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Autore: Nena Hyuga    05/10/2017    2 recensioni
“Non servivano. Dopo sessant'anni di relazione ricordo ancora benissimo la tua faccia da schiaffi.” le parole di Kei uscirono tremolanti, ma l’incurvatura flebile delle sue labbra confermarono che scherzava e lo prendeva affettuosamente in giro.
“Nemmeno il tuo essere burbero cambia mai, Kei-kun.” gli afferrò delicatamente la mano costellata di chiazze più scure, la pelle raggrinzita che sotto il suo tocco delicato gli sembrava morbida come un tempo.
“Ma non sono venuto qui per ricordare quanto tu sia ancora adorabilmente acido, bensì per una promessa fatta tanti anni fa.”

One Shot scritta per la Kiss Challenge in cui alla KuroTsuki è stata abbinata la richiesta "-I do- Kiss" ~ E chi sono io per non fillare una KuroTsuki così dolce? ~
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Tsukishima, Tetsurou Kuroo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“I do”


 
Il fruscio di qualcosa che scorreva sul lenzuolo candido e pulito lo destò dalla sua pennichella.
L’aria fresca entrò dalla porta aperta solleticandogli la fronte su cui si contavano innumerevoli rughe che subito di stesero quando avvertì il profumo della vecchia colonia della persona che accompagnava tale sferzata.
“Cosa fai qui, Tetsurou-san? Siamo distanti da casa.” lo apostrofò umettandosi le labbra secche per via dell’aria condizionata.
Prese un respiro profondo prima di aprire gli occhi stanchi e con le palpebre cadenti; si trovò di fronte un’immagine sfocata, irriconoscibile a primo acchito, ma la candida zazzera di capelli sbarazzini fu la conferma che si trattava del compagno.
“Uhm, lo so, Kei.” Kuroo prese una pausa durante la quale afferrò gli occhiali di Tsukishima poggiati sopra il comodino della camera d’ospizio e lo aiutò ad inforcarli. “Così va meglio.”
“Non servivano. Dopo sessant'anni di relazione ricordo ancora benissimo la tua faccia da schiaffi.” le parole di Kei uscirono tremolanti, ma l’incurvatura flebile delle sue labbra confermarono che scherzava e lo prendeva affettuosamente in giro.
“Nemmeno il tuo essere burbero cambia mai, Kei-kun.” gli afferrò delicatamente la mano costellata di chiazze più scure, la pelle raggrinzita che sotto il suo tocco delicato gli sembrava morbida come un tempo.
“Ma non sono venuto qui per ricordare quanto tu sia ancora adorabilmente acido, bensì per una promessa fatta tanti anni fa.”
“Parli della promessa che non avresti più giocato a hanafuda con Bokuto-san scommettendo soldi?” inarcò un sopracciglio prendendosi il suo tempo per formulare la frase ed ossigenarsi.
Kuroo attese con pazienza, sorridente, mentre dalle sue mani capitolò una scatolina di oreficeria.
Aveva aspettato per più di mezzo secolo, qualche minuto non avrebbe fatto la differenza.
“No. Parlo di quando ti promisi che ti avrei amato anche una volta diventati vecchi, brutti, senza capelli e rimbambiti...”
Tsukishima si morse le labbra: avrebbe voluto non vedere così nitidamente gli occhi ambrati di Kuroo brillare di gioia, avrebbe preferito non sentire quelle lacrime calde scendere lente ed inesorabili lungo il viso rugoso per poi bagnare il cuscino candido.
Lacrime di vittoria che sessant’anni prima non si sarebbe sprecato di versare così platealmente.
“La promessa che non appena ci fosse stata concessa ufficialmente la possibilità ti avrei chiesto di sposarmi.”
Kuroo prese la mano di Kei e vi infilò l’anello nuziale, aspettando un responso e carezzandogli la guancia.
“Tetsurou-san...” fu in grado di pronunciare solo il suo nome. La stanchezza ed il perenne stato di riposo non lo aiutavano ad essere reattivo come un tempo.
Il più anziano lo guardò con dolcezza e si fece sfiorare dalle membra atrofizzate dell’ex giocatore della Karasuno, sapendo che gli era difficile se non impossibile muoversi liberamente ed avere il pieno controllo sui propri muscoli.
Tsukishima cercò di non far tremare la voce più del solito, mentre le lacrime vennero spazzate via dai polpastrelli delicati di Kuroo.
“La mia risposta è uguale anche dopo sessant’anni...”
“Ah, Kei, la vecchiaia mi fa avere dei vuoti di memori. Potresti ricordarmela?” chiese dispettoso, la stessa voglia di pungolarlo di quand’erano giovani, il motivo per cui Tsukishima era capitolato all’ex capitano.
“Che bugiardo...” brontolò l’occhialuto che a differenza di allora sorrise, senza arrabbiarsi o irritarsi.
“Sì, Kuroo Tetsurou, ti voglio sposare anche se la parte del “brutti e senza capelli” vale solo per me, anche se non ci rimanessero altrettanti anni da vivere assieme, passerei i miei ultimi giorni sempre con te come è stato per questo mezzo secolo.”
Kuroo si sporse verso di lui, bagnandolo in un goffo bacio umidiccio e salato. Guardò di nuovo quel vecchietto stempiato con gli occhiali e dall’aria scorbutica, ma di brutto in lui non avrebbe mai visto nulla.
 
 
Angolo dell’autrice

Questa One Shot brevissima è stata scritta qualche settimana fa per la Kiss Challenge e nonostante avessi previsto di scrivere solo drabble o flash, questa mi è scivolata di mano (?). Mi piaceva, mi dispiaceva non pubblicarla, anche perché è raro che io pubblichi qualcosa su Efp e ho deciso di mettermi più in gioco.
La richiesta era “-I do- Kiss” abbinata alla KuroTsuki e mi è partito un viaggione mentale per colpa di quella dannata autrice di Kuroquis H sempre pensato che i vecchietti sono una delle cose più tenere del mondo (un po’ come i cagnoloni anziani, mi straziano il cuore). Spero che un po’ di questa tenerezza arrivi anche a chi leggerà ;;
Dovrei smetterla di scrivere KuroTsuki-...mannaggia a me. Mannaggia a questi due che mi stanno rovinando la vita. *internal screaming * 
   
 
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