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Autore: Xarafiya    30/09/2017    2 recensioni
Sola in quel bagno di una camera d’hotel, sotto luci al neon asettiche, il suo riflesso era doloroso quanto quello che non era visibile allo sguardo.
La lei che aveva fermamente creduto di essere cambiata, di averla smessa di umiliarsi e di ridursi a un giocattolo solo a beneficio del corpo di un altro – di quello di lui – si era sciolta insieme al mascara che le era sbavato fino alle guance.
E lo specchio era lì, a ricordarle di quel cambiamento che, davvero, era più un ricordo. Come guardare il primo e l’ultimo frame di un film. Aveva vissuto ciò che c’era nel mezzo, ma gli avvenimenti di quelle ultime ore la stavano colpendo solo in quel momento, di fronte a quell’ultima immagine.
Si morse le labbra, cercando di trattenere le lacrime, ed aprì il rubinetto, sciacquandosi il viso in acqua gelida.
Ancora una volta, era una drogata di fronte alla sua dose preferita. Ancora una volta, ciò che rimaneva era solo vergogna.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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If I were you
 
1. Mirror
 
 
 
 
 
Lo specchio è uno strumento crudele.
Quando pensi a te stessa, ciò che ricordi è l’ultima volta che ti sei vista allo specchio, e quando, nelle ore successive, sorridi, ti sposti un ciuffo di capelli dalla fronte, o parli con qualcuno, ciò che tu credi che vedano rimane quell’ultima immagine perfetta.
Un viso di porcellana, lunghe ciglia nere, labbra lucide, il tutto incorniciato da un paio di lunghi pendenti argentei semi nascosti da capelli neri come la notte e setosi. Aveva passato ore a perfezionare quel risultato, convincendosi che tutto quell’impegno non era dovuto al fatto che lui sarebbe stato lì quella sera.
Ora, sola in quel bagno di una camera d’hotel, sotto luci al neon asettiche, il suo riflesso era doloroso quanto quello che non era visibile allo sguardo.
La lei che aveva fermamente creduto di essere cambiata, di averla smessa di umiliarsi e di ridursi a un giocattolo solo a beneficio del corpo di un altro – di quello di lui – si era sciolta insieme al mascara che le era sbavato fino alle guance.
E lo specchio era lì, a ricordarle di quel cambiamento che, davvero, era più un ricordo. Come guardare il primo e l’ultimo frame di un film. Aveva vissuto ciò che c’era nel mezzo, ma gli avvenimenti di quelle ultime ore la stavano colpendo solo in quel momento, di fronte a quell’ultima immagine.
Si morse le labbra, cercando di trattenere le lacrime, ed aprì il rubinetto, sciacquandosi il viso in acqua gelida.
Ancora una volta, era una drogata di fronte alla sua dose preferita. Ancora una volta, ciò che rimaneva era solo vergogna.
 
 
 
 
Si erano conosciuti due anni prima.
A ventiquattro anni, appena uscita dall’università, Kim Ah-reum era diventata assistente alla produzione alla SBS, lavorando per Inkigayo1. Il tutto si era rivelato molto meno glamourous di quanto non avesse creduto. Per quanto il programma andasse in onda solo una volta alla settimana, la mole di lavoro era tale da non uscire dall’edificio prima della mezzanotte ogni giorno della settimana; per di più, avere a che fare con tante celebrità significava stare dietro ad ogni singolo capriccio, senza mai ricevere una parola gentile. Loro erano le star, e lei era solo là per accontentare ogni singolo desiderio, dall’avere acqua di rose importata dalla Francia nel camerino, all’assicurarsi che avessero una ciotola di M&M senza quelle marroni.
Era un lavoro degradante, soprattutto considerando che aveva studiato come una pazza per cinque anni per ottenerlo, ma sapeva di doverlo sopportare in vista di prospettive migliori nel futuro.
Per questo, quando lui le aveva parlato, mentre lei sistemava cesti di frutta per la band, per un attimo non aveva fatto cadere tutto a terra.
<< Come ti chiami? >> le aveva chiesto, seduto sul divano.
<< Io? Kim Ah-reum2 . >>
<< Ti si addice. >> aveva risposto lui, con un breve sorriso sulle labbra.
Aveva sentito il sangue salirle alle guance, e lo sguardo di lui non nascondeva che l’aveva notato a sua volta.
Si era scusata balbettando, ed era praticamente corsa fuori dalla stanza, con il cuore a mille.
Era bastato quello.
Quel brevissimo scambio di parole era stato l’inizio di tutto. No, non solo. Era stato il fatto di essere notata, che qualcuno l’avesse effettivamente vista.
Riflettendoci dopo, Ah-reum maledette quel momento perché capì che già allora aveva perso.
Ci erano voluti due minuti per diventare di proprietà di Kwon Ji-yong.
Quando, sei mesi dopo, all’after party del Gayo Daejeon3, lui la portò via, facendola salire sulla sua macchina, non gli servì neppure chiederle se voleva andare con lui. Non che avesse fatto alcuna differenza. Anche se avesse saputo che questa cosa si sarebbe ripetuta allo stesso identico modo nei successivi due anni, Ah-reum non avrebbe avuto la forza per dirgli di no. Sia allora, sia adesso.
 
 
 
 
Due anni dopo, Ah-reum avrebbe voluto credere di essere diversa, di essere più matura, di capire che quella relazione malsana, fatta unicamente di sesso e scappatelle in hotel lontani dalla città, non potesse concludersi in nessuna maniera positiva.
Eppure era lì, come sempre.
Lui aveva lasciato la stanza dopo una doccia veloce, salutandola a malapena con un << Alla prossima. >>, consapevole che sì, ci sarebbe stata una prossima volta fino a quando l’avrebbe voluto lui.
Ah-reum si rivestì, osservando l’alba spuntare. Aveva a malapena tempo per andare a casa a cambiarsi prima di andare a lavoro.
Sul taxi, prese il cellulare.
 
 
 
To: K.J.Y.                           Time: 5.43 a.m.
 
 
“Questa è l’ultima volta.”
 
 
 
 
Dopo un attimo di esitazione, cancellò il messaggio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
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1: SBS Inkigayo: programma televisivo dell’emittente SBS che trasmette live performances degli artisti che devono promuovere canzoni/album.
 
2: Ah-reum: Significa “bellezza” in coreano.
 
3: Gayo Daejeun: programma della SBS che premia i migliori cantanti dell’anno.
 
Ciao a tutti! Non sembrerebbe ma sono una veterana del sito che, come una cretina, ha dimenticato la password del vecchio account, quindi si riparte da zero!
Questa fanfic è ispirata da “If I were you” (come da titolo) delle 2NE1, che mi ha sempre messo una tristezza addosso. Ho buttato giù questo capitolo in un’oretta, quindi non so bene che piega prenderà, e commenti/consigli sono bene accetti. Ho cercato di prendere un approccio più “realistico” a quale sarebbe una relazione con una celebrità alla GD, che vedo difficile come tutta rosa e fiori.
 
 
Grazie mille per aver letto!
 
Love&Piece,
 
Xarafiya

 
   
 
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