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Autore: Sophie Oshima    02/10/2017    1 recensioni
Il calendario del mio cervello si è fermato esattamente lì. L’8 e le lettere di d i c e m b r e ballano tremando davanti ai miei occhi, quasi dispiaciute di trovarsi qui. Vorrebbero fuggire, permettermi di voltare pagina, di volatilizzarmi nel fumo acre delle sigarette mattutine, di correre lungo la strada con le orecchie tappate in una bolla d’acqua.
Mi manchi.
Genere: Angst, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I listen for your footsteps
Coming up the drive
Listen for your footsteps
But they don't arrive
Waiting for your knock dear
On my old front door
I don't hear it
Does it mean you don't love me any more.
 


Ho provato centinaia di volte a cancellare con una gomma le migliaia di ricordi che affollano la mia vita. Come un povero, sciocco illuso, speravo che di quei ricordi non rimanesse che un sbaffo di grigio appena visibile su un foglio bianco, una traccia innocua di matita, un tratto indefinito. Sono stato, difatti, un illuso.
 
 

I hear the clock a'ticking
On the mantel shelf
See the hands a'moving
But I'm by myself
I wonder where you are tonight 
And why I'm by myself
I don't see you 
Does it mean you don't love me any more.
 
 


8  d i c e m b r e
 

Il calendario del mio cervello si è fermato esattamente lì. L’8 e le lettere di  d i c e m b r e  ballano tremanti davanti ai miei occhi, quasi dispiaciute di trovarsi qui. Vorrebbero fuggire, permettermi di voltare pagina, di volatilizzarmi nel fumo acre delle sigarette mattutine, di correre lungo la strada con le orecchie tappate in una bolla d’acqua.
Mi manchi. Soltanto adesso riconosco che eri l’unica costante della mia vita. Tutto il resto non era che paletti traballanti e sudici. Sì, proprio tu. Eri l’unico.
Tento di formulare pensieri coerenti, ma non ci riesco. Il tuo viso e i tuoi occhi penetranti sono perennemente davanti a me. So che non mi hai mai lasciato, che mi hai sempre osservato da lontano come io facevo con te. Finché un pazzo con una pistola non ci ha allontanati definitivamente. Non ho mai voluto ammetterlo, ma il suono di quello sparo mi ha spezzato e frantumato in mille frammenti di carta, la stessa colma di scarabocchi e pentagrammi che mi hai messo in mano tante volte, perché ti fidavi di me, perché la mia opinione ti interessava.

Ti fidavi di me. 
 
 


Don't pass me by don't make me cry don't make me blue
'Cause you know darling I love only you
You'll never know it hurt me so 
How I hate to see you go
Don't pass me by don't make me cry
 
 


Mi manchi. Riesco solo a pensare questo, con lacrime di coccodrillo che non vogliono saperne di uscire, traboccanti e amare.
Giovedì scorso ho telefonato a Yoko. Poche parole intervallate da silenzi, le ho chiesto come stesse, mi risposto che sta bene, che arranca per vivere, che indossa gli occhiali scuri per difendersi dalle occhiate di commiserazione. Mi ha detto che avresti voluto che ci riappacificassimo, che avresti voluto provare a ricomporre i fili smerigliati del nostro rapporto. Con molte probabilità lo avrà detto per dispetto, per farmi lo sgambetto e costringermi a precipitare in un baratro ancor più buio del normale, perché sapeva tutto di noi e ne era gelosa. Anche tu lo sapevi, ma hai fatto sempre finta di niente, come se tutto questo non riguardasse te, ma un’altra persona. Me lo ha detto perché il rimpianto è un nemico sottile quanto diabolico. Come lei, d’altronde.
 
 


I'm sorry that I doubted you
I was so unfair
You were in a car crash
And you lost your hair
You said that you would be late
About an hour or two
I said that's alright I'm waiting here
Just waiting to hear from you.


 
Mi manchi. Avresti anche potuto dirmi addio, prima di abbandonarmi per sempre. Invece ti sei limitato  a far calare le tende sul sipario come tuo solito, con grandi colpi di scena, botti e urla. Mi viene da sorridere se penso che forse non avresti voluto morire in questo modo, ma è accaduto tutto esattamente secondo il tuo stile.
 
 
 
Don't pass me by don't make me cry don't make me blue
'Cause you know darling I love only you
You'll never know it hurt me so 
How I hate to see you go
Don't pass me by don't make me cry
 
 

E tutto questo non è giusto, perché l’ultima cosa che avrei voluto era lasciarti andare senza che tu sapessi quanto ti amo ancora. C’è stata un’epoca in cui non ci sarebbe stato bisogno di pronunciare queste parole poco virili, talmente piene di zucchero da far venire la nausea, ma ora è strettamente necessario.

Ti amo. 

E’ giusto che tu lo sappia, nel caso venissi a scoprire che non c’è nulla dopo questa vita. Ma se invece venissi a sapere che c’è uno scorcio di luce in quest’universo infinito, dammi una seconda possibilità. Non so se me la merito, ma io te la chiedo lo stesso. Chissà ...

E ora adieu. Anzi, a presto John.
 
 
Paul

 
   
 
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