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Autore: Violetta_Keehl_2002    21/09/2017    2 recensioni
Lloyd e Jeannette, per gli amici Jean, sono gli unici a sapere dove si trova Bonnie, una loro amica, testimone di un omicidio, che ha deciso di nascondersi per paura di venire uccisa.
Proprio per questo motivo i gemelli, nonché migliori amici di Bonnie, vengono rapiti dall'assassino visto dalla ragazza, il quale decide di interrogarli con la tortura.
Riusciranno Jean e Lloyd a sopravvivere ai terribili abusi ricevuti durante la loro prigionia?
Genere: Drammatico, Horror, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Mi trovavo sdraiato sul divano a fissare il soffitto e a pensare a Bonnie, la migliore amica mia e di mia sorella Jeannette, chiamata anche Jean. Bonnie è stata costretta a trasferirsi in un'altra città perché, essendo stata testimone di un omicidio, ha paura di essere presa di mira dall'assassino che ha visto. Per la paura non ha detto a nessuno dove si fosse trasferita, tranne che alla sua famiglia, a me e a mia sorella gemella perché sa di poter fidarsi di noi:Siamo amici da tutta la vita, infatti, era come se Bonnie fosse per noi una terza gemella.
Dicevo:Ero sul divano a fissare il soffitto quando a un certo punto il mio cellulare squillò, così risposi:
"Pronto?" Chiesi
"Ciao Lloyd! Come stai?" Era mia sorella Jeannette
"Sto molto bene sorellona, e tu?"
"Anch'io sto bene. Ti va se ceniamo insieme, solo noi due?"
"Certo! A che ora ci vediamo, Jean?"
"Facciamo alle 7?"
"D'accordo! A presto!"
"Ciao!" E riattaccò.
All'ora stabilita, mi pulí gli occhiali e uscí, col cellulare nella tasca dei miei jeans.
Incontrai Jean alla pizzeria "Il cristallo" e insieme decidemmo di mangiarci una pizza.
"Ho provato a invitare anche Bonnie, ma ha ancora troppa paura, così ha preferito non venire" Mi disse lei, mentre tagliava la pizza per farne una nuova fetta
"Che peccato. Vabbè, sarà una serata tra gemelli, Jean" Le risposi con la bocca piena di pizza e salame.
Dopo aver mangiato il dessert e aver pagato il conto, io e mia sorella decidemmo di fare una passeggiata per la città.
Ma, a un certo punto, ci perdemmo in una zona che non avevamo mai visto prima di allora. Provammo a rifare la stessa strada ma ci perdemmo ancora di più.
"Lloyd, mi sa che abbiamo sbagliato strada" Mi disse mia sorella, alla quale risposi:"Jean, hai qualche idea?"
Lei rispose di no e a quel punto ci mettemmo a discutere. Alla fine decidemmo di fare l'autostop. Era molto pericoloso, soprattutto di notte, ma non avevamo altra scelta:Eravamo venuti a piedi e avevamo entrambi finito i soldi.
Ce ne sarebbero rimasti se non avessimo preso una coppa di gelato gigante da dividere in due come dolce.
L'abbiamo fatto e ora siamo completamente al verde. 
Ma almeno il gelato era delizioso.
Sembrava che io e Jean fossimo diventati gli unici abitanti della Terra, quando venne una macchina guidata da un ragazzo con i capelli lunghi e neri, il quale ci fece salire in macchina, sui sedili posteriori.
"Dove volete andare?" Chiese lui
"A Garden street, per favore" Risposi educatamente. Ormai avevamo deciso di tornare a casa e, visto che io e Jean abitiamo nella stessa strada, ho detto proprio quell'indirizzo.
"D'accordo. Ma prima fatemi passare un attimo a casa mia, ok?"
"Ok" Risposi nuovamente io.
Mentre ci avviammo noi 3 ci presentammo:Max, questo il nome del ragazzo, ha 26 anni, lavora come fotografo e vive in campagna.
"Non è pericoloso, per te, andare in giro da solo in campagna di notte?" Chiese Jean
"Stai tranquilla Jean, so cavarmela benissimo da solo" Rispose Max "Ma... Che ne dite di diventare i miei prossimi modelli per le mie nuove foto?"
"Certo!" Risposi "Ma che tipo di foto scatti?"
"Lavoro in una rivista di moda e stavo cercando dei ragazzi per le foto. Ma visto che li ho trovati, cominceremo appena arrivati! Sei contento, Lloyd?"
"Si! E tu, Jean?"
"Anch'io lo sono!"
È così continuammo fino ad arrivare alla casa di Max. Appena arrivati vidimo che la sua casa sembrava una vecchia catapecchia dall'esterno, ma non dall'interno, che invece era comoda e accogliente.
Seguimmo Max fino alla cantina e, appena arrivati, accese la luce, chiuse la porta a chiave e ci buttò giù dalle scale. Per fortuna io e Jean stavamo molto bene, ma Max ci incatenó a delle catene al muro e, una volta fatto, ci rubó i cellulari.
"Ma che scherzo è questo?" Urlai arrabbiato "Perché lo hai fatto?"
"Voi siete Jeannette e Lloyd Showers, non è vero?"
A quel punto io e mia sorella rabbrividimmo dalla paura:Come faceva quel "fotografo" a sapere il nostro cognome?
"Lo immaginavo" continuò "Sono anche certo che conoscete una ragazza di nome Bonnie Sunshine, vero?"
Era proprio la Bonnie che conosciamo io e Jean!
"Come cazzo fai a sapere tutte queste cose?" Chiesi arrabbiato
"Vi ho spiati una volta evaso dal carcere, per cui ho deciso di uccidere Bonnie per aver fatto la spia. Ora, volete dirmi dove si trova?"
"No!" Rispose Jean
"Oh beh" Disse Max "Allora dovrò usare la forza"
Fu così che io e mia sorella, oltre a essere diventati ostaggi di quel pazzo e venire interrogati di continuo, iniziammo a ricevere abusi dal nostro aguzzino.
Nonostante ciò, io e Jean non gli abbiamo mai detto una parola su Bonnie:Lei è davvero importante per noi. 
Spazio autrice:Ehilà, che ne dite come inizio? Vi piace? Ho paura che la storia diventi un po' cruda, ma nonostante ciò la voglio continuare lo stesso! A presto!
   
 
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