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Autore: JEANPAGET    30/09/2017    1 recensioni
Il titolo si commenta da solo, credo. Stagione 5 – episodi 12 e 20
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ho chiuso gli occhi. Lei dorme. Sento il suo corpo caldo, il suo respiro regolare, il suo cuore battere. Sento il suo morbido seno sul mio petto, il suo braccio che mi circonda l’addome. L’ho voluto io. Sono tornato dalla Russia e sono venuto qui. Da lei. Nel suo letto.

Dopo quel che mi ha detto Dinah sono tornato a Star city con un solo intento. E sono venuto a cercare lei. Lei che mi ha accolto. Baciato. Mi ha abbracciato. Non e’ corsa nelle mie braccia come facevi tu. Come hai fatto tu mentre credevamo che il mondo finisse fuori da quel magazzino, nella fredda notte russa.

Abbiamo fatto.. non lo so cosa abbiamo fatto. Sesso? Si, piacevole anche. L’amore? Non credo. Non lo so. Non so piu’ niente. Tengo gli occhi chiusi ma non dormo. Penso.

E’ passato parecchio tempo da quando ho tenuto una donna tra le braccia. Non una donna qualunque. Te. Non in comodo letto. Su un duro pavimento. Non avvolto da morbide e fresche lenzuola. Ma da un ruvido panno scuro. Non con una mano ad accarezzare lei sopra il lenzuolo. Ma la tua pelle, il tuo bellissimo corpo.

Immagini mi scorrono nella mente. La salmon ladder. I tuoi occhi. Il tuo sorriso. Le tue labbra roventi. Le tue braccia attorno al mio collo. Il tuo corpo che si stringeva al mio. Io che ti sollevo. Le tue mani su di me. I nostri baci infuocati. Io che indietreggio fino a terra tenendoti stretta a me. bevendo dalla tua bocca. I nostri respiri, i nostri gemiti. Il tuo reggiseno rosa, volato via nella smania di sentirti finalmente di nuovo mia. Il tumulto dei sentimenti, il desiderio bruciante, la passione che divampava. L’intenso piacere quando siamo diventati una cosa sola. La comunione dei nostri cuori, delle nostre anime. Ci eravamo ritrovati.

E dopo… la quiete dopo la tempesta dei sensi. La pace. Mi sentivo leggero. Le tue parole scherzose. Le nostre dita che giocherellavano intrecciate. Tu che strofini la tua guancia di pesca sul mio petto. la dolce carezza dei tuoi capelli sulla mia pelle. E il mio sorriso. I nostri sorrisi. Quella lunga carezza sulla tua schiena bianca e liscia. E tu che allontani. Ti stacchi da me. Diventi seria.

Ti amo mi hai detto e questo significa solo che non devo avere  niente di meno che non sia la tua completa fiducia.

Ricordi che uccidono ancora il mio cuore.

Ti avevo perso. Di nuovo. Hai poi tentato di parlarmi. Hai detto che non eri pronta. Ti ho detto che non sarei andato da nessuna parte. Non abbiamo piu’ parlato. Tu hai trovato Billy. Mi hai dimenticato? Hai messo da parte il nostro amore, sei andata avanti. Io sono rimasto fermo dov’ero. Non volevo muovermi. Non volevo andare avanti con un’altra. Perche’ voleva dire che era finita sul serio. E io non volevo. Non volevo. Poi ho saputo di lui. Poi e’ arrivata lei. Lei che insisteva per uscire. Perche’ no mi sono detto. Tu avevi Billy. Poi lui e’ morto. No. L’ho ucciso. Non potevo fare piu’ niente. Anche se tu non mi hai dato colpe. Ci siamo allontanati ancora di piu’.

Ci provo. Ci sto provando. E stanotte e’ successo. Non so bene come mi sento. So solo che devo andare avanti. Devo.  Ma non mi sento come dovrei. Come vorrei.

Lei mi ha fatto tante domande. Logico. Comprensibile. Ma non sono pronto a dirle qualcosa. Non ora.

Tu non mi hai mai chiesto niente. Ma il poco che sono riuscito a raccontare del mio inferno l’ho detto a te.

La mia risatina alla battuta di lei sul gemellaggio delle citta’, la prima scusa plausibile che ho trovato.

Il mio sorriso sincero ogni volta che tu blateravi, nello stanzino IT dove ti ho incontrato, ogni volta che ti parlavo. Anche quella prima volta nell’ufficio di mio padre, che tu non mi hai visto. Tu mi hai sempre fatto sorridere.

Tu chemi hai guardato stranamente quando ti ho detto che tu e Dig siete migliori di me, tu che mi hai detto che proprio io ho dimostrato che a volte si deve scendere nel fango per fare cose giuste. Io non voglio che l’oscurita’ stenda la sua ombra su di te. Hai qualcosa dentro. Qualcosa che non vuoi dirmi. Qualcosa che rode, che ti tormenta. Che ti fara’ passare il limite. Rory ha detto che gia’ l’hai passato. E mi chiedo quale. Lo so cos’e’ che provi. Conosco quella sensazione. Quell’ansia. Quella furia. Quella sete di vendetta. Ma non ho nessun diritto di dirti nulla. E mi dispiace che tu non mi dica nulla. Mi fa male.

Lo so. Lei non e’ te. Ma devo muovermi. Ti avrei aspettato una vita. Ma quel che ho fatto, quel che ho visto in Russia nei tuoi occhi, quel che e’ successo con Billy… devo andare avanti. Devo dimenticarti. Anche se so che non ci riusciro’ mai. Non completamente. Non posso scordare la prima donna che mi ha fatto stare bene con me. Che ha visto in me quello che tutti gli altri non vedono. Che mi ha fatto sentire qualcosa che e’ stata la cosa piu’  bella della mia vita.

Ho lei tra le braccia adesso. Forse sbaglio. Forse no. Vedremo cosa succedera’. Lei nella mia vita ‘normale’ di ogni giorno. Tu nella mia vita ‘notturna’, al mio fianco contro i cattivi. Ti vedro’ ancora domani al covo. Lontana. Lontanissima. Ma ci sarai.

Ancora non so quel che mi fara’ Chase. Ancora non so cosa farai tu con Helix. Ancora non so che con lei fin9ra’ presto. Ancora non so che rimarremo intrappolati in quel bunker nel quale lottiamo tutti i giorni insieme e nel quale abbiamo sepolto il nostro amore. Nascondiglio e prigione. Ancora non so che ti confessero’ quella cosa di me che mi tiene lontano da te. Quel terribile oscuro segreto che solo quel mostro mi fara’ ammettere. Ancora non so che tu capirai. Che mi perdonerai. E che mi chiederai scusa. E soprattutto ancora non so che sorridero’ di nuovo. Nell’incavo del tuo collo, abbracciandoti dopo un bacio inaspettato e dolcissimo che mi riempira’ ancora di luce nel cuore e nell’ anima, prima della battaglia finale su Lian Yu. Ancora non so che mi dirai che non vuoi piu’ rimpianti, che gia’ nei hai avuti troppi nei riguardi di noi due. Noi due. Noi.

Ancora non so tutto questo. So solo che devo provare a essere felice, di nuovo. E sorridere. Ma quello che ho sul viso non e’ un sorriso. L’amore vero fa splendere. Ma io sono ancora nel buio. Fino a che tu non tornerai da me. Fino a che io non tornero’ da te.

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Una piccola one shot che ho scritto tempo fa. Tornata a galla dopo aver rivisto la famigerata scena sul dvd in inglese che ho ricevuto da poco. E confrontata con l’ormai mitico flashback della 5x20. Sapete che io ho una fissa con la cavalla giornalista, mai digerita e gestita malissimo (nonostante fosse odiosa, la sua trama aveva un bel altro alto potenziale che si poteva sfruttare). I confronti sono sempre impietosi ma non c’e’ storia. Pensate solo al sorriso di Oliver con Felicity stretta tra le braccia al covo. Un uomo felice. E alle espressioni di lui a letto con la cavalla, quei mezzi sorrisi tirati, la sua serieta’. E’ tutto li’.  Un’ Illusione. E invece gli Olicity sono… Olicity. Punto. E non mi pronuncio sul quel che succedera’ nel crossover. Attendo. Fiduciosa.

A presto mie preziose lettrici.

 

   
 
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