Meaningless

Charles Vane è morto.

È una frase semplice, non lascia tanto spazio ai fraintendimenti.
Charles Vane è morto, è chiaro, e Jack non ne capisce il senso.
C’è il soggetto, c’è il predicato, c’è l’oggetto. E non vuol dire niente.
Non vuol dire niente.
Parole sputate sopra l’acqua, saliva che si confonde con l’oceano.

Glielo hanno ripetuto più volte, gli hanno anche descritto il suo corpo incastrato in una gabbia troppo piccola, appeso lì a marcire sotto gli occhi della gente. E lui ha potuto vedere da solo gli effetti di quel decesso, il ribollire del sangue che il suo assassinio aveva generato. I pirati che si ricordano di esserlo, che rispolverano le armi e le bandiere.

Si rifiuta di capire.

Perché lo sa, lo sa, che Charles è morto con il collo spezzato ed i piedi penzoloni. Sa che Eleonor ha preparato il cappio, sa che il governatore lo ha condannato. E sa che è lui che glielo ha consegnato. Sa che Charles è morto, ed era inevitabile, ed ha permesso la vittoria. Ma sa anche che è colpa sua, e che quella vittoria non ha il sapore che dovrebbe avere l’arte.

È vuota e non gli piace.

Non piace neanche ad Anne, quando almeno lei meritava un successo più completo. Lui aveva rovinato anche quello.
Tutto con una sola decisione, tutto in poche ore.
Tutto perché è tornato indietro quando non doveva, costringendo Max ad un tradimento che Anne non avrebbe perdonato e fabbricando le manette con cui bruciare i polsi a Vane.

Verrà sicuramente ricordato.
Il suo nome inciso su ogni pietra. Su ogni moneta d’oro. Su ogni volto. Su ogni bara.

È il solo capitano, adesso. L’unica bandiera nera, che non verrà più così facilmente sottovalutata. Nonostante sia un vantaggio.
La sua è la sola ciurma. La prima con due donne, e l’unica a sopravvivere.
Una donna a bordo porta sfortuna, eppure è sempre stata Anne a tenerlo a galla. Salvagente in una piscina troppo grande.

Jack è un bravo capitano, nessuno lo avrebbe più messo in dubbio. È sveglio mentre tutti gli altri dormono.
Jack è un bravo capitano nonostante abbia bisogno di Anne per nuotare.
Anne che non è sua moglie e mai lo sarebbe stata, perché lo ama, sa che lo ama, ma non in quel modo. Non avrebbe più portato un anello al dito ed una gonna in vita.

Non che a lui non vada bene. Sono partner. Sarebbero sempre stati partner.

Le due persone più importanti su quel mare. Su tutti i mari.
Sarebbe stata una conclusione così perfetta, se non fosse per tutto il resto.
Se non fosse per i vermi che divorano la carne del loro capitano ed i pesci che si dividono quella del suo mentore.
Avevano vinto, avevano trionfato. Avevano fallito su tutta la linea.

“Charles è morto. “
Lo sentenzia con la voce ferma ed il bicchiere in mano, Anne che si rigira nel suo letto per guardarlo.
Le parole ancora non hanno senso.