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Autore: Ciulla    02/10/2017    5 recensioni
Questa poesia fa parte della serie Ode funebre alla cancelleria.
Il mio righello si è scheggiato e ormai non posso più usarlo per tirare linee rette.
Ma è davvero importante tracciare linee rette? Non basta che sia stata retta la sua vita?
Addio, righello.
Genere: Comico, Demenziale, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ode funebre alla cancelleria'
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RIGHELLO

 

O righello ormai scheggiato,
già da tempo non più dritto,
più d’un rigo ho rovinato
pria d’ammetterti sconfitto:

troppe lacrime ho versato
sul tuo misero relitto,
e cessando il tuo operato
il mio cuore è troppo afflitto.


T’è calato il peso lordo
con la plastica smarrita.
Al mio canto non star sordo:

che sebbene sia finita,
forse rotto fu il tuo bordo,
ma fu retta la tua vita.

 

 
   
 
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