Libri > Eragon
Ricorda la storia  |       
Autore: PrincessintheNorth    01/10/2017    1 recensioni
Prequel di "Family"!
Nel regno del Nord, una principessa e Cavaliere dei Draghi, Katherine, farà conoscenza di Murtagh, il Cavaliere Rosso che si è autoimposto l'esilio ...
In Family abbiamo visto il compimento della loro storia e il loro lieto fine: ma cos'è successo prima?
"-Principessa, per l’amor del cielo … - prese a implorarmi Grasvard. – Spostatevi da lì … non vi rendete conto di chi è?
-È Murtagh figlio di Morzan, ex Cavaliere del Re Nero, erede del ducato di Dras-Leona. – ringhiai. – So benissimo chi è. So anche che è un essere umano come me e come te, a meno che tu non sia un elfo sotto mentite spoglie. È un essere umano ed è vivo per miracolo. Quindi, dato che come me e come te è carne e sangue, gli presteremo le cure che necessita. Sono stata chiara abbastanza?"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castigo, Eragon, Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Selena/Morzan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PROLOGO
 
Quel mattino mi svegliai con una strana sensazione.
Era qualcosa all’altezza dello stomaco, una sorta di presentimento.
Ci pensai un po’ su, ma alla fine realizzai che di sicuro mi era rimasta la cena sullo stomaco. Avevo sempre trovato difficile digerire il montone.
Come ogni mattina, da sei mesi a questa parte, cercai la mente di Antares. Feci un mezzo sorriso quando realizzai che era ancora profondamente addormentata nel suo nido sulla torre Nord.
Ariel, la mia lupa, dormiva ancora, acciambellata in fondo al letto.
Muoveva nel sonno la coda, come a scacciare una mosca fastidiosa. Fece un ringhio, poi un guaito e digrignò un po’ i denti, poi si tranquillizzò.
A convincermi definitivamente ad alzarmi furono gli strilli di April.
Nella sua culla, continuava a gridare da almeno mezzo secondo.
Viziata, la principessina neonata.
- Sì, sì, rilassati …
La presi in braccio e la cullai un po’.
Mamma l’aveva data alla luce due sere prima, ma il parto era stato tremendo, a quanto mi avevano detto. Poco dopo che la piccola era nata, la capolevatrice me l’aveva messa tra le braccia: la mamma era troppo debilitata per poter anche solo restare sveglia, e papà era via in viaggio.
Beh, in realtà l’avevano affidata ad Alec ed Audrey, sua moglie e futura regina, però entrambi loro erano troppo impegnati per badare a lei. Alec doveva gestire tutto il governo, Audrey la corte. Ed entrambi, come spesso dicevano, si vedevano solo al mattino, quando si svegliavano: spesso capitava che uno rientrasse più tardi dell’altra la sera.
Perciò avevo preferito prendermi io April in carico. Gli mancava solo una neonata da accudire, a quelle due povere anime.
Già Audrey era incinta e costretta a correre da una parte all’altra di Winter Manor tutto il giorno. Figurarsi poi doversi occupare anche di quella neonata che altro non faceva che urlare!
- Che ci possiamo fare, April, con questo fratello qui. – sospirai cullandola.
Si era un po’ tranquillizzata, e ora aveva una dolcissima smorfietta triste, con gli angoli della bocca all’ingiù e gli occhietti azzurri che mi guardavano.
Io ed April avemmo solamente mezz’ora di calma, prima che arrivasse il casino.
Come per magia, il castello si risvegliò: Sheryl, la mia domestica, entrò in camera e spalancò le tende più di quanto avessi fatto io. Marise, la nutrice di April, arrivò ed io le consegnai la piccola, che così si sarebbe fatta la sua poppata.
Subito dopo di lei entrarono Jocelyn, Helen e Molly, che si occupavano di mettere in ordine la camera: e dopo di loro, Steven con la colazione.
- Buongiorno, Principessa Katherine. – fece ossequiosamente.
- Buongiorno, signor Steven. Katherine è sufficiente. – dissi prendendo il vassoio dalle sue mani e appoggiandolo sul tavolo.
- Siete una principessa, non esiste proprio. – sorrise.
- Cosa c’è di buono quest’oggi?
- Ottimo.
Tolsi il coperchio dal vassoio e subito mi arrivò il profumo del tè ai frutti rossi di bosco. Il mio preferito.
Dato che era ancora bollente, considerando che era inverno, lo bevvi a piccoli sorsi per evitare di ustionarmi. Ed era un’impresa difficilissima, perché era veramente delizioso.
Il momento della colazione finì troppo presto per i miei gusti, così Steven se ne andò e io andai all’armadio a scegliere cosa mettermi.
Come ogni mattina, assai almeno cinque minuti in contemplazione del guardaroba, e alla fine presi dei pantaloni di pelle e un cappottino di pelliccia bianca piuttosto lungo. La tenuta per cavalcare Antares d’inverno: un regalo di papà, quando la mia piccola stella si era schiusa per me. Quella tenuta apparteneva ad una persona a lui molto cara, che ora non c’era più. Si era rifiutato di dirmi il suo nome, ma un velo di tristezza gli aveva oscurato per un momento gli occhi.
La spada che mi era stata data in prestito da una delle famiglie nobili del regno, dato che l’elfa Rhunon si rifiutava di forgiarmene una, era viola, non blu scuro come le squame di Antares, ma era bellissima lo stesso: anche perché non era un viola comune, ma uno più scuro e rossiccio, un viola tendente al vino.
Riprovai a contattarla.
E ancora dormiva.
Non doveva nascere dragonessa. Doveva nascere ghiro, sbuffai tra me e me.
Andai dietro il paravento a vestirmi.
- Sheryl, cos’ho in programma oggi? – chiesi.
- Tra un’ora, il giro di ricognizione, Principessa Katherine. Ma sarà una missione leggera, solo il mattino.  
- Capisco. Allora manda qualcuno a preparare delle provviste, non lo so, un paio di panini. Avrò compagnia?
- Quindici soldati scelti, Altezza.
- Sheryl. Se mi chiami ancora così faccio sì che tu vada in cucina a lavar piatti. – brontolai.
La sentii ridere.
- Va bene …
Mi misi le scarpe, e poi uscii, andando verso la toeletta.
Marise iniziò ad acconciarmi i capelli in un vario intrico di trecce, dato che non volevo rovinarli con l’aria gelida del Nord mentre volavo, e poi mi lasciò libera di truccarmi.
Adoravo quel momento. Per me, era una vera e propria coccola.
Mi presi il mio quarto d’ora per rendere il mio viso impeccabile, e alla fine di tutto ciò mi sentii pronta per affrontare la giornata.
- Oh santo cielo! – esclamò Marise. – Siediti, Katherine, siediti!
- Che succede?
- La corona! Una principessa non può andare in giro così conciata!
- Ma, Marise, devo andare in missione, un diadema non mi serve, finirei per perderlo o rovinarlo.
Marise sospirò, ma mi lasciò stare.
​- Bene, allora. Si va in scena. 
Affidai April alle cure della sua tata, e io uscii dalla mia camera.
 
Non appena uscii, finii contro Audrey di faccia.
Audrey Thornton era la terza figlia di Lord Rickard e Lady Shailene e apparteneva ad una delle famiglie principali del regno: oltre che mia cognata.
Più che cognata, però, era un misto tra la zia simpatica e l’amica.
Aveva lunghissimi capelli scuri, color cioccolato fondente, lisci e brillanti, che raramente sistemava in acconciature elaborate, ma quello era un tratto comune delle donne del Nord. Sul viso bianco e dalle guance rosate brillavano due occhi color lapislazzuli, e le guance e il naso erano decorate da una spruzzata di lentiggini.
Da una ragazza così mi sarei aspettata il classico atteggiamento snob. Invece mi aveva sorpresa moltissimo quando avevo capito che era una ragazza estremamente alla mano, che non sopportava le moine e si sporcava le mani senza farsi troppi problemi. Finché non era rimasta incinta, mi aveva aiutata lei ad imparare a usare la spada e, soprattutto, l’arco, con il quale non avevo esattamente un bel rapporto.
- Oh! – fece mentre le sbattevo addosso.
- Scusa!
- Non fa niente … - commentò divertita. – Non fa niente. Dove diavolo vai così di fretta?
- Da nessuna parte. – dissi in fretta. – Tu piuttosto?
Alzò gli occhi al cielo, facendo quella sua espressione buffissima.
- Tira a indovinare. – sospirò. – Sembra che a Lord … beh, non mi ricordo quale, ma non gli va bene che un pesce rosso nella fontana all’ingresso sia meno rosso degli altri.
- E tu stai veramente andando ad ascoltare un idiota simile? – feci stranita.
- Sai com’è, ha la maggiore quantità di grano del regno … - commentò. – Non è che posso far diverso.
- Minacciarlo?
Un gran sorriso le si dipinse sul volto. Un sorriso estremamente soddisfatto.
- Sto andando esattamente a fare questo. Grazie dell’idea. – fece tutta contenta, e con una mano sul pancione di sei mesi andò per la sua strada.
- Prego. – commentai tra me e me.
A quel punto iniziai a salire le scale per andare alla torre Nord. Quando arrivai in cima, mi tremavano le gambe dallo sforzo.
Antares era lì, rannicchiata su se stessa, addormentata profondamente.
Adesso non potevo più lasciarla dormire. Perciò, con quanta più delicatezza possibile, la svegliai.
Non appena le sfiorai l’ala a momenti mi mangiò via la mano.
Mai sentita l’espressione “non svegliare il drago che dorme”? brontolò.
Dobbiamo andare in ricognizione, dissi. Per tutto il giorno, fai un po’ te.
E la cucciola-d’uomo con chi è?
Antares, fai prima a dire April che cucciola d’uomo.
Alzò gli occhi al cielo. Come vuoi.
E comunque hai veramente un alito terribile, sbuffai.
Si stiracchiò, poi scrollò il lungo collo e si accucciò per permettermi di salire.
Mi sistemai sulla sella, assicurandomi le gambe alla stessa, e poi Antares si avvicinò alla grande apertura dalla quale entrava ed usciva. Mi venivano sempre le vertigini quando lo faceva, perché tipicamente lei si buttava giù in caduta libera per poi prendere il volo.
Senti, non è che stavolta potresti, dico magari …
Non feci nemmeno in tempo a finire di pensare, che si era già buttata in picchiata come una pazza.
E non appena arrestò la caduta allargando le ali, catturando una corrente ascensionale e portandoci sempre più su, la paura scomparve lasciando posto all’ebbrezza e alla felicità.
 









​................



​Ciao! Sono tornata con questo prequel, che avevo in mente già da un po' e che ora mi sono decisa a buttar giù! Ditemi se l'idea vi piace o no, e soprattutto se il capitolo vi piace o meno! 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: PrincessintheNorth