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Autore: themermaidwriter    22/09/2017    0 recensioni
"Guardarsi allo specchio e farsi schifo. Non per come si è fuori ma per come si è dentro."
Dopo aver visto Derek morire dinanzi ai suoi occhi Meredith stava annegando di nuovo.
Chi l'avrebbe salvata questa volta?
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Sheperd, Meredith Grey, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Electric shock.
- Meredith Grey & Derek Shepherd.
 
"Alcuni dei familiari dei pazienti a cui comunichiamo la perdita del loro caro, per prima cosa, assumono un'espressione incredula e a volte piangono, a volte no. A volte se le prendono con noi perché non hanno nessun'altro con cui prendersela e altre volte sembra che scompaiano dal mondo così come i loro amati si sono spenti. Non esistono più. Ci sono fisicamente e sanno di esserci fisicamente, ma non esistono più. La gente si offre di aiutarli, di farli sentire bene ma loro non ci sono e non hanno bisogno di sentirsi bene, vogliono stare male perché è questo che sono diventati: dolore, dolore e basta e questo è quello che devono essere. Il dolore non lo guardi, non lo sfiori con la mano, è così profondo da non poter essere raggiunto e non poter essere estirpato. Le persone restano lì, si muovono ma sono immobili e tutto intorno a loro scorre lentamente poi veloce e poi si arriva a quel punto, quello in cui si odiano gli altri per non sentire ciò che sentono loro. Sono sempre qui, intrappolati su una terra che non li capisce come uno sciocco, vuoto involucro umano." 
Una bottiglia dopo l'altra, un pianto isterico. 
Guardarsi allo specchio e farsi schifo. Non per come si è fuori ma per come si è dentro. 
Un pianto isterico ancora e un'altra bottiglia di tequila. 
Si erano offerti di tenere i suoi due bambini per lei. Erano soli, proprio nel momento in cui avevano più bisogno della loro mamma, ma Meredith si alzava e non riusciva neppure a tenersi in piedi. Aveva la testa così leggera da non distinguere più la realtà dalla sua immaginazione e per lungo attimo, un lunghissimo attimo pregò di essersi immaginata tutto quello che era capitato a Derek. Come poteva essere così egocentrico anche dopo la morte? Morire giovane per essere ricordato per sempre, tipico di un chirurgo pomposo e che ha sempre creduto di essere Dio. Uscire di scena quando voleva lui e come voleva lui, senza salutare, senza accennare che quello fosse il loro ultimo bacio.
Nulla di questo era programmato. Meredith si aspettava si soffrire da quando era una bambina si, ma col tempo la sua vita sembrava aggiustarsi e forse ci credette davvero che quell'oscurità che si portava dentro stava scomparendo e poi questo. Non si aspettava più questo, non si aspettava di perdere un così fondamentale elemento che aveva davvero aggiustato quei frammenti di vita che si trascinava dietro e in cui aveva fatto casa. Si era abituata a quella vita solo perché voltandosi dall'altra parte poteva trovare Derek. 
Come si sentiva lei? Oh, no aveva smesso di sentirsi come se non esistesse perché se non fosse esistita il dolore che provava non sarebbe stato così reale. Penetrava nel suo inconscio senza chiedere il permesso e distruggeva ogni possibilità di tornare indietro. Tutto sembrava ritornare a qualche anno fa, quando solo una specializzanda del primo anno, mentre stava per buttarsi in mondo che non conosceva e che non conosceva lei. Una Meredith più buia, spezzata a metà, una persona che forse non aveva mai smesso di essere. 
Un altro sorso avrebbe mandato meglio giù quei tormenti. Era tornata agli anni in cui mentalmente e fisicamente era in principio di annegare. Chiudeva gli occhi e poteva vederlo, vedeva il sole scomparire tra le onde, l'acqua che le si infilava in gola e raggiungeva i polmoni, la stessa troppo frizzante per depositarsi sugli occhi e il dimenarsi delle sue braccia. 
Poteva sentire quella sensazione sulla pelle come se fosse adesso. Poi più nulla, solo il lento abbandonarsi di ogni percezione fisica del freddo che si insinuava nelle ossa. Smise di lottare coscientemente per non risalire più. Ormai era lì e non si sarebbe salvata da sola. 
Faceva così freddo e continuò a persistere, almeno fino a quando le sue mani, le sue mani perfette da chirurgo non la circondarono e la portarono in salvo. 
Se si concentrava bene quelle labbra erano ancora sulle sue. Strinse gli occhi per immaginarlo ancora di più, ancora di più. Aveva bisogno del massaggio cardiaco e di far sua l'aria che Derek le trasmetteva, anche adesso ne aveva bisogno. 
Come avrebbe fatto a tornare a galla senza di lui? Come avrebbe respirato tutti giorni in un mondo in cui stava annegando? Tutto di lui non sarebbe esistito più, lei non lo avrebbe visto più. Non avrebbe più ascoltato la sua voce dirle di essere il suo ossigeno, quando forse era contrario. Quella sua stessa voce che parlava ai suoi figli, che prendeva un giorno qualunque e lo rendeva un giorno in cui avrebbe salvato delle vite. Il suo profumo sulle lenzuola sarebbe pian pian svanito. 
Avrebbe dovuto dar via le sue cose? I suoi vestiti, i suoi oggetti, tutto? A pensarci avrebbe voluto mettersi in piedi, correre nella loro stanza, nella sua ormai, e strappare il post it a cui Derek non tenette fede. Scoppiò in un pianto disperato e ricadde in terra esausta di tutto questo dolore. 
La vista di Meredith si annebbiò completamente e tutto fu bianco, tutto fu più bello e... "Derek?" sospirò prima di smettere di respirare. 
"Meredith svegliati! Meredith! Apri gli occhi!" il massaggio cardiaco ancora non funzionava. "MEREDITH!" urlò. Si affrettava a trascinare la barella in ospedale e fece di tutto, anche se era in borghese. 
La donna aprì gli occhi per un momento scorgendo quella figura alta e mora dinanzi a lei dimenarsi per tenerla in vita. Capelli ricci e una voce alta e assordante. Non fece in tempo a dare un altro sguardo che svenne nel tentativo. Non riuscì neanche a sentire le piastre metalliche colpirle il petto con il compito di rianimarla. 
Uno, due, tre. 
L'ultima scarica elettrica e le attraverso il corpo e per un momento ancora tornò stabile. 
"Oddio Meredith." ancora quella voce. "Non puoi lasciarmi, tu sei la mia persona."

the mermaid's notes: ho scritto questa tristissima one shot perché ancora oggi non ho superato l'orribile e poco dignitosa morte di Derek (e nemmeno il fatto che Cristina non si sia 'chiaramente' presentata durante questo avvenimento.) Anche questa fan fiction è parte della mia immaginaria raccolta di cui titolo nell'header (tanto per farvelo sapere). Spero di essere riuscita almeno ad avvicinarmi al livello degli spendidi dialoghi e delle emozioni di Grey's Anatomy, almeno sappiate che c'ho provato. Bene, e mentre io mi rotolo nel dolore che ne dite di lasciare una piccola recensione? Che sia bella o anche no, vi aspetto. 
   
 
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