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Autore: LazySoul    28/09/2017    8 recensioni
Hermione Jane Granger si trova in cella, imprigionata nella sua stessa scuola e costretta ai lavori forzati ed a giornalieri interrogatori e torture. Ma dove è finito Draco Malfoy? il ragazzo di cui si è innamorata e che gli aveva promesso di salvarla?
Dal I capitolo:
Sapevo cosa aspettarmi, ogni volta era più o meno simile alla precedente: domande su domande che mi venivano poste dalla voce stridula della “Signora”, che altro non era che Bellatrix Lestrange, il mio mutismo che la faceva andare su tutte le furie, minacce di morte, torture, dolore... tanto dolore, ma poi finiva e io mi ritrovavo scaraventata nella mia cella a leccarmi le ferite come un animale.
Sì, all’incirca era sempre la stessa storia.
Era come andare dal dentista, ed io lo sapevo bene dato che entrambi i miei genitori lo erano: ti sedevi sul lettino, soffrivi un po’ nel momento del controllo o dell’impianto dell’apparecchio o di qualsiasi altra “diavoleria babbana” per avere una dentatura perfetta, ma poi finiva e tu sapevi che non sarebbe durato molto il dolore, che presto sarebbe passato...
Attenzione: Questo è il sequel di un'altra storia: "Mai Scommettere col Nemico"
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Luna Lovegood, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Lucius/Narcissa, Pansy/Theodore
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Mai Scommettere col Nemico'
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Epilogue




Il vapore del treno avvolgeva gli studenti che correvano lungo il binario nove e tre quarti.

Mi strinsi nel cappotto e un timido sorriso mi increspò le labbra.

Voldemort era morto e il mondo magico si stava leccando le ferite, cercando di tornare alla normalità. Durante il periodo in cui ero stata imprigionata a Hogwarts il Ministero era stato governato dai Mangiamorte che seguivano le direttive del Signore Oscuro. Molte persone erano state ingiustamente catturate e imprigionate ad Azkaban, altre erano state giustiziate senza un processo.

I miei genitori, nascosti dalla prozia Claire erano sopravvissuti, ma così non si poteva dire di altri genitori o parenti. Avevo scoperto che gli zii e il cugino di Harry erano stati interrogati e torturati prima che Voldemort venisse sconfitto. Avevano cercato di carpire loro informazioni sulla possibile ubicazione del mio amico, non sapendo che non correva buon sangue tra Harry e i suoi parenti babbani e che quindi loro non erano a conoscenza di nulla.

Molti Mangiamorte erano morti durante la battaglia, altri erano stati imprigionati ad Azkaban, altri ancora erano riusciti a fuggire; come Bellatrix Lestrange e Mulciber.

Gli Auror stavano facendo il possibile per trovarli.

Hogwarts invece era rimasta chiusa per una settimana, durante la quale era stata restaurata da cima a fondo, grazie ai fondi stazionati dal Ministero. Quel periodo di tempo inoltre era stato concesso agli studenti e agli insegnanti per piangere i caduti.

La professoressa McGranitt era diventata preside e aveva deciso di riaprire le porte a tutti gli studenti che avessero voluto terminare l'anno scolastico.

Molti genitori avevano impedito ai figli di tornare, malgrado - con la morte di Voldemort - il pericolo fosse stato debellato.

Io ero riuscita a convincere i miei genitori a farmi tornare, rassicurandoli del fatto che sarei stata bene. Mi avevano accompagnato personalmente, come la prima volta, a Diagon Alley a comprare una nuova bacchetta, oltre ad aver insistito per accompagnarmi fino a King's Cross.

Una cascata di capelli rosso fuoco attirò la mia attenzione.

Trasportando il mio baule raggiunsi Ginny, passandole una mano intorno al collo e stringendola in un abbraccio.

«Hermione!», esclamò la voce della mia amica, subito seguita da quella di Ron.

Era bello rivederli.

In quella settimana ci eravamo scambiati lettere, ci eravamo incrociati a qualche funerale, ma non avevamo avuto tempo per stare da soli e goderci la compagnia l'uno dell'altro.

Harry era accanto a Ginny, gli occhiali che gli scivolavano sul naso e i capelli corvini spettinati come sempre.

«Ciao, Harry», lo salutai, districandomi dall'abbraccio di Ginny per gettargli un braccio al collo, mentre con l'altro afferravo Ron, stringendoli entrambi.

«Soffoco», si lamentò il rosso, pizzicandomi il fianco per liberarsi dalla mia presa.

«Come stai, Hermione?», mi chiese Harry, gli occhi preoccupati.

«Bene», dissi, cercando di non pensare alla guerra, alle morti, al dolore.

"Bene" non era la parola giusta, non quando era passata solo una settimana da quell'orrore, ma stavo cominciando ad accettarlo; ad accettare che la vita era anche composta dalla perdita e dalla sofferenza e non solo dalla gioia e abbondanza.
Non avevo il coraggio di chiedere ai miei amici come stessero, non dopo così poco tempo, non dopo la morte di Fred.

Il treno fischiò, annunciando che era ora di salire.

Recuperai il mio baule e mi affrettai verso la prima carrozza che incrociai, dicendo loro che li avrei visti più tardi.

Faticai a sollevare il baule mentre salivo sul treno, prendendomela coi libri che avevo voluto portarmi dietro in più rispetto a quelli scolastici.

Percorsi il corridoio, fino a quando non trovai lo scomparto che stavo cercando ed entrai.

Un paio di occhi chiari si posarono su di me, smettendo di guardare la folla fuori dal finestrino.

«Ciao», dissi semplicemente, un timido sorriso ad addolcire la curva severa delle mie labbra.

Draco allungò una mano, agganciando il dito all'orlo del mio cappotto, tirandomi a sé: «Ciao», sussurrò contro le mie labbra: «Come stanno i tuoi genitori?»

«Vogliono conoscerti», confessai, sedendomi accanto a lui: «Sei ufficialmente invitato al matrimonio di mia cugina come mio accompagnatore».

Nell'ultima lettera che ci eravamo scambiati io e il biondo, gli avevo confessato che convincere i miei genitori a farmi tornare a Hogwarts non sarebbe stato facile, ma che ci avrei provato, andando contro il loro volere se necessario e ignorando la loro ira.

Uno sguardo a dir poco terrorizzato comparve sul suo volto: «Intendi un matrimonio babbano?»

Risi, intrappolando il suo volto tra le mani e regalandogli un bacio a stampo.

«Devo pagare per lo spettacolo a luci rosse?», chiese la voce annoiata di Zabini, entrando nello scomparto e inciampando sul mio baule.

«Blaise, fai attenzione!», lo rimproverò Luna, prima di sorridere in modo affabile: «Ciao Hermione, Malfoy», ci salutò prendendo posto accanto al moro, di fronte a me.

«Ciao, Luna», la salutai, felice di vedere che lei e Zabini continuavano a frequentarsi e apparentemente ad andare d'accordo.

La porta scorrevole dello scomparto si aprì ancora, mostrando il volto pallido di Pansy Parkinson.

Non osavo immaginare come dovesse essere stato per le assistere alla morte di Theodore Nott e poi venire attaccata da Greyback, tutto nell'arco di pochi minuti.

Alle sue spalle c'era Daphne, impeccabile e sorridente: «É qui la festa?», chiese, scavalcando il mio baule ancora a terra e sedendosi accanto a me.

Pansy ci guardò per qualche secondo, poi chiuse la porta e se ne andò.

Non mi erano sfuggite le profonde occhiaie sotto ai suoi occhi e il fatto che non fosse minimamente truccata, diversamente dal solito.

Mi sarebbe piaciuto alzarmi e rincorrerla, per costringerla a parlare, ma ero sicura che non mi avrebbe detto nulla, scacciandomi in malo modo.

Le labbra di Draco si posarono contro la mia tempia, attirando la mia attenzione: «Facciamo una scommessa?»

Un sorriso comparve sulle mie labbra: «Sentiamo», lo incitai a continuare.

«Scommettiamo che al matrimonio di tua cugina riesco a conquistare il cuore dei tuoi genitori?»

«Sbaglio o hai appena accettato di partecipare a un matrimonio babbano?», chiesi, con gli occhi spalancati e la bocca socchiusa per la sorpresa.

Draco si morse il labbro e mi sorrise: «Allora, scommettiamo?»

 

*****
 

Ciao adorate lettrice e adorati lettori! ❤️

So cosa state pensando: ma questo è un finale aperto!

ESATTO!

E sapete cosa vuol dire?

Che - FORSE - scriverò un seguito!

Tutto quello che vi posso dire sul sequel è il titolo: "Mai innamorarsi del nemico" e il fatto che, come in "Mai fidarsi del nemico", vedremo i punti di vista di altri personaggi oltre a quelli di Draco ed Hermione.

Prima però di cimentarmi in un'impresa tanto ardua, voglio dedicarmi a "Bound to you", che ho messo da parte in queste settimane e che sento il bisogno viscerale di continuare.

Quindi, vi scongiuro, non tartassatemi di messaggi su messaggi per chiedermi quando pubblicherò il seguito perché ancora non so nemmeno se avrò la forza di scriverlo, abbiate pazienza e leggete altre mie storie nell'attesa 😉

Un grazie di cuore a tutti voi: ai lettori silenziosi e a quelli meno silenziosi, a quelli che mi hanno riempito di complimenti e a quelli che mi hanno suggerito come migliorare. Senza di voi avrei abbandonato per sempre questa storia tanto tempo fa, ma grazie alla vostra insistenza, mi sono costretta a tornare e a mettermi in gioco, continuando ciò che avevo lasciato in sospeso: GRAZIE ❤️

Un bacio,

LazySoul

(p.s. Nel caso aveste domande a proposito della trama, cose che magari non ho spiegato bene o che vorreste approfondire, scrivetemi pure!)

  
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