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Autore: Irene_Violet    29/09/2017    2 recensioni
[Kaitō Saint Tail/ Magic Kaitō]
Il Museo della città di Seika, ha in programma un'eccezionale mostra di gioielli il quale pezzo forte è un diamante noto con il nome di "Lacrima di Maria". Questa notizia ebbe grande risonanza per la cittadina e scatenò pettegolezzi. Uno tra gli altrii, suscitò però clamore dell'opinione pubblica: Cosa potrebbe succedere se il fantomatico ladro di gioielli Kaitō Kid e la ladra-prestigiatrice St. Tail volessero entrambi mettere le mani sul favoloso diamante? Ne nascerebbe una contesa o le cose si risolverebbero diversamente?
Vi invito a scoprirlo! Vi auguro Buona Lettura -Irene_Violet.
Genere: Fantasy, Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3: Che lo Show abbia inizio!
Un palcoscenico per due ladri fantasma.

 

POV Kaito/Meimi

Il venerdì, giorno prima del “magico” evento, annunciato da Kid, il fermento e la curiosità, erano palpabili, sia nella zona di Seika, che nel resto dei quartieri che Kid aveva provveduto a derubare nel tempo. Si era sparsa la voce che sarebbe apparso nella piazza principale di Seika, quindi alcune delle sue fan più accanite, si erano già date da fare per assicurarsi un posto, in modo da non perdersi nulla. Quel pomeriggio, Kaito era passato ancora una volta dal Blue Parrot, per ritirare alcuni oggetti di scena, da usare durante lo spettacolo della sera seguente.

«Signorino, le ho approntato le copie della pietra che avete chiesto» - riferì il vecchio Jii, al giovane figlio del suo maestro, quando si presentò al locale.

«Grazie mille Jii-chan!» - sorrise Kaito, osservando il lavoro portato a termine dall'uomo con stupore ed asserendo - «dev'essere stata dura, riuscire ad infiltrarsi tra le fila di quell'uomo e sottrarle »

«In realtà non è stato difficile, ma lei signorino, non deve preoccuparsi di nulla, se non che, realizzare un magnifico spettacolo.» - Jii non si dilungò, in superflue lamentele, sulla mole di lavoro che era stata necessaria per procurarsi quell'ammontare di copie del diamante, al contrario, gli rammentò con fare autoritario - «Dovete smascherare quel malfattore! Sono certo che soprattutto vostra madre, la padrona Chikage, sarà molto fiera di questa vostra impresa, signorio.»

Essendo stata Phantom Lady una grande “giustiziara”, che impediva che gioielli falsi circolassero sul mercato nero, truffando milioni di ignari acquirenti, si poteva vedere, questo colpo come una sorta di “secondo omaggio” alla sua carriera, anche se meno diretto rispetto al caso dei Tesori di Ryoma.

«Non preoccuparti, gliela faremo vedere» - disse ammucchiando tutte le riproduzioni della “Lacrima di Maria” in una borsa, per poi incamminarsi verso la porta; si sarebbe cambiato strada facendo. Prima di lasciare il locale, Kaito alzò la mano destra e disse - «Augurami buona fortuna!»

Jii ovviamente gli raccomandò di stare attento durante lo spettacolo, anche perché a quanto Kaito aveva avuto modo di riferirgli, quella sera il pubblico sarebbe stato composto, oltre che dalle forze di polizia, anche da Hakuba, che non avrebbe perso sicuramente occasione per ingaggiare una sfida tra i due.

 

 

 

Meimi come tutte le sere, dopo cena, si recò in camera sua e si rivolese a Ruby, il suo piccolo riccio, con un sorriso, comunicandole che stava uscendo e di coprirla con i suoi genitori. Quindi come al solito, si calò dalla finestra ed in tutta fretta raggiunse la Chiesa di St. Paulia, dove Seira la stava aspettando.

«Eccomi qui, Seira» - disse tutta affannata, mentre chiudeva la porta alle sue spalle, per poi venire accolta dall'amica che con il suo abito, le trasmetteva sempre una pace ed una tranquillità indescrivibili. Dopo essersi salutate, Meimi si affrettò a giungere le mani e ad indossare i panni del suo alter ego, così da potersi recare in anticipo, sul presunto luogo in cui si sarebbe svolta la restituzione della pietra rubata, ora in possesso di Ladro Kid - «Ecco fatto» - disse una volta indossati i panni di St. Tail - «Io allora comincio ad avviarmi, Seira» - le sorrise Meimi, mentre la compagna le si avvicinò stringendo le mani giunte al petto.

«Va bene» - annuì - «Ma ti prego Meimi-chan, sta molto attenta» - la disse supplichevole Mimori - «Ricorda che questa volta, non avrai a che fare solo con Asuka, ma anche con molti altri agenti.»

«Sta tranquilla» - Meimi affiancò la sua amica e “complice”, prendendole le mani ed affermando in tono ottimista - «Vedrai, arà uno spettacolo stupendo. E quel Kusakabe, grazie a questo, verrà imprigionato per le sue malefatte. Non importa quanti poliziotti ci saranno, il signor Toyotomi, riavrà il suo prezioso cimelio di famiglia. L'ho promesso dopotutto» - sorrise in conclusione allontandosi di qualche passo.

La novizia a quelle parole quasi si commosse - «Sì, buona fortuna Meimi-chan» - detto questo le due si avvicinarono e ripeterono all'unisono.

«Thank you, Seira» - ribatté la ladra-prestigiatrice, facendole l'occhiolino.

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««Possa la benedizione di Dio, discendere su di noi»»

Dopo ciò Meimi fuggì via dalla Chiesa, in direzione del centro città, muovendosi, sui tetti delle abitazioni, agile come fosse un gatto



Kaito, lasciato il Blue Parrot, si recò dunque a Seika in moto, portando con se, la borsa piena di riproduzioni della pietra, che avrebbe dovuto restituire. L'originale l'aveva posta in una scatolina che aveva tenuto con sé ed ora la trasportava al sicuro, in una delle tasche della sua giacca di pelle. Mentre si dirigeva a tutta velocità, verso una zona abitata, piuttosto distante dalla piazza centrale, studiò quella che sarebbe stata la sua traiettoria di volo, per arrivare a destinazione: la Pietra infatti, era stata posizionata proprio al centro della piazza centrale, su di un espositore, attorniato dagli agenti d di Nakamori e del giovane Asuka, che erano già presenti sul posto. L'idea era probabilmente quella di metterli in difficoltà, obbligando i due ladri a muoversi, “via terra”. Era una mossa astuta, in quanto, sarebbe stato complicato nascondersi in un piazzale sgombro, con solo una teca ed una fontana, al centro di essa, circondati da poliziotti. Una volta sceso al suolo, infatti, non avrebbe avuto modo di risalire facilmente. Inoltre, ad attorniare la zona del colpo vi erano anche una mezza dozzina di riflettori, pronti ad accecare i ladri, per renderli prede facili per gli agenti.Per ragioni di sicurezza, i curiosi vennero tenuti lontani dal luogo in cui lo spettacolo avrebbe avuto luogo, grazie ad una recinzione appositamente installata, per impedire loro di fare irruzione. Ed alla zona avrebbero potuto avere accesso, solo pochissime personalità, identificate dai responsabili dalla sicurezza.

Caspita, hanno proprio fatto le cose in grande” - sorrise Kaito, che aveva appreso il tutto, attraversando le vie parallele alla piazza, in moto - “Bene, avranno pane per i loro denti!”

Sebbene Kaito non avesse specificato, dove avrebbe dovuto incontrare la sua collaboratrice, egli si piazzò su uno dei tetti, dei palazzi con maggiore altitudine di tutto il quartiere Seika, mentre il cielo, si faceva sempre più scuro. Con il suo mantello bianco, individuarlo non sarebbe stato un problema. Il palazzo che aveva scelto, era il tetto del municipio, che si affacciava sulla piazza, garantendogli una vista eccellente, lì avrebbe atteso l'arrivo di Saint Tail e le avrebbe illustrato la sua idea per lo Show, per poi entrare in scena insieme e rimettere ogni cosa al proprio posto.

Mentre aspettava pazientemente, Kaito ne approfittò per sbirciare le mosse di Hakuba, che intanto era giunto con la sua vettura a destinazione , raggiungendo senza perdere tempo, il gruppo di agenti schierato attorno all'espositore.

«Comunque... non crederanno davvero che quell'espositore serva a qualcosa, vero?» - sbuffò Kid, mentre teneva il perimetro sotto osservazione - «Mah, vorrà dire che lo useremo come parte del trucco, visto che sono stati così gentili da fornirci un palcoscenico» - mentre diceva ciò, un lieve rumore di tacchi, attirò l'attenzione del ladro, che si voltò, in tempo per vedere St. Tail, giungere con un balzo sul tetto del municipio, in largo anticipo rispetto al previsto.

«Buona sera» - sorrise St. Tail, raggiungendo Kid per poi sporgersi leggermente in direzione della piazza - «Come procedono le cose laggiù?» - domandò curiosa Meimi, tentando di scorgere qualcosa, anche se inutilmente, del luogo, nel quale sarebbero dovuti giungere, per mettere in scena il loro spettacolo. Il ladro allora le prestò il suo visore, per consentirle di dare un'occhiata da sé mentre gli riassumeva brevemente lo scenario.

«A quanto pare, quella teca, dovrebbe essere il luogo di restituzione della gemma. Una sorta di palco per noi due.» - disse l ladro sorridendo.

«Oh, ma che gentili» - sorrise St. Tail puntando il visore proprio sulla teca - «hanno pensato proprio a tutto» - nel continuare a scrutare l'area, Meimi notò un ragazzo avvolto in un giubbotto che parlava con Asuka ed i poliziotti - «Oh? E quello chi sarebbe?» - domandò incuriosita, la ragazzina.

«Se ti riferisci al tizio vestito da “Sherlock Holmes, mancato”, quello è Saguru Hakuba» - disse Kid, con un espressione di fastidio sul volto - «Diciamo che è uno dei miei “Asuka” personali» - disse ironicamente.

«Ah, capisco...» - ridacchiò la giovane - «Però... non è niente male» - commentò Meimi, dopo che Hakuba si era voltato, “a favore di visione” così che lei potesse osservarlo in faccia.

«Se ti piace così tanto, puoi anche prendertelo» - ribatté senza esitare il ladro fantasma - «Non è solo un semplice detective, ma è anche uno scocciatore di prima categoria. Quindi, se ti fa piacere, te lo cedo volentieri»

Meimi rise di gusto a quelle affermazioni, si capiva che doveva essere davvero un ottimo rivale: Abile abbastanza da arrivare ad un passo dalla cattura e che proprio per questo ad ogni nuova fuga, si rafforzerà. Per poi tornare la volta successiva, ancora più determinato ad acciuffarti. Da come ne aveva parlato, Kid aveva diverse controparti del genere, ma c'era da aspettarselo, dopotutto si trattava di uno dei più grandi ladri fantasma del Giappone!

Una volta frenate le risa, Meimi ribatté - «Non grazie, sono apposto» - poi aggiunse sorridendo - «Dunque, che trucco attueremo una volta arrivati laggiù? Ho portato con me un po di trucchi, ma non so quali potrebbero essere adatti» - disse estraendo dal suo cilindro vari oggetti, uno dopo l'altro, per poi alzare lo sguardo dicendo - «A proposito... dov'è il gioiello?»

Kaito a quella domanda. lo estrasse dalla sua giacca mostrandolo a St. Tail - «Eccolo qui: l'autentico diamante stella, conosciuto come “Lacrima di Maria”»

St. Tail allora lo fissò estasiata - «E' così brillante. E' ancora più bello di quanto pesassi» - disse ponendolo contro la luce della luna, che generò l'effetto “alone” attorno al diamante, facendolo risplendere.

«Vero?» - sorrise Kid, mentre la ladra lo prese tra le mani per osservarlo meglio - «E' sarà proprio questo stesso splendore, che illuminerà la nostra serata»

«Ah, giusto! Hai detto che il cielo avrebbe pianto per Maria, giusto? Di che trucco si tratta, puoi dirmelo?» - domandò curiosa la maga, mentre Kid sorrise nuovamente.

«Tempo al tempo collega. Te lo spiegherò mentre prepareremo il nostro ingresso trionfale» - disse Kaito, adagiando sul tetto, la borsa che portava con sé - «A tal proposito, non avresti un'altro di quei tuoi palloni giganti da usare come mezzo di trasporto?» - domandò il mago - «Magari, un po più grandi?» - Meimi betté le palpebre un paio di volte, ancora non aveva ben chiaro, quale genere di magia avrebbero eseguito ed il mistero che avvolgeva la loro esibizione, la stava logorando, tuttavia si trattenne, lasciando che Kid, le spiegasse passo per passo, cosa avesse intenzione di fare.

 


 

POV esterno (annunciatrice Televisiva della Tv Locale)

«Gentili telespettatori. Io sono Akemi Minowa di Nihon Tv. Sono qui, in diretta dalla piazza centrale di Seika, dove dovrebbe fare la sua comparsa Kaitō Saint Tail, che ha annunciato la restituzione del Diamante Stelle “Lacrima di Maria”.; ma non è tutto; pare infatti che anche il celebre Kaitō Kid, autore di numerosi furti di gioielli, si presenterà qui stasera, per mettere in scena – a quanto è stato comunicato nel preavviso inviato alla stazione di polizia, due giorni fa – uno spettacolo di Magia. Come saprete, Kid, proprio due giorni fa, ha operato il furto del diamante stella, che era custodito al sicuro, nel caveau della banca di Minato, dopo che è stato appurato, che la pietra esposta al Museo Seika, non era altri che un falso. Dichiarazione per altro, riportata, proprio in un preavviso dello stesso ladro, che infine è entrato in possesso della pietra autentica. Il proprietario della gemma il signor Rintarō Kusakabe, afferma di aver portato all'organizzatore della mostra la pietra autentica e di non avere la minima idea, di cosa sia successo in seguito. Per tanto, 'organizzatore della mostra, il signor Shirai Toyotomi è ora indagato dalla polizia con l'accusa di furto ed appropriazione indebita, anche se continua a dichiararsi innocente. Ad ogni modo, la polizia si sta occupando del caso con la massima attenzione. Ad ogni modo, al di là del fatto di cronaca, collegato a questa vicenda, c'è una domanda che tutti i presenti in questa piazza gremita...» - disse l'annunciatrice, mentre la telecamera faceva una panoramica del luogo, tutto intorno, mostrando una grande folla, che si accalcava, dietro il perimetro preparato della polizia - «si stanno ponendo: Come farà St. Tail a restituire la pietra, che si trova in mano a Kaitō Kid? Questa domanda è senz'altro molto intrigante alla quale tenteremo di rispondere, raccogliendo le opinioni di qualche presente sul luogo, oltre che – se ci sarà concesso – le dichiarazioni dell'incaricato alla cattura di St. Tail, Asuka Jr., l'Ispettore Ginzo Nakamori ed il giovane Detective Saguru Hakuba, brillante investigatore, che ha una certa fama all'estero. Cominciamo subito dunque... vediamo cosa ne pensano, i curiosi accorsi da ogni dove, proprio per ammirare questo straordinario evento» - disse l'annunciatrice, cominciando a muoversi tra la folla, domandando a persone, in maniera casuale, il quesito “impossibile” riguardo la restituzione della gemma, “Lacrima di Maria”.

«Scusate ragazze» - disse l'annunciatrice, avvicinandosi a due giovani, l'una coi capelli corvini corti e l'altra con i capelli castano chiari molto lunghi, che si voltarono ritrovandosi dunque a favore di telecamera mentre la donna proseguiva, in tutta tranquillità, nel porre loro l'interrogativo, tanto discusso - «Dalla divisa scolastica che indossate, si capisce che siete allieve dell'accademia St. Paulia, è esatto?»

Le due – che non erano altro che le amiche di Meimi, Kyōko e Ryōko – annuirono e la seconda rispose - «Sì esatto» - al contrario della compagna, che pareva molto nervosa, Ryōko sembrò non avere problemi nel trovarsi di fronte alla telecamera.

Akemi Minowa, allora proseguì - «Bene, allora siete di casa. Vorrei porvi una domanda semplice, ma allo stesso tempo talmente intrigante, che di sicuro, starà facendo arrovellare il cervello di molti nostri telespettatori: Voi come pensate che St. Tail possa restituire, un gioiello che è in mano al Mago del chiar di luna? Avete qualche idea sul genere di avvenimenti ai quali assisteremo questa sera?» - domandò la giornalista.

Kyōko a quel punto, mise totalmente da parte l'imbarazzo e mise in moto il suo ingegno. Aveva un idea precisa di quello che secondo lei, sarebbe successo,quindi non esitò ad esprimersi - «Io credo assisteremo ad una lotta tra ladri prestigiatori!»

«Un duello tra ladri fantasma?» - ripeté la reporter

«Esatto!» - confermò la bruna - «St. Tail ha dichiarato che “restituirà” la pietre e se Kid non l'ha ancora restituita, vorrà dire per forza che gliela sottrarrà qui, sotto gli occhi di tutti. Mi sembra evidente!» - dichiarò sicura di sé la giovane.

«Capisco... teoria interessante. Ed in effetti, non fa una piega» - ammise la donna - «Vuole aggiungere qualcosa, per caso?» - domandò alla castana al fianco della ragazza.

«Credo che St. Tail, non fallirà il colpo» - dichiarò Ryōko sorridendo e ridacchiando, sostenendo in poche parole la versione di Kyōko.

«Grazie mille per la vostra dichiarazione» - disse l'annunciatrice - «Bene le cose sembrano farsi interessanti. Che ci sia veramente un duello, tra questi due strabilianti ladri fantasma?» - domandò retoricamente la giornalista, che non si aspettava certo, che qualcuno potesse risponderle.

«Io credo non avverrà nessunissimo duello» - dichiarò una voce femminile poco distante dalla troupe televisiva.

«K-Keiko...!» - la riprese una seconda voce, che però venne totalmente ignorata. Infatti la ragazza occhialuta proseguì nel suo discorso.

«Piuttosto, credo finiranno con il collaborare in un unico Show mozzafiato»

«Lei dice signorina?» - domandò la donna, che subito riprese il contegno tipico della sua professione, incalzando la giovane Momoi con una nuova domanda - «Come mai questa convinzione?»

La ragazza con i codini sorridendo dichiarò - «Bè, Kaitō Kid, è un ladro gentiluomo, restituisce sempre ciò che ruba, proprio come Saint Tail. Suppongo che però essendo Seika, il territorio di quest'ultima, Kid voglia che sia lei a restituirlo, mentre lui è occupato ad intrattenere il pubblico con una delle sue magie spettacolari»

«Capisco. Dunque siete delle sostenitrici di Kid» - sorrise la giornalista - «Certo anche questa prospettiva è piuttosto avvincente. A tal proposito, cosa credete significhi la frase del suo preavviso: “il cielo piangerà amare lacrime”? Che abbia qualcosa a che fare con la pioggia?»

«Sì, veniamo da Ekoda» - Keiko rifletté per un secondo alla domanda dell'annunciatrice - «Non ne sono del tutto sicura» - confessò la ragazza con i codini - «Ma qualunque cosa accadrà, sarà sicuramente uno spettacolo, senza precedenti»

«Allora non ci resta che aspettare l'arrivo dei due» - sorrise la donna verso le tre che avevano parlato, per poi aggiungere - «Grazie mille per aver condiviso con noi i vostri pensieri» - per poi voltarsi e proseguire con il suo soliloquio, allontanandosi di diversi metri - «Bene, gentili telespettatori, sono quasi le 22 qui, nella cittadina di Seika» - disse la donna, mentre il cameraman, inquadrava il quadrante dell'orologio, della chiesa di St, Paulia che era visibile in lontananza, e che presto avrebbe rintoccato, tale orario - «La folla di curiosi, aumenta sempre più ed il fermento è alto per questo particolare evento, che vede nuovamente Kid e St. Tail sullo stesso terreno di sfida. Come potete udire, i cori sono per ambedue le parti, molto vivaci e calorosi, e le opinioni su cosa questa serata ci riserverà sono discordanti. Non ci rimane altro che attendere. Nè Kid, né St. Tail, hanno specificato l'orario in cui il tutto si sarebbe svolto. Quindi potrebbe essere questione di minuti, come anche di ore. Solo il tempo potrà darci una risposta. Intanto m'informano che il proprietario del Diamante Stella, ha ora raggiunto la polizia, all'interno della piazza, attendendo, il momento fatidico. Noi di Nihon Tv, ci auguriamo, che possiate godere di una buona diretta, nonostante i pochissimi mezzi a nostra disposizione. Intanto i secondi scorrono.

Nella piazza gremita di persone, i cori che inneggiavano ai due ladri fantasma erano sempre più forti e ritmici. Passarono diversi minuti, in cui Akemi Minowa, mostrò con l'aiuto del cameraman il fermento sul posto. Fu allo scoccare delle 22 precise, che qualcosa finalmente accadde:
 

«Guardate lassù in cielo!» - disse una persona tra la folla.

«Cos'è quell'oggetto volante?» - domandò una seconda persona.

«Un U.F.O.?!» - indicò un bimbo che stava a cavalluccio sulle spalle del padre.

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A quel punto il cameraman inquadrò lo strano oggetto in questione e l'annunciatrice esclamò - «E' un enorme pallone che vola a mezz'aria, in linea retta!» - disse e poco dopo aggiunse - «Gentili telespettatori, osservate con attenzione la fiancata del pallone in questione» - così facendo la giornalista, indicò dunque al cameraman di zoomare su quella zona - «Quelli sono...!» - esitò un attimo la donna - «Sì! Sono il simbolo di Ladro Kid ed un Artwork di St Tail!» - confermò la donna - «Il pallone, riporta proprio quei simboli, non saranno per caso...!» - la donna s'interruppe una seconda volta, poiché dai lati dell'enorme palloncino volante, adornato a fiocchi ed altri palloncini più piccoli, colorati tutto intorno , cominciò ad uscire uno strano fumo bianco che preoccupò lievemente la folla di curiosi, presenti sul posto. - «Dal pallone, sta... sta fuoriuscendo una cortina di fumo bianco!» - affermò l'annunciatrice, che non riusciva a commentare in maniera adeguata quella scena, dal momento che vi stava assistendo in diretta, come tutti gli altri, e neppure a lei era ben chiaro cosa stesse accadendo.

Quando la cortina di fumo si diradò, in piedi sul pallone, si poterono notare due figure: la prima, alta ed avvolta in un mantello e cappello a cilindro di colore bianco, mentre la seconda più bassa e vestita con un abito nero, dalla gonna rosa, con in testa un cilindro nero.

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Il cameraman, avvicinò la ripresa il più possibile, per permettere ai telespettatori di avere una migliore vista, di quegli avvenimenti. Mentre le due figure, che rimasero in silenzio per vari istanti finalmente si mossero.

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La figura in nero, indicò il cielo e pronunciò dolcemente - «Ladies...»

Seguita subito dopo dalla figura in bianco, che con una voce calda proseguì - «and Gentlemen...»

A quelle parole, ci fu un boato tremendo della folla, che riconobbe subito, a prescindere dalla fazione che ricopriva, chi fossero quelle due figure che erano apparse, in maniera così eccentrica nel cielo notturno.

««It's Showtime!»» - affermarono i due, schioccando le dita all'unisono, dopo di ché dei fuochi d'artificio, partirono dal tetto del municipio, distraendo la folla per qualche istante. I fuochi, illuminarono il cielo scuro, di una moltitudine di colori. Alcuni di loro recitarono: “Thanks for be here tonight. - Kaitō St. Tail & KID”

«Kaitō St. Tail e Kaitō Kid, hanno appena fatto la loro comparsa! Insieme...» - disse l'annunciatrice, con aria sorpresa, tanto quanto la folla nella quale era immersa - «Questo evento ha dell'incredibile gentili telespettatori! Sembra proprio che questa sera assisteremo ad un evento fuori dal comune. Quale magia, avranno in serbo per noi, questi due ladri fantasma?» - domandò retoricamente l'annunciatrice, mentre pochi istanti dopo, si sentì forte e chiaro il rumore di qualcuno che si schiariva la gola, come se un potente impianto stereo fosse stato installato da qualche parte, in modo che chiunque all'interno ed all'esterno della piazza, potesse sentire; si capì subito, che quella doveva essere la voce di Kid, che difatti, prese la parola.

«Perdoni l'interruzione. Concedeteci qualche momento, per ringraziare il gentile pubblico, per essere accorso qui stasera, così numeroso.» - pronunciò il mago, mentre la troupe di terra, faceva del suo meglio per effettuare delle buone riprese. Dal momento che Nakamori e Asuka, aveva tassativamente proibito, l'uso di elicotteri alla stampa, che sarebbero stati presenti sul luogo.

«Questa sera, potrete assistere ad un miracolo che non si ripeterà, oltre che alla resa di un prezioso cimelio» - proseguì Saint Tail, ovviamente riferendosi al diamante, che Kid mostrò nelle sue mani.

«Speriamo di cuore di riuscire ad intrattenervi al meglio, e di rendere questa serata indimenticabile» - disse Kid, per poi, inchinarsi, seguito dalla collaboratrice. Quando alzò la testa, il mago sorrise a favore di camera - «Dunque... come promesso questa sera...» - disse ed i fuochi, che ancora venivano sparati, dal tetto del municipio, conclusero la propria funzione, dando alla frase seguente un tono solenne.

«Maria(-sama) farà scendere le sue pene su di voi. Ready?» - domandò St. Tail, per poi portare una mano indicando il cielo - «Three!»

Kid seguitò portando una mano verso l'esterno - «Two!»

«One!» - pronunciò la maga in nero portando dunque la mano all'infuori anche lei.

««Zero!»» - al pronunciare di questo numero, si aprì una sorta di portellone, posto nella parte inferiore del palloncino, visibile solo quando questo, sorvolò, pian piano la folla. Da esso dunque cominciarono a ricadere sulla folla degli oggetti scintillanti. Alcuni tra la folla alzarono le mani al cielo e riuscirono ad afferrare ciò che stava precipitando sulle loro teste.
 

Un uomo, afferrato l'oggetto esclamò - «Ehi, ma questo...! Non è il gioiello?!»

A quelle parole, molti altri membri della folla alzarono le mani al cielo, per afferrare uno di quei cristalli in modo da appurare la cosa - «Ah, è vero!» - affermò una ragazza che ottenne una pietra a sua volta.

Tra le persone che ottennero uno di quei cristalli ci fu anche Keiko, che prendendolo tra le mani constatò come molti altri - «Sembra proprio la “Lacrima di Maria”!» - disse stupita dalla fattura del falso.

Aoko che era accanto a lei, notò un secondo particolare, ovvero che sulla gemma si poteva notare una piccola scritta, sulla faccia maggiore - «C'è scritto qualcosa...» - osservò.
Per allora, anche Ryōko e Kyōko notarono quel particolare e lessero all'unisono.

««”Preso in prestito dal magazzino Kusakabe”?»» - le due ragazze si guardarono confuse, mentre la folla smaniava per ottenere una delle false Lacrime. gentilmente donate loro dai due ladri fantasma.
 

«S-Stanno cadendo dal cielo...» - disse l'annunciatrice ancora sconcertata da quella visione - «...decine e decine di copie della “Lacrima di Maria”! Questa... è la magia preannunciata da Kid!»

Mentre tutti avevano lo sguardo puntato verso il cielo, assistendo alla pioggia di Diamanti, mentre il pallone con i simboli dei ladri attraversava la piazza, le due figure tacquero e sembrarono sparire nel nulla più completo. Quando il pallone, raggiunse il centro della piazza, esplose in una luce accecante, che costrinse tutti i presenti, poliziotti e giornalisti compresi, a chiudere gli occhi per non rimanere abbagliati. Quando la luce cessò, ci fu un ennesima pioggia di cristalli, nel cielo notturno, e niente fu più visibile, al di là della pallida luna piena, che troneggiava nel buio della sera.

Cessata la luce improvvisa, sia il cameraman che la giornalista Minowa, cercarono le figure dei due ladri, che furono infine identificati. Si trovavano sulla cima dell'espositore fatto piazzare nel centro della piazza, lì si poteva però solo identificare come due sagome scure, in contro luce, da quella posizione, in ogni caso la donna esclamò - «Ma dove..? Ah! Eccoli laggiù! St. Tail e Kid, sono scesi a terra ed adesso sono in piedi sull'espositore! Cosa avranno mai intenzione di fare, quale magia potranno eseguire?» - si chiese la donna - «Gentili telespettatori, come sapete l'utilizzo di elicotteri, in questa occasione c'è stato proibito, ma non c'è stato vietato di utilizzare un drone. Quindi, le prossime immagini che vedrete, saranno trasmesse in diretta da questo. Osserveremo dunque insieme... ciò che accadrà d'ora in avanti!»

Molte persone tra la folla tentarono di sfondare la recinzione posta attorno al perimetro della piazza, ma fu tutto inutile. Ripresero allora i cori a sostegno dei due ladri, anche se ovviamente non mancavano le proteste in merito a questa misura di sicurezza. Grazie però alla diretta streaming, la folla finì per assistere al resto del colpo, tramite il drone della stazione televisiva che forniva loro una chiara panoramica della situazione.

«Bene, si vede!» - esultò Keiko, usando il suo cellulare per visualizzare come tutti la diretta. Attorno a lei vi erano anche Aoko e le due ragazze che prima avevano risposto alle domande dell'annunciatrice - «Che cosa fastidiosa però... se non avessero acceso tutti quei fari, non ci sarebbe bisogno dello streaming. E proprio un peccato... e dire che hai dovuto insistere con tuo padre, per questo posto “riservato” Aoko» - borbottò la ragazza occhialuta, rivolgendo lo sguardo all'amica.

«Va tutto bene. Se non altro è possibile comunque vedere come vanno a finire le cose. Sarebbe davvero frustrante aver fatto tutta questa strada, solo per aver visto la loro apparizione e non la restituzione del diamante» - sorrise Aoko, verso la ragazza - «Mi chiedo quale sarà la loro prossima mossa»

 

 

 

 

POV Hakuba/Asuka Jr.

La zona della piazza era rigidamente sorvegliata sin dalle 20 di quella sera. Asuka e Nakamori, avevano infatti dislocato diversi agenti, per dare la guardia all'espositore installato al centro della piazza. Ovviamente si trattava di un esca, giusto per dare hai due un luogo sul quale discendere. Essendo il posto pieno zeppo di agenti, infatti i due sarebbero stati automaticamente senza alcuna via di scampo, non appena avrebbero messo i piedi sulla teca. Quando i due annunciarono l'inizio dello spettacolo, per poi far piovere finte gemme dal cielo, gli unici ad avere una reazione furono gli agenti in servizio, né Nakamori, né Asuka Jr., né tanto meno Hakuba, che nel frattempo si era unito ai due, avevano battuto ciglio, poiché a loro non interessava la magia dei due, ma la loro presenza, anche più della restituzione del prezioso. Il loro trucco, fu una pioggia di copie del gioiello, come Hakuba aveva già potuto intuire, per questo al contrario dei colleghi, egli tenne puntato lo sguardo verso il cielo, notando il deltaplano di Kid approssimarsi, ad un certo punto.

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«E' arrivato il momento» - disse Hakuba, fissando intensamente l'oggetto divenire sempre più evidente, almeno fino a quando, un bagliore intenso, non invase la volta stellata, sopra le loro teste, ed Hakuba, come gli altri, fu costretto a chiudere gli occhi per l'accecante luce.

«Ma-Ma che diavolo succede?!» - chiese Nakamori, mentre poneva il braccio destro a difesa dei suoi occhi.

«Ancora una volta. Non ci vedo!» - si lamentò Asuka Jr. che già qualche giorno prima aveva finito per essere accecato da una forte luce a causa di quei due ladri - «Dannazione!»

Quando la luce cessò, accompagnata da una seconda pioggia di repliche, Hakuba aprendo gli occhi non vide più il deltaplano e subito si chiese - «Dove sono finiti?»

La risposta fu evidente ed anche Asuka Jr. la colse, entrambi i detective rivali dei rispettivi ladri, si voltarono dunque in direzione di quel piedistallo e li videro: La ladra dal corpetto con le code nere e tutù rosa e l'uomo dal cilindro e cappello bianco, in piedi dietro di loro, che sorridevano beatamente, sotto gli sguardi dei loro rivali.

«Kaitō St. Tail»

«Kaitō Kid»

Esclamarono i due quasi in contemporaneamente, al ché Nakamori, ripresosi dall'abbaglio di poco prima, ordinò ai suoi uomini - «Sbrigatevi! Accendete i riflettori!» - a qual comando, di sei riflettori posti agli angoli estremi della piazzetta ed i due orientati verso il centro, scattarono illuminando i ladri in pieno viso, che però non sembrarono risentire della cosa, esattamente come i detective, e gli agenti che si erano dotati di occhiali scuri.

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«Accidenti, questo sì che significa essere “sotto i riflettori”» - disse sarcastica St. Tail, per poi rivolgersi all'investigatore che rendeva tanto interessanti i suoi colpi - «Come va, Asuka Jr.?»

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Kid, concordò con lei, annuendo - «Decisamente» - per poi puntare lo sguardo verso Hakuba - «Non ci vediamo da un pezzo, signor Detective. Lo show di questa sera, è stato di tuo gradimento?» - domandò il mago, con la sua consueta espressione arrogante in viso.

Hakuba volle rispondergli a tono, ma fu intercettato da Asuka Jr., che aveva conosciuto poco prima e che aveva capito essere molto determinato alla cattura della ladra St. Tail, tanto quanto lui, era intenzionato ad ammanettare Kid.

«Non essere ridicolo!» - sbottò Asuka Jr. fomentato anch'egli dall'atteggiamento del ladro - «Ma quale Show? Non prendeteci per idioti! Questa sera, sarà la fine della vostra carriera, maledetti ladri!»

Hakuba a quelle parole sorrise - «Concordo.» - asserì per poi spostare lo sguardo verso il resto della piazza - «Questo posto è pieno zeppo di agenti pronti a caricarvi, ed inoltre da qui, non potete neppure tentare la fuga in volo con il tuo deltaplano» - spiegò Hakuba ricambiando lo sguardo che Kid gli aveva rivolto poco prima - «Inoltre, se tenterete la fuga con i palloni usati da St. Tail, verrete immediatamente abbattuti dai tiratori scelti della polizia, appostati sui tetti delle case che danno sulla piazza» - Hakuba fece una piazza - «In altre parole, non avete via di scampo. Fareste meglio ad arrendervi. Questa notte... è la notte del Finale del circo!»

A questa affermazione quasi solenne, i poliziotti di Nakamori, capitananti da lui stesso e quelli di Asuka, si appostarono pronti all'azione. Al minimo cenno di movimento, sarebbero piombati sui due ladri, impedendo loro di muoversi e decretando così la fine di non uno, ma ben due ladri fantasma in un colpo solo.

La frase quasi profetica di Hakuba, che annunciava le intenzioni della polizia, venne subito demistificata, da una risata maschile. Kid infatti rise divertito a quell'affermazione e vi ribatté senza accenni di esitazioni.

«Questo chi può dirlo, i maghi hanno sempre un asso nella loro manica, non dovresti sottovalutare le nostre potenzialità, mio caro detective tornato da Londra» - lo provocò Kid, suscitando in Saguru un sorriso di scherno.

«Lo stesso potrei dirti io, non credi?» - ribatté semplicemente il castano.

«Ad ogni modo, lo Show non è ancora finito. Ed alzarsi dai propri posti prima del numero di chiusura è davvero da maleducati» - ammonì il detective, la ladra dalla lunga coda di cavallo - «Ad ogni modo, se siete così curiosi di vedere il Gran finale, saremo costretti a stringere i tempi»

«Basta con le chiacchiere. Ora vengo lì St. Tail!» - così dicendo Asuka si fiondò di corsa sull'espositore, arrampicandosi per raggiungere la ladra fantasma, che sorridendo, si scansò di scatto, passando letteralmente attraverso la figura di Kid che era posta al suo fianco - «Cosa? U-Un vero fantasma?!» - affermò impaurito lo studente delle medie, che non poteva credere a quello che stava vedendo.

«Un illusione?» - Hakuba colse subito quel trucco e si guardò intorno, in cerca della figura del ladro mancante, mentre rifletteva sullo stratagemma da lui usato - “Ma certo... Kid in realtà non è mai atterrato sull'espositore, ma da qualche altra parte ed ha utilizzato uno specchio o qualcosa del genere, per proiettare un'immagine di se, in direzione del piedistallo. Ma dove può essersi nascosto... dove?” - mentre Saguru rifletteva, anche Asuka giunse alle stesse conclusioni e si riprese dallo shock di poco prima, tentando di afferrare la ladra, che rimaneva ferma di fronte a lui.

«Non prendermi in giro!» - Asuka Jr. tentò di afferrare la ragazza, che però lo superò con un balzo, lanciando in aria qualcosa che aveva ripescato dal suo cilindro.

«Intanto vi restituisco il vero Diamante Stella» - disse per poi scendere dal piedistallo, correndo per la piazza in direzione della fontana che ne costituiva il fulcro dalla piazza.

 

«Ah! Il gioiello!» - Asuka Jr., per fortuna riuscì a prendere il diamante al volo, liberando poi un sospiro di sollievo; poco dopo scorse attaccato alla gemma un biglietto con su scritto - “Lascio il resto a te Asuka Jr. Ti prego di restituire il diamante al signor Toyotomi Shirai. Grazie infinite. - St. Tail”

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Letto ciò, il ragazzo prese atto della cosa,dunque guardò gli agenti ancora ammassati attorno alla teca ed alcuni di loro ancora balbettavano cose come “K-Kid...era trasparente” o “altro che ladro fantasma, quello è uno spettro”, al ché Asuka, dapprima confuso, poi sbottò - «Razza di imbecilli! Non state lì impalati, fermate St. Tail!»

Al coro del ragazzino, si unì anche Nakamori, che a dirla tutta era rimasto sbalordito quanto i suoi agenti, ma ripreso il contegno urlò a sua volta - «Giusto! Andate a prendere anche quel farabutto di Kid!»

Nel frattempo. Hakuba era giunto ad identificare il ladro, difatti urlò, orientandosi verso il suo nascondiglio - «Ti ho trovato... Kaitō Kid!»

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Allora l'aria fresca smosse il mantello del ladro, che sorrise beffardamente ad Hakuba - «Ottimo lavoro, anche se mi aspettavo ci saresti arrivato prima» - disse Kid spostando leggermente il cappello dagli occhi, per fissare per bene la sua controparte - «Evidentemente stai perdendo colpi... signor Detective»

«Hmph...» - Hakuba sorrise amaramente, in effetti si era fatto ingannare, da sei semplici sagome di cartone raffiguranti il mago in sei diverse angolazioni, della stessa posizione. Queste erano applicate alla lente dei riflettori, che dovevano essere state modificate in precedenza, applicando sopra il vetro originale, la sagoma e sopra di essa un altro strato di vetro opaco, di modo che, da spenti non si potesse notare alcuna anomalia, mentre una volta azionati, la sagoma di Kid sarebbe stata proiettata in 3 dimensioni lì dove ci si aspettava di trovarlo, ovvero accanto alla ladra Saint Tail - «E' stato davvero un trucco ingegnoso. Devo ammetterlo, non ci avevo pensato, ma questo non cambia le cose, questa, sarà la sera in cui Kaitō Kid terminerà la sua carriera da ladro. Dimentichi i cecchini appostati e pronti a sparare? Anche se volassi via in deltaplano, ti abbatterebbero senza alcuna esitazione.»

«Oh?» - Kid apparve sorpreso, ma sorrise subito dopo - «Tu dici?» - quell'affermazione fece capire ad Hakuba, che Kid avesse fatto qualche cosa per ovviare al problema, non fece in tempo a domandargli cosa, che lui glielo rivelò - «Quei ragazzi... non dovrebbero accettare tutto ciò che una bella cameriera di un bar, offre loro» - Hakuba a quelle parole dedusse che Kid aveva servito loro del caffè o qualche altra bevanda o cibo, contenente del sonnifero, per metterli fuori combattimento.

«Avrei dovuto immaginarlo» - sorrise il detective - «In questo caso, tornerò al mio intento originale: porterò la tua identità alla luce del sole, con le mie mani!» - affermò Saguru, scatenando una risata nel ladro fantasma.

«Credo che questa sera, ciò che dovresti esporre alla luce del sole, non sia la mia identità, bensì la verità riguardo a tutte queste copie del diamante che ti circondano.» - lo imbeccò Kid, fissandolo - «Otterresti risultati migliori, Detective. Comunque se ci tieni tanto, puoi sempre salire quassù per arrestarmi, se ne sei in grado» - lo sfidò il ladro.

L'investigatore allora, non se lo fece ripetere ed affermò - «Se credi che mi tiri indietro, sei fuori strada!» - disse avanzando di corsa verso la fontana, fu allora che gli agenti si mossero come un banco di pesci in quella direzione, dove sopraggiunse la ladra Saint Tail che agile come un felino, scalò la fontana e si accostò alla cima di essa, dove si trovava appunto anche Kid; quando i due ladri furono entrambi sulla vetta della fontana, la stessa si attivò improvvisamente, impedendo ad Hakuba di tentare di raggiungere il ladro ed agli agenti di seguire la prestigiatrice.

«Maledizione!» - affermò stizzito Saguru, mentre Asuka Jr. sopraggiunse poco dopo, sbraitando come un ossesso.

«St. Tail! Scendi giù, sfidami! Non crederai si cavartela in questo modo!»

La ladra in nero sorrise - «Spiacente, Asuka Jr., ma questa sera, sono stata solo per restituire un diamante rubato. Il resto lo affido a te, sono sicura farai un ottimo lavoro.»

«Di che cosa parli? Quel diamante non era stato Kid a rubarlo?» - domandò confuso il detective delle medie, che non era a conoscenza dell'avviso recapitato a Nakamori, in cui appunto rivelava che quello esposto al museo Seika giorni prima, fosse un falso. Nakamori infatti aveva pensato di tenere nascosta la vicenda, per evitare, che la notizia del furto generasse troppo clamore nell'opinione pubblica.

L'accusato del furto, stava per prendere la parola, ma Hakuba lo precedette. Saguru infatti stava rigirando una copia del diamante in un fazzoletto, dove appunto veniva rivelato che le copie erano di proprietà del signor Kusakabe - «In un certo senso...» - disse dunque Saguru, che notò che la scritta sul diamante falso, col ripetersi dei movimenti, cominciava a sbiadire - «Anche se può sembrare che sia stato Kid il primo a rubare il diamante, questo non è completamente vero. Kid si è impossessato di un falso. Qualcuno, infatti, aveva preparato anticipatamente, tutte queste repliche della “Lacrima di Maria”, in modo da poterle smerciare sul mercato nero,ad un prezzo elevato, spacciandole per vere. E' una truffa di vecchio stampo. Quando gli acquirenti comprendono che il diamante ottenuto è un falso, non possono recarsi dalle autorità, o sarebbero loro a passare guai, per primi. In altre parole, Kid e St. Tail sono stati dei pretesti per mettere in atto questa truffa, come non si può denunciare un falso acquistato sul mercato nero, non si può denunciare neppure di possedere un diamante rubato, dico bene?» - disse alzando la testa e fissando il ladro in bianco, che semplicemente sorrise al suo discorso.

«Ma se è così, allora chi sarebbe il responsabile di questa truffa?» - chiese Asuka Jr. ancora confuso.

Hakuba sorrise, con l'aria di chi aveva capito tutto, dipinta sul volto, voltandosi verso un uomo, che per tutto il tempo, era rimasto a fissare la scena in silenzio, in un angolo poco lontano da lì nella piazzetta, sorvegliato da un agente - «Un truffatore, che ha tentato di mascherare le sue malefatte, sottraendo il diamante per vie legali. Ossia acquistandolo. E' esatto, signor Rintarō Kusakabe?»

«Ottime deduzioni giovanotto» - rispose la voce di un uomo, che si avvicinò alle spalle di Hakuba dandogli una pacca sulla spalla. Questo era identico ad Asuka Jr., si trattava infatti di suo padre, il Detective Asuka.

«Detective Asuka!?» - esclamò Nakamori - «E lei da dove sbuca?» - domandò stranito non spiegandosi da dove fosse giunto l'uomo, visto che tutte le vie d'accesso alla piazza erano state bloccate già verso le 20:30, dal far entrare qualcuno, di non autorizzato all'interno della piazza, con l'unica eccezione per Hakubam che l'aveva avvisato in anticipo della sua presenza.

«Ba-Babbo? E tu che ci fai qui?!» - domandò incredulo Asuka Jr. che non si aspettava di vederlo lì.

«Oh, figliolo» - sorrise l'uomo baffuto al ragazzo - «Il caso del furto al museo, ha avuto sviluppi davvero interessanti, Ecco cosa ci faccio qui» - disse sbrigativamente il detectice, per poi rivolgersi all'uomo con il quale il figlio del questore Hakuba, stava parlando fino a poco prima - «Se questo signore, non risponderà da sé, ci penseranno le prove che abbiamo raccolto ad incastrarlo. Qualche giorno fa, infatti, ci sono stati movimenti sospetti nella zona del molo. Uno dei magazzini, che è risultato appartenere al signor Kusakabe, era stato derubato, ma non ne è conseguita alcuna denuncia. Possiamo ipotizzare che avesse nascosto lì le copie del diamante, in attesa di venderle. Ho ragione, signor Kusakabe?»

Kusakabe, oramai con le spalle al muro, affermò stizzito - «Ormai è inutile accampare scuse, pare»

 

 

 

 

POV Meimi/Kaito

L'uomo venne dunque ammanettato e portato via dal detective Asuka, lasciando nuovamente gli agenti, Nakamori, Asuka Jr. e Hakuba, alla caccia dei due ladri-prestigiatori.

Prima di tornare ad occuparsi del suo rivale però, Hakuba notò il drone della stazione Tv e sorrise nella sua direzione, scompigliando il suo ciuffo castano e recitando la sua celebre frase, per l'estasi delle fanciulle presenti in piazza, che sicuramente seguivano lo streaming online - «Tutto quanto è alla luce del sole» - a quella frase, un boato tremendo si innalzò dall'esterno della piazza, che fece spaventare Asuka Jr. in quanto non si aspettava nulla del genere.

Saint Tail, osservando quella scena dall'alto rise - «Bé, che dire... se un giorno la sua carriera di Detective fallisse, potrebbe tentare come attore»

Il viso di Kid allora assunse un sorriso ironico seguito da un lieve tic all'occhio destro. SI rivolse dunque alla ragazza domandando - «Sono serio...puoi prendertelo, se vuoi»

«Mi dispiace, non ne ho bisogno» - sorrise allegramente la ladra-prestigiatrice. Lei aveva già Asuka Jr.

«Ah... che peccato» - ridacchiò nervosamente Kid, per poi pensare tra sé e sé - “Tutto quanto è alla luce del sole, un corno! Siamo stati noi a fare tutto il lavoro. Vedi di darti meno arie, Bastardo di un Hakuba”

Kid a quel punto si schiarì la gola, attirando l'attenzione delle persone che erano al di sotto della fontana - «Bene, Signori, sembra proprio che tutti si sia risolto per il meglio, quindi, vi prego di prepararvi...» - disse aprendo le braccia - «...al Finale di questa sera»

St. Tail a queste parole affiancò il collaboratore sulla parte più alta della fontana, proseguendo - «Vi mostreremo un numero unico nel suo genere, un miracolo d'illusionismo»

««Godetevi dunque “La sparizione del Ladro Fantasma”»» - dissero all'unisono, per poi mettersi l'una contro la schiena dell'altro, indicando ognuno con la mano a palmo aperto di fronte a se, in maniera teatrale.

«Aspetta un attimo Kaitō Kid!» - Hakuba richiamò l'attenzione del ladro, che dunque gli rivolse lo sguardo con aria interrogativa.

«Urlare in questo modo durante uno spettacolo è piuttosto scortese, signor Detective» - lo riprese il mago, con un sorriso superbo in viso - «Non eri proprio tu che desideravi, che ponessi fine al mio circo?» - proseguì provocandolo il ladro - «Dovrei attendere la tua approvazione adesso?» - affermò sarcastico, per poi dare all'investigatore diritto di replica.

«Ah, come sono maleducato, hai ragione. Desidero tu ponga fine al tuo circo, ma per mano mia» - rispose con aria di sfida il giovane Detective.

«Oh, ma certo. Sono curioso di vederti all'opera.» - replicò a sua volta il ladro dal mantello bianco - «Attenderò con ansia che arrivi quel giorno, signor Detective. Fino ad allora, fa del tuo meglio. Io aspetterò sempre» - ricambiò lo sguardo Kid,

«Quel giorno, arriverà molto presto, non temere. Ti catturerò di sicuro» - ribatté Hakuba.

Kid sorrise di rimando all'affermazione Hakuba. Lui non era l'unico che gli dava la caccia, ma era l'unico – non contando Nakamori – che aveva espresso apertamente l'intenzione di catturarlo e rivelare la sua identità a tutti i costi.

La rivalità che aveva con Hakuba, non era neppure lontanamente paragonabile a quella che aveva con il giovane detective dell'Est o con l'Ispettore Nakamori.

Kudo era come la volpe che vuole arrivare all'uva. Il loro era un confronto d'astuzia raffinato. Il genere rivalità, che trae la propria forza dal piacere dalle sfide che si ripetono e per la quale, arrivare ad una conclusione, significherebbe archiviare un divertimento sempreverde che porterebbe inevitabilmente alla noia. Quella con Nakamori, seguiva lo stesso principio, anche se il divertimento in questo caso era unilaterale, dal momento che riguardava solamente l'Ispettore stesso – come aveva dimostrato in svariate occasioni -. Quella con Hakuba invece era differente dalla prima, poiché l'obbiettivo di Saguru era smascherare il ladro, e nulla più. Questo lo rendeva pericoloso ed allo stesso tempo, rendeva appagante la sfida, poiché ogni vittoria su Hakuba, significava un altro colpo per Kid e la possibilità di continuare la ricerca di Pandora, almeno fino al loro prossimo scontro. La loro era una relazione pericolosa, ma non per questo la si doveva sottovalutare, anzi. Era una lotta all'ultimo, in cui Kid, doveva assicurarsi sempre, di non essere l'ultimo a cadere.

Kid dunque sorrise riprendendo la parola - «Se non ci sono altre interruzioni, allora-» - non fece in tempo a concludere la frase che una seconda voce lo interruppe,

«Aspetta St. Tail!» - urlò Asuka Jr., attirando l'attenzione della ladra.

Quest'improvviso sopraggiungere del ragazzo, irritò Kaito che assottigliò lo sguardo sbuffando - “Questa cosa sta andando troppo per le lunghe per i miei gusti. Almeno mettetevi d'accordo, no?”

St. Tail allora replicò con il sorriso in volto - «Non hai sentito, ciò che è stato detto poco fa, Asuka, Jr.? Urlare in quel modo ed interrompere mentre qualcuno parla, è davvero qualcosa di scortese.» - lo rimproverò la maga, dando man forte a Kid, in quella circostanza.

«Accidenti» - Asuka si vergognò un po del suo atteggiamento, ma si riprese dopo qualche istante - «Non ha importanza, ho una domanda, perciò rispondimi St. Tail!» - affermò seriamente il ragazzo per poi continuare - «Perché hai fatto tutto questo? Perché partecipare ad uno spettacolo in pompa magna solo per smascherare quell'uomo? Hai già fatto cose simili in passato. Allora perché questa volta hai preso parte a tutto ciò? Rispondimi!»




La ladra sorrise. In effetti era vero. In passato aveva già sventato crimini dal genere, con le sue sole forze ed aveva raramente eseguito grandi numeri di fronte ad un pubblico numeroso. Quindi era insolito da parte sua. Poco dopo St. Tail rispose ad Asuka Jr. - «Mi chiedi perché?» - ripeté - «Oh? Ma non te lo avevo già detto una volta... Asuka Jr.?» - chiese in modo criptico la ragazza, mentre la pressione dell'acqua della fontana aumentò improvvisamente, schizzando gli uomini a terra.

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«Perché...» - disse la ragazza.

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«...i ladri fantasma sono...» - proseguì Kid, quasi come se si fossero accordati precedentemente, proprio come quella sera al museo Seika.

««Audaci e Magnifici!»»

Mentre i due ladri pronunciavano questa frase, l'acqua della fontana coprì del tutto le loro figure, facendole divenire solo sagome sfocate, che si dissolsero, sgretolandosi sotto gli occhi degli agenti e degli investigatori, che non poterono credere ai loro occhi. La fontana poi smise di colpo di erogare acqua, mostrando appunto, che i due si fossero effettivamente volatilizzati.

««S-Sono spariti»» - dissero all'unisono Nakamori ed Asuka, quando videro che oramai, sulla fontana, non era rimasto più nessuno.

Hakuba allora alzò lo sguardo al cielo, sorridendo - «Ma certo... era così evidente» - mormorò Hakuba, mentre Asuka Jr. continuò a guardarsi un po intorno, per poi lanciare uno dei suoi, ormai noti, urli.

«Maledizione! Non la farai franca. Saint Tail!»

 

In quanto a Meimi, stava venendo trasportata da Kaito, come fosse stata una passeggera. Una volta lontani dalla piazza, finalmente, la ragazza, liberò un sospiro di sollievo - «E stato divertente! In più è andato tutto liscio come l'olio. Che gran successo!» - esclamò entusiasta la ladra-prestigiatrice, rispetto all'esibizione appena terminata.

Era andato tutto, proprio come da loro pianificato: Una volta giunti in cima alla fontana, approfittando della distrazione dei presenti, dovuta all'arresto di Kusakabe, i due ladri, avevano posto al loro fianco, due sagome fatte di carta di riso. Mentre pronunciarono la frase di chiusura ad effetto, ovvero quando la pressione della fontana, si fece maggiore, coprendo la visuale dei maghi, allora i due raggiunsero la sommità di uno dei riflettori con un balzo e spiccarono il volo con un Jetpack di cui Kid si era equipaggiato, mentre le sagome di carta si scioglievano a causa dell'acqua.

L'idea del Jetpack era stata di Jii, che se lo era fatto prestare da quel professore suo amico, pensando che sarebbe potuto tornare utile in qualche modo, mentre Meimi, aveva cambiato i settaggi della fontana della piazza, introducendosi nel municipio e cambiando gli orari, dell'attivazione e la pressione, come avevano concordato, studiando insieme i dettagli, riguardanti, l'idea che Kaito, aveva avuto per l'occasione.

Come da programma, avevano attuato i loro trucchi, senza alcun tipo d'intoppo ed una volta lontani dal centro, Kid atterrò sul tetto di un abitazione, poco lontano da dove aveva parcheggiato la sua moto.

Una volta che i due si furono sistemati su quel tetto, Meimi si stirò e sorrise - «E' stata un impresa veramente insolita per me» - confessò la la ragazza - «Sicuramente, Papà sarà impressionato. Dirà sicuramente qualcosa come: “Wow, davvero dei trucchi ben congegnati. Devo provarli una volta o l'altra”, o cose del genere» - Meimi disse tutto ciò, senza pensarci troppo, ma ovviamente quelle affermazioni, non sfuggirono alle orecchie di Kaito, che incuriosito cercò di farsi spiegare meglio la situazione.

«Come? Per caso... tuo padre è un mago?»

«Huh?» - Meimi si rese conto solo in quel momento di quel che aveva detto e si grattò la nuca imbarazzata - “Ah, accidenti... che guaio” - si rimproverò mentalmente per poi dirsi che dopo tutto quello che era successo, forse non c'era motivo di accampare scuse. In fondo non avrebbe fatto nomi, quindi rivelarglielo, non sarebbe stato poi così grave - «B-Bè, sì. Mio padre è un mago in effetti» - ridacchiò la ragazza.

Kaito assunse un espressione sorpresa per poi sorridere - «Ma dai!» - affermò. Per un momento, Kuroba, ricordò le parole di Akako, sul essere attento e giudizioso con le parole. Probabilmente, la strega si riferiva a questo genere di situazioni. Il mago ad ogni modo sorrise alzando le spalle - “Non credo possa succedere qualcosa di male” - pensò tra sé e sé il mago - «Che coincidenza, anche mio padre, era un mago»

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«Davvero?» - replicò Meimi stupita e con un gran sorriso in volto - «Incredibile!» - replicò.

«Eh...già» - ribatté Kaito - «Tutto quello che so, è stato mio padre ad insegnarmelo»

«Oh?» - Meimi, alzò lo sguardo al cielo sorridendo - «Doveva essere davvero un mago formidabile eh?»

«Lo era» - affermò Kid, senza aggiungere di più. La bravura di suo padre, era qualcosa, che lo aveva sempre ispirato e che sempre avrebbe continuato a farlo.

La ladra sorrise, osservando il ladro, notando un po di malinconia nella sua ultima affermazione - «Sicuramente sarebbe molto fiero, di sapere che i suoi trucchi, siano ora nelle mani di un mago del tuo calibro.» - lo rassicurò St. Tail - «Anch'io vorrei diventare brava quanto mio padre, un giorno.»

«C'è la farai» - sorrise Kaito - «Credo tu sia già un ottima maga, oltre che una straordinaria ginnasta»

A Meimi, sfuggì una lieve risatina - «Grazie mille. Per quanto riguarda l'agilità, quella è eredità di mia madre» - confessò la giovane - «Molto tempo fa, anche lei era una ladra fantasma, almeno finché non conobbe mio padre. Quando s'innamorarono, mia madre smise di fare la ladra, ma volle comunque trasmettermi la sua abilità nella ginnastica, che sfruttava durante le sue varie esperienze nei furti»

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Sentendo ciò, Kid le rivolse uno sguardo sconvolto. Quella situazione, sembrava davvero molto simile a ciò che era successo ai suoi genitori - «Aspetta un attimo...» - disse il moro, attirando l'attenzione della castana dalla lunga coda - «Tua Madre era una ladra?!»

Meimi annuì - «Esatto. Si faceva chiamare Kaitō Lucifer» - affermò orgogliosa, per poi controbattere, notando l'espressione strabuzzata del ladro - «Qualcosa non va?» - chiese.

«Ah, no» - sorrise il ladro - «E che anche mia madre, circa 18 anni fa, prima di conoscere il mio Babbo, era una ladra. Era conosciuta come “Phantom Lady”. Davvero assurdo, eh?» - rise il giovane Kuroba.

«Non ci credo!» - sorrise Meimi rialzandosi di scatto, elettrizzata - «Sembra quasi fatto apposta» - ridacchiò lei.

«Già» - concordò Kid, per poi fare un lieve inchino verso di lei, facendo apparire nella sua mano destra, una rosa rossa - «Sembriamo proprio assomigliarci molto, noi due» - le sorrise il mago del chiar di luna.

St. Tail accettò il dono di Kid, rigirando il fiore scarlatto tra le mani. I due ladri chiacchierarono per un po, su quelle che erano le analogie che avevano scoperto e si divertirono o parecchio. Il destino era proprio un burlone, se ci si metteva d'impegno.

«Quindi tuo padre, ha in programma uno spettacolo di magia, la prossima settimana? Fantastico, farò sicuramente un salto a vederlo» - si propose Kaito, una volta appresa la bella notizia.

«Esatto. Più precisamente, il prossimo Giovedì sera» - lo informò Meimi - «Mi farebbe piacere se venissi. Potresti portare con te anche quella ragazza. I posti non sono prenotati» - sorrise ottimista, riferendosi implicitamente ad Aoko, intuendo che tra loro due, ci fosse qualche tipo di legame.

Kaito sussultò sorridendo, cogliendo l'allusione della giovane ladra - «M-Mah... forse»

Meimi, sorrise nuovamente a quella risposta e poco dopo, in lontananza, il pendolo del municipio della città, rintoccò le 23. Kaito, quindi, che si era messo a sedere, accanto a St. Tail, quando i due si erano messi a chiacchierare. Si rialzò, sistemandosi giacca, mantello e cilindro, spazzolandosi poi i pantaloni bianchi con la mano.

«Bé, in ogni caso, come si suol dire tutto e bene ciò che finisce bene» - sorrise Kid, rivolgendo lo sguardo a St. Tail che sorrise di rimando.

«Già. Kusakabe è stato arrestato e Toyotomi, riprenderà sicuramente possesso del suo prezioso cimelio di famiglia. Tutti hanno avuto il proprio lieto fine»

«Tutti eccetto i nostri investigatori, per meglio dire» - precisò Kid, divertito e Meimi annuì - «Credo proprio, sia giunta l'ora dei saluti, signorina St. Tail» - aggiunse in coda Kid, mettendo le mani in tasca.

«Così pare. Si è fatto piuttosto tardi in effetti.» - concordò la giovane Haneoka, mettendo le mani dietro la schiena, in maniera composta - «Ancora grazie di tutto, Kaitō Kid» - quest'ultimo, sorrise e poi si voltò, con l'intenzione di scendere in strada, liberarsi del costume e poi sfrecciare via sulla sua moto, in direzione di casa, tuttavia, la voce della ladra-prestigiatrice, lo fermò, prima che potesse farlo - «Comunque, io sono Meimi Haneoka, ho 14 anni e frequento la scuola media St. Paulia, lieta di conoscerti»

Kid allora si voltò e sorridendo ricambiò la presentazione - «Io Kaito Kuroba, ho 17 anni e frequento il Liceo Ekoda, è un piacere»

«Piacere mio, Kuroba-senpai» - sorrise Meimi, di rimando.

«Spero di rincontrarti presto, in occasione di un nuovo colpo, signorina Haneoka» - Kaito le fece un cenno che la ragazza ricambiò con un inchino.

«Va bene anche solo Meimi. Sì, mi piacerebbe tanto» - ribatté la studentessa delle medie, con aria allegra.

«A presto allora» - si augurò Kaito, aprendo il suo deltaplano con la pressione dell'interruttore apposito, era pronto a planare in strada, tuttavia, la voce di Meimi, lo fermò ancora una volta.

«Ecco...» - di azzardò la ragazza, mentre Kuroba le rivolse ancora lo sguardo - «Potrei, chiederti un piccolo favore?» - gli domandò la ragazza a mani giunte inclinando la testa da un lato.

«Huh?» - l'espressione di Kaito si fece stranita, mentre Meimi, si accinse a spiegargli quale fosse, il favore in questione.


 

 

 

Intanto la piaccia centrale di Seika, finì con lo svuotarsi dal conglomerato di curiosi accorsi appositamente per lo spettacolo dei due ladri fantasma. Tra tutte le persone, che erano li presenti quella sera, una ragazzina dai capelli biondi corti e la divisa dell'accademia cattolica St. Paulia, stava rincasando, passando per la via principale. Aveva assistito a quella che riteneva una “buffonata”, per una sola e semplice ragione. Il detective che si occupava del caso della ladra-prestigiatrice, Daiki Asuka Jr. Quel ragazzo, perennemente ossessionato da St. Tail, che se la faceva sfuggire ad ogni occasione, ma che allo stesso tempo, la ragazza non poteva smettere di ammirare, per la sua grande determinazione e forza d'animo.

Rina, avanzò per la via principale, in direzione del municipio, dov'era situato l'appartamento, che il sindaco, suo zio, aveva riservato per lei. Mentre camminava, Rina, calciava ritmicamente una lattina di soda oramai vuota, lasciata in terra, da qualche maleducato, mentre era immersa nei suoi pensieri.

«Ah accidenti!» - sbuffò ad un certo punto la bionda, calciando con forza la lattina, che andò a colpire un palo della luce in lontananza - «Stupido Asuka! Sempre fissato con quella ladra, eppure quando ne ha l'occasione, se la lascia scappare. Quanto mi da il nervoso» - disse stingendo i pugni, per poi avvicinarsi barcollando al suddetto palo, appoggiandovi un braccio per sostenersi - «Se solo ti guardassi un po più in torno e riuscissi ad accorgerti di me.» - disse a bassa voce la ragazza, illuminata dalla luce del lampione che la sovrastava - «Non chiedo poi così tanto. Se proprio non ti vado a genio... permettimi almeno di aiutarti.» - proseguì nel suo soliloquio, la giovane Takamiya - «Ti chiedo solo questo Asuka. Vorrei solo poterti stare vicino. Eppure tu... eppure tu...»

Rina cominciò a singhiozzare, poggiando la fronte alla struttura verticale che le si parava davanti, ripetendo di tanto in tanto, con voce rotta - «Stupido, stupido Asuka!» - mentre le lacrime, scivolavano sulle sue guance, posandosi rotonde, sull'asfalto, ai suoi piedi.

D'un tratto nel silenzio, una voce maschile, pronunciò - «Le lacrime non si intonano al suo viso delicato, signorina»

Rina sussultò, alzando si scatto la testa, per andare ad osservare verso l'alto, da dove le parve, che provenisse. Lì Takamiya, vide in piedi la figura di un uomo vestito di bianco, con un cilindro in testa ed un mantello svolazzante, allora sgranò gli occhi e balbettò, indietreggiando sorpresa - «Tu... tu sei... K-Kid» -disse per poi asciugarsi dal volto le lacrime, il più velocemente possibile.

Quest'ultimo, saltò dunque giù dal lampione, ricadendo in ginocchio, con il suo tipico sorrisetto sfrontato in viso - «Corretto» - pronunciò, alzando la testa così da fissare la scolara delle medie dritta in viso.

Takamiya, ancora con gli occhi lucidi, mostrava un'espressione diffidente ed aveva alzato le mani istintivamente, come a proteggersi da quello sconosciuto, del quale non sapeva assolutamente nulla.

Kid le sorrise benignamente, poi, con il suo tipico fare da gentil uomo, afferrò delicatamente la mano della studentessa - «Aspetta- Che credi di-» - balbettò confusa Rina, mentre Kid eseguì nei suoi confronti un elegante baciamano.

«Quel detective non ha un minimo di tatto» - pronunciò il ladro, sciogliendo adagio la presa sulla mano della ragazzina, tornando a rivolgerle lo sguardo - «se può permettere che una così bella signorina, scoppi in lacrime. Evidentemente non vi merita. Non vale la pena, soffrire per quel genere di persone.» - disse per poi sorridere, il ladro fantasma, porgendo alla ragazza una rosa bianca, che sembrò brillare, alla luce artificiale - «Signorina Rina Takamiya.»

La giovane, arrossì di colpo, incontrando lo sguardo del ladro, ed accettando il suo dono. Questo nel mentre si alzò aggiungendo - «Quell'investigatore... Asuka Jr., sta sprecando una grande occasione...» - dichiarò Kid , calandosi sugli occhi il cappello - «Mah, immagino che lo capirà quando sarà troppo tardi» - disse sorridendo, mentre Rina, ancora impressionata, tenne per qualche istante lo sguardo fisso sulla rosa, che le era stata donata.

Il mago allora ne approfittò per allontanarsi, furono infatti i suoi passi ritmati, ad attirare l'attenzione della giovane, che vedendolo andarsene, lo richiamò - «A-Aspetta! Kid!»

«Si è fatto tardi» - ribatté il ladro - «E' meglio se ritorna subito a casa» - le raccomandò il ladro - «Arrivederci, Signorina»

Rina tentò di inseguire la figura dell'uomo, ma questa, dopo quell'ultima frase, si dileguò in uno storno di colombe bianche, sotto gli occhi increduli ed ammirati della giovane Takamiya, che quando fu nuovamente sola, non poté far altro che guardare quel fiore, che le era stato così gentilmente offerto, con un luminoso sorriso sulle labbra.

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«Grazie... Kaitō Kid» - pronunciò la ragazza, osservando il fiore,alla pallida luna piena

 

 

 

 

 

 

«Bene, ed anche questa è andata»

Kid sospirò soddisfatto, mentre, con il suo fidato deltaplano, si era messo sulla via del ritorno, concludendo finalmente quella serata, così movimentata. Dopo la magia delle colombe, con cui aveva distratto la ragazza, il mago ne approfittò per allontanarsi e raggiungere il tetto di un'abitazione, così da poter spiccare il volo, mettendosi in viaggio. Quello era stato solo un piccolo fuori programma, niente di eccezionale. D'altra parte, non c'era nulla di male, nel aiutare una collega, giusto?

 

«Ti supplico!» - aveva esordito Meimi giungendo le mani e chinando leggermente il capo, per rafforzare le sue parole - «Durante il colpo al museo, avrai sicuramente notato, quella ragazza dai capelli biondi e corti, che non si staccava un attimo da Asuka Jr. no?» - Kid aveva annuito a quella domanda retorica da parte di lei - «Bene, quella è Takamiya Rina, la nipote del sindaco e come è chiaro, è innamorata di Asuka Jr. e non fa che dargli il tormento.» - spiegò Meimi un po imbarazzata, per la richiesta che si accingeva a fargli - «Q-Quindi ecco... stavo pensando... Kuroba-senpai... emh, volevo dire... Kid è molto apprezzato dalle ragazze giusto? Quindi... ecco... mi stavo chiedendo se potessi persuadere Takamiya a lasciar perdere Asuka Jr., o qualcosa del genere... con qualche pretesto... ecco... » - Kaito sorrise alla richiesta della ladra, aveva intuito che per Meimi, quel giovane investigatore era importante. Capiva perfettamente come si sentiva, dunque decise di aiutarla.
 

Ripensando a tutto ciò, Kaito alzò gli occhi alla luna, sospirando ancora una volta, ma più amaramente di poco prima - «... però... sarebbe bello, se anche io avessi qualcuno dalla mia parte, in grado di darmi una mano con il mio di “terzo incomodo”» - disse, riferendosi ovviamente ad Akako, la sua messaggera di sventura, nonché “tentatrice” personale. Dopo qualche istante di rammarico, per la sua condizione di svantaggio, rispetto a quella della ladra fantasma in mero che poté beneficiare del suo intervento, altri pensieri si presentarono alla mente di Kaito, che intanto si stava lasciando la città di Seika alle spalle.
 

«Ah già...» - ricordò di colpo Kaito, nel mentre che rimuginava - «Credo proprio che mi toccherà chiedere a Jii-chan di recuperare la mia moto, domani.» - si disse, per poi alzare le spalle - «Oh, bé... pazienza!»

 









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«Salve a tutti lettori. Qui è Kaitō Kid questo incontro tra due ladri-prestigiatori, è ora giunta alla sua conclusione. Cosa ne pensate?»

«Salve a voi, sono Kaitō Saint Tail. Spero davvero che lo spettacolo vi abbia entusiasmato. Io mi sono divertita veramente tanto!»

«Speriamo di avere dei vostri feedback al più presto»

«Dopotutto il coinvolgimento del pubblico è vitale per un mago.»

««Detto questo, noi vi salutiamo e vi ringraziamo per essere arivati sin qui. See you next Time. Non fatevi scappare l'illusione»»












L'Angolo dell'Autrice:
Con questo capitolo, qiesto piccolo Cross-Over si conclude.
Come trama non è poi tutta questa originalità, ma volevo proprio operare un incontro tra questi due ladri fantasma che hanno diversi punti in comune tra loro.
Questa storia non avrà nessun "extra" (come faccio da un paio di FF a questa parte), perché non mi è venuto in mente nulla da sviluppare.
Cosa ne pensate? Fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione, se vi va. Alla prossima! Un saluto.  -Irene_Violet.









Riferimenti:
Immagini
•Kid dall'OP n° 1 di Magic Kaito 1412
•KId dall'OP n° 2 di Magic Kaito 1412
•Kid dall'EP n° 16 di Magic Kaito 1412
•St Tail dall'EP n° 5 di Kaitō Saint Tail
•St Tail dall'EP n°11 di Kaitō Saint Tail
•Kaitō Lucifer dall'EP n° 40 di Kaitō Saint Tail

Testo
•EP n° 10-11 di Magic Kaito 1412
•EP n° 19 di Magic Kaito 1412
•Frase finale della Previw di Magic Kaito 1412
•Frasi della Character song "It's Showtime" di Magic Kaito 1412.

Originali
•Biglietto St. Tail
•Pallone KID & St. Tail.


 
   
 
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