Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: giulietta sprint    03/10/2017    0 recensioni
Stavolta la storia non si concentrerà sulle due sorelle di Arendelle ma su un giovane montanaro dai capelli biondi e gli occhi color nocciola: Kristoff.
Noi tutti lo conosciamo come un venditore di ghiaccio, adottato dai troll e grande amico di una renna.
Ma Anna, grazie alla sua enorme curiosità, scoprirà qualcosa su di lui: Le sue vere origini.
Come reagirà a questa scoperta? Affronterà tale passato o continuerà la sua vita quotidiana al castello insieme alla sua principessa e la regina?
Dal prologo:
*- Marius!- urlò la donna con le lacrime agli occhi. Tentò di avvicinarsi ma lo sguardo del marito la fermò- Ce la farò! Tu pensa solo a metterlo in salvo!- Urlò lottando contro il nemico.
La donna annuì e cominciò di nuovo a correre finché non entrò nella foresta,
- Sta scappando!- disse l’uomo dalla folta barba nera mentre lottava contro il marito di lei- Deve essere fermata! Ha un altro neonato!-*
Nota bene: Può essere collegata alla storia “Due principesse e un anello nuziale”
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Anna, Kristoff, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A great little Frozen family '
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Capitolo 9: Ritrovarsi


Quando fu davanti alla principessa, Kristoff tirò in fretta le redini per fermare la corsa del suo cavallo. Con agilità scese dal destriero che cominciò a mangiare le ultime ciocche di erba che erano rimaste prima dell'inverno.

Voleva dirgliene di santa ragione! Come aveva potuto lasciare così lui e sua sorella per andare a cercare qualcosa che poteva benissimo non esistere? Come aveva potuto mentirgli e scappare con il suo più caro amico (con cui ci avrebbe fatto una bella chiacchierata in seguito), Come aveva....

Ma tutti i suoi sproloqui mentali furono interrotti appena incrociò quei bellissimi occhi azzurri. Anna era rimasta ferma aspettandosi una grandissima sfuriata da parte del marito, ma nulla di tutto ciò accadde. Lui la prese fra le braccia affondando il viso nei suoi capelli rossi -K-kristoff…- sussurrò, leggermente sconvolta.

-Oddio Anna ero veramente preoccupato- esclamò stringendola ancora più forte. Guardando i suoi meravigliosi occhi azzurri pensò a quanto gli fosse mancata e quanto era terrorizzato all'idea di perderla per quasi una seconda volta.

Anna chiuse gli occhi assaporandosi quel piccolo momento di intimità, finché non si ricordò subito qualcosa di assolutamente fondamentale -Kristoff!- esclamò staccandosi da lui e guardando la coppia -Ho trovato il tuo popolo e sono stati loro a salvarmi.- ma quando si girò a guardarli notò i loro volti completamente sconvolti e cinerei. La donna dai lunghi capelli argentati non smetteva di fissare il giovane venditore di ghiaccio che si scostò dalla moglie con gesto impacciato per quanto si sentisse osservato -Non so... Davvero come ringraziarvi per aver salvato Anna- e si inchinò davanti a loro sempre in modo goffo.

Anna era rimasta a guardare la scena ma appena il giovane si alzò notò qualcosa di veramente strano: Marius e Kristoff si assomigliavano come due gocce d'acqua.

D'un tratto una lampadina si accese nella sua testa e velocemente spostò lo sguardo sull’enorme pietra leggendo il nome che c'era scritto vicino al pezzo di pelliccia: “Kristoff”.

-Ma allora voi....-

Laila si inginocchiò ai piedi del giovane montanaro continuando a fissarlo come se fosse un fantasma; -Non è possibile...- sussurrò Marius sconvolto mentre si avvicinava a lui.

-Hem... signora si alzi- disse imbarazzato Kristoff notando il comportamento strano che avevano tutti quanti, compresa la sua dolce metà.

-Ma non lo hai ancora capito? Sono i tuoi genitori!- esclamò Anna lasciando che qualche lacrima di commozione le scivolasse sulla guancia.

A sentir pronunciare tali parole, il biondo rivolse lo sguardo alla coppia -I miei.... genitori?- sussurrò inginocchiandosi davanti alla donna che aveva incominciato a piangere.

-Oh figlio mio!- gridò abbracciandolo e cominciando a singhiozzare più forte. La gente aveva iniziato ad avvicinarsi per capire cosa stesse succedendo e rimasero tutti immobili a fissare la scena: i due capo villaggio in ginocchio ad abbracciare un giovane straniero arrivato a cavallo.

Kristoff rimase immobile per qualche secondo, ma poi fece ciò che fin da piccolo si era promesso di non fare più: piangere. Con cautela strinse quella coppia tanto sconosciuta quanto familiare dando sfogo alle lacrime che premevano sugli occhi in un affanno di libertà e che ora scivolavano calde sulle guance. Era stanco di tenersi dentro questi sentimenti... non voleva più chiudersi a riccio trattenendo il suo cuore... Stavolta era pronto ad aprirsi e quello che provò fu un indescrivibile sollievo e un forte calore.

Dopo un po', tutti e tre si rialzarono e notarono che l'intero villaggio era fermo attorno a loro, Marius prese il braccio di Kristoff e alzandolo esclamò -L'erede della nostra gente è tornato a casa!-

 

Per tutta la notte non c’è stato nemmeno un momento di quiete, il villaggio sembrava essersi ridestato e i festeggiamenti non finire mai. Le più anziane vestirono il ragazzo con gli abiti tipici della loro cultura e intanto Anna rideva sotto i baffi vedendo come lo stessero lavando e pulendo per la cerimonia che doveva avvenire quella notte.

-No scusate mi so lavare da solo! Aspetti, non mi tolga- Kristoff era in totale imbarazzo per via di tutti quegli sguardi addosso a lui -A-anna- esclamò in aiuto notando che volvevano togliergli i pantaloni.

-Lasciate fare a me... tra poco sarà pronto- mormorò la rossa avvicinandosi. Le donne annuirono e uscirono dalla tenda lasciandoli soli.

Anna prese la spugna dentro alla bacinella di acqua calda e cercò di lavare via il sudore e lo sporco che si era procurato durante il viaggio. Kristoff chiuse gli occhi, lasciandosi cullare da quelle dolci carezze -Come fai ad essere così tranquillo?- gli chiese dolcemente lei passando a strofinare il suo petto.

-Ecco.... Io ancora non posso crederci- rispose con le guance che gli andavano a fuoco e la testa completamente in confusione; da lì a poche ore non solo aveva ritrovato la sua gente ma anche i suoi veri genitori, quelli che aveva sempre creduto fossero dei mostri per averlo abbandonato.... Invece Anna e Robert avevano ragione: gli stavano soltanto salvando la vita.

-Ed io trovo strano che tu possa essere una specie di... principe- sussurrò Anna passandogli l'asciugamano.

-Principe?- chiese sorpreso.

-Beh... Sei il figlio di un capo tribù, questo fa di te una sorta di principe. Quindi, in parte, trovo che le mie favole si sono avverate... Anche se in modo molto strano- ridacchiò passandogli le vesti -Ora devo andare... A quanto pare ci sono parecchie cerimonie che tu hai saltato, compreso il matrimonio e il concepimento di una nuova vita- e dopo avergli dato un lungo bacio sulle labbra fece per uscire dalla tenda -Ci vediamo di nuovo sull'altare- esclamò ridendo.

Le cerimonie furono tantissime ma i genitori di Kristoff le vollero fare tutte per integrarlo nel suo popolo d’origine. Sapevano benissimo che non sarebbe rimasto a lungo a causa della gravidanza della moglie e volevano che quei momenti che stavano trascorrendo insieme rimanessero per sempre nel suo cuore. Kristoff era nel completo imbarazzo per via della gente che lo guardava: non era mai stato così al centro dell'attenzione e il fatto di aver vissuto per quasi venti anni da solo non lo aiutava di certo... Ma Anna lo rassicurava tenendogli la mano e qualche volta incrociando il suo dolce sguardo.

Tuttavia nessuno di rese conto di una figura alquanto sospetta che dietro ad una delle tende osservava di sottecchi quel momento così gioioso e sereno. Rimase colpito nel vedere, dopo tutti questi anni, un figlio di quella disgustosa stirpe, ma la cosa peggiore era che la fanciulla accanto a lui portava in grembo parte di quel sangue, che a tutti i costi doveva essere eliminato.


 

***spazio autrice***

Avevo detto che avrei aggiornato tranquillamente i prossimi capitoli ma come al solito non riesco a mantenere la parola... Ho studiato per gli esami di settembre e visto che li ho finiti ho pensato di scrivere le ultime righe del capitolo per poi pubblicarlo... (Eh già ragazzi! Il capitolo lo stavo scrivendo subito dopo aver pubblicato il precedente!)
Spero di aver descritto bene il momento più bello della storia e spero che siate curiosi di sapere chi diavolo sia il misterioso uomo nascosto dietro le tende.... Alla prossima!

Un bacione
Giulia

   
 
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