Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |      
Autore: Rider1337    02/10/2017    0 recensioni
"Sai perfettamente che ogni specchio corrisponde ad un ricordo. Ad un bel ricordo, che tieni stretto a te come nient'altro al mondo, o quasi. Perché lo sanno tutti, sono i bei ricordi quelli che uccidono gli animi.", "E quindi te ne stai lì, seduta in balia degli eventi; nella speranza che venga qualcuno a recuperarti, a rianimarti, in quella triste e asettica stanza d’ospedale."
Genere: Avventura, Dark, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E senti il rumore di cento specchi che si infrangono davanti a te. Però poi giunge alle tue orecchie un suono ancor più assordante, quello del silenzio. Sai perfettamente che ogni specchio corrisponde ad un ricordo. Ad un bel ricordo, che tieni stretto a te come nient'altro al mondo, o quasi. Perché lo sanno tutti, sono i bei ricordi quelli che uccidono gli animi. Sono i bei ricordi passati, di una persona che prima era viva ed era vicina a te, invece adesso è solo viva, se così può essere definita. Ogni piccolo pensiero, è stato appena infranto. Ed ora sei tu, tu sola in uno spazio senza profondità tutto dipinto di bianco, senza colori, senza caratteri; come un ospedale, nel quale tu sei ricoverata a vita. Sei da sola dove a farti compagnia, c’è solo quella peggiore che un uomo possa desiderare: la solitudine. Vorresti poter andare qualche attimo nel passato, anche solo per far in modo di non rompere tutti i ricordi, ma sai che è impossibile, e che ti farebbe soltanto più male. E quindi te ne stai lì, seduta in balia degli eventi; nella speranza che venga qualcuno a recuperarti, a rianimarti, in quella triste e asettica stanza d’ospedale. Qualche volta questa persona si presenta, e tu sei felice… ma il problema si pone quando deve andarsene via, perché anche quella ha bisogno di qualcun altro che possa rianimarla. Tu sussurri “sto bene”, a quei pochi che te lo chiedono, ma non puoi mentire per sempre. Non puoi portare per sempre una maschera in grado di oscurare la verità, non puoi continuare a dire che le lacrime che versi sono senza ragione. Ti piacerebbe tanto saperlo fare, ma non sei una persona che serba rancore e che fa pesare le cose, quindi stai zitta, e continui a mentire per un altro po’. Intanto nella tua stanza senti qualcosa che non va, eppure conosci minuziosamente ogni particolare di quell’ambiente. Riconosci l’armadio bianco, che distingui per le sue ante nere, il letto sulla quale sei seduta e la finestra, che affaccia ad un piccolo giardino con un albero di ciliegio, che quasi potresti toccare, ma non riesci. Conosci la porta, che non si apre mai con la sua targhetta con su scritto “121” e l’unico quadro; raffigurante un aereo che precipita in un cielo da un colore molto tenue. Le pareti sono foderate, e sono morbide. E sono bianche. E tu non sai perché, e non ti piace non sapere. Non riesci ad alzarti, e l’unica cosa che sei in grado di sentire è un ticchettio costante, come quello di un orologio, ma stavolta non è lui. Stavolta è più forte, più prepotente, quindi inizi a spaventarti; e noti che il ticchettio ti segue, come un’ombra in una giornata di sole. Ma tanto tu non sai neache più cosa sia il sole, vero? Senti il rumore fastidioso e costante che va a ritmo col tuo cuore. Ora hai capito! Non è un orologio e non ti segue, è solo una macchina. E’ solo una macchina che forse ti sta iniettando qualcosa, magari della morfina. Ora senti qualcosa che ti scorre nelle vene, qualcosa di pesante e ti senti viva… hai la forza di aprire gli occhi, e capisci che quella, non era la realtà. Ti alzi in piedi, con tutte le forze che hai e cerchi di avvicinarti alla finestra, ma non ci riesci… è come se ci fosse qualcosa che te lo impedisse, e tu non sai cosa. Esci cercando di varcare la porta sporca di polvere, forse perché non aperta da giorni. O forse mesi, e vai incontro ad un corridoio buio, con delle finestre sporche e quindi praticamente nere, dove la luce, è tutto ciò che non può penetrare... 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Rider1337