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Autore: kamy    23/09/2017    1 recensioni
Madara è un soldato dell'esercito spaziale a cui si è bruciato il 70% della pelle in guerra. Sakura la futura dottoressa che si è occupata di lui.
Scritta sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=cwNR8Tq9Q_E.
★ Iniziativa: Questa storia partecipa alla challenge “Prosthetic Kink Contest!” a cura di Fanwriter.it!
★ Fandom: Naruto.
★ Numero Parole: 536.
★ Prompt brevi: 2. Pelle.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Madara Uchiha, Sakura Haruno
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ringrazio anche solo chi legge.


Scritta sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=cwNR8Tq9Q_E.
 Iniziativa: Questa storia partecipa alla challenge Prosthetic Kink Contest! a cura di Fanwriter.it! 

 Fandom: Naruto.
 Numero Parole: 536.
 Prompt brevi: 2. Pelle.

 

Nuova pelle sull’Apollo Destiny

 

La luce elettrica delle lampade illuminava la camera da letto, facendo risplendere le coperte candide e si rifletteva sui vetri. Oltre di essi si vedevano sfrecciare nebulose e pianeti, che risaltavano sullo sfondo nero-blu dello spazio.

Il robottino alzò e abbassò la mano metallica, dalle sue rotelline si alzava rumore di ferraglia che cozzava.

“L’operazione è terminata. Il signor Madara richiede di poter entrare” disse.

Sakura si mordicchiò il labbro roseo, arrossandoselo. Il suo battito cardiaco accelerò e lo sentì rimbombare nelle orecchie, strinse i pugni.

 

“Non ho mai avuto a che fare con un’infermiera più fastidiosa di te” ringhiò Madara.

Sakura gli deterse delicatamente una delle tante piaghe che ricoprivano il suo corpo, da cui proveniva un forte odore di cancrena.

“Ed io con un paziente più insopportabile. Come ti sopportavano i tuoi poveri sottoposti?” esalò. Si massaggiò la fronte e scosse il capo, facendo ondeggiare i corti capelli rosa.

“Io avevo il pugno di ferro, non gli permettevo di dire niente. Se non fosse stato per me…”. Iniziò a ribattere Madara. Strinse le labbra e gemette.

“Signore, le ricordo che il 70% della sua cute è bruciato a causa dell’incendio e le è sconsigliato parlare o muoversi così tanto” disse la voce meccanica di un robottino.

“Io parlo quanto mi pare, ferraglia” ringhiò Madara. Un rivolo di sangue gli colò dalle labbra, ripiegate su se stesse per le ustioni. I suoi capelli mori stavano ricrescendo, ma alcune parti della sua testa erano ancora pelate.

“Non litigare anche con gli automi. Fatti curare. E per tua informazioni, io sono una futura dottoressa, una stagista, non un’infermiera. Un giorno conterò qualcosa, qui alla base Apollo Destiny” borbottò Sakura.

 

“Fallo entrare. Dobbiamo accertarci che l’operazione non stia portando un rigetto al paziente” disse, ma la voce le tremò.

La porta metallica si aprì e Madara ne entrò, la pelle sintetica rifletteva la luce delle lampade, brillando.

“Sembro una cazzo di bambola di plastica” ringhiò Madara. I lunghi capelli mori gli arrivavano alle ginocchia e la figura della ragazza si rifletté nelle sue iridi rosso sangue.

< È bellissimo > pensò la giovane.

Madara ghignò.

“Cosa c’è?! Per una volta sei senza parole?” la stuzzicò.

Sakura indicò il letto con l’indice e sbatté il piede per terra.

“Siediti! Ora! Devo visitarti” ordinò.

Madara fece una risata gelida e si accomodò.

“Quell’idiota del tuo superiore…” cominciò.

“Il dottor Kakashi è molto preparato, ma non è il mio superiore. Finiti gli studi anche io sarò un chirurgo specializzato in impianti bio-meccanici. Fammi vedere se il tuo corpo sta reagendo bene alla pelle sintetica” disse Sakura, avvicinandosi. Si sedette vicino a lui e gli ticchettò con un piccolo ago sulla spalla.

“Piantala, è fastidioso” ringhiò Madara, alzando il labbro superiore in un ringhio.

“Ottimo, vuol dire che funziona” ribatté Sakura.

“Quando sarò fuori di qui e tornerò al mio esercito, mi verrai a trovare? La mia vita sarà monotona senza il tuo modo di fare insopportabile e bipolare tra crocerossina e dominatrice” sussurrò Uchiha con voce calda.

“Soltanto se non ti farai ammazzare, generale” sussurrò Sakura, arrossendo.

< E quel giorno spero di poter provare con te se questa nuova pelle reagisce alle sensazioni anche durante il sesso > pensò Madara.

  
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