03/10/2017
0 recensioniENDLESS
Alice prese il telefono e con dita tremanti, scrisse quelle poche parole alla sua migliore amica.
Gli aveva scritto semplicemente che aveva rivisto Jack la sera precedente e delle emozioni che aveva provato.
Non importava se si fossero lasciati tre anni prima e non si fossero mai più cercati, in quel momento si sentì più leggera, leggera come non si era mai sentita prima d’ora.
Si guardò velocemente allo specchio, infilandosi gli occhiali e maledicendosi per quell’espressione da adolescente alla sua prima cotta che aveva in faccia. Eppure solo lui sapeva farla sentire così.
“Allora andiamo?” le chiese Matthew, il suo fidanzato.
Lui era tutto l’opposto di Jack.
Era un promettente futuro avvocato, con gli occhi azzurri come il cielo e i capelli biondo cenere, col viso giovane, quasi da bambino. All’inizio, Alice non aveva mai pensato di potersi innamorare di un ragazzo come lui, eppure era successo.
Jack invece aveva capelli castani, corti e ribelli. Barba e occhi color nocciola. Aveva un aspetto da duro e di sicuro non aveva l’aspetto fanciullesco di Matthew.
Erano diversi come il giorno e la notte, come il mare calmo e quello in tempesta.
Ecco, se proprio avesse dovuto paragonarli, avrebbe identificato Matthew come il mare calmo, piatto, rilassante. Jack sarebbe stato senza dubbio il mare in tempesta, grigio, prepotente ma che ha un qualcosa di attraente ed affascinante.
Matthew la guardò, in attesa di una risposta.
“Sì, sono pronta”.
La ragazza afferrò la borsa e si chiuse la porta alle spalle, seguita da Matthew.
Erano in vacanza, al mare. Ironia della sorte, erano proprio nel luogo dove aveva conosciuto Jack.
Pensava che non l’avrebbe mai più rivisto, che Jack fosse partito nuovamente per l’Europa e invece il suo sguardo aveva incrociato quello del ragazzo la sera precedente.
Matthew non se n’era nemmeno accorto, ma Alice in quel momento rivide ogni istante passato con lui.
Per mano al suo fidanzato, Alice e Matthew stavano camminando sul lungomare per andare in spiaggia, con il vento che sferzava loro i capelli e l’odore di salsedine nell’aria.
Alice era pensierosa, continuava a rimuginare sull’sms inviato alla sua amica e mentre era per mano a Matt, sul lungo mare, rivedeva una se stessa più giovane e spensierata per mano a Jack.
Cercò di scacciare le sensazioni e le immagini che aveva davanti agli occhi.
“Tutto bene? Sei silenziosa” la rimproverò velatamente Matthew.
Lei storse impercettibilmente il naso. Lui non le aveva mai fatto pesare il fatto di essere taciturna e parlare poco; forse perché a lei e Jack bastava uno sguardo per capirsi.
Abbozzò un mezzo sorriso “Sì, sono solo stanca”.
Matthew annuì, come a confermare la sua affermazione “Anch’io. Il viaggio è stato lungo”.
“Già” rispose atona.
Non appena arrivarono allo stabilimento, ad Alice quasi prese un infarto perché lì rivide proprio Jack. Non c’era ombra di dubbio, era lui. Era girato di schiena e stava parlando con un suo collega ma l’avrebbe riconosciuto ovunque.
Quando lui si girò, il loro sguardo si incrociò nuovamente dopo tre anni ed il cuore di Alice sobbalzò. Non poteva crederci.
Jack la guardò ed arrossì come un ragazzino. Le sorrise, con quel sorriso che lei aveva sempre amato.
Poi lo sguardo di Jack si posò su Matthew e cambiò espressione, diventando più cupo.
“Ciao” le disse solamente, in modo improvvisamente freddo, così diverso dallo sguardo che le aveva rivolto prima.
“Ciao” rispose solamente lei, troppo travolta dalle emozioni per aggiungere altro.
Matthew riconobbe subito Jack. L’aveva visto nelle foto di Alice e aveva visto come Alice si illuminava quando parlava di lui. Lo squadrò ma davvero non capì da cosa lei potesse essere attratta. Era un ragazzo come tanti eppure lei lo guardava come se fosse l’unico.
Aveva visto come il suo sguardo e la sua espressione erano cambiati non appena l’aveva visto e non potette nascondere la gelosia. Alice non aveva mai guardato lui in quel modo.
Prese Alice per mano, come a reclamare il suo possesso. “Andiamo, amore?”.
Raramente la chiamava così, sapeva che a lei non piacevano i nomignoli ma questa volta l’aveva fatto di proposito. Jack doveva sapere che era la sua ragazza.
La giovane si riscosse, come se fosse stata appena strappata dal mondo dei sogni e lo guardò, sentendosi in colpa.
Annuì solamente e si avviarono alla spiaggia.
Parlarono poco per tutto il pomeriggio, Matthew troppo arrabbiato e Alice troppo scossa.
Entrambi erano immersi nei propri pensieri, specialmente Alice che aveva continuato a pensare a Jack e a come l’avesse guardata poco prima.
ra lo stesso sguardo con cui si erano guardati tre anni prima.
Note: Storia ispirata a fatti realmente accaduti, scritta senza troppe pretese.
Sarebbe fantastico se lasciaste un commento.
Grazie,
F.