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Autore: Nasty_Shadowhunters    03/10/2017    0 recensioni
La mutazione è la chiave della nostra evoluzione, ci ha consentito di evolverci da organismi monocellulari a specie dominante sul pianeta.
Questo processo è lento e normalmente richiede migliaia e migliaia di anni, ma ogni qualche centinaio di millenni, l'evoluzione fa un balzo in avanti.
Mutanti: sin dalla scoperta della loro esistenza sono stati guardati con paura, con ostilità.
Con odio perfino.
In tutto il pianeta infuria il dibattito: i mutanti sono l'anello successivo della catena evolutiva o semplicemente una nuova specie umana che lotta per il suo posto nel mondo? Comunque sia è un fatto storico. Vivere in pace non è mai stata una caratteristica dell'umanità.
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James 'Logan' Howlett/Wolverine, John Allerdyce/Pyro, Marie D'Ancanto/Rogue, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sospiro e mi scollo i capelli dalla schiena, lasciarli sciolti con questo caldo è stata davvero una pessima idea. Frugo nella tasca anteriore dei jeans alla ricerca di un elastico ma purtroppo sono sfortunata e non ne trovo nemmeno mezzo. Mi guardo attorno indugiando sul da farsi; sono davanti a questo gigantesco portone da quasi un'ora ed ancora non ho trovato il coraggio di entrare. Vorrei tanto che i miei genitori avessero potuto accompagnarmi, ma hanno preferito che affrontassi l'inizio della mia nuova vita come una donna adulta; in grado di gestirsi senza l'aiuto di nessuno. Così eccomi qui, completamente sola di fronte al più imponente edificio che io abbia mai visto, a chiedermi se la scelta di trasferirmi alla scuola per mutanti sia stata la decisione giusta da prendere. Sbuffo esasperata e mentre decido che sì, sono esattamente dove dovrei essere, il grande e pesante portone in quercia si spalanca e davanti a me compare un uomo sulla trentina con barba incolta e capelli arruffati. Mi squadra per qualche secondo poi dice: -tu devi essere la ragazzina che il Prof stava aspettando-. Lo osservo senza rispondere; è terribilmente affascinante, anche se ad esser sincera mi incute un po' di soggezione. -Mi chiamo Summer- dico con un fil di voce. Lui scrolla le spalle come se non gliene importasse minimamente e poi mi fa cenno di entrare. Raccolgo la mia valigia e lo seguo all'interno dell'istituto. Dio! Qui è tutto enorme ed estremamente lussuoso, sembra di essere in un castello in stile rinascimentale più che in una scuola. Faccio fatica a tenere il passo del misterioso uomo che ho davanti, tanto che devo quasi mettermi a correre per non perderlo di vista. Alla fine del tragitto ci fermiamo davanti ad una porta in legno scuro ed io ho il fiatone. Lui bussa e mi dice di aspettare; poi se ne va lasciandomi sola e nel panico più totale. Ho parlato con Charles Xavier solo una volta, diversi mesi fa e c'erano anche i miei genitori. La porta si apre ed il Professore mi sorride dolcemente; mi sento molto più tranquilla ora. -Summer! Che bello rivederti, com'è andato il viaggio?- mi chiede. -È stato lungo, e sono esausta- Lui annuisce comprensivo. -Ti farò fare un giro veloce della scuola, dopodiché ti mostrerò la tua stanza al dormitorio, così potrai conoscere la tua compagna e sistemare i tuoi effetti personali-. Annuisco e sorrido. -Posso farle una domanda Professore?- chiedo mente mi incammino dietro la sua sedia a rotelle. -Certo mia cara, cosa c'è?- -Vede, prima all'ingresso ho incontrato un uomo, non ho la più pallida idea di chi sia, ma sembrava alquanto scocciato dalla mia presenza-. -A quanto pare, hai conosciuto Logan, sarà uno dei tuoi insegnanti qui; fa particolare attenzione a come ti comporti con lui, ha un brutto carattere e si irrita facilmente, ma sotto sotto è buono- mi dice con un sorriso. Xavier è una persona meravigliosa capace di farti sentire a tuo agio con facilità. Invece questo Logan mi preoccupa un po'; generalmente io non vado molto a genio alle persone, per via della mia totale mancanza di filtri nell'espressione della mia personale opinione. Sarà per il fatto che riesco a leggere i pensieri altrui, ma non vedo quale sia il motivo di non esprimere apertamente il proprio punto di vista; non so se mi spiego. Mentre procediamo lungo il corridoio, il Professore mi indica le varie classi e mi elenca le materie, che variano da quelle comuni come storia, matematica o letteratura a quelle esclusivamente di questa scuola come ad esempio, la genetica. È tutto davvero incredibile qui. Durante il nostro piccolo tour incrociamo diversi ragazzi che escono dalle aule dopo aver seguito le lezioni pomeridiane. I loro pensieri mi inondano la mente causandomi un dolore atroce. Di solito tendo ad evitare i posti molto affollati, perché mi è troppo difficile controllare i poteri. Mi fermo di colpo ed appoggio la testa alla parete che mi sta di fianco. Mi concentro sul mio respiro e cerco di non perdere il controllo. Mi mordo con forza il labbro inferiore per impedirmi di urlare. Le voci nella mia testa mi causano così tanto dolore, che ho paura che il cervello possa esplodermi da un momento all'altro. Mi porto le mani sulle orecchie e premo con forza. Le voci scompaiono lentamente: tutte, tranne una. "È inutile che continui ad arrovellarti per trovare una soluzione, non puoi rimediare, hai fatto un casino come al solito". La tristezza di cui è impregnato quel pensiero mi spacca il cuore. Apro di scatto gli occhi e mi guardo attorno: ora nella mia testa c'è solo silenzio. -Ha sentito anche lei?- chiedo guardando Xavier. Lui mi osserva perplesso: -ho percepito i pensieri di qualcuno, un ragazzo credo, era così triste... credo di non aver mai sentito nessuno soffrire così tanto- mormoro stringendo la maniglia della mia valigia così forte da farmi sbiancare le nocche. -Percepisci anche i sentimenti delle persone?- Guardo il Professore ed annuisco: -più che i sentimenti veri e propri, percepisco le emozioni di cui sono velati i pensieri-. -I tuoi poteri diventano sempre più interessanti- dice. Sorrido e mi passo una mano tra i capelli. -Questa è la tua stanza Summer, spero ti troverai bene con la tua compagna, si chiama Rogue ed è arrivata da pochi mesi, purtroppo io non posso trattenermi oltre. Benvenuta ufficialmente alla scuola per mutanti- dice, poi prosegue lungo il corridoio. Lo osservo per qualche istante prima di tornare a fissare la porta che ho davanti, dovrei entrare e conoscere la ragazza con cui dividerò i mie spazi vitali nei prossimi mesi, ma sono troppo terrorizzata all'idea di doverlo fare; quindi resto immobile con i muscoli tesi come corde di violino.
   
 
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