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Autore: Light Clary    17/09/2017    0 recensioni
[Mitologia Greca ]
Ragazzi di tutti i giorni.
Liceali con obbiettivi differenti.
Provenienti da un mondo che non conoscono.
Zeus coi suoi figli e fratelli.
Sono gli Dei che distrussero l'universo nella guerra coi titani, rimanendone sconfitti ma permettendo che la vita si rigenerasse dando la loro.
Sono rinati mortali, ma i loro poteri sono destinati a risvegliarsi e con loro la possibilità che il tutto svanisca per la seconda volta.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Cantami o diva

Di quando la guerra fra Dei e Titani ruppe l'equilibrio dell'universo.

Fuoco e fiamme presero il dominio, rendendo tutto un cumulo di cenere.

Non ci fu mortale che sopravvisse.

L'Olimpo crollò.

I dodici Dei che rappresentano gli elementi della vita furono annientati.

Ovunque si sentivano solo i crepitare delle vampe.

Piovevano cenere e meteore, creando crateri così profondi da vederne il magma sotterraneo.

Presto il mondo si sarebbe sgretolato.

Se non fosse stato  per il più potente di tutti, padre di dei e uomini, figlio di Crono,  il quale sopravvisse solo di qualche minuto in più rispetto alla sua stirpe, per l'umanità non ci sarebbe stato un futuro.

Egli, consapevole che non avrebbe compiuto altri gesti, usò la sua ultima folgore per emanare dal proprio corpo e da quello dei suoi figli e fratelli decaduti, le energie sufficienti per procreare un nuovo mondo.

Un mondo dove i Titani non potessero più tornare. Dove gli umani avrebbero ripopolato una nuova stirpe dal quale discendere.

Perché sarebbe arrivato un giorno in cui Zeus e gli Dei dell'Olimpo sarebbero tornati sulla terra con sembianze mortali. I loro poteri si sarebbero risvegliati e sarebbero tornati ad abitare sopra il mondo, venendo venerati dai mortali e piegandoli al loro volere.

Una nuova era segnerà le sorti dell'universo e che Zeus sia clemente semmai non dovesse perdonare coloro che gli hanno portato via il potere!

E fu così che un grosso vortice di fulmini risucchiò nell'oblio ogni cosa esisten...

 

 

-BLAKE ALEXANDER, VUOLE RITORNARE NEL MONDO DEI VIVI O DEVO MANDARLA IN PRESIDENZA? 

Quella voce da gallina scuoiata della professoressa Pierce mi ha già fatto sobbalzare sul banco per la seconda volta oggi. Ci mancava pure che mi si mettesse a fianco per verificare che non mi distrassi ancora con degli scarabocchi sul mio quaderno mentre lei continuava a leggere il suo palloso libro di letteratura greca.

-Chiedo scusa - mugugno trattenendo uno sbadiglio - Continui, si sta facendo interessante.

-Allora, visto che la ritiene interessante - mi sfida la gallina - Perché non mi fa un commento?

Non oso guardarla negli occhi perché mi partirebbero istinti omicidi che già sopporto quando devo sentirla chiocciare. 

Ma perché cazzo doveva capitarmi lei in questi maledetti corsi di recupero estivi?? 

Siamo solo cinque in classe. Voglio proprio vedere cosa succederebbe se facesse la stessa domanda a qualcun'altro.

-Zeus era un'idiota - sparo alla fine ricordandomi questo nome tra le mille parole che sentivo vagare mentre ero assorto in altri pensieri.

-Perché dice questo?

Madonna, ma perché non muori male? 

-Perché ... si credeva il re del mondo chi solo perché poteva manovrare due o tre saette. Neanche fosse Harry Potter.

Ho fatto una gaff alla quale tutti mi ridono tranne la gallina.

Lei sbuffa e si gratta la fronte: - Se avesse fatto scena muta sarebbe stato più accettabile.

Non replico. Chino il capo come fintissimo segno di scusa.

-Nessun'altro? - domanda sperando che almeno a qualcuno sia importato una minchia della sua lettura.

La ragazza in prima fila che avevo notato piegata su degli appunti quando sono arrivato mezz'ora fa, alza la mano. 

-Sì, Dottie Harrelson? - fa la Pierce.

-Se posso fare un commento - dice lei. La guardo un secondo. Strano che un'occhio vigile come me non si sia accorto di quanto sia sexy. Sarà perché l'avevo trovata con la testa abbassata.

Ha lunghi e fluidi capelli biondi con riflessi dorati, una carnagione pallida e anche se non riesco a vedere bene i suoi occhi da qui noto che ai raggi del sole sono luminosissimi.

 - Anche io ritengo che il comportamento di Zeus sia di un vero idiota - non ci posso credere, mi ha dato ragione? Oltre a essere uno schianto è anche intelligente. Thug life per il sottoscritto - Ma non nel senso che ha detto lui  - si spiega meglio poi. Mi rabbuio.

-E in che senso allora? - chiedo incuriosito sporgendomi di più sul banco.

-Nel senso - replica lei senza guardarmi - Che ritengo che il fatto che Zeus abbia voluto ricreare l'universo solo per impadronirsene quando tornerà, sarebbe come generare una seconda guerra. Se nessuno si sottomettesse a lui, non ci penserebbe due volte a sterminare il genere umano. E questo è ancora più meschino di ciò che hanno fatto i Titani. Se il mondo è destinato a scomparire, tanto valva che fosse rimasto in cenere, piuttosto che aspettare di piegare al potere degli innocenti.

Continua a sparare supposizioni a casaccio. Ha la parlantina facile, però ha una voce calma e lieve e mi rilassa ascoltarla.

-Basta così - la interrompe l'oca - Grazie Dottie Harrelson. In realtà il genere di "sottomissione" che gli dei intendono quando parlano di ottenere il potere, è quello di una venerazione. Pretendono di essere lodati dai mortali al punto di offrire loro qualche sacrificio. Non intendono schiavizzare o sterminare.

-Ma se per quello c'è già stato Hitler - sparo una battuta. Tutti ridono ancora. Dottie abbassa lo sguardo. Cazzo, sta pensando che volevo sfottere lei? - Però ... è vero. Il mondo non deve essere sottomesso dagli affamati di potere! - la vedo alzare lo sguardo - E' una bella teoria la tua.

-Grazie - mi sorride.

Beh, è stato facile.

-Blake Alexander! - ma perché mi deve gracchiare nell'orecchio?

-Sì, prof?

-Una nota di demerito.

-Che cosa? Ma ... sto partecipando alla conversazione ...

-Facendo battute inappropriate. Visto che le piace tanto divertirsi, le sta bene se per domani mi porta un saggio sulla mitologia di ... che so ... venticinque pagine?

-Ma ... che caz... - tra un po' mi partono. Giuro.

Se non fosse che la campanella è appena suonata.

-Voglio da tutti un saggio - specifica la stronza - Non superate le dieci pagine.

Ma sta scherzando? Accidenti che merda, se non fosse che è anche decrepita ...

Aspetto che esca dalla classe e butto lo zaino a terra con un ringhio. Tutto il contenuto si rovescia : - Proprio quando cominciavo a interessarmi?

-Seriamente? - dice una voce. 

Alzo lo sguardo e vedo che Dottie Harrelson è l'unica rimasta in classe con i libri abbracciati al petto. E' in piedi vicino al mio banco. Con un borbottio nervoso mi chino subito a raccogliere la mia roba. Lei s'inginocchia e mi aiuta.

-Ehm ... che cosa? - domando quando ci rialziamo.

-Eri interessato?

-Sì ... certo. 

-La mitologia greca mi ha sempre appassionato. Fin da piccola.

-Ah sì? - mi poggio il viso sul palmo ascoltandola ammaliato - In effetti, ci sono belle storie che ne fanno parte.

-Si chiamano miti - mi corregge senza aria di scetticismo - E tutti ruotano intorno agli dei. Tra cui Zeus.

-Pff - sbuffo alzandomi un ciuffo di capelli - Per provocare tanti danni doveva essere molto annoiato.

-In effetti. Il suo passatempo preferito era quello di fare il cascamorto.

-No, ma dai! Alla sua età?

-Veramente gli Dei non dimostrano né vecchiaia né giovinezza. Secondo le leggende appaiono agli umani come vogliono essere visti da loro.

-Perfetto. Allora siccome io lo considero un pesce lesso e anche un porco, chissà in che strana forma dovrebbe comparirmi.

Ride ancora. Mi interesso sempre di più: - Non ti facevo così simpatico Blake Alexander. Ti ho sempre notato come uno che soffre di deficit di attenzione. E di quelli ne conosco tanti.

-Non mi conosci abbastanza bene. Però sulla storia del deficit ti do ragione.

-Non direi. Hai ascoltato finora tutto quello che ho detto. DI solito le nerd come me non trovano facilmente qualcuno con cui parlare. E io ... parlo tanto.

-L'ho notato - Cacchio, è arrossita! Sto andando forte! E' già in fase di imbarazzo - Però non mi sto annoiando a parlare con te. Anzi - mi butto deciso - dovremo farlo più spesso

-Ti sei preso una bella punizione dalla signora Pierce - dice ignorando le ultime parole che ho detto - ma se vuoi ... posso aiutarti ... - ohhh ecco il suo trucco!

-Quando vuoi - accetto entusiasta - facciamo alle cinque? 

-A casa mia? - accidenti, io sarò diretto ma anche lei non scherza.

-Mi servirà l'indirizzo ...

-Non ce n'è bisogno - mi prende la mano facendomi sobbalzare. Scrive qualche cifra sul palmo - Ci sentiamo, Alexander - termina prima di uscire dalla classe.

Mi guardo la mano con sopra i numeri, poi la porta da dove è uscita.

Non so cosa pensare. Ho tante cose per la testa. Ma la prima è ufficiale.

Venire a frequentare questi corsi di recupero non è stata per niente una cazzata!

  
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