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Autore: Debby_Small93    22/09/2017    1 recensioni
La storia parla di una ragazza di 24 anni e di una passione per una band tedesca, ma che col passare del tempo ha dovuto "archiviare" per un lungo periodo visto i vari problemi che gli sono capitati.
Il suo più grande sogno è sempre stato quello di conoscerli, ma senza alcun risultato...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Bondage
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"Quando ero piccola pensavo che l'amore fosse qualcosa di meraviglioso. Che infondo se ci credi veramente, forse, tutto ciò che hai sempre sognato, poteva realizzarsi. Invece tutto ciò non è andato come speravo eppure non ho mai smesso di crederci" Avevo 15 anni quando io credevo nell'amore e voi pensereste: "Come può una ragazza, soli 15 anni, credere in un sentimento così profondo come l'amore? Eppure ci credevo. Ci credevo per davvero. Infondo nell'amore si crede quando si è piccoli, quando si è adolescenti, quando si è fidanzati o sposati e quando oramai sai che un giorno non ci sarai più. L'amore come lo si vuol avere, cosi lo dobbiamo donare, in qualsiasi modo o metodo che chiunque può o vuole fare. A 15 anni mi innamorai di un personaggio famoso che, ora a pensarci, mi scappa un sorriso. Per lo più questo personaggio faceva parte di una band, che a quell'epoca era famosa, come tutt'ora, in ogni parte del mondo. Ero persa per lui. Dai suoi modi di essere fino alla treccina più corta che aveva. Dal suo modo di comporsarsi con una ragazza, all'essere dolce con suo fratello, cantante solista della stessa band di cui lui faceva parte. Erano due gemelli, con una carriera sulle spalle già dall'età in cui io li conobbi, solo che con la differenza che quando io mi accorsi di loro, erano già nel fiore della maggiore età quindi perdermi per uno di loro era palese no? Oltre a loro due, c'erano anche altri due ragazzi, ed uno di loro due, ora è anche diventato padre e non potrei essere felice. Però tornando a lui, a quei tempi, sapevo ogni minima cosa. Ogni cosa con la C maiuscola. Lui è il chitarrista dei Tokio Hotel, ovvero Tom Kaulitz. Per lui ero arrivata al punto di impararmi bene il tedesco pur di capire, in un intervista, ciò che diceva. Lo so, sembra una cosa malata da sentire, però se ci pensate bene, l'amore ti fa fare cose anche che tu non avresti mai immaginato. Io lo reputo amore, ciò che provavo per lui, voi potete reputarlo come volete. Adesso però, all'età di 24 anni, mi ritrovo ancora a pensarlo ogni tanto e ad ascoltare qualche loro canzone solo per avere il gusto di ritornare ad un tempo dove tutto ciò che sto affrontando ora, non esisteva. Ho avuto delle amiche meravigliose durante questo lungo periodo in cui seguivo i Tokio Hotel, ed tutt'ora, pure se non le sento come un tempo, le vedo sui social network e noto che in tutti questi anni, anche per loro quella passione che ho io, è ricambiata da parte loro. Mi ricordo quando pensavamo a come sarebbe stata la nostra vita se li avremmo incontrati e molte volte finiva col farsi un famiglia. Cose assurde, credetemi, ma proprio qualche giorno fa, mentre finivo di far mangiare il mio bel bambino di 4 anni (specifico col dire che la storia del figlio è un invenzione), mi sono sentita con una di queste ragazze, l'unica che ho sempre voluto bene, nonostante la distanza e che continuerò ad avere sempre anche se un giorno lei si dimenticherà di me. Lei si chiama Giulia, è più piccola di me di 2 anni, ma le voglio un bene che non si può spiegare. Mi è stata accanto in ogni occassione e mi meraviglio che c'è tutt'ora, anzi sopratutto quando ho avuto il mio bambino, non poteva essere più che felice ed mi è stata accanto quando ha saputo che, nonostante il bambino, tra me e il padre di mio figlio non poteva esserci nulla, apparte l'essere genitori. Il padre di mio figlio, Alessandro, è un ragazzo che ho conosciuto a Milano 5 anni fa. (Alessandro è un personaggio inventato da me) Mi ero trasferita per un breve periodo a Milano e lo dissi a Giulia. Lei, subito, mi accolse e mi fece conoscere la città per quanto sia magnifica in tutto ciò che presenta. Mi fece conoscere due sue amiche, che ora stanno insieme, nel vero senso della parola, Roberta e Stefania, di cui la prima legai subito, mentre con Stefania fu più difficile, ovviamente perchè lei pensava che io ci provassi con la sua Roberta, ma dopo svariate discussioni e litigate, capì che io non ero un'omosessuale, ma etero al 100%, infatti ora Stefania è una delle persone, come Giulia e Roberta, che tengo moltissimo. Tramite, Roberta e Stefania, conobbi Daniele, il fratello più piccolo di Alessandro, e Stefano il fratello più grande. Entrambi due bellissimi ragazzi, ma con caratteri diversi. Daniele è più dolce, disponibile, lavoratore e da un cuore grande. Stefano è da un carattere diffidente a primo impatto ma basta sorridergli un pò e dargli fiducia che la sua diffidenza si trasforma in tutt'altra cosa. Ovviamente dopo aver conosciuto tutte queste persone, non potevo far altro che conoscere Alessandro che, credetemi è stato l'unico che odiavo. Apparte, l'essersi presentato a me in modo arrogante e volgare, ma aveva, e credo abbia tutt'ora, una convinzione di se inarrestabile, tanto da volergli mettere una corda intorno alla gola e impiccarlo. Eppure, ora è il padre di mio figlio e vi starete chiedendo come sia successo. Beh è lunga da spiegare ora, più tardi lo capirete come sia successo. Comunque ritornando al discorso in cui vi dicevo che mi ero sentita con Giulia, parlando del più e del meno siamo uscite a parlare dei vecchi tempi, dei nostri Tokio Hotel ed entrambe ci facemmo una scavata nei ricordi. Nello stesso tempo lei mi chiese di andarla a trovare a Milano ed io ho accettato, anche perchè Alessandro è di li e molte volte, anzi sempre viene lui per un breve periodo qui da me, a Foggia, per stare un po con suo figlio. Io ovviamente con lui non ho più niente a che fare, visto che ha avuto un comportamento sbagliatissimo verso di me, ma non gli nego di vedere e stare con suo figlio. Ora però mi tocca fare la valigia sia per me, che per Alex, dato che tra meno di due giorni rivedrò Giulia, Roberta, Stefania, Daniele, Stefano e Alessandro.
   
 
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