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Autore: happy ending    20/09/2017    3 recensioni
Dal testo:
"“Non ti sto incolpando, tranquillo... Solo che... Hai visto quanto è imbranata, giusto? Con lei non ci si può distrarre un attimo, bisogna sempre essere pronti ad evitare che inciampi nei suoi stessi piedi o che si cacci nei guai... Ti sto solo chiedendo, nel caso in cui vi si ripresentasse l’occasione per rimanere soli come questa mattina, di avere dieci paia di occhi... Perché altrimenti sto con l’ansia tutto il tempo, capisci?” spiegò Ryuji, un po’ imbarazzato."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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puoi stare tranquillo
Puoi stare tranquillo, Ryuuji

Nei giorni che seguirono, Ryuuji non dovette più preoccuparsi di svegliare Taiga, prepararle la colazione e il pranzo al sacco, accompagnarla fino a scuola... Ora era Kitamura ad occuparsene.
Sembrava impegnarsi al massimo per prendere il suo posto.
Ryuuji decise di lasciarlo fare, sopratutto perché gli sembrava che all’amica non dispiacesse la nuova situazione. Eppure, non poteva fare a meno di sentirsi solo.
Stava provando a concentrarsi sulla lezione di Inglese, quando un foglietto di carta volò sul suo banco.
Si guardò attorno e, cercando di non attirare l’attenzione della Signorina Yuri, lo aprì e lesse il messaggio: “Su con la vita Takasu! Basta con quell’espressione triste! Oggi io e te pranziamo insieme. Minori”.
Non poteva credere ai suoi occhi. Alzò lo sguardo verso Kushieda e trovò il suo sorriso ad aspettarlo. Era da un sacco di tempo che la ragazza inventava ogni tipo di scusa per ignorarlo, perciò non si aspettava un cambio di atteggiamento così improvviso da parte sua.
Non appena fu ora di pranzo, Minori lo raggiunse e lo salutò con una pacca sulla spalla.
“Kushieda! St... Stai bene?”
“Alla grande Takasu! E tu?”
“Tutto ok”.
Seguì un breve silenzio, in cui i due tirarono fuori i propri sacchetti del pranzo e iniziarono a mangiare.
Ryuuji si perse per un attimo ad osservare Taiga e Kitamura seduti un po’ più in là... Stavano ridendo per un chicco di riso finito sul naso di lui.
“Cosa ne pensi?” gli chiese all’improvviso Minori.
“Di... Di cosa?”
“Di questa nuova coppia... Taiga ti sembra felice?”
Ci pensò su per un attimo.
“Ultimamente riesco a vederla solo a scuola, sai? All’andata e al ritorno la accompagna lui adesso, di sera spesso la va a trovare, la porta a cena fuori, a casa sua, o a fare una passeggiata... Qui stanno sempre appiccicati. Non lo so se è felice, ma abbiamo fatto di tutto insieme perché Kitamura si accorgesse di lei e ora è successo... Quindi spero proprio che lo sia” rispose infine.
Minori lo squadrò con attenzione.
“E tu sei felice?”
“Sì, credo di sì” ridacchiò Ryuuji.
“Perfetto, allora siamo tutti felici! Ascolta Takasu, ho una proposta! Qualche giorno fa un cliente della tavola calda in cui lavoro mi ha regalato due biglietti per la visita al castello di Taraduta... Dicono che sia infestato dai fantasmi! Ti va se ci andiamo insieme questo fine settimana?”
Subito una chiarissima immagine di lui e Kushieda vestiti da principe e principessa mentre si scambiavano un tenero bacio si stampò nella testa di Ryuuji, che finì per strozzarsi con un pezzo di tonno.
Non appena si fu ripreso, si affrettò ad accettare quell’invito inaspettato.
Intanto, in un angolo della classe, Kawashima Ami studiava la bizzarra situazione che si era creata negli ultimi tempi: la Tigre e Yusaku che ormai erano inseparabili, e poi Minori e Takasu che tutto d’un tratto si scambiavano sorrisi e chiacchieravano serenamente. Possibile? La cosa non la convinceva per niente... Chissà come sarebbe andata a finire quella storia...

Arrivò il fine settimana e Ryuuji si trovava di fronte ai cancelli del castello ad aspettare. Ci aveva impiegato un sacco di tempo per prepararsi, ma era comunque riuscito ad arrivare molto in anticipo rispetto all’orario prestabilito con Minori.
“Ryuuji! Che ci fai qui?!”
Il ragazzo riconobbe subito la voce che parlava da lontano: Taiga.
In un attimo gli fu vicino, accompagnata ovviamente da Kitamura, che gli rivolse un sorriso gentile.
“Ciao ragazzi! Sto aspettando Kushieda... Aveva due biglietti gratis e così abbiamo deciso di approfittarne” rispose, arrossendo un po’.
“Oh! Fantastico!” esclamò l’amico.
Ryuuji guardò Taiga e notò che aveva una strana espressione in viso.
“Voi... Voi due state bene?” chiese.
La domanda era rivolta a entrambi, ma il suo sguardo rimaneva fisso su di lei.
“Benone direi! Sai, io e Taiga abbiamo scoperto di riuscire a parlare veramente di tutto insieme, non è fantastico?”.
“Non è da te che voglio sentirlo dire” pensò Ryuuji, ma si trattenne e si limitò ad annuire.
“TAKASUUUUUUU! ECCOMIIIIIII!”
Il trio si voltò e vide Minori correre verso di loro con un gran sorriso.
“Uh! Ma ci siete anche voi! Che bello!” esclamò col suo solito entusiasmo, quando si accorse della presenza dell’amica e Kitamura.
“Già, ma ora togliamo il disturbo... Tranquilli” ridacchiò quest’ultimo.
“Ma no, ma no! Mi rendo conto che negli ultimi tempi non mi sono comportata bene nei vostri confronti e vi ho trascurati tutti quanti... Però, visto che siamo qui, sarebbe bello poter passare una giornata insieme... Se siete d’accordo”.
I ragazzi accettarono di buon grado la proposta e così entrarono.
Una guida li accolse e iniziò far fare loro il giro completo di tutte le stanze del castello, raccontandone la storia. Quando arrivarono nella camera di quella che fu la principessa, spiegò che la fanciulla era stata uccisa brutalmente dal padre per avergli disobbedito.
“Da allora, il suo fantasma si presenta qui quasi ogni giorno per infastidire i nuovi abitanti del castello” disse l’uomo, rabbrividendo.
Prima che tutto il gruppo riuscisse ad uscire dalla stanza, la porta si chiuse all’improvviso a chiave  dietro di loro
“Ma che cosa è successo?! Taiga?! Takasu?!” urlò Minori dal corridoio, quando si accorse che i due amici erano rimasti chiusi nella camera.
La guida tirò fuori dalla tasca un grande mazzo di chiavi e provò ad aprire la porta, senza alcun successo. Kitamura cercò di buttarla giù con la forza... Nulla, sembrava tutto inutile.
Intanto, all’interno...
“E’ tutto buio qui... Ho paura” sussurrò Taiga, spaventata.
“Stai tranquilla, è tutto ok” rispose Ryuuji.
“E’ tutto ok un cavolo, bastardino! Siamo bloccati qui con un fantasma!”
“Non c’è nessun fantasma”.
“E allora com’è che ci ritroviamo in questa situazione?! Accidenti!"
Il ragazzo strizzò gli occhi per individuare dove si trovasse l'amica, ma c'era troppo buio.
Tutto d'un tratto si sentì stringere una mano e si irrigidì.
"Sei tu vero, Taiga?"
"E chi dovrebbe essere, stupido? A quanto pare non sono l'unica qui a credere ai fantasmi" ridacchiò lei.
"Sei un mostriciattolo insopportabile".
"CHE COSA?!"
"Hai sentito benissimo".
"E tu sei un inutile bastardino!"
"Nana!"
"Tonto!"
"Sclerotica!"
"Odioso!"
Senza neanche renderseno conto, Ryuuji scoppiò a ridere.
"Che ti prende?" sbuffò lei.
"Stavo pensando che è la prima volta che ci ritroviamo da soli a parlare dopo un po' di tempo e tutto quello che riusciamo a dirci sono insulti" spiegò.
"Certe cose proprio non cambiano" rispose Taiga con un sorriso.
"E menomale..."
"Senti... Vedo che Minori è tornata ad essere allegra".
"Già! Non so cosa le sia successo, ma sono contento che sia di nuovo quella di sempre..."
"E ora che non mi hai più tra i piedi, cerca di farti avanti con lei... Pappamolla".
"Ehi! Comunque... So che sei molto presa con il tuo Kitamura, ma... Se ti va, passa ogni tanto a trovarci: mia madre sente la tua mancanza".
"Tua madre?"
"Sì! E anche Inko-chan, ovviamente!" si affrettò ad aggiungere Ryuuji.
Taiga trattenne un sospiro.
"E a te non manco, vero?" pensò tra sè.
Strinse appena la mano del ragazzo. Lei, la sua mancanza, la sentiva eccome. Stava bene con Kitamura, ma al contrario di quanto aveva dichiarato lui qualche ora prima, non era vero che riuscivano a parlare proprio di tutto. Andavano d'accordo, certo, ma non ce la faceva a mostrargli le sue debolezze e fragilità come le veniva naturale fare con Ryuuji. Le venne in mente il discorso che le aveva fatto dopo pochi giorni che uscivano insieme... Le aveva confessato che il rapporto tanto stretto con Takasu lo infastidiva, lo faceva sentire poco apprezzato. Da quel momento, per non farlo stare male, Taiga aveva deciso di staccarsi in modo quasi drastico dall'amico. Lo aveva fatto per Kitamura, ma anche per lei... E, se doveva proprio dirla tutta, anche per Minori. Finalmente, dopo questa svolta, tutto sarebbe andato come lei e Ryuuji avevano progettato fin dall'inizio e avrebbero avuto il loro futuro felice con le persone che amavano.
"Taiga?"
"Sì?"
"Io... Scusami, ti sembrerò assillante, ma... Posso stare tranquillo? Hai bisogno che venga ad aiutarti a fare le pulizie? Stai mangiando come si deve? L'uniforme è ancora intatta?"
A quelle parole, Taiga sentì una piccola lacrima scorrerle lungo il viso. Attese un attimo prima di parlare, poi prese coraggio.
"Ho tutto quello che mi serve, Kitamura non mi fa mancare nulla. D'ora in avanti... Puoi stare tranquillo, Ryuuji".
Rafforzò ancora di più la presa e lui ricambiò la stretta.
Quello aveva tutta l'aria di un addio.
In quel preciso istante, tornò la luce e la portà si aprì da sola, magicamente.
Quando uscirono dalla stanza, i due ragazzi trovarono un'intera squadra di operai del castello ad accoglierli.
"Accidenti, non sapevamo più cosa fare per tirarvi fuori di lì! Non funzionava nulla!" esclamò la guida.
"Credo che la principessa ci abbia presi in ostaggio" sorrise Ryuuji.
Si voltò verso Taiga e la vide tra le braccia di un preoccupatissimo Kitamura.
"Takasu! Quanto mi sono spaventata" sussurrò Minori, che lo abbracciò forte.
Era la prima volta che si trovava così a stretto contatto con Kushieda... Avrebbe dovuto sentirsi emozionato, eppure, le farfalle nello stomaco sembravano essersi momentaneamente addormentate.

Quando uscirono dal castello, fuori era già buio.
"Bene, direi che è ora di tornare a casa... Mi accompagni Takasu?" sorrise Minori.
"Certo".
"Allora ci vediamo domani mattina a scuola ragazzi! Buona serata!" li salutò Kitamura.
Ryuuji fece un cenno con la mano e si incamminò insieme a Kushieda.
Nel frattempo, Taiga li guardava allontanarsi... Ora davvero sarebbe tutto cambiato.
"Andiamo?" le chiese Yusaku porgendole la mano.
"Andiamo".


Angolino dell'Autrice
Rieccomiiiiiiii! Ne è passato di tempo... E vi chiedo umilmente perdono! Ho passato un anno pienissimo, per questo ho abbandonato, ahimè , questa fanfiction per un po'...
Vi ringrazio davvero per le recensioni che mia avete lasciato e per tutte le visualizzazioni! Spero vi piaccia questo capitolo, che considero un po' un ponte verso la nuova e totalmente diversa situazione che si sta creando nella storia.
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando :)
Ah, un ringraziamento speciale va al caro Mralfonso, che mi ha contattata su Twitter per chiedermi di continuare questa fanfiction e mi ha spronata con molta gentilezza :)
Un abbraccio grande, alla prossima!


 

   
 
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