Videogiochi > Corpse Party
Segui la storia  |       
Autore: Anown    30/09/2017    0 recensioni
Sachiko annoiata, decide di dare a Morishige tre possibilità di trovare Mayu e uscire dalla Heavenly Host, ma il ragazzo avrà veramente l'opportunità uscire di lì o si tratterà solo di una scusa per procurargli tre wrong and?
Questo è il mio primo tentativo di scrivere qualcosa con più di un capitolo quindi mi farebbe molto piacere ricevere almeno una recensione anche negativa e anche in ritardo. Avvertenza, non sono particolarmente brava, ma spero di fare qualcosa di abbastanza o semi decente.
Inizialmente la storia doveva essere una specie di raccolta (specie perché non si trattava di storie a se, e dovevano essere sono tutte collegate tranne una, forse) ispirati ad alcune parti di book of shadows (quindi spoiler) invece alla fine ciò che nella mia testa entrava in un capitolo in realtà non ci stava affatto... insomma ad una raccolta non ci somiglia più molto... ansi, probabilmente non ci somiglia affatto.
Nota: in corsivo sono scritti i pensieri dei personaggi.
Coppie: Mayu/Morishige, Fukuroi/Mitsuki accenni: Kizami/Yuka, Sachiko/??? non è proprio serio, Sachiko è troppo piccola per queste cose...
Nota di Sachiko: piccola? è più di trent'anni che ho sette anni!
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mayu Suzumoto, Mitsuki Yamamoto, Sachiko Shinozaki, Sakutaro Morishige, Yuuya Kizami
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sotto il velo sta la sposa.


Kizami stava inseguendo Yuka, la quattordicenne era troppo lenta e lui l’avrebbe sicuramente catturata se…
-Un lolicon… che fastidio. Yoshikazu, uccidilo e fanne un bel manichino, al laboratorio di scienze ne manca uno.- ordinò Sachiko…

Poi quando il tempo venne riavvolto la prima volta…

-Ora sembra addirittura innamorato della ragazzina… il livello lolicon è salito… Yoshikazu, sai cosa fare!-

Poco prima che iniziasse la nostra splendida(citazione necessaria) storia...

-In fin dei conti penso che Morishige sarebbe un buon collaboratore, gli serve solo la spinta giusta. Potrei giocarci un po’…- riflettè ad alta voce Sachiko.
-Ma… Kizami sarebbe più adatto… e non gli servirebbe neanche una spinta…- fece notare Yuki. -Come mai sembri avere una simpatia particolare per quel ragazzino?- domandò perplessa.
-Uhm… simpatia? io sono un tipo imparziale!- rispose infastidita Sachiko. -Per dimostrarlo e non fare favoritismi lascerò a Kizami la memoria quasi intatta, chissà che questo non comporti qualche conseguenza interessante…-
-Ehm… ti dico che non dimostreresti niente…-

Tempo dopo...

-Prima ti lamentavi di Kizami che era un lolicon… e ora vorresti sposare Morishige?- domandò la bambina fantasma quasi inorridita -C’è qualcosa nel tuo ragionamento che non quadra.-
-Infastidire qualcuno a cui non interessi è più divertente.-
-…-

Tempo presente...

-Quindi… Kizami ha rapito il mio fidanzato…- realizzò delusa la bambina dopo essere tornata con sua madre e Yuki nel posto in cui aveva lasciato Morishige. -Ok, non avrei dovuto essere così imparziale e dare a Kizami un trattamento speciale.-
-…Ti rendi conto che imparziale e trattamento speciale cozzano?-
-Yoshikazu, va a recuperare il mio fidanzato e… procuragli anche un testimone di nozze!- Ordinò la piccola tutta giuliva. Yuki aveva perso le speranze, ma del resto perché provava a ragionare con lei?


A causa del forte senso di nausea che sentiva, Morishige fu costretto a stendersi sul pavimento umido e appiccicaticcio.
M-ma che è successo? Un attimo prima cerco inutilmente di trattenere Kizami, perdo conoscenza e l’attimo dopo Kizami è privo di sensi e io sono ridotto in questo stato!
Nonostante normalmente la puzza di decomposizione non gli provocasse alcun fastidio in quella situazione trovarsi steso con resti umani vari a poca distanza non era proprio l’ideale, ma almeno la posizione lo aiutava a calmarsi oltre a farlo sentire un po’ meglio.
 Lasciamo perdere… Alzò le mani verso l’alto e fissò le schegge che emergevano parzialmente dai palmi e i polpastrelli, alcune erano davvero grosse… Cominciò a togliersele una per una, qualcuna era più dolorosa e ostinata a rimanere ferma dov’era delle altre. Tutto a causa di Sachiko e della sua meravigliosa trovata! Se non fosse stato per quella non mi sarei allontanato dalla stanza delle torture e… Ma che vado dicendo? Volevo davvero rimanere in quel posto? Voglio davvero perdere completamente me stesso? Gusti particolari o no non sono un assassino… n-non… non lo ero… C-che cosa ho combinato? Tutti quelli che ho ucciso e tutti quegli spettri che ho ferito mi staranno guardando e condannando ora! …E me lo merito... Quando ho cominciato a uccidere ero decisamente fuori di me… ma quando ho continuato ero rinsanito almeno un po’ e a quel punto perché smettere? Una persona che sarebbe morta comunque in meno, una in più, che differenza faceva? Questo è ciò che ho pensato… non credo di poter dare tutta la colpa a quella bambina in fin dei conti… -M-mi dispiace… p-per tutto…- sussurrò con un filo di voce. -Anche per quelli che era già morti… non deve essere stato bello guardarmi senza poter fare nulla per difendervi… o comunque… difendere ciò che rimaneva di voi. Mi spiace di avervi insultati… aver scavato nella vostra carne per vedere quanto in profondità erano le ossa e di avervi fotografato senza chiedere il permesso... Ma sul serio, almeno per quanto riguarda voi io… io non sapevo che altro fare… non riuscivo a f-fermarmi!- ammise con difficoltà. -Anche se capivo di star distruggendo pure me stesso… sono imperdonabile.- finita l’ammissione il ragazzo si aspettava di sentirsi male, ma… Però, che strano… Il ragazzo sorrise realizzando qualcosa di inaspettato. Fa male, ma non così tanto… In realtà si rese conto che ciò che provava era una sorta di… sollievo? In qualche modo essere giudicati per qualcosa di grave che si sa di aver commesso è molto meno angosciante di essere giudicato in base a qualcosa di cui non hai colpa o a qualcosa che non è grave come sembra… è assurdo… Realizzò con amarezza. Si, ciò che ho fatto è vergognoso… lo è molto, ma almeno l’ho fatto per davvero! Non come quando ipotizzano che hai dei genitori che ti picchiano e che sei destinato a essere un poco di buono anche tu e tutto questo film mentale perché? Semplicemente perché non sei socievole e non riesci a fare amicizia facilmente! Quei maledetti… Non avrò tutto questo grande rapporto con i miei, ma non c’entra, va bene? È il mio carattere e loro erano solo delle persone noiose che mi giudicavano in fretta! Non mi davano neanche la possibilità di farmi conoscere, se non mi aprivo subito cominciavano già a giudicarmi e fare ipotesi campate completamente per aria! Quante volte mi hanno fatto ribollire lo stomaco per la rabbia! ...Ok… forse mi sono lasciato trasportare… ma per certi versi mi sento meglio e... e sono proprio condannato a essere un miserabile. Non riesco a sentire il dolore del senso di  colpa come dovrei. Ma sul serio, prendermi la responsabilità di una colpa commessa realmente è molto meno terribile di subire i film mentali di quei dementi e tutto ciò è paradossale! -Tranquilli… indipendentemente dal fatto che questo non vi appaia come il peso peggiore portato dal mio animo, avrete la vostra vendetta. Sono destinato a marcire qui… proprio come voi, ricordate?- Continuo a non essere sicuro che ci siate veramente, ma considerando che i vostri spiriti debbano essere comunque da qualche parte credo che vi arriverà qualcosa delle mie parole…
Ma in fondo non conoscevo nessuno di voi, forse è per questo che l’idea di  rimanere qui col vostro odio non mi procura particolare disagio...
-In realtà… ripensandoci… Credo che anche se avessi trovato il corpo di un mio conoscente per affrontare la cosa non avrei potuto far altro che convincermi che ormai quello era un involucro vuoto, non più la persona che conoscevo e non potevo farci assolutamente niente… forse però la cosa non  vi consolerà particolarmente.- Beh certo… poi se sarei veramente riuscito ad elaborare il lutto non lo so… di certo non nel suo caso… Il ragazzo si mise seduto sperando che non gli venisse più lo stimolo di vomitare.
In realtà una di voi la conosco molto bene. Si costrinse a ricordare mentre si grattava violentemente la base del collo. Con lei qui che cosa dovrei fare?
…Per quanto riguarda Sachiko invece, alla fine, credo che allontanarmi sia stato un bene… lontano dalla camera delle torture riesco a pensare più lucidamente almeno… ma non abbastanza.

Il ragazzo si alzò in piedi, ma rimase con la schiena appoggiata alla parete. Che cosa dovrei fare? Si domandò nuovamente poco motivato, poi si voltò verso una finestra vicina e la sua attenzione venne attirata da una vecchia tenda bucherellata. Si avvicinò e la prese. Mi domando perché il matrimonio sembri avere questo ascendente particolare sulle ragazze… davvero non capisco. Il ragazzo si mise la tenda in testa e guardò il suo riflesso alla finestra, faceva una strana smorfia sorpresa.
-Perché l’ho fatto? Che cosa stupida...- sospirò dando la colpa del proprio gesto alla stanchezza -Ma tutta la faccenda del matrimonio in se è stupida... Che sia colpa della società e dei residui della società precedente alla nostra? Beh, però Sachiko appartiene a una generazione precedente alla mia, quindi suppongo che risenta di più dell’influsso di certe tradizioni, anche se quando è morta era solo una bambina. Uhm… ma perché sto parlando a voce alta?- si chiese leggermente a disaggio. -E perché porto ancora questo in testa?- si portò una mano al capo per toglierselo, poi tentennò e lo lasciò dove stava. Si avvicinò nuovamente alla finestra e ricominciò a guardare il suo riflesso, sorrise un po’ malinconico. -E già… ci abituano fin da bambine all’idea che dovremo essere madri, ci regalano dei pupazzi dalle sembianze infantili a cui dovremo badare, delle bambole che dovremo abbellire e che dovrebbero ispirarci ad abbellirci, sembrare carine per attirare l’attenzione… carine e fragili… Fragili ci fanno sentire, oppure lo siamo veramente? Ci dicono che non possiamo stare da sole, che dovremo volere figli per forza… non volerne sarebbe innaturale… Siamo troppo fragili e spaurite per stare sole, quindi abbiamo bisogno di un uomo che ci protegga e in cambio noi baderemo alla casa e metteremo al mondo la sua prole.- emise un sospiro quasi acuto, ma dopo qualche istante rise divertito. -Però è rassicurante! Alla fine anche io mi sento una fragile bambina bisognosa di protezione quindi l’idea di vivere alle spalle di qualcuno che si deve prendere economicamente cura di me e che magari prenderà anche le decisioni al posto mio non mi da così fastidio… spero solo che si tratti di una persona abbastanza buona e nient’altro! E poi devo dire che sono anche molto carina così! Il velo mi dona e mi piace il contrasto che ha con i capelli scuri. Si, si. Le cose scure stanno davvero bene con le cose chiare! Credo di capire la piccola Sachiko! L’idea del matrimonio e di crearsi una famiglia è molto enfatizzata. Essendo lei morta molto piccola non ha potuto sperimentare molte cose e le sarà rimasta una forte curiosità.- disse allegramente, poi vide il riflesso di tre persone che si avvicinavano e si girò incuriosito per guardarle. I tre avevano uno sguardo sconcertato…

-M-Morishige… di cosa stai parlando?- balbettò atterrita Mitsuki.

-Ad… ad essere sincero… Mi fa molta più paura così!- squittì Ohkawa.

-A parte lo scherzo, potrebbe essere posseduto… direi di essere cauti, magari è un’entità pericolosa.- suggerì Fukuroi dopo un attimo di completo smarrimento.

-Ciaaao.- cantilenò il ragazzo con voce sottile.

-Fa venire i brividi!- disse Ohkawa a bassa voce. Mitsuki cominciò a ricondurre quell’assurdo comportamento alla tenda che il ragazzo per qualche motivo teneva in testa come un copricapo così si avvicinò lasciando Fukuroi con Ohkawa e provò a toglierglielo.

-E-ehy, ma che fai?- domandò con voce stridula il ragazzo mentre faceva un movimento brusco per allontanarla.

-Potresti darmelo per favore?- domandò la ragazza per quanto le speranze che funzionasse fossero basse, quasi inesistenti.

-No, è mio.- rispose l’altro arrossendo vistosamente. -E poi a te non starebbe bene…- aggiunse sottovoce mostrando la lingua.
La ragazza sospirò, era molto stanca, ma a questo punto doveva prenderglielo con la forza, così gli andò addosso.

-Mitsuki, stai attenta! Ricordi cosa ti ho detto? Potrebbe essere pericoloso!- urlò Fukuroi nervoso. È troppo impulsiva e irruenta, speriamo bene…

-Mitsuki, ma che stai facendo?!- gli chiese Morishige con la sua voce normale. La ragazza lo teneva bloccato contro il muro e cercava di tirargli via la tenda dalla testa mentre il ragazzo cercava di tenersela con una mano.

-Dovrei essere io a chiedertelo! Tutto quel parlare al femminile, di matrimonio, figli ecc…- il ragazzo sembrava molto disorientato.

-…Di che stai parlando? Ti senti bene?-

-Non trattarmi come se fossi io quella pazza! Collabora e dammi la tenda.- ma il ragazzo sospirò utilizzando nuovamente una tonalità acuta.

-P-pensi che io faccia davvero tanto ribrezzo come sposa?- chiese improvvisamente con vocina tremolante poi però la sua espressione mutò di nuovo e arrossendo sorrise.

-Però il tuoi modi bruschi non mi dispiacciono affatto.- Dejavù... Mitsuki si allontanò il più possibile senza dire nulla.

-Vai Ohkawa, occupatene tu.- Credo sia la seconda volta che vengo molestata da una presenza femminile, è lo sport nazionale del posto?!

-Eh?! Ma stai scherzando?-

-No, affatto! Io quello non lo tocco!-

-Q-quello chi?- domandò Morishige apparentemente tornato normale mentre si massaggiava la testa -Ok… Credo ci sia davvero qualcosa che non va…- realizzò preoccupato.

-Ohkawa, per favore...-

-Scordatelo! E-e poi non capisco! Perché non possiamo lasciarlo stare?-

-Ci serve!- nel frattempo il ragazzo si avvicinò incuriosito al trio. Ohkawa si fece indietro mollando Fukuroi che nel tentativo di non cadere si aggrappò a Morishige facendogli cadere la tenda dalla testa. Anche il ragazzo perse l’equilibrio, ma mentre Fukuroi venne afferrato in extremis da Mitsuki, lui cadde semplicemente a terra.

-Era davvero così semplice alla fine?- si sfogò incredulo Fukuroi, Ohkawa rimase indietro, un po’ perché non voleva avvicinarsi troppo a Morishige, un po’ perché temeva che Mitsuki fosse arrabbiata con lui per aver mollato il compagno ferito in quel modo. Morishige rimase a terra fissando verso il basso.

-Ho davvero detto quelle cose?- sussurrò confuso poi guardò gli altri presenti, l’unico ad avere il buon senso di non annuire temendo una reazione negativa del ragazzo fu Fukuroi che guardando l’ingenuità dei due compagni cominciò a sentirsi agitato. -E voi avete guardato tutto il tempo?- stessa reazione di prima, Fukuroi pensava di essere l’unico sano di mente in quel momento.

-Ragazzi, sul serio!- esclamò agitato Fukuroi richiamandoli.

-Almeno siete coscienti che non ero in me in quel momento?- domandò… ci fu una lunga pausa…

-Magari ti sei semplicemente immedesimato troppo nella parte.- rispose soddisfatta, ma senza particolare prepotenza la ragazza. Il ragazzo la fissò malissimo… -È inutile che mi guardi così, Morishige.- rispose semplicemente Mitsuki. -Anche se… mi fa un po’ impressione il fatto che ti mette più in imbarazzo questo rispetto a ciò che hai combinato.- sospirò seria la ragazza. -Comunque tranquillo, era solo per scherzare… non mai sentito parlare di un attore dilettante che si immedesima troppo nel ruolo dando vita ad una performance come questa.- Morishige inizialmente si infastidì un po’, ma si ridimensionò quasi subito. Era uno studente membro di un club, non lo si poteva definire in altro modo se non dilettante. E neanche particolarmente talentuoso... Pensò un po’ frustrato.
Poi Ohkawa ritornò ad aiutare Mitsuki a reggere Fukuroi, sotto gli occhi severi della ragazza. Morishige lo squadrò sorpreso. È illeso? A giudicare dai suoi lamenti ero fermamente convinto che Kizami lo stesse massacrando…
-Passando a cose serie… dovresti unirti a noi per tornare a casa.- gli disse Mitsuki con tutta la calma e la serietà di cui in quel momento disponeva. Morishige reagì come se avesse sentito qualcosa di assurdo.

-Tornare a casa...- mormorò. Pensa davvero che sia possibile o e tutto un bluff? Ma cosa spera di ottenere esattamente? -Mi avete appena conosciuto e non avete davvero alcun motivo per fidarvi di me… ansi. Cosa c’è sotto?- domandò leggermente incuriosito. Diede una veloce occhiata ai tre. Fukuroi e Ohkawa non sembravano molto sicuri di cosa Mitsuki avesse in mente. -Se vuoi sfruttarmi per il mio legame con Sachiko, mi spiace deluderti, ma oltre a non disporre di nulla che potrebbe rivelarsi utile contro di lei, in questo momento evitarla è una delle poche priorità che ho… inoltre sei davvero un’illusa se pensi che possa avere qualche ascendente su quella bambina.- Mitsuki lo ascoltò, ma non si scompose.

-Non voglio sfruttarti, tutto ciò che mi serve è la tua calma.- Mitsuki affidò Fukuroi a Ohkawa e si allontanò con Morishige per parlare. Ohkawa li osservava irrequieto, e un po’ anche Fukuroi lo faceva...

-La mia calma? Ti ricordi cosa sono stato capace di fare, vero?- le ricordò perplesso.

-Sei comunque più capace di riflettere sotto stress di me, inoltre sono fiduciosa che dopo lo shock che hai  subito scoprendo che fra i cadaveri da te fotografati c’era anche l’amica che stavi cercando, saprai trattenerti.- vedendo il ragazzo ragazzo allarmarsi si sbrigò ad aggiungere : -Sono stata posseduta da Mayu Suzumoto, per questo ne sono a conoscenza… ma credo che l’avessi già intuito...- il ragazzo annuii leggermente.

-Su cosa ti serve che io rifletta?- domandò sospettoso. -Non sai veramente come uscire di qui e credi che io possa aiutati?- ipotizzò liberamente, ormai sospettava che il bluff non servisse per costringerlo a collaborare, ma a tenere a bada e rassicurare i suoi compagni, anche a giudicare dal fatto che per parlargli lo aveva fatto allontanare. -Comunque, continuo a non capire cosa ti aspetti da me, una via d’uscita potrebbe anche semplicemente non esistere...- sperò di scoraggiarla e di potersela levare dai piedi...

-Lo sai anche tu che non è così, o comunque avresti già dovuto capirlo… Perchè altrimenti un cameraman verrebbe qui appositamente per filmare? Nessuno verrebbe spontaneamente in un posto del genere se non fosse sicuro che una via d’uscita esiste e non la conoscesse...- lei sperò che Morishige avesse incontrato l’uomo anche in quella linea temporale o che comunque le sue parole gli facessero tornare in mente qualcosa e a giudicare dall’espressione che il volto del ragazzo assunse era proprio così, di fatti le stesse parole della ragazza erano per lui familiari. -Questo fatto lo so perché questa non è la prima linea temporale in cui ci incontriamo...- per la prima volta da quando si erano rivisti il tono di Mitsuki si fece titubante. -Forse potrà sembrarti assurdo… o forse ne sai anche più di me, ma dopo tutte le cose assurde che abbiamo visto accadere in questo posto, credere a ciò che sto per dirti non dovrebbe essere così assurdo. Da quando siamo qui è come se il tempo si fosse resettato, noi ci siamo già incontrati in un altra linea temporale, anzi, forse in più di una! In una in particole Fukuroi era morto, ci trovavamo con Kurosaki e questo cameraman che a quanto pare tu conoscevi già… Lui ci ha spiegato in che modo saremmo dovuti uscire, ma di tutto questo ho ricordi molto frammentati e più mi sforzo più sento che quel poco che potrei riuscire a ricordare mi sfugge inesorabilmente dalle mani… pensavo che magari, con la tua calma avresti potuto avere più successo di me ed essermi d’aiuto.- nonostante il sospiro che fece, il ragazzo sembrava crederle…

-Beh, non sono nemmeno riuscito a capire che il signor Taguchi doveva sapere qualcosa nonostante fosse evidente, ero troppo occupato ad essere scocciato dal suo chiacchierare  parlando di cose che non mi interessavano…- sembrava piuttosto imbarazzato per quell'errore... -Certo, anche lui di tutto quello che poteva dirmi poteva darmi un informazione utile, ma non gli è proprio passato dall’anticamera del cervello…- disse frustrato. -In ogni caso, al posto tuo non farei tanto affidamento su di me a questo punto...- cercò di andarsene, ma la ragazza lo afferrò saldamente per il polso.

-Ti sbagli, sei più che capace di ricordare e arrivarci con l’intuito prima di me! Magari eri troppo occupato a pensare a Suzumoto per capire che era il caso chiedere informazioni a quel tizio, ma anche se probabilmente non lo ricordi, c’è stato un momento in cui nonostante fossi completamente fuori di me, sei riuscito a convincermi che una maniera per uscire da questa situazione c’era e per quel poco che ricordo con una tua intuizione sei anche arrivato vicino al rituale corretto da fare!- disse irremovibile la ragazza.

-Se ti ho suggerito qualcosa riguardante le bambole di carta è solo perché è dannatamente ovvio!- disse aspramente il ragazzo dopo averci pensato un po’ -E se non ci sei arrivata da sola è solo perché eri troppo sconvolta per riflettere, zuccona!- cercò di divincolarsi dalla presa di Mitsuki, ma lei gli diede uno strattone e lo riportò vicino.

-Ti sto solo chiedendo di rimanere con me e dirmi quando ti torna in mente qualcosa.- gli disse autoritaria la ragazza. -Meglio di te non può aiutarmi nessuno, non ho nulla da perdere. Hai notato che la scuola si fa sempre più silenziosa? È come se di vivi fossimo rimasti solo noi e pochissimi altri e considerando la mortalità del luogo è altamente probabile, gli spettri potrebbero farsi più spietati per contendersi le ultime vittime… al posto del cameraman me ne sarei già andata quindi non conto affatto di trovarlo ancora qui a darmi spiegazioni.-

-No, è ancora qua, ma è morto.- ribattè secco Morishige, Mitsuki inizialmente si insospettii della completa mancanza di emozione nella voce del ragazzo però… Nemmeno a me importa veramente qualcosa, divento sempre più insensibile…

-Il punto è che la situazione si farà sempre più pericolosa e avrò più possibilità di ricordare il rituale in breve tempo se oltre a Kurosaki avrò nei paraggi anche te!- Mitsuki riprese fiato e allentò la presa sul polso di Morishige, ma osservandolo con attenzione cominciò a temere che il ragazzo non avesse un un vero motivo per seguirla e darle una mano. Il vantaggio che trarrebbe dovrebbe essere ovvio… ma sarà meglio farglielo presente a questo punto… -Stando con noi  saresti più al sicuro... e dovrebbe risultare più facile anche per te ricordare…- Non sembra ancora interessargli… -Se hai dei dubbi su qualcosa che fai fatica a ricordare potremmo parlarne, potrei darti qualche conferma...- Ancora niente… p-perchè…? -Il t-tuo desiderio di solitudine è davvero così forte?- a causa della frustrazione cominciò addirittura a balbettare. Non puoi rovinare tutto ora che sono così vicina…. -O non te ne frega davvero nulla di tornare a casa?!- Se non ti importa davvero nulla posso anche aspettare millenni, ma non ricorderai mai il rituale e non mi sarai mai d’aiuto!

-Non pensi che “chi cerca trova” sia davvero un proverbio idiota? È più probabile trovare qualcosa quando si smette di cercarla di cercarla o ricordarsi qualcosa quando non ci si sforza troppo… è per questo che posso anche capire perché non riesci a ricordare il rituale e perché sei così convinta di ottenere qualcosa rivolgendoti a me invece… però...- cominciò a dire distrattamente il ragazzo...

-Però non abbiamo tutto questo tempo! Non posso aspettare che smetta di interessarmi sapere in cosa consiste il rituale! Quando mi tornerà in mente spontaneamente saremo già morti! Un minimo sforzo ci deve essere!- lo interruppe bruscamente la ragazza.

-Hai ragione… Ma in realtà stavo per dire che non interessandomi al rituale potrebbe anche tornarmi in mente, ma a quel punto non avrei alcun motivo per comunicartelo, quindi ti sarò del tutto inutile e faresti meglio a lasciarmi andare...- Mitsuki si lasciò scappare una piccola risata a causa del nervosismo, ma la cosa si chiuse quasi immediatamente.

-È questo che intendevo… sono partita con le migliori intenzioni, ma sembro già essere sul crollo di una crisi di nervi.- ammise stressata la ragazza. -Tu invece...-

-Idiota... sono sfinito, rassegnato, più morto che stanco! È per questo che appaio così… non perché stia cercando di mantenere la calma… e non ho nemmeno più motivi per provare a farlo o per sperare in qualcosa.- disse estremamente cupo il ragazzo.

-Mi dispiace...- mormorò la ragazza e per un attimo fu sincera, ma… -Ma vuoi davvero rimanere qui con lo spirito di Suzumoto ancora in giro… potrebbe non prendere bene le tue malefatte...- attirò finalmente la completa attenzione del ragazzo. Non sono solo una manipolatrice… Si disse per non sentirsi incolpa.Uscire di qui farà bene anche a lui ed è quello che vuole Mayu… gliel’ho promesso, no? E comunque ho poco da farmi scrupoli! È una situazione tragica da cui non dipende solo la mia vita...

-N-non...- Morishige sembrava voler dire qualcosa, ma per un attimo si fermò. Poi prese un profondo respiro… -Non pensi che sarebbe meglio che uno come me  rimanesse qui a morire piuttosto che tornare nel mondo esterno? Non pensi che possa provocare danni? Insomma, dopo quello che ho fatto non si torna più indietro… credevo fossi d’accordo...- Anche se un modo per andarsene c’è davvero non posso fuggire… non sono mai stato coraggioso... e credo che sia una qualità largamente sopravvalutata, ma non posso evitare le conseguenze delle mie azioni con Mayu di mezzo. E poi… È meglio che la mia anima rimanga vicino a lei, a costo che ciò che ho fatto debba continuare a pesarmi per l’eternità, piuttosto che morire fra anni liberando la mia anima in un piano esistenziale troppo diverso perché possa rincontrarla… Ma se in realtà per Mayu fosse meglio che sparissi dalla sua vit… esistenza? Se desiderasse non rivedermi mai più e rimanendo qui per non perderla commettessi comunque un grande atto di egoismo? Il pensiero cominciava ad angosciarlo sul serio, nonostante la tentazione di seguire gli altri e tornare nel proprio mondo fosse forte non si trattava veramente di quello… Non posso accettare l’idea di non vederla più pur non riuscendo a sopportare l’idea di confrontarmi nuovamente con lei, ma non posso nemmeno accettare di rimanere temendo che la mia presenza  possa infastidirla, che situazione assurda! Si disse torturandosi le mani alla ricerca di qualche scheggia residua da tirare via. Le uniche certezze sono che la fuori non c’è più niente per me e che farei solo danno... Comunque sapevo che non sarei stato recuperabile se mi fossi spinto troppo oltre, sapevo che in quel caso avrei fatto meglio a non uscire più da questo posto… quindi…

-Una volta tornato a casa avrai la possibilità di redimerti e in caso non ci riuscissi e avessi l’impressione di poter diventare dannoso per le altre persone… Prometto che sarò io ad ucciderti...- promise solennemente senza il minimo di esitazione… la ragazza sentì una fitta improvvisa partita da sotto la tasca in cui aveva depositato la sfera di Mayu, ma non fece una piega.

-D-dovremmo veramente fidarci lui?- Mitsuki si girò, la voce tremolante ad aver parlato era quella di Ohkawa... mentre erano occupati nella conversazione Ohkawa e di conseguenza anche Fukuroi si erano lentamente avvicinati probabilmente per volontà del primo…

-Ohkawa...- sussurrò la ragazza, non poteva sapere fino a dove avevano sentito ed aveva paura che tutti quei discorsi potessero rimettere in agitazione il ragazzo.

-Dopo ciò che ha minacciato di fare a Ryosuke?! Dopo ciò che ha fatto nella stanza delle torture ad altri malcapitati come lui e come noi? Potrebbe anche essere tutto un gioco di quella bambina sadica!- Mitsuki non poteva rispondergli… e non perché non gli si potesse dare che ragione, ma perché era troppo occupata a cercare di non cadere a terra e di non farsi scivolare la gonna… la piccola sfera che teneva in tasca spingeva prepotentemente verso il basso… Non ora! Per favore! La sfera cadde a terra bucando la tasca e cominciò a muoversi vorticosamente sul pavimento sotto gli occhi angosciati di Mitsuki. Nel frattempo Ohkawa continuava a parlare... -Non possiamo fidarci di qualcuno che si è messo a torturare e uccidere...-

-T-torturare e uccidere?! Ok, potevo capire quando ti limitavi a infastidire persone già morte, anche se puoi essere così idiota da non capire che si, stavi maltrattando dei corpi morti, ma che le loro anime erano perfettamente coscienti! Ma questo è davvero troppo! C-come hai... Come hai potuto fare una cosa simile?!- si sfogò Mayu  uscendo dalla sfera e facendo sbiancare Morishige e Mitsuki. Fukuroi cominciò a balbettare parole confuse, ironicamente quello a non avere particolari reazioni fu proprio Ohkawa, già troppo agitato di suo.

-Infatti!- esclamò Ohkawa pensando forse d’aver trovato manforte -Non mi sorprende che Sachiko abbia deciso di sposarlo.- sentenziò il ragazzo a braccia conserte.

-Già... Eh? S-s... Spo... sposarl...- continuò a ripetere diversi "spo" come un disco rotto. Qualunque cosa stesse per dire prima non aveva alcuna importanza, dopo aver sentito quella parola non riusciva più a preoccuparsi di quello che aveva fatto Morishige… nel frattempo, nonostante quest’ultimo il ragazzo sembrasse in preda al panico, non rispose... forse non aveva nemmeno veramente ascoltato Mayu, era semplicemente rimasto troppo atterrito dal vedersela comparire proprio in quel momento, non era minimamente preparato a tutto ciò. Ora Mitsuki era abbastanza sicura che fosse tutto andato… anche se da una parte sperava che il fatto che  il ragazzo non avesse già tagliato la corda fosse un buon segno...

-Ma andiamo!- si sfogò deluso Ohkawa. -Yamamoto, ci ho provato a fidarmi di te, ma io un altro Kizami nel gruppo non lo voglio!- il ragazzo finì anche per piangere, ma invece di Mitsuki che, data l’assurda confusione che si era venuta a creare, sembrò non notarlo, a sentirlo fu Morishige che ormai, pur ammettendo di meritarselo si era un po’ stufato di essere trattato come un manico... Il ragazzo non capiva se doveva andarsene e lasciarli soli a marcire o se fare ciò che si era ripromesso di fare fin dall’inizio e cercare di essere finalmente utile a Mayu. Peccato che non avesse idea né di come aiutarla né del perché all’improvviso avesse reagito in quel modo. Invidiava davvero lo svenimento facile di Dante… sveniva ogni volta che la situazione si faceva difficile da descrivere e al suo risveglio era tutto a posto. Nel frattempo Ohkawa cercò di scappare, ma Fukuroi tentò di fare peso e impedirglielo.

-O... Ohkawa… Morishige non è forte e pericoloso come Kizami inoltre non abbiamo molta scelta...- mormorò Fukuroi preoccupato per il ragazzo.

-Non sopravvivremo comunque! Questo rito per tornare a casa forse nemmeno esiste! O comunque non lo ricorderanno mai in tempo… In voi c’è qualcosa che non va… come potete accettare la morte di delle persone a voi care che vi hanno lasciato solo qualche ora fa? Lo fate per sopravvivere, ma come fate invece a non cercare di convincervi che sia tutto un sogno? O-oppure sono io ad avere dei problemi a non riuscirci?- il ragazzo lo osservava spaventato e pieno di domande, ma Fukuroi non sapeva proprio cosa dirgli.

-Ognuno ha il suo modo di reagire...- fu tutto quello che riuscì a rispondere… -Ma per favore… rimani qui con noi e cerchiamo di tornare a casa tutti insieme… ti prego...- lo supplicò il compagno.

-Ah... Ok, ho capito...- sussurrò Mayu fissando il vuoto, dopo che Morishige e Mitsuki riuscirono finalmente a farla riprendere… più o meno... -Mi fa piacere che tu e Sachiko siate così in sintonia! S-siete una bella coppia e... e vi piacciono le stesse cose... torturare... sangue... i cadaveri... Avete così tanto in comune! A differenza d-di noi! Noi non abbiamo un bel niente in comune! Non so nemmeno perché siamo diventati amici! N-non fraintendere, queste lacrime... sono solo... Sono solo felice per te! Tutto qua! Tranquillo non ti starò più in mezzo ai piedi!- la ragazza rotolò via lontano da tutti… Morishige, dopo aver guardato Mitsuki pieno di risentimento per aver nascosto nella sua tasca proprio la persona che non era preparato a vedere, cominciò ad andare via nella direzione opposta più rassegnato e certo di non poter fare nulla di prima… -Fermo Shhhi… Sakutaro Morishige, fermati ho detto!- Devo aver passato troppo tempo con Mayu in testa! Si disse Mitsuki dopo essersi accorta di come lo stava per chiamare. Ma il tempo di aver finito di dire il nome e il ragazzo si era già allontanato troppo… Perchè non l’ho seguito?! Senza né lui, né Kurosaki come riuscirò ad uscire da questa situazione?! Si chiese nervosa. Beh, inseguendolo avrei rischiato di perdere… D-dove sono finiti Fukuroi e Ohkawa?! Si guardò intorno terrorizzata, ma fortunatamente i due cominciarono a riavvicinarsi. Ohkawa aveva gli occhi molto arrossati e sembrava anche più distrutto di prima, ma almeno era ancora con loro…
Ma gli occhi della ragazza si riempirono di terrore quando vide alle spalle dei due Yoshikazu… Prima che lei potesse avvertirli o fare una qualunque cosa, il mostro colpì Ohkawa, prese Fukuroi e si diresse verso di lei. -No, Mitsuki non ci provare! Non fare nulla, scappa!- le urlò Fukuroi mentre la ragazza si avvicinava. Lei non lo ascoltò e saltò addosso a Yoshikazu nel tentativo di liberare l’amico, ma il mostro la respinse e continuò per la sua strada lasciandola a terra dolorante. Mitsuki cercò di rimettersi in piedi… non aveva idea di cosa avrebbe dovuto e potuto fare. Sentiva il bisogno di seguire Yoshikazu, ma sapeva che non avrebbe potuto fare nulla e che sarebbe stato tutto inutile. Si accasciò a terra distrutta. È tutto veramente finito allora? Si voltò un attimo a guardare verso il corpo di Ohkawa… Era bastato un attimo perché perdesse tutto… delle persone che avrebbe voluto proteggere, una era stata appena freddata sotto i suoi occhi senza che lei potesse fare nulla e l’altra era stata rapita da un mostro… Si avvicinò un po’ strisciando… forse era uno scherzo della sua mente, ma le sembro di vedere un piccolo oggetto muoversi vicino al ragazzo… A quel punto la ragazza si diede una spinta in avanti e corse verso il corpo. Con sollievo si accorse di non aver visto male.
-Respira ancora…- mormorò con voce flebile, Mayu, da dentro la sferetta… ma Ohkawa doveva aver subito un brutto colpo alla testa e stava perdendo sangue.

-Non resta più tempo.- dichiarò cupa e prese Mayu. -Devi entrare nel mio corpo e farmi di nuovo da cuscinetto.- le ordinò.

-Ma il tuo corpo non reggerà, inoltre...-

-Tanto se non mi sbrigo saremo tutti spacciati!-

-Inoltre io non riesco più ad uscire!-

-C-cosa…?-

-Devo essermi sforzata troppo prima ed ora non riesco più a proiettarmi fuori da questa pallina di plastica! Non riesco ad allontanarmene ed entrare nella tua testa… mi spiace...- le spiegò molto rammaricata. Mitsuki la osservava intensamente. -Mi dispiace, è tutta colpa mia… se fossi rimasta ferma nella tua tasca...-

-E se il tuo contenitore fosse direttamente dentro di me?- aveva una strana luce negli occhi…

-Eh…?- Mitsuki si mise l’oggetto in bocca e lo ingoiò. Avvertì quell’inconfondibile quanto fastidiosa sensazione di tenere un anima estranea dentro il proprio corpo oltre a un retrogusto un po’ acido, un po’ amaro, ma soprattutto metallico… del resto quella pallina aveva rotolato attraversando diverse pozze di sangue e altri liquidi. Dopo aver velocemente promesso all’amico privo di sensi di tornare a recuperarlo, corse nella direzione presa da Yoshikazu.

“Cosa ti è saltato in mente?! E ora come dovrei uscire dal tuo corpo?! Non resisteremo per molto in queste condizioni!” cominciò a dirle agitata.

Q-questo in effetti potrebbe essere un grosso problema...“Si che reggeremo! Inoltre quando saremo nuovamente nel nostro mondo avrò tutto il tempo di... espellerti! “ pensò imbarazzata “Naturalmente l’avevo già pianificato, è un modo per far uscire da qui anche te… o perlomeno il tuo spirito sarà libero, no?”

“Ah… grazie...” Probabilmente non ricorda che riesco a leggere anche i pensieri non indirizzati direttamente a me…

“Ora me lo ricordo invece… e ti ricordo anche che la cosa funziona in entrambi i sensi!”

“Ah, giusto!”
Mitsuki vide una piccola fonte luminosa bluastra in lontananza che sembrava man mano ingrandirsi… o forse avvicinarsi…
“Mitsuki! Schiva!” urlò Mayu, Mitsuki si appoggiò al muro e vide la sagoma luminosa sfrecciargli a fianco. “Scappiamo, scappiamo!” continuò a ripetere, Mitsuki non se lo fece ripetere due volte , non si voltò nemmeno per controllare da cosa stessero fuggendo…

-Ridammela! È l’unico spettro sano di mente disposto a conversare che c’è in questa scuola a cui sono riuscita ad avvicinarmi! Non ho alcuna intenzione di passare l’eternità tra i deliri di quella schizzata di Sachiko e i versi di Yoshikazu e dei bambini!- disse una voce fredda e femminile  alle sue spalle.



Morishige si appoggiò con le spalle al muro. Aveva un emicrania terribile... vide Yoshikazu avvicinarsi, anche se il primo impulso fu scappare, rimase dov’era, si era stancato di tutta quella situazione. L’uomo portava con se il corpo di un ragazzo svenuto, era piuttosto insolito… guardando meglio, Morishige, si accorse che si trattava di Fukuroi. Yoshikazu gli si avvicinò e cercò di portare anche lui, ma Morishige indietreggiò.
-Se vuoi portarmi da Sachiko ti seguirò spontaneamente, non c’è alcun bisogno di trasportarmi come un sacco di patate….- gli spiegò. Yoshikazu sembrò d’accordo e cominciò a fargli strada.  Morishige continuò a massaggiarsi la testa per distrarsi dal senso di nausea che finì per prenderlo completamente, ma non vomitò… accadde qualcosa di decisamente più strano… Si rivide con Mitsuki, il signor Taguchi e un altro ragazzo della Byakudan… Mitsuki aveva ragione, Taguchi aveva parlato con loro del rito, ora lui lo ricordava… e si sentì sollevato nel capire di non avere alcuna scelta. Gli erano stati mostrati i corpi di Seiko e la signorina Yui, ma non c’era traccia di nessun altro dei suoi compagni, quindi non aveva alcun modo di fare il rito, punto, sarebbe rimasto lì. Non li biasimava per essersene andati, probabilmente lo credevano pure morto… anche se una piccola parte di lui era frustrata dall’essere stato lasciato indietro... Ora doveva solo vedersela con Sachiko e cercare di convincerla ad evitare quello sciocco rito matrimoniale…

Note:

Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto molto da studiare… se lo avete notato, fatta eccezione per il primo capitolo, ho sempre cercato di aggiornare una volta al mese.
-(citazione necessaria) è una citazione(necessaria) di nonciclopedia.
-tutta la faccenda di Morishige che comincia a comportarsi in modo strano dopo aver messo un “velo” in testa è ispirata al fatto che in uno spin off demenziale di corpse party Morishige è costretto a portare un costume da cameriera (l’ho detto che era uno spin off demenziale)e comincia inspiegabilmente a comportarsi come  tale, a parte questo la scene non hanno altro in comune.
-Le idee espresse sul matrimonio non sono condivise dall’autrice così come diverse idee espresse dai personaggi nel corso della fanfiction ovviamente… detto questo scrivere le parti riguardanti la possessione di Morishige e la parte precedente è stato piuttosto rilassante, quasi divertente… E di persone dal film mentale facile ne ho incontrate abbastanza... con cui per esempio non riuscivo ad andare d’accordo, ma che invece di farsene una ragione(è normale, non si può piacere a tutti, l’importante è essere educati e cortesi nel momento del bisogno anche con chi non ci piace, no?) pensarono che l’unica spiegazione logica al fatto che non morissi dalla voglia di passare del tempo con loro fosse che avevo dei gravi traumi infantili e maltrattamenti in famiglia e che stessi disperatamente chiedendo il loro aiuto silenziosamente…
Bene, questo è veramente il penultimo capitolo, ho provato a farne uno solo, ma come lunghezza risultava il doppio quindi, ho preferito dividerlo.
Beh, ringrazio le persone che a quanto pare stanno continuando a leggere, suppongo che considerando la lunghezza, la probabile pesantezza e lo stile che lascia abbastanza a desiderare di ogni capitolo ci sia qualcosa che vi piaccia o vi incuriosisca o comunque vi porti a finire il capitolo senza maledirmi… o almeno lo spero, sul serio… spero che chiunque stia leggendo decida di leggere anche l’ultimo capitolo, grazie a chi è arrivato fin qui, mi scuso per eventuali errori di ogni genere. Se qualcuno avesse intenzione di lasciarmi un parere mi fa piacere.
Ciao, ciao.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Corpse Party / Vai alla pagina dell'autore: Anown