Abigail si svegliò. Si alzò dal letto e guardò l’orizzonte, fuori dalla sua finestra. Aveva l’aria di essere una giornata molto giornosa. Si andò a vestire, indossando una maglia viola, nera, gialla, rossa, bianca, verde, roccia, stella, Alberto Angela e techiometria e dei pantaloni intonati. Decise di non indossare subito le scarpe per la mancanza di spirito scarpistico, la sensazione costante di un’imminente avventura, la sensazione di avere della verdura tra i denti.
“Sento che oggi sta per accadere qualcosa” disse ad alta voce la ragazza mentre si dirigeva in bagno. “E ora lo ripeterò per evitare che qualcuno non capisca che sta per accadere qualcosa. Sta per accadere qualcosa”.
Arrivò davanti al lavandino, prese lo spazzolino e mise del dentifricio sulle setole color ventilatore.
“Faccio proprio bene a lavare i denti ogni mattina” disse per poi iniziare a spazzolare i denti, rimanendo un minuto sui denti davanti e un altro minuto su quelli laterali. “Lavarsi i denti ogni giorno, due o tre volte, è molto importante, stando bene attenti a non tralasciare alcun punto”.
La ragazza si sciacquò la bocca per poi uscire dal bagno, ritrovandosi quindi nella sua camera. Proprio in quel momento, un suono breve ed acuto. Si girò di scatto. Era il suo cellulare, doveva essere arrivato un messaggio. Lesse sul display “Un messaggio da LadyRoscar<3”. Cosa voleva Celeste a quell’ora del mattino? Lesse il messaggio.
LadyRoscar<3: Abigail, ho un problema.
 
Dorami(fa sol la si do): BUONGIORNISSIMO!!1!1!1!111!! KAFFÈÈÈÈ?!1!?!?!1!?!1!?!1 Cm stai? Qlcs nn va?
 
LadyRoscar<3: Ehm, effettivamente si… qualcosa non va con la tastiera? In ogni caso, sono rimasta bloccata nelle stalle, potresti chiedere a tua madre o alla zia di darti le chiavi e venirmi ad aprire?
 
Dorami(fa sol la si do): Crtmnt love, ma d qnd sei lì?1! Nn dv essere stt una bll esperienza!!1!1!11! XD1XD!!XDXD11XD!1
 
LadyRoscar<3: Ma che succede alla tastiera? Non capisco nulla! Comunque sono qui da un paio d’ore, più o meno.
 
Dorami(fa sol la si do): Cvl!1!!!!11! Incrdbl!11!!1
 
LadyRoscar<3: Abigail…
 
Dorami(fa sol la si do): Cs sccd?!?1!11!??!!1
 
LadyRoscar<3: Mi sanguinano gli occhi…
 
Dorami(fa sol la si do): T sei ftt maleh?!!?!!11!?
 
LadyRoscar<3: Vienimi ad aprire e basta
 
Dorami(fa sol la si do): OKAY!!11!1!1
 
LadyRoscar<3: Cioè hai… hai scritto qualsiasi parola abbreviata e ok lo scrivi… vabbè ciao.
 
Eccola! Ecco l’avventura avventurosamente avventurosa che stava aspettando!
Decise che si sarebbe mossa subito, così partì nella rischiosa missione di recuperare le chiavi. Sapeva che la vita di sua cugina era appesa ad un filo. Sapeva che solo lei avrebbe potuto salvarla. Sapeva che avrebbe incontrato molti ostacoli. Sapeva di saperlo. Sapeva di sapere di saperlo. Immersa in quei pensieri pensierosi, arrivò in un corridoio dall’aria carica di ossigeno, anidride carbonica e cianuro. All’improvviso, ecco che il primo ostacolo le si parava davanti. Era alto, snello, con dei lunghi e setosi capelli bruni. Era sua madre!
“Madre! Dove posso trovare le chiavi delle stalle?” chiese Abigail.
“Ehm… se non sbaglio è il turno di tua zia di tenere le chiavi, chiedi a lei”.
“Wow, questa missione è più complicata di quanto mi aspettassi” disse Abigail posandosi due dita sul doppio mento.
“Ma di che stai parlan…”
“Ma io sapevo che non sarebbe stato facile, e con la mia forza di volontà ed il mio coraggio ce la farò”
“Eppure me lo dicevano, me lo dicevano che non avrei dovuto bere durante la gravidanza”
“Probabilmente dovrò fare dei sacrifici, ma ne varrà la pena”
“Ma io, testarda, ho continuato a farlo”
“Io vado madre, grazie per il tuo prezioso aiuto” disse Abigail per poi correre via, dirigendosi verso la stanza di sua zia. Arrivò davanti la porta ed entrò in maniera violenta ma delicata.
“Ehi! Zia!”
“Asbjwowbaoqb, che c'è?”
“Si tratta di Celeste”
“Chi?”
“Celeste”
“Mia nipote?”
“Mia cugina”
“La figlia di mia sorella”
“La nipote di mia madre”
“La nipote di mia madre”
“Cosa?”
“Chi?”
“Celeste!”
“La cugina di mia nipote”
“L'altra nipote di mia nonna”
“La cugina dei figli che avrò”
“La nipote acquisita del compagno di mia zia”
“Chi?”
“Celeste”
“Celeste?”
“Verde”
“Azzurra?”
“Celeste!”
“È uguale!”
“Non è uguale! Il celeste è più tendente al viola”
“Queste informazioni tendono a non importarmi”
“A me importa al limite di f di x per x che tende all'infinito”
“E a me importa al limite di f di x per x che tende all'infinito più uno”
“Che dicevo?”
“Hai detto qualcosa?”
“Tua nipote!”
“Abigail?”
“Celeste!”
“E non potevi dirlo prima?!”
“Scusa, hai ragione. Ha bisogno di aiuto”
“Per cosa?” Chiese Stormy.
“In pratica è rimasta bloccata nelle stalle e mi servono le chiavi per farla uscire” disse Abigail.
“Beh, sono nel…”
“Lo so, sarà una missione complicata, ma non mi scoraggio certo davanti ad un ostacolo” disse Abigail.
“Ma veramente sono…”
“No, non c’è bisogno che mi aiuti, posso farcela da sola” la interruppe Abigail.
“Sto cercando di dirti che…”
“Sul serio, non devi pre…”
“LE CHIAVI SONO NEL SECONDO CASSETTO DEL COMODINO ACCANTO AL LETTO”
Abigail si avvicinò al mobile ed estrasse le chiavi dal cassetto.
“E questa missione è fatta. Devo dire che è stata faticosa, ma la soddisfazione è tanta” disse Abigail.
“Tu hai dei problemi” constatò Stormy per poi tornare sotto le coperte.
Abigail, a quel punto, uscì dalla camera di Stormy.
La ragazza si diresse prima nelle cucine, dove bevve un bicchiere d’acqua.
“Idratarsi bene d’estate, specialmente nelle ore calde, è molto importante” disse per poi uscire e dirigersi finalmente verso le stalle, così da poter liberare la sua cugina preferita, ma anche l’unica, considerandone il numero come una grandezza con valore positivo.
“Sono qui Cely” disse Abigail per poi inserire in maniera lenta ma veloce la chiave nella serratura e girando verso destra, sinistra, manca, nord, sud, ovest, est, o forse quel che cerco neanche c’è.
La grande porta color matematica si aprì e finalmente Celeste poté uscire.
“Cavoletti di Bruxelles, era ora!” disse Celeste.
“Wow, è stata una missione complicata, ma grazie alla forza di volontà tutto si è risolto per il meglio” disse Abigail facendo un sorriso a settantaquattro denti.
“Una missione comp…”
“Ma ovviamente nulla sarebbe stato possibile senza il lavoro di squadra” continuò Abigail.
“Ma quale squa…”
“Detto questo vi dedico un caloroso abbraccio! Alla prossima avventura!” esclamò Abigail sorridendo e guardando un punto fisso di fronte a lei.
“Da quando non vai alle sedute con lo psichiatra? Sai, credo che tu gli manchi, forse dovresti andare a fargli visita”.
“Ciaooooo, alla prossima!” continuò ancora Abigail salutando con la mano.
“Ma chi saluti?!”.
 
 
 
Ciao a tutti, popolo di EFP!!!
Eccomi qui tornata con una… ehm… non posso definirla storia dato che infondo non c’è una trama, insomma con questa “cosa”. Spero che vi abbia fatto ridere, questa è stata una trashata uscita dai meandri più oscuri della mia mente, che ho deciso di pubblicare per guadagnare tempo per l’aggiornamento dell’altra storia per rallegrare gli abitanti di efp e spero di esserci riuscita. Detto questo vi saluto e a prestoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!