che fosse per l’ultima volta.

<< Per il sourwolf ? >> disse Stiles alzando un sopracciglio a mo di domanda.

<< Si >> rispose Scott.

<< Parli di Derek ? >> chiese Theo a Stiles, che ovviamente non aveva mai ascoltato quel soprannome.

<< Già. Parliamo di Derek-Hale-odio-le-persone-e-gli-adolescenti, e voi volete organizzargli una festa con persone di fatto adolescenti >> disse Stiles al migliore amico guardandolo come fosse impazzito.

<< E’ stata un’idea di Lydia, e lo sai che quando fa quello sguardo terrorizza tutti, quindi Derek non è riuscito a dirgli di no >> cercò di spiegargli Scott.

<< Vi fate terrorizzare da Lydia ? Scotty, che cavolo di alpha sei ? >> sbottò il moro facendo ridere Theo e Liam che li osservavano nemmeno fossero al cinema.

<< Questa è stata bella >> sbottò Theo dando una pacca sulla spalla a Stiles che ridacchiò in risposta. Il gesto seppur veloce e amichevole diede fastidio a Liam, che inspiegabilmente sentì un’ondata di fastidio risalirgli su per lo stomaco. Non c’era niente di strano in quel gesto, ma il pensiero che la sensazione che il tocco di Theo aveva avuto su di lui potesse causare lo stesso a Stiles lo fece di colpo innervosire, tanto che il biondo accanto a lui si voltò di scatto a guardarlo.

<< Tutto ok, cucciolo ? >> gli chiese talmente piano che i due dinnanzi non lo sentirono, ma data la discussione dubitava che l’avrebbero fatto davvero.

<< Non chiamarmi così >> ringhiò Liam, ma l’altro sorrise perché in quel ringhio non c’era traccia di rabbia. Theo ridacchiò e si voltò verso Scott per rispondergli, mentre Liam tornava a calmarsi. Il solo fatto che Theo si fosse accorto del suo disagio momentaneo spostando la sua attenzione completamente rivolta a lui lo aveva fatto calmare nuovamente. Non sapeva che pensare di quelle sensazioni, e non aveva idea di come leggerle.

 

 









Ciao a tutti, mi presento sono Elly. Per coloro che sono anche sul fandom di Harry Potter, probabilmente mi conoscete. Per gli altri, un grande Ciao!
Che dire, sono sempre stata appassionata di Teen wolf e seguo la serie da anni, ma ragazzi miei, la Thiam mi ha rapito il cuore, e quindi ho deciso di cimentarmi nella stesura di questa long. Sono accette anche le critiche, ma vi prego di lasciare una piccola recensione e farmi sapere che ne pensate della storia. Ringrazio già in anticipo coloro che la leggeranno, anche voi lettori silenziosi. Detto ciò, al prossimo capitolo,

Un bacio, Elly 

  
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