Corri.

In quel freddo corridoio, che sembra non finire mai, corri. Oltrepassi un angolo, ne oltrepassi un altro, superi un vicolo cieco: ormai è diventata una routine quella di scappare via. È l'unica cosa che fai.

Da giorni, da settimane, forse da anni, non sai da quando, il tuo unico pensiero è correre, correre via da lì. Sai che ti sta seguendo, che passo dopo passo è sempre più vicino, lo sai, e allora scappi via, via da lì, via da lui .

Ogni volta che ti fermi per riprendere fiato, ogni volta che lo semini e cerchi una stanza vuota e ben nascosta per riposare, ogni volta senti, sai, che è sempre più vicino, che non potrai scappare per sempre, che un giorno ti raggiungerà e allora sarà la fine. Così, finché hai tempo, scappi.

Scappi da lui, scappi da te, dai tuoi sentimenti, dalle tue paure, dalle tue cattive azioni, scappi via. È l'unica cosa che ormai sai fare, scappare, da tutto quello che ti circonda, dal tuo passato, dal tuo presente e da quello che nel tuo futuro potresti fare, le persone che potresti di nuovo ferire, le persone che potrebbero di nuovo ferire te.

Col tempo hai deciso di rinchiuderti in te, di non piangere più, di non affezionarti più, evitando ogni persona minimamente gentile con te per paura di rovinare tutto come sempre, paura di venir di nuovo lasciato, buttato come un sacco della spazzatura, paura di dover di nuovo soffrire. Ne hai abbastanza di soffrire, ne hai abbastanza di tutto. L'unica via d'uscita da quella vita ti sembra fuggire, finché ne hai occasione.

E allora fuggi, caro ragazzo, fuggi finché ne hai tempo, finché te stesso non ti prenderà...