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Autore: Napi    16/09/2017    2 recensioni
Salve a tutti, questa è la mia prima Fan Fic, spero vi piaccia.
La storia è ambientata alla fine della 2x20, Alec e i suoi, sono impegnati nella ricerca degli Asmodei, ma la situazione si complica quando una sua vecchia conoscenza arriva all'istituto...
Dal Testo:
“Ma che bel quadretto di perfetti soldatini” biascicò ironica una voce vellutata.
Tutti si bloccarono, volgendo lo sguardo sulla gradinata di vetro da cui era arrivata quella voce.
In cima una splendida ragazza bionda con degli incantevoli occhi verdi che, fasciata in un meraviglioso tubino scarlatto, scendeva decisa le scale. Ai piedi un paio di tacchi a spillo vertiginosamente alti.
“Oh, mio…wow!” sputò fuori Jace sbigottito.
“Wow? Davvero? Wow?” chiese infastidita Clary prima di assestare una gomitata nel fianco del biondino per costringerlo a distogliere lo sguardo.
“Scusa” alzò le mani in sua difesa Jace “forza dell’abitudine”.
“Per quanto mi diverta il vostro stupido teatrino” intervenne Izzy, voltando lo sguardo verso la ragazza chiese “Tu saresti?”
Lei non rispose, limitandosi a fissare i ragazzi con un ambiguo sorriso stampato sul volto.
“Anghela!”
Tutti i presenti, sorpresi, si volsero verso Alec che incredulo guardava la donna avanzare.
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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“Maledetti, stupidi Asmodei! Dove cavolo si sono cacciati!” sbuffò fuori Isabelle sbattendo il pugno contro il grande schermo che mostrava le mappe della città.
Erano ormai giorni che i ragazzi, senza tregua, cercavano di capirci qualcosa. Soprattutto dopo la scia di sangue che questi demoni si erano lasciati dietro. C’era voluta un’intera settimana e una buona dose di magia, riducendo Magnus quasi senza energia, prima di riuscire a capire chi c’era dietro i brutali omicidi.
Ma degli Asmodei ancora nessuna traccia! Uscivano allo scoperto solo per attaccare e dopo si dileguavano nel nulla.
“Inveire contro i monitor non serve a nulla Izzy” la riprese Alec che sospirò grave, massaggiandosi gli occhi stanchi.
“Lo so Alec, ma non riesco a credere che quei maledetti mostri neri riescano sempre a farla franca!”
“Hanno colpito ancora!” Annunciò Clary entrando in tutta fretta nella stanza, seguiti a ruota da Jace e Magnus.
“Maledizione!” imprecò Alec sbattendo a sua volta il palmo della mano contro il monitor.
Izzy alzò un sopracciglio, abbozzando un sorriso ironico “Cosa mi avevi appena detto fratellone?”
“Dove sono stati individuati” chiese veloce Alec, ignorando la frecciatina della sorella.
“In un quartiere alla periferia della città” fu Magnus a rispondere “Luke ha chiamato avvertendoci di aver trovato due corpi, entrambi nelle stesse condizioni dei precedenti” sospirò grave “i mondani iniziano a parlare di serial killer, la situazione sta degenerando”
“Dovremmo andare a dare un’occhiata!” incalzò Jace “se siamo fortunati, Magnus potrebbe trovare ancora attiva la scia dei demoni”
“Sono d’accordo con te Jace.” Poi rivolgendosi allo stregone “Magnus, so che sono giorni che ti teniamo impegnato, ma potresti…” Magnus non permise neanche di finire la frase e agitando la mano “non preoccuparti, Alexander, vi aiuterò volentieri” e sorrise rassicurante.
“Ok ragazzi, allora andiamo” esortò il capo dell’istituto.
“Ma che bel quadretto di perfetti soldatini” biascicò ironica una voce vellutata.
Tutti si bloccarono, volgendo lo sguardo sulla gradinata di verto da cui era arrivata quella voce.
In cima una splendida ragazza bionda con degli incantevoli occhi verdi che, fasciata in un meraviglioso tubino scarlatto, scendeva decisa le scale. Ai piedi un paio di tacchi a spillo vertiginosamente alti.
“Oh, mio…wow!” sputò fuori Jace sbigottito.
“Wow? Davvero? Wow?” chiese infastidita Clary prima di assestare una gomitata nel fianco del biondino per costringerlo a distogliere lo sguardo.
“Scusa” alzò le mani in sua difesa Jace “forza dell’abitudine”.
“Per quanto mi diverta il vostro stupido teatrino” intervenne Izzy, voltando lo sguardo verso la ragazza chiese “Tu saresti?”
Lei non rispose, limitandosi a fissare i ragazzi con un ambiguo sorriso stampato sul volto.
“Anghela!”
Tutti i presenti, sorpresi, si volsero verso Alec che incredulo guardava la donna avanzare.
“Cosa ci fai tu qui!” chiese brusco, quasi con circospezione, avanzando piano verso la ragazza.
Le sopracciglia di Magnus schizzarono in alto “la conosci?” chiese incuriosito.
“È così che si salutano i vecchi amici, tesoruccio?” civettò la biondina mettendo un falso broncio. “Tesoruccio?” gracchiarono in coro gli shadowhunter voltandosi a fissare sbigottiti il volto del loro capo.
 “Sei sempre la solita!” sbuffò fuori Alec, cercando d’ignorare gli sguardi divertiti dei suoi compagni e il cipiglio infastidito di Magnus.  Massaggiandosi stanco le tempie, sicuro che di lì a poco gli sarebbe venuto un gran mal di testa, si fece più vicino alla biondina.
“Vuoi dirmi che ci fai qui?” questa volta più gentile, abbozzando anche un leggero sorriso.
“Così va meglio!” dichiarò soddisfatta, diminuendo la distanza che lo separava da Alce e allungando una mano verso l’ampio torace dell’arciere ne delineò, con un dito, una linea immaginaria, da spalla a spalla, muovendosi piano fino ad arrivare al suo fianco. Ora erano spalla contro spalla, ma con i visi rivolti dalla parte opposta. Alec fissava la scala da cui, qualche minuto prima, era scesa Anghela, mentre la ragazza guardava, divertita, i volti interdetti della comitiva di amici.
“Ma che bel gruppo di super eroi” snocciolò sarcastica.
“Ora basta!” ringhiò fuori Isabelle nervosa “ Alec, vuoi dirci che cosa succede? Chi è questa!”
Alec si girò verso gli amici e incamerando più aria possibile iniziò le presentazioni, cercando di smorzare la tensione che piano aveva riempito la stanza.
“Ragazzi, calmatevi. Lei è Anghela Becker. Eravamo nello stesso gruppo durante il mio tirocinio a Vienna!”
E chiuse gli occhi, cercando per un attimo di riportare alla mente il suo periodo di tirocinio come shadowhunter. Lui, come tutti gli shadowhunter, aveva dovuto vivere un anno lontano da casa per terminare il suo addestramento. Era un altro dei riti di passaggio che toccavano a tutti i cacciatori, prima di essere considerati tali. Era da un sacco di tempo che non pensava a quell’esperienza. L’aveva seppellita nel profondo, rifiutandosi di parlarne seriamente anche con i suoi fratelli. Ricordava, quando una volta tornato all’istituto, liquidava sempre con gesti veloci e frasi di circostanza le domande incalzanti di Jace e Isabelle.
Aveva passato l’inferno in quel paese di ghiaccio e non aveva nessuna intenzione di parlarne.
Ora, rivedere Anghela di fronte a lui, aveva riportato a galla tutti quei maledetti ricordi. Doveva cercare di defilarsi da quella situazione e da tutti gli sguardi indagatori, oppure sarebbe andato in pezzi di fronti a loro.
“Davvero?” chiese sorpreso Jace “Allora, finalmente, potremo chiedere del tuo tirocinio a qualcuno che è stato lì con te” poi muovendosi verso Anghela le tese la mano “Io sono Jace, il parabatai di Alec, dicci Anghela, cosa ha combinato il nostro ragazzo lì giù? Raccontaci tutto, senza tralasciare niente…lui è stato sempre troppo sbrigativo nei suoi racconti” un sorriso sghembo disegnato sul volto.
Anghela guardò la mano tesa come se avesse qualcosa di disgustoso spalmato sopra “non sono venuta fin qui per prendere il the con i pasticcini e ciarlare come delle vecchie comare!” poi rivolgendosi ad Alec “da brava mammina, manda i ragazzi a giocare fuori, che i grandi devono parlare!”
“Scusami?!” sibilò Clary contrariata.
“Te la faccio vedere io la ragazzina” tuonò Izzy avvicinandosi pericolosamente ad Anghela.
“Calma, calma…” s’intrufolò veloce il maggiore dei Lightwood “Anghela, so che la gentilezza non è nel tuo DNA, ma per favore, smettila di provocarli”
In tutta risposta fece spallucce, limitandosi a dire “Andrò ad aspettarti buona buona nel tuo ufficio, ma non tardare...” poi fissandolo negli occhi “Dobbiamo parlare di Snow! Gli altri ci raggiungeranno domani in mattinata!” e senza aspettare risposta, inizio ad ancheggiare verso il corridoio.
In una frazione di secondo tutti gli saltarono addosso, chiedendogli chi fosse la ragazza e che cosa volesse, ma Alec sembrava quasi non sentirli. Il suo cervello aveva smesso di funzionare appena udito quel nome: Snow!
Dannazione! Di nuovo lui! Questa volta, come ne sarebbero usciti? Una serie di orribili ricordi si susseguivano, frenetici dentro la sua testa
“Alexander! Tutto bene?” fu la voce di Magnus a destarlo.
Abbozzò un debole sorriso “non ne sono sicuro” ammise.
Magnus gli si fece più vicino prendendogli la mano e, stringendola dolcemente, lo esortò a parlare.
Alec s’inumidì le labbra, incerto sul da farsi, ma dopo qualche secondo d’indecisione “Dovreste andare…”
“Alec!” lo rimproverò il suo parabatai!
“Dicci cosa diavolo sta succedendo Alec!” esortò la sorella.
“Non lo so ancora…” ammise stanco “…niente di buono, temo! Ma devo parlare con Anghela per saperne di più e voi dovete andare da Luke, prima che la scia demoniaca scompaia! Non abbiamo tempo da perdere.”
“Sei turbato Alexander e la cosa non mi piace per niente! Non mi va di lasciarti così con il tuo tesoruccio!” e marcò volutamente l’ultima parola.
“Ve lo chiedo per favore! In questo momento non potete fare granché. La conosco, lei è testarda e non parlerà mai in vostra presenza. Inoltre non possiamo perdere tempo, dobbiamo cercare di rintracciare gli Asmodei e, se continuate a restare qui a discutere con me, perderemo questa, già piccola, possibilità!” poi stringendo ancora di più la presa sullo stregone “prometto che appena mi sarà più chiara la situazione, ve ne parlerò”
Magnus indugiò ancora qualche secondo sugli occhi stanchi e pieni di preoccupazione del fidanzato, poi si girò verso la combriccola di amici e battendo le mani con fare teatrale “avanti ragazzi, abbiamo dei demoni da cacciare e, a lavoro finito, un giovane shadowhunter da tediare con minuziose e…” alzando l’indice “…alquanto imbarazzanti domande”.
Alec sorrise grato e dopo aver rassicurato anche Izzy e il suo parabatai, li guardò correre via, desiderando ardentemente poter andare con loro lasciandosi Anghela e Snow alle spalle. Scosse la testa sconsolato, sapendo che ormai il gelido vento del nord era tornato a soffiare!


Angolo dell'autrice (se così posso chiamarmi!)
Salve, mi presento brevemente: sono una grande fan di shadowhunters (libri e telefilm), nel corso dei mesi ho letto molte storie sui nostri eroi ed ho pensato di scriverne una che mi frullava in testa da un po.
Siate clementi, non sono abituata a far leggere i miei "viaggi mentali", ma ho voluto (per una volta) mettermi in gioco.
Ovviamente sono aperta a tutte le vostre indicazioni e critiche.
Come vi ho anticipato nell'introduzione la storia ruota intorno ad Alec e al suo passato! Adoro il suo personaggio e molto altro avrei voluto leggere e vedere su di lui...
  
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