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Autore: Queen FalseHearth    23/09/2017    2 recensioni
Un ranocchio parlante dagli occhi azzurri vi offre soldi e ricchezze in cambio di un semplice bacio che possa farlo ritornare un umano, voi che cosa fareste? Di sicuro la giovane Courtney non si lascerà scappare l’opportunità, ma riuscirà a spezzare l’incantesimo?
Parodia del film Disney “La principessa e il ranocchio”
Genere: Demenziale, Generale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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La perfettina e il ranocchio

Se puoi sognarlo puoi farlo.” *


Courtney, in preda alla rabbia più nera che deformava il suo viso, trovò rifugio in un balcone di quella lussuosa residenza; in quel posto così tranquillo bastava un semplice movimento del capo per accedere alla vista di un meraviglioso cielo popolato da migliaia di stelle che non smettevano di brillare.
Lei rimase immobile, si sentiva così piccola difronte a quella vastità che nessuno poteva misurare. Poi si appoggiò alla ringhiera e abbassò leggermente il capo e vide la festa che c’era in corso nel giardino, lei non era dell’umore giusto per parteciparvi. Vedere la felicità e la spensieratezza delle persone mascherate da personaggi originali per l’evento le faceva quasi invidia; però non provò rancore nel vedere la sua migliore amica Gwen volteggiare sulla pista da ballo con il principe Trent. Era da una vita che l’amica aspettava il principe azzurro, poteva essere solo felice per lei. La gioiosa festa che aveva organizzato il padre di Gwen nella sua abitazione stava procedendo bene e non c'era posto per lei, non più.
Il suo sguardo ancora rovente per la rabbia si posò sul vestito che Gwen le aveva obbligato a mettere: nonostante fosse di uno splendido colore verde acqua luminoso ed era ricoperto di brillantini, non si sentiva una principessa, solo una ragazza con degli abiti sbagliati. Sopra ai suoi capelli castani c’era persino un diadema di plastica che si addiceva con il vestito, pensava di toglierlo ma il cielo la distrasse. Gli occhi che esprimevano rabbia si trasformarono in sofferenti.
Ritornò a guardare in alto e chiese un miracolo alla Luna bianca. Contemplò il cielo e notò una grande stella luminosa, sembrava la mamma di tutte le stelle. Che fosse la leggendaria stella dei desideri? Non c’era nessuno nelle vicinanze, provare a parlare con un corpo di 150 milioni di km lontano dalla Terra non costava nulla.          
-Ti prego, ti prego, ti prego…- sussurrò al vento sperando che la sua richiesta d’aiuto possa raggiungere quella stella che tanto adorava. Successivamente chiuse più volte gli occhi attendendo un segno, ma non ne arrivò nessuno, come si aspettava. O almeno quello che credeva.

-Oddio!- esclamò quando si rese conto di essere osservata da una piccola rana che si trovava sopra la ringhiera.
-Che schifo, un orribile ranocchio come ci è arrivato fin qua?- commentò alla vista del minuscolo animale. Il ranocchio continuava a fissarla come se volesse parlarle, chiederle qualcosa. Courtney si arrese all’evidenza e si concesse un attimo di follia.
-Non ci posso credere che sto per parlare con una rana…- mormorò a bassa voce.
-Che si fa adesso, per caso vorresti un bacio?- disse rivolta alla creatura; ovviamente non attese una risposta, ma inaspettatamente ne ebbe una.
-baciarsi non sarebbe male…si- all’inizio la ragazza spalancò gli occhi, quel gesto preannunciava una serie di grida e barcollamenti tipici di una persona normale dopo aver sentito un animale parlante, invece la nostra protagonista non si scompose e iniziò a fissare la rana: l’esaminò meglio e notò che aveva gli occhi azzurri e sopra la testa c’era una specie di ciuffo verde.
Per un momento Courtney ipotizzò di star sognando, ma poi escluse l’idea e pensò che si trattasse di un robot dall’intelligenza artificiale scappato da una fabbrica, infondo la tecnologia stava facendo grandi passi avanti ogni giorno.
-Stavo scherzando…- disse in tranquillità convinta di trovarsi in una situazione più o meno normale.
-Eh così sei una rana parlante? Devo dire che il tuo squallido colore verde e la bava che ricopre il tuo ridicolo corpo  …come sono fatti bene… non sono gradevoli alla vista, vedi di smammare ho altro a cui pensare- si voltò verso la stanza di Gwen (infatti si trovava nella casa della sua migliore amica) e lasciò la bestiolina da sola.
-Non è bava, è muco!- spiegò l’animale parlante mentre Courtney gli dava le spalle.
-Aspetta!- la ragazza senza volerlo si fermò, forse il suo istinto stava cercando di dirle di ascoltarlo. Il ranocchio, una volta assicurandosi di aver ottenuto l’attenzione della ragazza con l’abito da sera, le chiese:
-Ma tu…perché non sei spaventata da me?- Courtney si avvicinò al balcone, non capitava tutti i giorni di parlare delle sue esperienze personali con una rana.
-Credimi nella vita ho visto e fatto cose più strambe, per esempio squali che giocavano a scacchi, pesci che volevano mangiarmi, una volta un centauro mi disse che dovevo trovare una cura per l’Infanta Imperatrice ** e io, grande donna, ho tradito il mio ragazzo ricco per un campagnolo da quattro soldi-
-sai…io sono stato tradito per quel motivo! Appena tornai dalla guerra scoprii che la mia ragazza si era scopata un contadino. Il nome del bastardo era…Scott- dichiarò il ranocchio.
Courtney non poteva crederci. La sua mente urlava "no" ma sapeva in cuor suo che non era una coincidenza. Un’emozione senza nome stravolse la mente della castana; non realizzò che non si trattava di un’allucinazione o un giocattolo fatto bene ma riconobbe la vera identità della rana: era il suo ex. La ragazza era convita di aver buttato la maggior parte del suo tempo con un essere umano, allora perché il suo ex era un ranocchio? Poco importava in quel lasso di tempo: ormai conosceva l’identità dell'animale parlante e ciò la mandò nel panico.
“…Duncan?!” pensò terrorizzata. A quel punto si agitò e iniziò ad urlare con poca grazia. L’atmosfera che si era creata tra i due, pochi secondi fa, era così tranquilla ma è bastata una frase per rovinarla, è quello che pensò il ranocchio. Courtney barcollò all’indietro fino ad arrivare in fondo alla camera e si scontrò contro la libreria facendo cadere tutti i libri sull’arte dell’amica. La ragazza non si fece molto male, ad eccezione della schiena.
-Scusa! Scusami! Scusa!- il ranocchio vide Courtney, nel panico, afferrare i libri che erano caduti sul pavimento e avvertì un brutto presentimento.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- quella frase non raggiunse le orecchie dell’ispanica.
-Non volevo certo spaventarti, io…oh no no! Ferma!– alla vista degli oggetti che gli stava lanciando, tentò un disperato tentativo di tranquillizzarla ma l’esito fu vano. Schivò tutti i libri con grande agilità e riuscì persino a trovare un momento per fare una battuta.
-Hai un lancio molto forte principessa- peccato però che per fare lo sbruffone si beccò un libro in faccia, per lui era pesante come un mattone. Respirava ancora ma il suo corpo era completamente spiaccicato sul freddo pavimento. Si aspettava, prima o poi, una reazione del genere da parte della ragazza con l’abito da sera ma avrebbe sicuramente preferito non essere attaccato in quel modo.

-noncipossocredere- farfugliò la ragazza mentre stava camminando distrattamente per la stanza. Approfittando del fatto di aver messo il suo ex K.O., Courtney cercò di ritrovare la calma ma non riusciva a fermarsi.
-Cosa cazzo faccio, non posso lasciarlo qui e andarmene, una volta tornato umano potrebbe denunciarmi per tentato omicidio nei suoi confronti! Però il fatto che fosse stato una rana quando l'ho attaccato è poco credibile- valutò tutte le opzioni che riusciva a ideare in quel critico momento.
-Come ho fatto a non riconoscerlo! La sua versione animale è completamente identica a quella umana, solo lui poteva farsi la cresta verde dopo la guerra! Speriamo che non mi riconosca…- si disse. Maledisse quella Stella che aveva deciso di non aiutarla, anzi stava ancor di più rovinando la giornata con quella bizzarra situazione.
-Sta calma…sta calma…lui è una rana adesso…tu sei una donna…sei forte...-

Il ranocchio dagli occhi celesti si riprese e con difficoltà raggiunse l’attenzione Courtney saltando sulla scrivania sporca di pittura di Gwen. Courtney restò pietrificata, per la seconda volta in tutta la sua vita non sapeva come comportarsi. Voleva scomparire.
-Lascia…lascia almeno che mi presenti: sono Duncan Nelson e, come avrai intuito, in realtà sono un umano intrappolato in questo corpo da rana- disse con un filo di voce. Duncan non aveva riconosciuto la ragazza, di questo era assolutamente certa, e non mostrava nessun tipo di rancore. L’ispanica decise che doveva comportarsi normalmente, ma interpretare sè stessa era diventato il mestiere più difficile del mondo. E se Duncan l’avesse riconosciuta? La violenza diventò la sua prima risposta.
-Scommetto che sei un ragazzaccio, quei delinquenti che girano nel quartiere!- Courtney si rese conto che aveva ancora un libro in mano e se lo portò indietro alla spalla pronta a colpire il ranocchio, quest’ultimo cercò di proteggersi dall’imminente colpo e riuscì persino a leggere il titolo del libro.
-Aspetta aspe….tta. Conosco quella fiaba! The frog prince!-
-Il principe ranocchio?-
-SI! Mia madre me la faceva leggere dai domestici tutte le ser…e- il ranocchio agitò le mani in attesa che la ragazza gli porgesse il libro, ma invece di consegnarlo Courtney lo gettò a terra e si sedette su una sedia, come si trovasse in un bar per fare colazione e stesse per ordinare un caffè.
La castana, realista convinta, non voleva perder tempo su una fiaba che ricordava a malapena. Affidarsi a un libro delle favole era l’ultima cosa che voleva fare, non aveva intenzione di rendere quel momento più strano di quanto non lo fosse già.
-Ascolta, aiutarti mi piacerebbe molto ma io…non bacio i ranocchi!-
-Cosa?-
Courtney si sentì davvero una stupida in quel momento, quella frase era scappata dalla sua bocca da sola. Era stata lei stessa a rivelare il finale del libro che aveva gettato a terra; in quella sera non riusciva a riconoscersi: la confusione l’ha trasformata in un’altra persona.
-Ehm…io…cioè… perché non mi racconti chi ti ha trasformato in un ranocchio?- cercò di cambiare argomento, per lei baciare il suo ex era diventato nocivo per la sua salute. Conosceva Duncan ed era il tipo pronto a baciare qualsiasi ragazza e per qualsiasi banale motivo.
Forse scoprire l’origine della tramutazione del suo ex le avrebbe dato qualche informazione in più per aiutarlo e non rivederlo mai più.
-Storia lunga…ma essendo uno a cui non piace raccontare tutti i dettagli ti farò una sintesi: sono andato da uno che fa magie e volevo che mi facesse una cresta verde dato i barbieri mi hanno mandato a quel paese. Gli diedi dei soldi, me la fece e poi mi svegliai nel mio letto con le sembianze di una creatura verde! Ma lo sai quanto è stato difficile arrivare sulla tazza del cesso? Ho cercato una soluzione girovagando in tutte le case della città chiedendo aiuto ma grazie a te ho trovato un antidoto questo incantesimo: un tuo bacio.-
-Ma manco per sogno, e poi chi mi garantisce che la tua strana “maledizione” non ricada su di me? Io valuto sempre…- Courtney era così presa dal discorso che non si accorse che Duncan aveva raggiunto la sua spalla, ma quando il ranocchio posò il suo dito palmato sulle labbra di Courtney per farla tacere preferì non aprire bocca.
Duncan ritornò con un balzo sulla scrivania senza perdere il contatto visivo di Courtney.
-Ma non c’è nessun pericolo se mi baci principessa, possa un asteroide colpirmi se ti succedesse qualcosa di male***-
Rendendo la storia più nonsense di quanto non lo sia già, un asteroide di piccole dimensioni sbucò dal soffitto e colpì in pieno la rana, trascinando al piano di sotto anche la scrivania. L’asteroide aveva risparmiato la ragazza. Courtney, non facendo caso ai suoi capelli in disordine dovuti allo stress, si aggrappò alla colonna del letto per paura che quel piccolo corpo celeste dotato d’intelligenza propria cambi idea e ferisca anche lei. Aspettò un minuto prima di vedere dei movimenti dal grande buco che si era formato sul pavimento. Duncan era incredibilmente sopravvissuto all’impatto! Confuso e stremato, si mosse con la grazia di un ubriaco da sabato sera.
Ma come faceva a rimanere ancora in vita dopo tutti i colpi che ha ricevuto in quei cinque minuti?
-H-hai visto? No, è fuori discussione! Io non ti bacio!- dichiarò la ragazza in preda al panico, considerava quell’asteroide la prova che doveva evitare a tutti i costi un contatto con le labbra del ranocchio.
-Ma devi baciarmi!- iniziò a parlare la rana senza problemi nonostante le lesioni evidenti sul suo piccolo corpo verde.
-Senti a parte il fatto che sono incredibilmente bello e va bene- a quell’affermazione Courtney alzò un sopracciglio: era in forte disaccordo con il suo giudizio; Duncan non si rese conto di quel piccolo cambiamento nello sguardo dell’ispanica.
-Provengo anche da una famiglia di una ricchezza straordinaria, ci sarà senz’altro una ricompensa che io possa offrirti, magari un desiderio che potrei esaudire? Si?-
La ragazza fece l’errore di credere alle sue parole e di lasciarsi trasportare dalla tentazione. Era sempre stata consapevole che Duncan fosse benestante, e aveva goduto della sua posizione per molto tempo andando a pranzare nei locali più chic o indossare degli abiti costosi, ma dopo la rottura del loro fidanzamento Courtney dovette rinunciare non solo all’amore della sua vita ma anche ai suoi privilegi. Tutti gli eventi stravaganti che si erano verificati nella stanza della sua migliore amica l’avevano solo distratta: la soluzione a tutti i suoi problemi era sempre stata davanti ai suoi occhi, cioè un fastidioso ranocchio ricco che aveva fretta di ritornare umano. Poteva ritornare alla sua vecchia vita nel modo più semplice possibile, il destino le era favorevole!
-Solo uno?- chiese disperata nascondendo quel sentimento positivo che era appena nato in lei. Lo sguardo della rana cambiò radicalmente, finalmente aveva convinto la ragazza. Il ranocchio si pulì le labbra usando la sua viscida lingua (e già che stava si lavò la faccia con la sua saliva) e si spruzzò del profumo in bocca.
-Solo uno- disse alzando l’indice della sua mano palmata -a meno che tu non….cosa stai facendo?- chiese il ranocchio dopo essersi accorto che la ragazza non solo si era procurata un foglio e una biro in meno di un secondo, ma anche che con foga e velocità stava scrivendo.
-Una lista per quando mi darai la tua fortuna, faccio sempre una lista per tutto- spiegò la ragazza fiera –Però ho in mente di scrivere anche un testamento, sai se per caso morissi non voglio che i miei beni finiscano in mani sbagliate-
-…Courtney?- la sua faccia disgustata e spaventata diceva tutto del ranocchio dice tutto: aveva riconosciuto la sua ex in quella bellissima ragazza vestita da principessa. La sua espressione era identica a quella di Courtney poco prima e questo la ragazza se ne accorse.
-Ehm…e c-chi è questa Courtney?- la falsa domanda non tranquillizzò il ranocchio; la sua credibilità svanì in una nuvola di fumo quando una goccia di sudore scese sulla sua fronte.
Duncan non poteva crederci: fra tutte le fanciulle di New Orleans, si era imbattuto nella ragazza che non solo l’aveva tradito ma anche umiliato. Rimase immobile e quando riuscì a riacquistare la sua energia, saltò come una saetta sul pavimento. Il ranocchio cercò di scappare nella stanza semi distrutta, con scarsi risultati.
-Ma fanculo preferisco rimanere un ranocchio per tutta la vita!- urlò dietro di sè, ma il rumore dei passi di Courtney si faceva sempre più vicino. Courtney lo rincorse senza molta difficoltà ma ammise a sè stessa che Duncan era particolarmente agile e veloce nella sua forma animale.
-Devo darti un bacio! Devi pagare i miei avvocati! Quei maledetti hanno aumentato il prezzo, per questo ero arrabbiata poco fa! Lo sai che non posso sopravvivere senza essi!- dopo un inseguimento degno di essere inserito in un cartone animato per bambini per quanto sia divertente, l’enorme buca di prima pose fine alla fuga Duncan. Non ce l’avrebbe fatta a superarla con un salto, era la fine.
Courtney lo prese con una forza capace di strozzarlo se avesse voluto e lo avvicinò al suo viso, sperando che Duncan non abbia ancora imparato a usare la sua lunga lingua da rana. L’animale parlante si dimenò per liberarsi la presa di Courtney sembrava di ferro.
-Aspetta ora mi ricordo la fiaba! Quella di prima! Serve il bacio di una principessa! Tu non sei una principessa, non funzionerà! Non vale la pena! Mettimi giù!-
-Tu non mi dicevi che ero la tua principessa?-
Un topo in trappola: ecco come si sentiva Duncan. Lo strampalato uomo ombra che gli aveva fatto la cresta verde non gli aveva accennato di un’eventuale trasformazione e ovviamente neanche ad un antidoto, quindi Courtney poteva liberamente baciarlo. Però doveva confessare che gli aveva dato una risposta geniale poco fa.
Vide i giganteschi occhi neri della sua ex avvicinarsi e non poteva fare a meno di pensare a quanto siano incantevoli, la donna più bella del mondo doveva avere quegli occhi per essere considerata tale. Nonostante i capelli dell’ispanica fossero nel disordine più totale, il ranocchio riuscì ad ammirare la sua bellezza che non gli apparteneva più. Rassegnato chiuse gli occhi, come un guerriero che accetta la sua morte causata dal nemico.
La ragazza, senza perder tempo, baciò la sua vittima con una forza superiore a quella necessaria. Era un bacio freddo, non ci aveva aggiunto neanche un pizzico di amore. Completato il lavoro, fece cadere dalle sue mani la rana verde con indifferenza, tanto sapeva che non si sarebbe fatto male.
-Ecco fatto! Adesso ritorna in uno schifoso essere umano e dammi i soldi per pagare i miei avvocati!-
Ancor prima di toccar il suolo, uno spettacolo di luci verdi travolse il ranocchio bloccando la sua caduta. Duncan si sentì allungare le ossa e la stanza s’impiccioliva intorno a lui: stava per ritornare umano.
Courtney non rimase neanche un po’ stupita da quel fenomeno, anzi cercò di trattenere la sua espressione annoiata colma d’indifferenza in attesa che quel babbeo sganci la grana.
Duncan non si concesse neanche un momento per riammirare il suo corpo umano (e avrebbe fatto bene dato che si sarebbe accorto di star indossando degli abiti da principe azzurro) che, sensuale, con un sorriso stampato sulle labbra, si avvicinò alla sua Courtney.
L’ispanica sorrise, forse aveva capito le sue intenzioni. Rivedere quel viso famigliare risvegliò vecchi ricordi pieni di coccole e baci. Socchiuse gli occhi per rendere la scena più magica ma prima di chiuderli completamente vide la figura di Duncan scomparire. Il ragazzo scappò dal buco della stanza senza pensarci due volte, non sarebbe stato di nuovo schiavo del carattere di Courtney, questo era poco ma sicuro.
-TU PEZZO DI MERDA! TORNA QUI! IO TI LIBERO DA UNA MALEDIZIONE ORRIBILE E MANCO MI PAGHI?! MO’ DOVE LI TROVO I SOLDI PER I MIEI AVVOCATI?! MA VAFFANC….-
Morale della “favola”? Prima di fare un favore assicuratevi di essere prima pagati.
Scherzo: viva l’amore!

 

 


* citazione di Walt Disney messa caso che non centra nulla con la trama.
**Riferimento alla “Storia Infinita”
 *** parodia della pubblicità della Motta, non ho resistito!

 

Angolo Autrice
Essendo una fan fiction senza molto senso, ho messo il genere “demenziale”.
Storia scritta in due notti (e corretta e migliorata accuratamente gli altri giorni), si ispira alla favola Disney “La principessa e il Ranocchio”. In un mio sclero notturno prima del ritorno della scuola, mi sono imbattuta nelle canzoni Disney (dopo essermi drogata di nuovo di quelle di Total Drama) e mi sono ascoltata tutte le melodie di quel film. Poi mi è venuta l’ispirazione.
Ho rivisto la scena in cui Tiana incontra Naveen (si scrive così giusto?) in forma ranocchio e da là ho preso qualche battuta e l’ambientazione, ma il resto è inventato e trasformato.
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Si vede proprio che è una fan fiction, per esempio in Total Drama è stata Courtney vittima di un tradimento, mentre in questa storia è stata lei a cercarsi un “amante”. Poi è cambiato tutto, spero che l’abbiate apprezzata.
Ci si vede, ciaoooooooo
P.S.: se ci sono degli errori grammaticali in questa storia (io l’ho ricontrollata mille volte però scopro sempre che c’è qualche intruso nelle storie che pubblico), per favore segnalatemeli, va bene anche con una bandierina bianca o rossa.
P.S.n.2: vi consiglio di rivedere la Principessa e il Ranocchio, a mio avviso è uno dei migliori film della Disney.
P.S.n.3.: recensiteeeeeeeee (se vi va).
 

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Citazioni dal film:
-che si fa adesso, per caso vorresti un bacio-
-baciarsi non sarebbe male…si-
-Scusa! Scusami! Scusa!-
-Non volevo certo spaventarti, io…oh no no! Ferma! –
-Hai un lancio molto forte principessa-
-Aspetta aspe….tta. Conosco quella fiaba! The frog prince!-
-Il principe ranocchio?-
-SI! Mia madre me la faceva leggere dai domestici tutte le sere-
-Come scusa?-
-Ma devi baciarmi! Senti a parte il fatto che sono incredibilmente bello e va bene, provengo anche da una famiglia di una ricchezza straordinaria, ci sarà senz’altro una ricompensa che io possa offrirti, magari un desiderio che potrei esaudire? Si?-

 

   
 
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