Serie TV > Outlander
Segui la storia  |       
Autore: artemideluce    30/09/2017    1 recensioni
Jamie era un bel giovanotto dai capelli arruffati di un forte color carota, aveva circa sette anni quando sua madre morì di parto dando alla luce la sua seconda sorellina. Dal primo momento in cui la vide, così piccola e delicata, dai grandi occhi azzurri che osservavano il mondo appena conosciuto e dai capelli rosso come il fuoco, Jamie capì che il suo compito sarebbe stato quello di proteggerla.
Ma non potè fare nulla quel giorno, mentre la sua sorellina Mona era con lui e gli uomini del clan nel bosco mentre fuggivano dall’imboscata delle giubbe rosse, una misteriosa donna apparve dal cerchio di pietre di Craig na Dun.
Qualcuno era arrivato, ma qualcuno era partito.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Jamie, attento!” la voce di Mona risuonava forte tra i rumori taglienti delle spade degli highlanders e i colpi di fucile degli ufficiali inglesi, la sua spada aveva fermato il pugnale di una giubba rossa che stava per colpire suo fratello alle spalle. Mona diede un calcio al petto del soldato che cadde rovinosamente all’indietro tra gli alberi. Jamie, colpito l’ufficiale con cui stava combattendo, volse lo sguardo verso la donna guerriera che sua sorella era diventata, mentre da sola riusciva a sconfiggere due grassi soldati inglesi.

I loro sguardi si incrociarono, un sorriso beffardo si dipinse sul bel viso di lei, attraversato da una sottile e lunga cicatrice da un lato, fattole dallo stesso capitano che aveva frustato il fratello e quasi stuprato Jenny, l’altra sorella qualche anno prima.
Un rumore di sparo fece abbassare tutti i barbuti uomini scozzesi nello stesso istante, proveniva da lontano ma nessuno riusciva a capire da quale direzione. Alcuni uomini iniziarono a correre urlando, soldati inglesi spuntavano dalla cima della collina imbracciando fucili e facendo fuoco contro i ribelli. Jamie non vedeva più la sorella, era sicuro fosse abbastanza forte da battere chiunque le si fosse parato dinanzi, ma la sua promessa fatta da bambino gli impediva di fuggire senza sua sorella al fianco.

“Mona!” iniziò ad urlare, ma la sua voce si perse tra il turbinio di voci, gemiti, urla e spari che riempivano la radura. Ad un tratto la scorse, accerchiata da quattro soldati armati di spada, lei come sempre forte e fiera li sfidava con leggiadria. Uno ad uno i soldati venivano colpiti dal ferro di Mona, niente e nessuno avrebbe potuto fermarla con una spada.

“Mona!” Jamie urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, tra un fendente di spada e un calcio, ma nello stesso istante un altro colpo di fucile attraversò l’aria accanto alla sua testa con un sibilo. Il colpo arrivò al fianco di Mona, che cadde in ginocchio tenendosi una mano sulla ferita e continuando a ripararsi dalle lame degli inglesi. Jamie corse tra i corpi a terra e gli alberi per difendere la sua sorellina, non avrebbe permesso che qualcuno la ferisse a morte, non in quelle condizioni, doveva proteggerla.

Arrivato da lei fu accerchiato dalle giubbe rosse, Mona perdeva molto sangue e il suo viso era notevolmente sbiancato. Il ragazzo non riusciva a parare tutti i colpi sferratigli, i suoi compagni erano fuggiti, o periti, o stavano combattendo con tutte le loro forze altri contingenti. Era accerchiato, sentiva di non riuscire a uccidere tutti i soldati proteggendo la sorella - Scappa Mona, torna a Leoch! - le urlò, ma lei sembrava non sentire la sua voce.
“Mona, scappa!”. Jamie non riusciva a vedere la sorella tanto era impegnato con la spada, così come atto estremo, alzò la gamba sinistra e diede un calcio alla sorella, che rotolò giù per la collina priva di sensi. Nella testa del ragazzo roteavano mille pensieri, se avesse fatto bene ad allontanarla dalla battaglia o se avrebbe fatto meglio a proteggerla da vicino.

La battaglia finì con una vittoria per i ribelli che tornarono verso il loro accampamento. Nessuno parlava, appesantiti dal lungo combattimento. Nella testa di Jamie il pensiero dell’incolumità della sorella faceva dimenticare la slogatura della spalla che si era causato.
 

Mona aprì gli occhi con la mente offuscata, non riconosceva il posto dove si trovava e non udiva più i rumori della battaglia. Appena provò a sollevarsi da terra una fitta lancinante le ricordò di essere stata ferita al fianco. Il dolore era insopportabile, ma con grande sforzo riuscì a rimettersi in piedi. Per un attimo rimase senza fiato, piegata in avanti per tenere i vestiti tamponati sulla ferita grondante di sangue.

Delle voci dietro di lei si avvicinavano, la sua testa girava ma distingueva chiaramente l’orribile accento inglese provenire dalla radura. Mona iniziò a correre, per quel che riusciva, cadendo e rialzandosi nonostante il forte dolore proveniente dalla ferita. Le voci erano sempre più vicine finché non arrivò sulla sommità di una piccola collina, sulla quale si trovavano delle pietre disposte in circolo, con una grande monolite nel mezzo. La ragazza si nascose dietro a quella grande pietra, le urla si avvicinavano, un drappello di ufficiali inglesi le stava alle calcagna e lì, senza forze, sarebbe stata catturata, torturata e forse anche uccisa. Nella sua testa il pensiero andava a suo fratello, al dolce uomo che era e ai suoi amici, rozzi esseri barbuti armati di kilt e whisky nelle fiaschette. Una fitta lancinante la costrinse a cadere in ginocchio, gli occhi colmi di lacrime, i denti che sbattevano per il freddo e le ciocche di rossi capelli ricciuti incollati sulla candida fronte.

Mona mise una mano su un ginocchio per alzarsi, che mi prendano in piedi, ritta col mio onore se devono, pensava. Una folata di vento gelido attraversò i suoi lunghi capelli facendoli ondeggiare, la sua mano toccò la fredda e ruvida superficie della pietra alla quale si era appoggiata per alzarsi. Un turbine di colori e silenzio, il mondo si capovolse e Mona si ritrovò di nuovo a terra.

Gli ufficiali inglesi arrivarono sulla cima della collina dove avevano intravisto una ribelle, entrarono nel cerchio di pietre armati fino ai denti ma nulla, lei non c’era, lei non era più lì.

 
Da questo momento, sappiamo tutti cosa accade a Jamie e al resto del clan,
spero di essere stata il più fedele possibile alla storia originale e di aver attirato l'attenzione sperando in un po' di suspanse ;)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Outlander / Vai alla pagina dell'autore: artemideluce