Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Mitsunari    27/09/2017    0 recensioni
"Siamo sempre stati compagni ed io ti ho sempre osservato. Da lontano. Perché sapevo che tu non avresti mai ricambiato i miei sguardi.
Eppure ad un certo punto pensavo che tu provassi davvero qualcosa per me, ma mi sbagliavo, evidentemente."
-
-
-
Mitsu: Ed eccomi qui con una nuova storia, la storia del mio piccolo e tenero alter ego, Nari. Vero che mi aiuterai anche tu?
Nari: Si, si certo. Per favore abbiate pietà di me, è difficile condividere lo stesso corpo con una tizia come lei. Comunque, vi auguro che la mia storia vi piaccia.
Mitsu: Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quella mattina mi sveglio più felice che mai, è domenica e Yuki mi ha promesso di portarmi a vedere le rovine del castello della nostra città. Non vedo l'ora di andare, così mi sveglio molto prima del solito e ovviamente questo suscita stupore in Nana e Hideshi che mi chiedono il motivo della mia felicità.

A loro non posso mentire così gli racconto tutto anche se con un po' di esitazione. Per qualche attimo temo che il mio buon umore sarebbe stato distrutto ma i loro calorosi sorrisi non fanno che aumentare la mia felicità. Non posso farne a meno e li abbraccio ringraziandoli.

Prendo solo una tazza di tè dato che avrei fatto colazione dopo con Yuki e filo in camera a prepararmi. Non ho idea di cosa mettere. Di solito non era un problema, avrei preso la prima cosa che mi capitava a tiro ma voglio sorprende Yuki ed essere sempre bello per lui. Alla fine opto per qualcosa di semplice e indosso dei pantaloni neri, attillati e strappati sulle ginocchia, una maglietta a maniche corte bianca un po' larga, un cardigan grigio lungo e un paio di Vans bordeaux. Mi sistemo i miei capelli ramati, prendo il cellulare, le cuffie e il portafoglio (perché non si sa mai) e esco di casa.

"Buongiorno, ci siamo fatti belli questa mattina?" Mi chiede Masashi davanti alla porta. Speravo di non incontrarlo ma a quanto pare dovrò affrontarlo.

"Buongiorno Masashi" Rispondo quasi freddo cercando di mantenere sempre le distanze.

"Dov'è che vai? Esci con una ragazza? Ah già, dimenticavo che a te non interessano, frocetto" Pronuncia quell'ultima parola con astio e mi guarda con occhi minacciosi.

"Sta tranquillo, non ti infetterò con la mia malattia, come tu la chiami" rispondo al fuoco e noto che Yuki è arrivato con lo scooter e sta scendendo per difendermi "Ci vediamo Masashi" detto questo raggiungo il mio ragazzo.

"Tutto bene? Ti ha fatto del male?" Chiede Yuki con tono preoccupato. Gli sorrido istintivamente, è così carino quando si preoccupa per me.

"Tranquillo, non mi ha fatto niente, andiamo?" Dolce lo bacio sulla guancia e prendo il casco indossandolo. Dopodiché mi posiziono sullo scooter e quando sale anche lui lo abbraccio mettendo le braccia attorno ai suoi fianchi.

Rimette il casco e partiamo. È così rilassante e piano appoggio la testa sulla sua schiena. È solo da un giorno che stiamo insieme, eppure ad ogni sua azione è capace di farmi innamorare ancora di più.

Prima di adesso non avrei mai immaginato di poter essere così felice, lo speravo, sì, ma mi sembrava tutto così maledettamente irreale e non adatto ad uno sbaglio come me.

Quando ci fermiamo vengo distolto dai miei pensieri e scendo dallo scooter rimettendo il casco a posto e raggiungo Yuki che è di qualche passo più avanti di me.

"Volevi vederlo? Eccolo" mi dice indicando il castello. Mi guardo intorno e non posso fare a meno di restare a bocca aperta.

Il castello, o meglio quello che ne rimaneva, era immerso nella natura. Restava un'alta torre e poche mura ma io ho sempre desiderato vederlo, sono sempre stato attratto da i luoghi abbandonati o antichi. E Yuki lo sa e a stento sento la sua voce che mi promette di portarmi ovunque voglia, sono troppo concentrato a meravigliarmi.

Lo sento ridere dolcemente e mi giro verso di lui guardandolo fintamente crucciato. Si scusa e si avvicina a me mettendomi un braccio attorno alle spalle. Istintivamente lo bacio a stampo ma lui mi ferma.

"Non qui, possono vederci, passano tante coppiette da qui. Vieni, entriamo nel castello?" Mi chiede dolcemente e annuisco non riuscendo a rispondere. Per un attimo avevo avuto paura che non mi volesse più.

Mi stringe la mano e mi conduce all'interno del castello, in particolare in un punto coperto da quello che era il vecchio pavimento del primo piano del castello.

"Y-Yuki?" Balbetto constatando che quel posto era abbastanza appartato per farci qualsiasi cosa e non riesco a dire nient'altro che sento le sue morbide labbra sulle mie e mi sciolgo al'istante ricambiando il suo bacio. Lo sento mordicchiarmi il labbro inferiore e schiudo leggermente le labbra lasciando libero accesso alla sua lingua che con la mia dà inizio ad una danza sfrenata e passionale. Mi lascio sfuggire un gemito contrariato quando ci stacchiamo per riprendere fiato.

Ride dolce "Tranquillo, non ho ancora finito" mi sussurra e riprende a baciarmi. Di nuovo mi lascio andare ma mi blocco quando sento Yuki che cerca di spogliarmi.

"N-no, ti prego..." sussurro riprendendo fiato e cercando di fermarlo. Non sono ancora pronto, non dopo quello che ho passato.

Lui si ferma subito "Perdonami, mi sono lasciato andare. Scusami" mi guarda dispiaciuto.

"Va tutto bene, dovrei essere io a scusarmi, non posso farti carico dei miei problemi e magari tu vorresti subito farlo e io.. te lo impedisco ecco..." dico esitante guardando a terra.

Mi abbraccia e mi bacia sulla guancia "Va tutto bene, non devi scusarti di nulla. Aspetterò tutto il tempo che vorrai" mi sussurra dolce e mi bacia a fior di labbra "C'è qualcos'altro che vorresti fare oltre a vedere il castello?" Mi chiede con il tono di qualcuno che era pronto ad esaudire qualsiasi mia richiesta.

"Sì. Voglio stare con te, per sempre" sussurro e lo bacio di nuovo. Io l'ho detto che avrei sviluppato una dipendenza dalle sue labbra. Mi stacco e lui mi guarda con occhi divertiti.

"Così mi provochi. Te le cerchi proprio, eh?" Ridacchia e in risposta gli faccio la linguaccia. A questo mi abbraccia di nuovo e inizia a farmi il solletico.

"N-no, smettila Yuki!" Riesco a dire tra le risate e dopo un po' lui si ferma e mi bacia sulla fronte.

"Ti amo Nari" mi sussurra mentre mi accarezza dolcemente i capelli.

"Ti amo anch'io Yuki" rispondo e mi faccio piccolo piccolo tra le sue braccia. Vorrei che questo momento non finisca mai.




*Note autrice*

Ed eccomi qui! So che ci ho messo tanto ma sono tornata. Yeee~!

Comunque! Questo era il quinto capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione e ci vediamo al prossimo aggiornamento!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Mitsunari