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Autore: Chiaroscura69    01/10/2017    0 recensioni
''Non puoi fare così ogni volta... tu non vuoi che ti ami, ma non mi dai nemmeno la possibilità di non amarti'' dissi senza guardarlo negli occhi.
''Tori dimmi cosa potrei fare e lo farò''rispose quasi divertito.
''Lasciami andare e sparisci dalla mia vita una volta per tutte''.
Alessandro mi guardò il polso alla ricerca del braccialetto. Me lo coprii con una mano ma lui me la afferrò e la spinse via.
''Perchè lo hai tenuto?'' disse fissandomi attentamente negli occhi.
''E' un motivo stupido, lascia stare... Senti ho un'idea: frequentiamoci assiduamente per dieci giorni e in questi giorni mi devi mostrare i tuoi dieci peggiori difetti. In questi giorni però non dovrai mai provarci con me.
Solo facendo in questo modo forse smetterò di amarti''.
''Se questo è il tuo modo di risolvere la faccenda per me va bene. Inizia a tremare Melanzana!''
'Ecco come mi sono cacciata nel peggior guaio della mia vita' pensai.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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''Perchè proprio un horror?'' chiese Fabio guardandomi inorridito.
''E' arrivato il momento di superare i nostri limiti e le nostre paure!''esclamai con entusiasmo.
Fabio mi guardò scettico.
''E vuoi farlo guardando un horror?''disse alzando un sopracciglio.
''Da qualcosa dovremo pure iniziare, no? 'Anche un viaggio di mille miglia inizia con un primo passo'''.
''Aspetta... Laozi?''
''Esatto, vedo che sei nello spirito giusto''dissi dandogli un pugnetto sulla spalla.
Fabio rise e mi guardò con ammirazione.
''E' bello avere a che fare con persone intelligenti''
''Dai, solo perchè mi ricordo qualche citazione a memoria non sono un cranio''
Fabio mi fulminò con lo sguardo.
''Non rompere. Piuttosto, ho qualche domanda da farti''
Mi sentii subito a disagio intuendo su cosa volesse andare a parare.
''Perchè non facciamo iniziare il film?''proposi con un sorriso forzato.
''C'è qualcosa di cui non mi vuoi parlare per caso?''
''No affatto. Però se ho capito di cosa vuoi parlare non sono molto in vena sinceramente''
''Solo una domanda''
''Sì Fabio, sto continuando ad uscire con Alessandro'' risposi prima che potesse dire qualcosa.
Lui fece un lungo sospiro.
''Vuoi spiegarmi perchè continui a farti del male? Cosa ci trovi in lui di così speciale?''
Mi presi qualche secondo per cercare le parole giuste e istintivamente guardai verso il braccialetto.
''Non so spiegartelo...''sussurrai.
''Parti da un esempio concreto''
''D'accordo, vuoi un esempio? Ogni giorno succede qualcosa che vorrei potergli raccontare solo per sentire la sua risata. Oppure mi capita di sorridere quando qualcuno pronuncia il suo nome o dice qualcosa che dice sempre lui. Mi giro fra la gente credendo di aver visto il suo volto in ogni passante. Quando esco dall'università mi guardo sempre intorno sperando che lui mi sia venuto a prendere''
''Oh avanti, queste sono scemenze da film, Tori... Sai anche tu che una relazione non si basa su queste cose''
''Non ho detto questo, sei tu che mi hai chiesto esempi concreti e io te li ho dati. Stiamo approfondendo molto il nostro rapporto e ora c'è fiducia''
Dopo averlo ammesso ad alta voce mi resi conto improvvisamente di quanto fosse vera quell'affermazione. Ormai mi fidavo di lui, ancora una volta.
''No Tori, dimmi che scherzi. Come fai a fidarti di uno che ti ha usata e pugnalata come lui?''
''Il fatto è che io non so spiegarlo cosa ci unisca, Fabio. Io ho sempre voglia di lui, capisci? Non mi basta mai. Sento che lui è la mia metà''
Fabio arrossì e abbassò gli occhi a terra.
''Scusami ho detto qualcosa che ti ha dato fastidio?''chiesi titubante osservandolo.
''No...è solo che...''
''Che?''
''No senti, lascia stare...''
''Non puoi iniziare una frase e poi non continuarla, sai che lo odio''dissi scompigliandoli i capelli in maniera giocosa.
''Il problema è che... anche io ho una persona con cui sento le stesse cose che hai detto prima''
''Oooooh e me lo dici solo ora?!'' ridacchiai facendogli l'occhiolino.
''Tori, quella persona sei tu...''
Rimasi basita. Speravo che i sentimenti per me ormai si fossero attenuati fino a scomparire, ma mi sbagliavo.
''I-io...mi dispiace...''sussurrai senza sapere cosa dire.
''Non devi dispiacerti, non hai fatto nulla. Non dirmi nulla, va bene così. Ormai sono anni che ci sono abituato''
Mi resi conto di quanto dovesse essere difficile per lui starmi vicino e mi vergognai di essere stata così cieca.
''Se starmi accanto ti fa soffrire Fabio, forse dovremmo lasciar perdere per un po', non pensi?''sussurrai accarezzandogli una spalla affettuosamente.
''No Tori, sono in grado di gestirla. Come ti ho detto, sono abituato. So benissimo che non mi darai mai ciò che io vorrei da te e me ne sono fatto una ragione''
''Sei uno dei miei più cari amici...Non ti voglio perdere''dissi mentre lo abbracciavo.
''L'amicizia è amore senza le sue ali'' sussurrò Fabio.
''Byron?''ipotizzai.
''Proprio lui''
''Dai, guardiamoci questo film, grezzona''mi prese in giro sciogliendo l'abbraccio.
''Non pensare che durante il film non mi terrai abbracciata''lo avvertii.
''Non penso proprio, hai voluto vedere tu il film, subisci le conseguenze''mi sfidò.
''Scommetto che alla fine sarai tu che mi abbraccerai per la paura'' dissi facendogli la linguaccia.
''Vedremo''.




Il telefono mi vibrò sulla pancia di Fabio, che si era letteralmente sdraiato sopra di me.
'Che combini, Tori Pomodoro?' lessi il messaggio di Alessandro.
'Guardo un film con un amico, e tu?' risposi.
Uno sguardo rapido verso la tv mi fece capire che a breve ci sarebbe stato un colpo di scena terrificante. La classica scena in cui la ragazza indifesa è nascosta dentro un armadio e il bimbo posseduto l'ha quasi trovata.
Mi concentrai sul telefono sperando che la sua risposta arrivasse in fretta.
'Con un amico? Film porno?'
'Non sei simpatico. E non hai risposto alla mia domanda'
L'urlo della ragazza mi scosse profondamente e strinsi la testa di Fabio più forte.
''Tori, mi stai facendo male''borbottò lui cercando di dimenarsi.
''L-L'hai v-visto?''
''Era quasi scontato che l'avrebbe trovata''
''Lo so ma... mi sta mettendo un'ansia questo film...''
''Sinceramente anche a me, non credo che stanotte dormirò tranquillo''confessò Fabio ridacchiando.
Il pensiero della notte e del buio in solitudine mi paralizzarono.
'Sto facendo un po' di spesa. Se vieni a casa mia stasera ti cucino una cenetta da regina' mi rispose Alessandro.
'Non vengo a casa tua se ci siamo solo noi due'
'Prometto di non toccarti se è questo che è vuoi'
'Il problema è che temo di non volerlo'
'E allora dove sta il problema?'
''Tori, ti stai perdendo metà film stando attaccata al telefono''mi riprese Fabio.
''Scusami hai ragione, ora lo mollo''
Lanciai il telefono da una parte per costringermi a non rispondere ad Alessandro.


''In fondo non era male'' disse Fabio mentre lo accompagnavo alla porta di casa.
''Non fare lo spavaldo, stanotte dormirai abbracciato a Spider''lo presi in giro.
''Ti ricordi ancora di quello stupido pupazzo?''
''Certo che sì, io ci andavo pazza. Non dirmi che l'hai buttato o giuro che non metterò più piede a casa tua''lo minacciai.
''Assolutamente no. Ci dormo ancora''ridacchiò Fabio.
''Lo sapevo''ridacchiai a mia volta.
Lo abbracciai ancora una volta e lo salutai.
Ero sola in casa e dopo aver visto quel film la cosa non mi tranquillizzava. Misi 'Circles' di Christina Aguilera a tutto volume nel mio stereo e cercai di scatenarmi in un balletto sensuale davanti allo specchio del soggiorno come facevo sempre quando ero sola.
All'improvviso la porta principale si aprì di scatto e per poco non gridai.
''Mamma mi hai fatto prendere un infarto''boccheggiai facendomi aria con una mano.
''Che diavolo stavi facendo con la musica a tutto volume davanti allo specchio?''
''Niente''mentii con un po' di imbarazzo.
''Non dirmi che hai ancora quell'abitudine di ballare da sola?''mi prese in giro.
Una risata mi colse di sorpresa.
''Mamma ma sei sola?''chiesi cercando di sbirciare oltre le sue spalle dietro la porta.
''No, questo baldo giovine mi ha chiesto di te''disse entrando finalmente in casa seguita da un ragazzo.
''Che ci fai tu qui?!'' chiesi sbalordita scoprendo che si trattava di Alessandro.
''Sono venuto a prenderti, non ti ricordi che avevamo un impegno?''disse facendomi l'occhiolino.
''Beh ragazzi, io vi lascio. Devo andare a prendere tuo fratello, Tori. Mi raccomando, quando esci controlla di aver chiuso tutto''mi avvertì e poi uscì sorridendo languidamente ad Alessandro.
La guardai sgomenta.
Alessandro chiuse la porta principale e mi squadrò molto lentamente da capo a piedi indugiando sulle mie gambe.
Improvvisamente mi ricordai di indossare solo una vecchia maglietta lunga di mio fratello che mi copriva a mala pena il sedere.
Non era un problema per me, consideravo Fabio un fratello, e fra noi non c'erano vergogne di quel genere.
Mi ricordai anche del fatto che fossi completamente struccata, con gli occhiali e con una crocchia spettinatissima in testa.
Fuggii in bagno senza dire nulla.
''Tori? Dove scappi?''ridacchiò lui.
MI infilai in fretta le lenti a contatto e un paio di pantaloncini di mio padre trovati in bagno.
''Si può sapere perchè diavolo sei qui?!'' gli urlai contro uscendo dal bagno.
''Perchè ti sei cambiata? Eri terribilmente sexy prima''
Arrossii.
''Sexy?! Ma mi hai vista? Sono un ciospo così''esclamai involontariamente ammorbidita un poco.
Lui si avvicinò pericolosamente e mi cinse i fianchi guardandomi negli occhi.
''Hai forse le gambe più sensuali che abbia mai visto e le nascondi? Con gli occhiali e senza trucco i tuoi occhi sono molto teneri e quella crocchia spettinata mi ha fatto venir voglia di spettinarti del tutto''sussurrò con un sorrisetto bastardo.
Sentii un languore nel basso ventre.
Deglutii.
''Vedi perchè non volevo venire da te? Mi metti in tentazione''sussurrai senza smettere di guardarlo negli occhi.
''Se non vuoi, non ti tocco,giuro''disse senza però staccarsi.
''S-sì lasciami un po' di spazio, mi stai troppo attaccato''borbottai cercando di non guardarlo.
Accesi involontariamente il suo istinto di cacciatore.
''Troppo attaccato dici? Tipo, così?''disse passandomi lievamente le labbra sul collo scoperto.
''Tipo...''mugugnai.
''Quindi non vuoi che io ti faccia così?''chiese provocandomi mentre mi accarezzava la nuca e mi tirava leggermente le radici dei capelli.
Chiusi gli occhi inevitabilmente e naturalmente non gli risposi. Non a parole almeno.
Lo baciai con così tanta foga che lo feci indietreggiare talmente lo avevo spiazzato.
Dopo qualche istante rispose a tutta l'intensità del bacio e le sue mani percorsero il mio corpo accarezzandolo tutto.
Mi spinse leggermente contro il muro e mi prese a cavalcioni su di lui. Infilai le mani fra i suoi capelli e lo attirai ancora più vicino a me.
Presi a baciarlo dietro le orecchie e a mordicchiargli i lobi.
''Tori...Tori...''sussurrava il mio nome come una preghiera.
''Non possiamo...''sussurrai cercando di riprendere il controllo di me stessa.
Alessandro si staccò dal muro senza posarmi per terra e mi adagiò sul divano, sdraiandosi sopra di me.
Con le mani scese lentamente fino alle gambe e iniziò ad accarezzandole con forza.
Potevo percepire quanto fosse grande il suo desiderio e quanto fosse grande la mia volontà assecondarlo, ma avevo ancora quel barlume di ragione che mi gridava di non fare nulla.
Alessandro iniziò a baciarmi il collo e poi scese sul petto, sfiorandomi appena.
Sollevò a poco a poco la mia maglietta fino a scoprirmi solo la pancia. Aspirò leggermente la mia pelle fra le sue labbra e io mi inarcai per il piacere di quel gesto.
Subito dopo soffiò leggermente sulla pelle bagnata e mi provocò una scarica di brividi ovunque.
''Ale...''mugugnai perdendo completamente il controllo.
''Shhh''sibilò lui tornando sulla mia pancia.
Iniziò a stuzzicarmi l'ombelico con le labbra e credetti di impazzire.
''Aleee...''mugugnai ancora, ma sembrava più un lamento.
''Cosa vuoi, Tori? Se vuoi qualcosa, dovresti dirlo''sussurrò smettendo di stuzzicarmi e guardandomi negli occhi.
I suoi occhi mi stavano guardando in maniera così rovente che anche se non mi stava toccando era come se mi stesse accarezzando ovunque.
A quel punto decisi, Carpe diem! Si vive una volta sola in fondo e io mi ero già trattenuta abbastanza. Desideravo quel ragazzo con tutta me stessa, sentivo il mio corpo tendersi quasi inevitabilmente verso di lui.
Mi tirai su di slancio e mi prodigai per togliergli la felpa.
Lui rimase immobile per un attimo, non credendo a ciò che stavo facendo. Ma appena cercai di alzargliela di qualche centimetro sentii la porta di casa scattare. Lo lasciai andare in un attimo e mi alzai in piedi risistemandomi alla meglio.
''Tori''mi salutò mio padre con un sorriso divertito.
''Oh ciao Papà, noi stiamo per uscire. Adesso mi vesto e andiamo''dissi in fretta mentre scappavo rifugiandomi in camera.
Ma cosa mi era preso? Stavo per cedere sul serio? E tutti i miei buoni propositi? Era davvero impossibile far coincedere il cuore e la mente in presenza di Alessandro.

 
   
 
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