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Autore: fervens_gelu_    03/10/2017    3 recensioni
E in quel piccolo quaderno dove galoppavano sogni e desideri, dove si mescolavano avventure ormai medievali, Ash era l’eroe di quei giorni sventurati, un po’ minacciosi perché non presentavano altro che quella sottile infelicità mista alla volontà di crederci ancora.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Aprii il piccolo quaderno impolverato, dalle molteplici onde marine disegnate sulla copertina; sapeva di mare, di salsedine. Misty Waterflower riportava la prima pagina. Un odore asciutto, secco, sapeva di antico, di volti ormai consumati, di emozioni lontane e di pianti; perle d’inchiostro si affastellarono l’una accanto all’altra. Avere quarant’anni suonati era tutt’altra cosa e non capire cosa ci eravamo lasciati alle spalle o capirlo solo ora faceva un male terribile, un male che non mi permetteva di essere alla fine del tutto lucida.

E in quel piccolo quaderno dove galoppavano sogni e desideri, dove si mescolavano avventure ormai medievali, Ash era l’eroe di quei giorni sventurati, un po’ minacciosi perché non presentavano altro che quella sottile infelicità mista alla volontà di crederci ancora. Di Credere ancora a noi, seppur solo con uno sforzo mentale non da poco.

 
                                                     Tu, corvino, occhio nero,
disertore di popoli e di cuori
tu, incapace di capire emozioni, sentimenti, parole,
hai trafitto il cuore, lo hai legato con un fazzoletto,
gettato via, sputato, ingoiato, fatto di esso ciò che desideravi,
Tu, corvino, occhio nero, mi hai tradito, oh, quante volte lo hai fatto,
chissà quante poi avventure hai avuto, quanti riconoscimenti hai ricevuto,
mentre ti guardavo felice,
bramando solo di rivederti
per un istante… so che anche tu lo desideri in qualche parte di te…
 
Chiusi il quaderno, strinsi forte la penna dinanzi all’estenuante ricordo, a quelle pagine identiche, incise dai pianti che disperati mi avevano fatto invecchiare precocemente. Ero una donna, bella sicuramente, ma che viveva con la morte di quegli anni sbarrati da ogni possibilità, recisi, morti nell’inverecondia di due persone estremamente sfacciate. All’inverosimile.
 
Se solo non fossi andata a pescare quel giorno
 
Mi alzai e misi nell’armadio i ricordi, sotto i vestiti puliti che sapevano di rugiada; dovevo andare a lavarmi la faccia, asciugarmi le lacrime rotte, altrimenti se ne sarebbe presto accorto. Ma tanto era un rituale più che comune ultimamente. Lo facevo lontano dai suoi occhi indiscreti.
 
-Amore, Misty, ti ho preparato il tuo piatto preferito, dobbiamo festeggiare nel migliore dei modi! La quarantesima candelina dei tuoi splendidi anni ti aspetta-

-Arrivo Giorgio, scusami, mi sto preparando, devo farmi bella per questo giorno speciale- urlai con tono affettuoso dal bagno antistante alla camera da letto. Avevo imparato a mentire, a fingere.

Gli sorrisi dolcemente, mi amava tremendamente, come pochi altri, forse ero incapace di ricambiare un sentimento così grande. Più grande di me. Non ero stata buona nemmeno a donargli un figlio, che lui desiderava; ma il mio corpo, il mio cuore, non erano in grado di accettarlo, avrebbero voluto Ash come padre, solo la mente aveva optato per la via più semplice. Ma aveva perso la sfida dell'amore.
 
-Amore, soffia la candelina e, mi raccomando, esprimi un desiderio!-

Cercai di desiderarlo nella maniera più ardente possibile, speravo davvero potesse avverarsi. Ma la vergogna prese il posto di quell’intenso e felice attimo che fino ad allora si era insinuato dentro di me, come in una stupida adolescente che credeva ancora nei sogni.

Misty, non essere stupida, quando ti deciderai a crescere un po’!
 
Mi vergognai perché sentivo di non potergli fare del male, ad un uomo che mi amava così intensamente. Non era più il tempo di desideri e sogni.
 
Ma da domani.

Era pur sempre il mio compleanno.
 
 
 
 
 
 








Nota dell’autore: come avrete potuto ormai constatare mi è a dir poco difficile non scrivere di Ash, di Misty, e quindi vi ho lasciato questo mio piccolo scritto, un po’ diverso da ciò che sono solito comporre sulla coppia, un piccolo dono che spero possa essere gradito soprattutto dagli amanti della Pokéshipping; ringrazio tutti coloro che hanno letto, che leggeranno e che recensiranno questa piccola one-shot. Un abbraccio!
   
 
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