NOTE A FINE
CAPITOLO!
Ottavo capitolo - Bella
“Ho parlato con Carlisle” esordisce Charlie, mentre sto cenando.
E’ una delle rare sere in cui non sono da sola. E’ venerdì,
e i Cullen sono a caccia. Charlie invece ci va tutti
i giorni, quando torna dall’Alaska. Fresco dal suo spuntino pomeridiano, stasera è voluto restare a casa con
me.
“E?” Chiedo,
masticando l’ultimo boccone della lasagna riscaldata al
microonde.
“Mi ha detto
cos’è successo con Edward.” La sua voce è calma,
mentre prende posto davanti a me.
Ho deciso di non dire
niente a Charlie di quello che è successo per non farlo preoccupare, ma
non avevo pensato che poteva farlo il suo vecchio
amico.
“Cosa ne
pensi?”
“Di cosa?” i
suoi occhi dorati mi fissano “della relazione che hai cercato di
nascondermi con Edward o che è riuscito a leggere la tua mente?”
Sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato.
“Entrambe.”
Fingo nonchalance, ma invece ho lo stomaco
attorcigliato.
Me lo sono chiesta molte
volte, in questo ultimo mese.
Come potrebbe prenderla
Charlie? Bene o male? E mai – mai
-, ho trovato le risposte alle mie domande.
“Partiamo dalla
cosa meno grave.”
“Allora, la
relazione con Edw-”
“La
cosa meno grave, Bella. Edward che è riuscito a leggere i tuoi pensieri.” Mi blocca, schioccandomi un’occhiataccia.
Partiamo benissimo, se
questa per Charlie è la cosa meno grave.
“Perché
c’è riuscito?”
“Io
e Carlisle ci stiamo lavorando sopra. Ha fatto anche un po’ di
domande al Clan di Denali, ma per ora non ha trovato risposte.” Spiega mio padre, assorto nei suoi pensieri.
Allora Carlisle sta facendo davvero quello che mi aveva promesso:
trovare delle risposte.
“Cosa
ha letto nella tua mente, Bella?”
Dovrei dirglielo? Sì.
Lo faccio? No.
“Nulla di interessante. Soltanto parolacce per un’equazione
di matematica che non riuscivo a risolvere. La sorpresa, è stata leggere
i miei pensieri.”
“Immagino che per
Edward non sia stato facile.”
“No.” Scuoto
la testa. “Non credo.”
“E tu cosa ne
pensi?”
“Papà!”
Sbuffo, posando la forchetta sul piatto un po’ troppo forte. “Non
so perché Edward è riuscito a leggere la mia mente. Non lo sa
nessuno. Ma è successo soltanto una volta. Magari non dipende da me, ma da lui.”
“Anche questo
è probabile. Con Carlisle stiamo cercando
tutte le possibilità.”
“Prima
o poi ne verremo a capo.” Dico, prendendo un sorso d’acqua.
“Ora, parliamo
delle cose più serie. Che succede?”
Ora, dovrei dirgli la verità.
Lo faccio? Sì.
“Sono la sua
cantante.” Charlie sgrana gli occhi, sorpreso.
“Sei sicura?”
“E’ quello
che dice lui, papà. Il primo giorno di scuola… era così
strano perché voleva uccidermi. Dice che il suo sangue canta per me. Ne
ha parlato con Carlisle ed Esme,
ed anche loro non hanno dubbi. Sono la sua cantante.”
“Sai cosa
significa?”
Che non mi trasformerà mai.
“Che non
vorrà lasciarmi mai.”
“Mai.”
Enfatizza Charlie, e credo che capisca appieno quello che sta provando Edward.
“Hai mai trovato la
tua cantante?” Scuote la testa, forse troppo
velocemente.
Non so se mi sta
mentendo, ma nemmeno voglio saperlo. Se Charlie ha trovato la sua cantante ed ora è qui con me, le cose non devono essere andate
poi così bene.
“E tu? Cosa ne pensi?”
Che vorrei passare l’eternità con lui.
“Mi piace.”
Dico, evitando il ‘lo amo’. “Sto bene con lui,
papà. Sto bene con tutti i Cullen. Sto
soltanto cercando di capire cosa provo per Edward, in questo momento.” Lui annuisce, ma sembra pensarci su più del
previsto.
“Non cambierai
idea, vero?” Sapevo che saremmo andati a parare lì.
“Per
il momento, no. Ma… se succedesse?” E’ una semplice domanda.
“Questa
è la tua vita, Bells. Quello che voglio
per te, è molto di più di questo” con un gesto della mano
indica la casa intorno a noi. “Ma questa
vita… non ti piacerà. Potresti trovarla allettante
all’inizio, ma dopo la trasformazione… sarà tutto diverso.
Non vedrai più Edward come lo vedi ora.
Né me. Cercherai soltanto sangue.” Spiega, proprio come ha fatto Edward giorni prima.
Una condanna.
Un Inferno.
“Non voglio
pensarci, ora.” Dico, alzandomi di scatto.
“Bella, promettimi
che non farai idiozie.”
“Promesso.” Metto
i piatti nel lavello, gli passo accanto e gli schiocco
un lieve bacio sulla guancia fredda.
“Buonanotte
papà. Ti voglio bene.”
“Ti voglio bene
anch’io, Bells.”
“Charlie sembra
averti convinto più di me.” Alzo la testa dalla copia di Cime
Tempestose che ho fra le mani, trovandomi davanti il
viso angelico di Edward.
“Potevi
entrare.” Dico, posando il libro sul comodino.
“Volevo lasciarvi
qualche minuto. E’ molto che non state insieme.”
Ed è vero. Da
quando i Cullen sono arrivati in città, la
nostra vita è cambiata completamente. Dal giorno alla notte.
“Charlie non mi ha convinta.”
“Lo so.”
Sbuffa Edward, sedendosi sul letto accanto a me. “Ma
cambierai idea.”
“Per ora… no.” Sussurro, prima di avvicinare
le mie labbra alle sue. Il bacio è lento, mentre Edward posa
possessivamente le sua mani su i miei capelli. Non
siamo mai andati oltre, non ho mai chiesto niente. Nemmeno lui. A piccoli
passi, cerco di accettare tutto.
“Hey.” Dice, mentre si stacca e mi accarezza una
guancia. “Non devi più pensarci, mia
Bella. Non ora.”
“Non ora.”
Ripeto.
Ed è quello che mi
ripeto da una settimana.
E da una settimana,
è l’unica cosa che ho nella mia testa.
Non devi pensarci, ed ecco che spunta di nuovo nella mia
testa la Bella vampira.
Non devi pensarci, ed ecco che mi vedo insieme
a Edward per sempre.
Non devi pensarci.
La fa facile, lui.
“Charlie è a
casa tua?” Edward annuisce appena, iniziando ad accarezzarmi i capelli.
Una tenera tortura che adora.
“Sì.”
Bella dorme, e finalmente lui ha qualcuno dove andare.
“Sono felice per
lui. Avete cambiato la sua vita… ritrovare Carlisle…
ritrovare te… ha cambiato tutto.”
“Soltanto per
lui?” Alzo gli occhi al cielo, giusto in tempo per vedere il sorriso
sarcastico spuntare sulle sue labbra.
“No. Anche la mia.”
“E la mia.”
Il suo tono di voce è caldo, ma deciso. Mi fa
accapponare la pelle.
Come puoi lasciarmi immortale?
“Ti amo, Edward Cullen.” Ripeto,
e non so quante volte l’ho detto negli ultimi giorni. Forse troppe. Ma non mi stanco mai di dirglielo, e lui di farselo sentir
dire.
“Anche
io, Isabella Sw-”
ma il suono di un cellulare che squilla ci interrompe. Aggrotto le
sopracciglia, scrutandolo.
“Da quando i
vampiri hanno un telefono?” Borbotto, mentre lo tira fuori dalla tasca
dei suoi jeans e risponde. Dopo pochi secondi, riattacca.
“Che
succede?”
“Dobbiamo andare a
casa mia.”
Edward ha aspettato
silenziosamente che mi vestissi, e con la Volvo ci siamo diretti a casa Cullen. Una volta entrati, è stato come rivivere un
déjà-vu.
Esme è seduta su una poltrona, con
Carlisle in piedi dietro di lei.
Emmett e Rose invece su uno dei due divani.
Alice è in piedi, e non fa altro che camminare e muoversi per tutto il
salone. All’appello, mancano Jasper e Charlie.
“Stai
scherzando?” Sbotta Edward, puntando un dito contro
Alice. Ma lei non parla, e l’unico che
riesce a tener discorso con lei è proprio suo fratello.
Un discorso silenzioso,
fatto di respiri.
“Che
succede?” E’ la seconda volta che lo chiedo, eppure nessuno mi
degna di una risposta. “Charlie dov’è?” Esme si alza, avvicinandosi lentamente.
“Tesoro, Charlie
è con Jasper.”
“Sta bene?”
“Si
sono allontanati.
Sta cercando di calmarlo.” La mia espressione dubbiosa deve far capire a Esme che sono molto lontana dalla verità.
“Cosa?”
“Tesoro… Bella, siediti.”
“No. Non mi
siedo.” Ora, sono arrabbiata. “Che succede?”
“Alice ha avuto una
visione.” Dice Edward, e il suo tono è tagliente. “Ha visto Renée.” Mi si ferma un attimo il respiro, ma
non riesco a preoccuparmi poi così tanto. Renée se ne è andata
anni fa, ma è viva. Credo sia
normale che Alice l’abbia vista.
“E?”
“Sta venendo qui.” Continua Edward.
“A Forks?” Annuisce impercettibilmente.
“E non è da
sola.”
“Cosa?”
“Sta venendo con i
Volturi.” Sussurra appena Alice, con i suoi grandi occhi neri sgranati.
NOTE:
Ho letto le vostre
teorie, sia nelle recensioni qui che su Wattpad. Ma posso dirvi che non vi siete avvicinati alla
realtà *risata malefica*
Insomma, Renée sta tornando a Forks.
In dolce compagnia. Ora, non vedo davvero l’ora di sapere cosa ne
pensate.
Due capitoli alla fine
di False Bugie, ragazzi. Tenetevi forte!
Grazie per aver letto!