Scivola la notte su di te, leggera, tra le lenzuola; s’intrufola tra le coltri, amante sfrontato, e ti si adagia addosso come seta nera, accarezzandoti e nascondendoti alla vista altrui. Ti si distende addosso dolcemente, per ricoprire e proteggere il tuo corpo nudo, prima rischiarato dai bagliori della tenue luce lunare.
È un amante geloso e voglioso... Selvaggio; come il desiderio che brami da tempo e che di giorno ti sforzi di dissimulare, mentendo a te stesso pur di non cedere alla tentazione della lussuria.

Ma la notte non è fatta per mentire.
La notte è fatta per tirare fuori da noi stessi tutto ciò che ci portiamo dentro; per esperire ciò che altrimenti dobbiamo rinnegare; per fare nostro ciò che solitamente non possiamo avere. E tu sai anche questo, che se appare impossibile perseverare col mentire e mentirsi ogni giorno, è altrettanto impossibile illudersi di poter mentire alla notte, muta consigliera e segreta consolatrice dei nostri ricordi e dei nostri sogni e desiderî reconditi. Tu sai che puoi solo abbandonarti ad Essa e lasciarti guidare da lei nel tunnel incantato in cui ti trascina, guida indubbia ed attenta, verso la soddisfazione delle tue fantasie.

Ti posso guardare ora, rannicchiato in tutto il tuo splendore, quel corpo conteso tra la bellezza fiera e virile ed un volto dolce e sensuale che mentre dormi assume l’aspetto puro e spensierato tipico di un adolescente. Appare… giacché non appena ti sarai risvegliato chissà se ripenserai nuovamente a questa notte d’amore e di sesso e se la rammenterai con nostalgia o con rimpianto, poiché la luce del giorno offuscherà nuovamente la sicurezza che hai ora e tornerai ancora una volta a rinnegare ciò che sei davvero e che ti rende la persona speciale che sei e che amo. Ritornerai ad essere l’uomo che tutti vedono, quello che tutti considerano sicuro di sé e in realtà dilaniato da tante inconsistenti paure.

Ora sono io a sdraiarmi accanto a te, dolcemente, per non risvegliarti da un sonno sereno; ad accarezzare e riscaldare col mio corpo il tuo, che prima non ho avuto la premura di coprire; a stringerti dolcemente per proteggerti da tutti quei pericoli che la notte porta con sé.
Affinché l’oscurità non offuschi i tuoi sogni, le difficoltà non diradino i tuoi desiderî ed insieme possiamo intessere un futuro radioso in quanto mai più illuminato da inconsistenti fasci di luce lunare, ma da caldi, rasserenanti e concreti raggi del Sole.

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Per me è raro scrivere racconti romantici quindi spero che vi piaccia. L'avevo scritto anni fa e oggi l'ho recuperato. Senza farlo apposta sono 400 parole esatte.