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Autore: Hiroyuki    16/09/2017    1 recensioni
[Miss Peregrine]
La fan fiction si ispira esclusivamente alla trilogia di romanzi e non al film. I personaggi e le vicende, pertanto, sono così come vengono presentate nei libri. La storia è ambientata tre anni dopo gli eventi narrati nel terzo libro e descrive un ipotetico proseguimento, pertanto potrebbe contenere spoiler e anticipazioni per chi non avesse ancora completato la lettura. Nuovi personaggi si aggiungeranno alle vecchie conoscenze per dare vita ad un'avventura che metterà a dura prova Miss Peregrine ed i suoi ragazzi speciali, riportando alla luce le pagine più oscure e dimenticate del mondo degli Speciali.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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L'oscurità non è mai del tutto vuota. Sagome indistinte di oggetti che, alla luce, non desterebbero alcuna preoccupazio proiettano immagini nuove, figure inquietanti e terribili demoni pronti a chissà quali nefandezze. Eppure, sebbene queste creature non costituiscano in realtà alcun pericolo, nel buio si nascondono altri demoni, più subdoli, più vivi, non prodotti da oggetti inanimanti e, proprio per questo, capaci di infliggere le peggiori ferite.

«È questo che sei diventato?» echeggiò la voce che, poco prima (o forse molto prima? Chi può dirlo...) aveva imposto di interrompere l'assorbimento dei poteri di Miss Peregrine.

«Ho mantenuto la promessa.» si giustificò Darryl, immerso nell'oscurità.

Nel buio, una nebbia debolmente luminescente assunse le sembianze sbiadite di una figura vagamenta umana. «Pensi che la via che hai deciso di intraprendere sia giusta?»

«Mi sono prefissato uno scopo, e ho intenzioni di realizzarlo, a qualsiasi costo.»

«Anche della tua anima?»

«Se questo sarà il prezzo.»

Il silenzio cadde per qualche istante, o forse qualche ora. Difficile a dirsi. «Non è mai stato questo che volevo per te.» Aggiunse poi la voce.

«Non volevi molte cose, ma sono accadute lo stesso.»

«Io non avevo una scelta.» Precisò la voce femminile.

«Io ti darò una scelta.» Replicò Darryl.

Un'altra interminabile (o forse molto breve) pausa. «Causerai dolore a te stesso ed a chi ti sta intorno. Potresti provocare sofferenze anche al resto del mondo, innocenti che...»

«Basta!» interruppe Darryl, esasperato. «Tu non sei realmente qui.»

«Ma vorresti che lo fossi.»

Questa volta fu Darryl a rimanere in silenzio «... più di ogni altra cosa al mondo.» Ammise.
***
Le prime cose che Darryl vide aprendo gli occhi erano gli orli merlettati di stoffa sorretti da quattro pali di legno. La testa gli faceva male ma era piacevolmente appoggiata su qualcosa di soffice e morbido. Fece pressione sulle mani, che sprofondarono di qualche centimetro, per mettersi seduto, ma una fitta alla spalla sinistra gli portò alla memoria gli accadimenti di.... in effetti non sapeva nemmeno bene lui quanto tempo prima.

Fece forza esclusivamente sul braccio destro e riuscì nell'intento. Ora riusciva a guardarsi meglio attorno. Era su un letto a baldacchino, a due piazze. La stanza era ricca di merletti e di mobili finemente intarsiati a mano, come una di quelle stanze settecentesche che si vedevano nei film o nei musei. Portò la mano destra alla spalla sinistra, per verificare lo stato della ferita, scoprendo che era stata pulita e medicata. Anche gli indumenti non erano più i suoi, ma indossava un elegante pigiama di seta.

«Finalmente si è svegliato.» Esclamò la voce di Miss Peregrine alla sua destra. Era seduta su una sedia dall'imbottitura di velluto, e fumava una delle sue pipe ricurve.

«Quanto tempo ho dormito?» chiese il ragazzo, ruotando faticosamente il capo dolorante.

«Circa 12 ore» rispose prontamente la direttrice, spostando la pipa dalla bocca per parlare più liberamente. «Ma è questa l'unica cosa che le preme sapere? Non, ad esempio, cosa ci fai nel mio letto?»

Darryl si guardò intorno ancora un po' stordito. «Ammetto che non me l'aspettavo. Pensavo che mi avreste lasciato ad agonizzare o che quell'irrequieta ragazza, Emma dovrebbe chiamarsi, mi avrebbe sciolto la faccia. Ma se mi concede qualche minuto potrei ottenere comunque da me le risposte.»

«Miss Bloom ha dei validi motivi per comportarsi in questo modo, ma a parte questo, non mi sembra educato leggere i pensieri di chi le ha salvato la vita.»

«Va bene» sospirò lui. «Allora niente poteri, facciamo nel modo classico. Come mai sono qui?»

«Perchè ha mantenuto la promessa che mi ha fatto, e questo per me è molto importante.» Spiegò Miss Peregrine, poi aggiunse. «E perchè gradirei che provasse a rispondere ad alcune domande.»

***

I bambini Speciali confabulavano nervosamente, mentre attendevano che la direttrice tornasse. Non avrebbero voluto lasciarla sola con Darryl, dopo quello che aveva tentato di farle, ma Miss Peregrine era stata fin da subito irremovibile nell'affermare che non correva alcun rischio e che non era decoroso che loro spiassero un ospite mentre dormiva. Per questo quando finalmente la videro scendere dalle scale, con il ragazzo al seguito, tirarono un respiro di sollievo.

La ymbryne entrò nello studio e fece cenno di sedersi su una sedia, posta di fronte ai bambini, che occupavano lo stesso divano su cui, la sera prima, giaceva la direttrice priva di sensi. Darryl sentì le sensazioni di odio e paura venirgli rivolte contro, ma si sedette dove gli era stato indicato. Gli sembrava di essere ad un esame, con la commissione schierata dinanzi a lui, pronta a cogliere qualsiasi incertezza o esitazione. Miss Peregrine, invece, era rimasta in piedi, a metà strada tra la sedia ed il divano, in modo da poter guardare tutti, muovendo appena il capo.

«Iniziamo dall'ovvio.» Esordì la donna. «Il signor Baker è dotato di notevoli poteri telepatici e telecinetici ed ha gentilmente acconsentito a rivelarci alcuni dettagli relativi alla sua presenza qui.»

«Perchè ci avete attaccato?» iniziò l'interrogatorio Enoch, senza mezzi termini.

«In realtà non sapevo della presenza di Gael, io ero venuto solo per Miss Peregrine.»

«Oh, certo» lo canzonò Emma. «lui può leggere nel pensiero, ma non si accorge della presenza del suo amichetto.»

Darryl la fulminò con lo sguardo, rispondendo in modo piccato. «Il fatto che possa, non significa che lo faccia costantemente, specie quando non mi aspetto di trovare qualcuno.»

«Eppure lei mi disse che aveva organizzato un diversivo per i bambini. A cosa si riferiva?» lo incalzò Miss Peregrine.

«Avevo mostrato loro un'immagine di me all'esterno della casa, in modo che uscissero a cercarmi, mentre io potevo attenderla all'interno. Intendevo semplicemente questo, non sapevo che fuori ci fosse qualcun altro ad attenderli.»

Tutti rimasero un momento in silenzio, riflettendo sulle implicazioni di quelle parole. Se era davvero in grado (e non c'era motivo di dubitarne) di far vedere delle immagini illusorie, averlo come nemico avrebbe potuto essere davvero pericoloso.

«Tu conoscevi l'uomo che ci ha attaccati. Chi è e che cosa avete in comune?» Emma interruppe il silenzio, lanciando un'altra stilettata al ragazzo.

«Siamo stati, per così dire, reclutati insieme. Da suo fratello Caul, Miss.» Precisò ben sapendo cosa quel nome avrebbe evocato. E, infatti, vide i bambini irrigidirsi ed anche Miss Peregrine perse per un attimo il suo aspetto imperturbabile. «È decisamente desideroso vendicarsi di voi. Di lei, Miss, su tutti, e per questo ha cercato di organizzare una squadra con cui affrontarvi.»

«Ma non è possibile.» Intervenne Millard «Caul è stato inghiottito dall'anello quando lei e le altre ymbryne lo avete fatto collassare.

«Non so che dire» scosse il capo il ragazzo. «Non ci ha mai rivelato particolari dettagli su quegli eventi, tutto ciò che sapevamo è che nutriva un odio profondo verso di voi... voi tutti.»

«E quindi, dall’alto della vostra spiccata moralità, non vedevate l'ora di aiutarlo.» lo sferzò ancora una volta Emma.

«Be', non è che sia venuto a dirci "venite con me che andiamo ad uccidere bambini", quando mi prese con sè mi promise.... qualcos'altro...»

Un'espressione curiosa comparì sul volto di diversi Speciali, specialmente di quelli più piccoli, ma nessuno osò chiedere.

«Quindi abbiamo uno spettro con titanici poteri, uscito non si sa come da un anello collassato che vuole vendicarsi. Magnifico.» Riassunse Enoch in tono sarcastico.

«A dire il vero» lo corresse Darryl. «Caul non è uno spettro e non ha poteri particolarmente spettacolari. È uno Speciale, esattamente come voi.»

Tutti si guardarono stupefatti e, probabilmente, non credevano alle parole del ragazzo, eppure Miss Peregrine aveva una sua teoria. «Era una cosa che temevo, ma speravo potesse non accadere. Quando l'anello alla Biblioteca della Anime è collassato, tutte le nostre età sono state resettate. Potrebbe essere successo qualcosa di simile anche a Caul e potrebbe essere stato riportato ad uno stato precedente a quando diventò uno Spettro e prima che si tramutasse in Vacuo... È tornato semplicemente mio fratello.»

Un brusio si levò tra i bambini, poi Claire fece una nuova domanda a Darryl: «Come ti ha trovato? Eri in un anello con una ymbryne? Chi era?»

«Veramente io non ero in alcun anello, e non conoscevo nulla del mondo degli Speciali prima che mi trovasse Caul.»

«Non era mai stato avvicinato da una ymbryne?» domandò perplessa Miss Peregrine.

«Non ero uno Speciale, prima di conoscere Caul. È lui che mi ha dato i miei attuali poteri.»

Quella rivelazione gettò lo scompiglio nel gruppo, iniziarono a tempestarlo di domande, senza curarsi del fatto che parlassero uno sull'altro rendendo incomprensibile qualsiasi discorso. Fu Miss Peregrine a riportare il silenzio, con un battito di mani. «Santo cielo, la Biblioteca delle anime.» Esclamò. «Evidentemente Caul ne ha ancora accesso e, non potendo rivolgersi agli Speciali, ha deciso di reclutare Normali e conferirgli poteri da Speciali per il suo piccolo esercito.»
«Ma come è possibile?» domandò Hugh scuotendo il capo. «La Biblioteca era nell'anello collassato, non può essere raggiunta.»

«L'anello che conduceva alla Biblioteca è collassato, è vero» spiegò la ymbryne. «Ma lui conosce l'ubicazione geografica. Gli è bastato semplicemente trovare un anello abbastanza vecchio per poterla raggiungere a piedi. Inoltre, essendo tornato a come era prima di diventare un Vacuo, ora possiede nuovamente il suo potere: è in grado di manipolare le menti con la propria voce e convincere della validità delle sue idee. Un potere spaventoso in mani sbagliate.»

Ci fu un attimo di silenzio, poi Emma rivolse una nuova domanda, forse la più importante: «Dove si trova ora Caul? Quali sono i suoi piani?»

Darryl scosse il capo. «Non ne ho idea. Ho abbandonato il suo gruppo circa un anno fa, quando mi sono reso conto di quali fossero le sue reali intenzioni. E, onestamente, non volevo farne parte.»

«Oh, mio eroe.» lo schernì lei.

«Quindi la brillante idea di rubare i poteri ad una ymbryne per andare indietro nel tempo è tutta farina del tuo sacco?» Ironizzò Enoch.

«Quelli non sono affari vostri, ma se può farvi sentire meglio, posso dirvi che non ha nulla a che vedere con Caul.»

«Va bene, ora basta.» Intervenne Miss Peregrine, vedendo che la tensione stava crescendo. «Il signor Baker ci è stato di grande aiuto, e credo che non possa dirci più altro di utile. In ogni caso ora verrà con me al concilio delle ymbryne e lo lascerò alla loro custodia.»

Sia Darryl che gli altri bambini trasalirono, sebbene per motivi diversi, a quell'affermazione. Da un lato i bambini ritenevano altamente pericoloso portare il ragazzo in un luogo affollato di ymbryne, dopo quello che aveva tentato di fare alla direttrice e, dall’altro, Darryl non aveva alcuna intenzione di ritrovarsi in stato di arresto. Ma Miss Peregrine riuscì a tranquillizzare gli animi di entrambe le parti.

«Sono certo che il signor Baker non tenterà altre azioni sconsiderate, inoltre Miss Avocet, che vi ricordo essere stata mia maestra, è abbastanza esperta da prendere le dovute precauzioni. E, in quanto a lei» si voltò verso il ragazzo. «Sono certa che la sua posizione verrà di molto rivalutata se ci aiuterà a risolvere la minaccia di Caul.»

Alla fine, seppur controvoglia, tutti accettarono la decisione della donna e Miss Peregrine condusse Darryl attraverso la stanza del panellopticon per raggiungere il concilio delle Ymbryne.

***

Nelle settimane successive a quegli eventi, Miss Peregrine ricette ed inviò diverse lettere al concilio delle ymbryne. In genere ne riceveva una al mese, ma in quel periodo ogni tre o quattro giorni arrivava un nuovo piccione con una lettera attaccata alla zampa e, poco dopo, ripartiva con la risposta della ymbryne. Tuttavia la direttrice era stata sempre molto criptica quando qualcuno dei suoi ragazzi si era azzardato a chiederle informazioni. L'unica risposta che aveva dato è che erano gli aggiornamenti riguardo la ricerca di Caul, che procedeva senza sosta, ma sicuramente non era tutto. Emma era quella più turbata, non ritenendo affatto affidabili le informazioni di Darryl e temeva che se ne avessero seguito le indicazioni si sarebbero cacciati in una trappola.

Alla fine, i più oscuri timori si avverarono, furono annunciati dall'arrivo del solito piccione, che portava legata alla zampa una busta color rosso fuoco. Miss Peregrine si chiuse nella sua stanza per quasi due ore. Quando ripartì, il volatile aveva legato ad una zampa una busta di un colore blu elettrico. Subito dopo radunò tutti gli Speciali nel salone e spiegò la situazione.

«C'è stata un'evasione dall'anello punitivo. I nove Spettri superstiti alla battaglia di Devil's Acre sono fuggiti ed è certo che sia Caul il responsabile. I nostri tentativi di stanarlo devono avergli fatto accelerare i tempi ed il concilio delle ymbryne è sicuro che ci attaccheranno presto. Vi dico questo non per spaventarvi ma perchè dovremo essere tutti pronti alla battaglia. Non possiamo fuggire o saremo un bersaglio ancora più facile, quindi dovremo attenderlo qui, a casa nostra, ma non ci coglierà impreparati. Io ho richiesto al concilio di inviarci un aiuto al più presto possibile, ma non so chi dei due arriverà prima. Quindi mi raccomando; no, vi prego, restate tutti uniti e non fate azioni avventate. Caul è pericoloso, bramoso di vendetta e non esiterà a farci del male se ne avrà l'occasione. Ma se farete quel che vi dico, vi prometto che ne usciremo tutti sani e salvi.»

Nessuno osò fiatare durante il discorso di Miss Peregrine e nessuno lo fece anche per diverso tempo dopo che ebbe finito. 
   
 
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