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Autore: Nimiunee    26/09/2017    3 recensioni
Dopo la morte dei genitori, Thrain trovò Isil e si prese cura di lei; crescendo e vivendo insieme ai nani, divenne una brava guerriera. Viveva felicemente a Erebor ma la calma fu squarciata dall'arrivo di Smaug. Ella accompagnerà Thorin alla riconquista della montagna solitaria insieme a Gandaf, Bilbo e la compagnia di Thorin scudo di quercia.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo I:    L'inizio di una storia

“Il mondo è davvero pieno di pericoli, e vi sono molti posti oscuri; ma si trovano ancora delle cose belle, e nonostante che l'amore sia ovunque mescolato al dolore, esso cresce, forse, più forte di prima.”.


Nella terra di mezzo, in un boschetto vicino alla città di Dale, c'era un piccola casa dove vivevano due persone completamente diversi; Li univa il sentimento più forte e indistruttibile al mondo: l'amore.
La prima volta che il nano Uthen vide l'elfa Calien fu in una notte d'inverno; Era come vedere la luce nella completa oscurità. Intorno a loro, la neve scendeva lentamente e delicatamente toccava il terreno ormai privo di qualsiasi foglia d'autunno, il cielo era illuminato dalle prime stelle della notte e lei, con il suo incantevole vestito bianco, camminava leggiadra tra la neve e i fiocchi che si adagiavano lungo la sua lunga chioma scura. Ogni cosa intorno a loro prendeva vita, come le prime luci dell'alba che illuminavano il paesaggio lasciando andar via la tetra notte.
All'inizio, non riuscivano ad accettare i loro sentimenti che pian piano diventavano sempre più forti; Lui era un nano proveniente dalla stirpe di Thràr, caratterizzata da un insolita barba lunga di colore rossa, con un viso rude ma con occhi dolci e gentili, lei era un elfa appartenente alla dinastia degli Avari o Moriquendi (elfi della notte): la sua lunga chioma corvino era diversa da qualsiasi altro elfo e i suoi occhi, coloro verde chiaro, richiamavano la prima erba verde che germoglia dopo l'inverno.

“Siamo troppo diversi” dissero insieme, ripensando, in modo divertente, alla loro differenza di altezza e dai diversi mondi in cui appartenevano.

“Non tutti gli essere umani sono uguali, ciò nonostante accentano le loro differenze.. perchè deve essere diverso per noi? Perchè io ho le orecchie a punta e tu no?” disse Calien con voce delicata.

 

Si guardarono negli occhi e risero insieme.

 

"Guarda, se mi abbasso e mi inginocchio, sono uguale a te! non c'è nulla di diverso tra noi!”.

Uthen incominciò a pensare alle sue parole e capì che dopo tutto, aveva ragione; Pieno di emozioni, si lasciò andare come non aveva mai fatto prima. Accetto il suo amore e accettò di amare lei, il quale era disposta a rinunciare alla sua immortalità per lui.

Ma tornare a casa era impossibile, nessuno avrebbe mai capito le loro decisioni; Quindi, decisero di vivere li, dove si erano incontrati la prima volta, anni fa.

Uthen, costruì una piccola dimora di legno e pietra adatta a loro; E poco tempo dopo, furono benedetti dalla nascita di una bellissima bambina; Finalmente la loro vita era completa.

 

La chiamarono Isil.

Ci volle un po' di tempo per capire che aspetto avrebbe potuto avere, ma l'avrebbero amata per ciò che era veramente.

 

Dopo un po di anni Isil crebbe, assomigliando molto alla madre; Era una mezzelfa di una bellezza surreale! L'unica differenza era negli occhi, un blu notte cosi intenso che poteva essere paragonato all'oscurità stessa. Era poco più alta del padre ma aveva un fisico asciutto, agile e forte, proprio come il suo.

 

La vita trascorreva felice e con una calma apparente che, di li a poco, si sarebbe trasformata in tragedia.

 

“Preparatevi, dobbiamo andarcene! Portate ciò che è necessario.” disse Uthen

“Cosa succede? Non avevi detto che gli orchi si erano allontanati?!”

“ Avranno sentito qualche odore o suono e sono ritornati, dobbiamo proteggere nostra figlia, Calien!”.

"La porteremo nella città di Dale.. li ci sono delle guardie, che potranno proteggerci”.

Il tempo di dire quelle ultime parole che un gruppo di orchi, corse verso la loro casa puntando le loro armi.

Uthen prese velocemente in braccio Isil e la nascose sotto il suo cappotto ed con la moglie, corse nel fitto della foresta.

Gli orchi non davano loro tregua! L'inseguivano e scoccavano frecce con l'obiettivo di ucciderli; Stremati, si nascosero dentro ad un incavo di un grande albero e presero la decisione più difficile al mondo.

“Calien, gli orchi non hanno visto Isil.. dobbiamo lasciarla qui nascosta cosi loro inseguiranno noi”

“ Come farà da sola?” disse lei.

“Conosce la strada per Dale, se portiamo gli orchi abbastanza lontano lei riuscirà ad arrivarci”.

 

Calien acconsentì e si girò verso la sua adorata figlia.

“Isil... mia preziosa luna.. ora devi fare una cosa per me! capito?”

“Si, mamma!" rispose Isil con voce delicata e tremante.

“Devi correre... correre il più velocemente possibile e non devi mai voltarti.. neanche se non ci vedi ritornare, capito?”.

“Si, madre”.

“Calien, ora dobbiamo andare! rivolgendosi alla figlia".

“Tu rimani nascosta fino a quando non ti senti sicura di dover uscire. Ricordati sempre a chi appartieni e non dimenticarlo mai!” disse appoggiando delicatamente la sua fronte su quella della figlia.

 

All'improvviso il gruppo di orchi comparve poco lontano e i genitori di Isil presero a correre. Lei era certa che non li avrebbe più rivisti e studiò ogni linea del loro viso per imprimerli nella sua mente, quando incominciarono a correre lontana da lei.

Successivamente vide che la strada era libera e si mise a correre il più velocemente possibile. Tutta quella situazione la rese debole ma continuò a correre, fino a mancarle l'aria dal petto.

 

Da lontano, sentì delle urla e poi il silenzio più totale.

“Cosa sarà successo?” pensò.

Aspettò pochi secondi prima di riprendere a correre ma all'improvviso un orco comparve dalla foresta, minacciandola. Lei non sapeva cosa fare e si rimise a correre ma l'orco la raggiunse, buttandola a terra; La stava quasi per uccidere ma una spada venne conficcata nella testa di quell'essere, uccidendolo.

Tutto successe in modo rapido, senza dagli possibilità di metabolizzare tutto ciò che gli era accaduto. Non riuscì a capire come fosse possibile ma prima di svenire vide un ragazzo correre verso di lei, con aria preoccupata.

L'unica cosa che riusci a vedere, di quella figura misteriosa prima di perdere i sensi, furono i suoi occhi chiari e i capelli lunghi e scuri.









Nota dell'autore:

Salve, il mio nome è Nimiune e questa è la prima storia che pubblico.

Premetto che non sono una scrittrice provetto ma ho sempre amato scrivere ma non ho avuto mai i coraggio di far leggere i miei racconti; sono una vera fan de Signore degli anelli e del Lo hobbit ed ho sempre immaginato una storia d'amore tra un ipotetico personaggio e uno inventato da me.

Da li è iniziata la mia idea e speriamo, grazie a voi, possa continuare.

Spero che vi piaccia il primo capitolo del racconto, potrei esserne solo felice.

Che la casa di Durin vi protegga sempre.

   
 
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