Alla fine del giorno
alba
«Ho
paura dell’amore. Potrebbe consumarmi».
Rose
lo guardava, tremante di piacere e di dolore. Cercava qualcosa nei suoi occhi,
e Scorpius sapeva che gliel’avrebbe data: una
certezza, dopo anni di instabilità; una speranza, dopo secoli di delusioni.
«Se
ne vanno tutti. Se ne vanno sempre tutti».
«Non
sarebbe una brutta idea tornare a fidarti di qualcuno».
«No,
ma sarebbe un’idea folle fidarmi di te».
Ma
poi lei aveva sorriso, i primi bagliori dell’alba a lambirle il volto, e Scorpius l’aveva guardata, immobile e incredulo. E poi l’aveva
stretta a sé, con il silenzio tra i denti e una promessa negli occhi – Non ti lascerò mai.
*
tramonto
«Un’alleanza
con i giganti? È un’idea assurda!».
Il
viso imperlato di lacrime, Rose vedeva tutto sgretolarsi davanti a sé, le
rovine di un mondo intero cadere ai suoi piedi. Si sentiva un’illusa: Scorpius le aveva regalato i giorni più belli della sua
vita, e ora glieli stava strappando dalle mani, facendoli a brandelli senza
pietà alcuna.
«È
solo una misura cautelare. Lo giuro, non c’è nessun pericolo».
L’aveva
lasciata, nuda e tremante, mentre il sole moriva lento all’orizzonte, spogliata
degli abiti e della sua presenza. L’aveva lasciata con una promessa da
stringere al petto e da cullare nelle ore più buie – Tornerò presto, aspettami.
*
tenebre
Al
suo posto era tornata una lettera, colma di mi
dispiace e condoglianze, ma lui
le aveva fatto una promessa e Rose sapeva che l’avrebbe mantenuta.
«È
un’idea folle. Perché continui a farti così del male?».
Sua
madre l’aveva trovata alla finestra, nell’oscurità abissale della camera; il
viso scarno e cereo avvolto nello scialle ormai logoro, lo sguardo vacuo e
fisso in un punto al di là del vetro.
«Perché
mi fa sentire viva».
Aveva
paura che l’amore l’avrebbe consumata, ma aveva finito per consumarsi da sola,
nell’attesa, come una foglia accartocciata su se stessa, in balia di tutto il
tempo del mondo – Aspettami.
NOTE:
Questa storia si è classificata terza
al contest “Sfida
alle 100 parole – IV edizione” di Rosmary.
Sono
stata indecisa fino alla fine se pubblicare le drabble
separatamente o meno. Alla fine, ho optato per la seconda scelta, anche perché
hanno un loro filo logico, a partire dai titoli (che, come al solito, fanno
pena xD), e quindi mi “suonavano” meglio così.
Non
ho granché da aggiungere, se non che il contest prevedeva la scrittura di tre drabble, ognuna di 100 parole esatte, ispirandosi a un
pacchetto. Io ho scelto il n° 13, il quale consisteva nello scegliere tra la
coppia Scorpius/Rose o il singolo personaggio Merope
(ho chiaramente optato per il primo caso) e scrivere, per l’appunto, tre drabble, tra di loro connesse, basandosi sul titolo della
canzone “Pazza idea” di Patty Pravo.
Buona
lettura,
July
RIFERIMENTI:
- Ho paura dell’amore. Potrebbe consumarmi: frase ispirata a una citazione del film “Song
to song”