Jinyoung ti risvegliasti sul letto di nuovo, era solo un altro incubo.

Jinyoung, perché non ascoltasti la tua mente, quel giorno?
E invece no, dicesti che non sarebbe stato male frequentare quel ragazzo americano.
Il cuore ti diceste di stargli alla larga mentre te ne innamoravi ogni giorno di più.

E così, in quella notte tempestosa e agghiacciante, ti svegliasti sudato e stanco di dover affrontare ogni notte in quel modo invivibile.
Scendesti le scale ed erano le tre meno venti, ti facesti una camomilla per calmare l'ansia e l'agitazione che proprio quel ragazzo causò.
Bevesti quella tazza calda seduto davanti alla finestra del soggiorno che mostrava le luci del cielo: a volte le nuvole scure erano visibili grazie ai lampi e i fulmini che decoravano il paesaggio di un azzurro/bianco accecante.

Ti alzasti da quella sedia non appena finisti di bere e andasti a posare quel bicchiere sul lavandino della cucina.
Sospirasti pesantemente ripetendoti che non appena avresti raggiunto il letto, avresti preso sonno tranquillamente, ma dentro di te sapevi che non sarebbe andata così.

Iniziò a piovere incessantemente e sentisti ogni singola goccia cadere sui vetri delle finestre man mano che passavi per le stanze.
Prendesti il telefono e guardasti l'orario.
Non vi era alcuna notifica sul cellulare se non la solita "spazio di memoria insufficiente".
Jinyoung, ti stufasti di quell'avvertenza, così andasti sulla galleria dei file multimediali ed eliminasti ogni foto e qualsiasi video che presentava lui, quel ragazzo assieme a te.

La fastidiosa notifica riuscisti a toglierla con successo ma sul tuo cuore, lo spazio di memoria, era ancora insufficiente.
Il problema è che non riuscisti ad eliminare ogni ricordo che avevi con lui.

Ti illudesti che prima o poi saresti riuscito a levartelo dalla testa, ma il tuo cuore continuava a non riuscire ad andare avanti senza di lui.

Andasti ancora a letto e provasti a dormire, ma dopo aver fallito il tentativo, prendesti ancora una volta il telefono e andasti su WhatsApp; fissasti la chat di Mark per una dozzina di minuti e poi ti convincesti a mandargli un messaggio.

Così, nella notte tempestosa e ghiacciante, gli scrivesti con le lacrime che scorrevano sul viso.

"Are you awake?"

Mandasti il messaggio pentendotene un secondo dopo, come sempre.
Aspettasti una sua risposta per oltre un'ora pur sapendo che probabilmente, Mark, in quel momento, stesse passando una notte con Jackson.
Che fosse una notte di passione o meno, Jinyoung, non te ne importava.
In entrambi i casi, ti faceva male sapere che l'amore di una vita era con un'altra persona.

Ti addormentasti con il telefono in mano acceso sulla sua chat.
Dormisti per alcune ore e la mattina seguente, ti svegliasti a mezzogiorno.
Pensasti, come prima cosa, ad una presunta risposta di quel ragazzo.
Accendesti il telefono e notasti le spunte blu.
Quelle spunte blu indicavano che il messaggio era stato inviato alle tre e mezza,
che venne ricevuto dal suo interlocutore alle tre e quaranta, e che venne letto alle quattro e cinquanta.
Non ci fu alcuna risposta da Mark.

Ti alzasti sentendo il mondo crollarti addosso anche quella mattina, quasi pomeriggio.
Guardasti fuori dalla finestra e il cielo era ancora grigio.