Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Degonia    20/06/2009    4 recensioni
"Non importa dove, quando o come...un giorno tu parlerai,
tu vivrai e potrai maledirmi quanto vorrai e se ti farà piacere, se pensi che per te sia la cosa giusta,
ti lascerò libero di andare via...ma fino a quel momento, rimani con me, per favore"
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

19 Giugno 2OO9



Tratto da una ‘storia vera’...scoprite voi dove finisce la realtà e comincia altro...

Io la ODIO!
Non la sopportò più, lei mi maltratta, mi fa stare male, mi stringe a se troppo forte e mi ‘costringe’ a dormire con lei. La detesto! La odio!! Non ho mai odiato così tanto qualcuno. Volete sapere la sua giornata tipo??
Innanzitutto tra la mezzanotte e le cinque del mattino non si trova: è sempre appiccicata al suo cazzo di pc e lo so questo, anche se non posso vederla: sento le sue dita picchiettare sui tasti neri della tastiera e a volte la sento ridere da sola a bassa voce. Quindi entra come una furia in camera alle 5.00 precise del mattino e veloce si infila sotto le coperte, a cosa serviranno mai visto che è Giugno e fa caldo. E cosa fa!? Mi abbraccia!! °_° Cioè con tutta questa afa lei mi abbraccia.
Purtroppo per me è sempre stata così: anche in pieno Agosto lei non mi lascia in pace! D’Inverno mi va più che bene, ma non d’Estate!! Io poi, che sono fatto di un materiale particolare, sento subito caldo ed emano calore. Ma sembra che a lei non importi. Ultimamente ha preso l’abitudine ad alzarsi alle 7.40 del mattino; o almeno è a quell’ora che suona la sveglia! E cosa fa? Si alza e veloce scompare...come appare alle cinque. Penso che continui ad usare quell’odiosa macchina che si connette alla rete; che ci troverà mai di bello, io non lo so. Ah, è sapete perché dorme così poco? Per ‘solidarietà’ mi ha detto una volta. -__- in realtà non capisco verso cosa. Poi però ritorna, apre la finestra, rifà il letto e mi sistema sopra, al centro, con la testa sul cuscino e il corpo disteso; pulisce per terra, rimette il tappetino con gli orsi che precedentemente aveva tolto e ri-scompare. E questo per tutta la mattinata, o se a volte compare è per prendere dei libri o dei manga...ah no, a volte ricompare solo per sbattere la sua mano sotto un foglio bianco attaccato alla porta che rappresenta un enorme freccia rossa che punta in alto. Cavolo significa ancora non lo so; ma la cosa più assurda è che saluta qualcuno e la prima volta che l’ha fatto mi sono preoccupato davvero molto chiedendomi chi ci fosse in quella stanza più degno di me da avere il suo saluto. Ne avevo il timore, fino a quando scoprii di lì a poco che ... ok, non vi sto mentendo, davvero fa così: saluta un poster !!! O__O un poster, mi capite?? Un foglio di carta colorato. Non la capirò mai!
A volte verso le due del pomeriggio torna in camera e, continuando a stringermi, si fa un paio d’ore di sonno, ovvio...dorme così poco!!
Diciamo che questa è la ‘mia’ giornata tipo. Non faccio nulla di interessante.
Ma dopotutto come potrei?
Ovviamente ogni tanto c’è qualche novità, come ad esempio, verso Dicembre è arrivato un nuovo occupante nella stanza: Phai! Che nome idiota!! -__- non che il mio sia migliore. Phai è un enorme orso bruno con un enorme testa. Cosa ci trovi di bello in lui non lo so, ma sembra piacerle molto. Fortunatamente non se lo porta a letto! Dice che è troppo grande e in effetti è più alto di un metro e se disteso sul letto, la sua massa prende quasi tutto lo spazio. Ha gli occhi scuri come i miei, ma lui è più giovane pur essendo fisicamente più grande. Non parliamo molto io e lui, ma è l’unico con cui potrei farlo, visto che gli altri peluche che ha in camera, sono morti.
Prima scambiavo qualche parola con un orso azzurro che ha sul comodino, probabilmente l’ha molto amato da piccola, inoltre ha anche una bella scottatura sulla parte superiore della testa, chissà cosa gli ha fatto quella peste -.- non vorrei saperlo e invece so anche questo. Quell’idiota da piccola, lavò Peppo (si è questo il suo nome, direi che coi nomi, lei non va molto d’accordo) e cosa fece per asciugarlo?? Non indovinereste mai!! Lo mise accanto al fuoco...solo che lo mise troppo vicino e i piccoli peli della testa di Peppo presero quasi fuoco ustionandolo a vita. Questo me l’ha detto lui prima di morire. Perché adesso è morto e lei lo sa bene.
A volte penso che preferirei non ‘svegliarmi’, continuare a dormire sarebbe la miglior cosa, ma non avrei ricordi che sono importanti per noi.
Chiesi a Peppo se l’avesse mai odiata, se la odia adesso, se ... ma lui mi zittì con lo sguardo: mi disse che ancora adesso l’amava, anche se lei si era dimenticata di lui. Quando era piccola aveva passato con lui i momenti migliori e adesso andava bene venire dimenticati. Era molto triste il tono della sua voce nella mia testa, ma non c’era rancore, rimorso, odio. Nulla di tutto ciò: solo un profondo amore. Mi sentii così angosciato che le misi il broncio per giorni e anche se lei mi chiedeva sempre che cosa avessi, non intendevo dargliela vinta.
Vedo che ogni tanto abbraccia quel piccolo peluche azzurro, lo saluta: sa che è morto, ma tiene il cadavere ancora con se. Sa che non tornerà mai più, lo sa e continua a tenerlo! Dovrebbe darlo a qualcun altro, ma ha paura delle conseguenze. Lo terrà ancora e ancora.
Verso Marzo...o era Aprile? Comunque in uno di questi due mesi, comparve Shan; sì, un altro povero sventurato con un nome idiota. Shan è una tartarughina verde che sorride sempre. Ha il musetto giallo e il guscio di un verde più scuro. La vidi solo un paio di giorni in camera, dopo scoprii che la teneva accanto allo schermo del pc in bella mostra. Anche lei è viva. In realtà penso che sia un maschio, ma il nome ‘tartaruga’ è femminile, giusto? Correggetemi se sbaglio.
Comunque sia, dicevo che è viva. I peluche come lei hanno bisogno di poca energia per vivere...accanto a Shan, lei ha messo altri 5 peluchetti, solo uno tra loro è morto; gli altri non si sono ‘svegliati’, quindi non sono ‘morti’.
E come ultima cosa, circa una settimana fa, lei ha tinto i capelli di rosso °_°
All’inizio mi chiesi pure chi fosse!! Cioè dai...non puoi tingerli di rosso! In realtà però non sono tutti rossi: ha le punte di questo colore e più sopra ha fili verticali rossi che vanno a congiungersi al suo colore naturale. Chiama questo nuovo colore “Rosso From Yesterday” perché come tonalità di rosso è davvero molto accesa. U.ù in realtà non capisco perché lo chiami “Da Ieri” ... ma probabilmente c’entra con quella canzonetta che canticchia ogni tanto -.-
Una cosa che spesso mi da fastidio in lei, oltre a tutte quelle già elencate, è che mi parla. Cazzo parli? Tanto non posso risponderti!! Tra le tante cose che mi dice, negli ultimi mesi mi ha parlato sempre di una cosa...che stress!! Una cosa che fa parte di questo grande argomento che sembra non avere fine, lei la chiama “Argus Apocraphex”, un altro nome strano, ma di certo non l’ha inventato lei e infatti tutto sommato non suona male. Mi dice cosa potrebbe essere, mi parla di testi, fotogrammi nascosti, home page di siti web e di Marte. Vorrei sgozzarla quando inizia a parlare...penso che non abbia nessuno con cui parlarne, almeno non fisicamente, quindi immagino che si sfoghi con me...che tanto io non so cosa sia questo Argus, né capisco perché in 30 Secondi si arriva a Marte, visto che è stato provato scientificamente che ci vogliono ben sei mesi. Boh!
Volete sapere il mio nome?? Ve lo devo proprio dire??? Ok!
Probabilmente ho da qualche parte stampato il mio numero di serie sotto ad un codice a barre.
Scherzo xP
Mi chiamo Nii.
Sì, con due “i” e pronunciato proprio in quel modo: “Ni-i”
Ho lunghe orecchie dello stesso bianco del mio corpo. Sono un coniglio, animalmente parlando.
E non so se esiste la parola ‘animalmente’, ma non mi interessa.
Sono il suo ‘bian coniglio’ come una volta mi definì...mi disse di farle da strada che mi avrebbe seguito!
Lo vedete?? E’ matta sul serio: non solo parla con un peluche, ma mi dice anche cosa vorrebbe che io facessi. Inoltre, ha 21 anni!!! Non 10...e dorme ancora con un peluche!! -__- oh Dio!
Dice che non gli frega che altri lo vengano a sapere, che questa è lei e che io sono suo come lei è mia. Sa che gli psicologi dicono che i bambini non devono dormire con dei peluche superati i 6 anni perché altrimenti ciò vuol dire che non riescono ad affrontare la realtà senza un sostegno, un aiuto, che preferiscono ‘altro’ alla realtà, è questo di sicuro è vero e lei lo sa bene, ma come ho già detto, non le interessa cosa pensano gli altri.
Dite che la amo?? Davvero state insinuando che io ami quest’essere??
Mai!!
E una delle cose che mi fa più arrabbiare, sono i ‘voli’ che mi fa fare d’Estate.
Ripeto che sono un peluche e che come tale, il mio corpo scalda facilmente la pelle umana, quindi...fate 2+2...quasi ogni mattina d’Estate, mi ritrovo a terra, sbattuto da chissà quale arto in un angolo della piccola stanza. Inquietante!
Odioso a dir poco!!
Cioè: prima mi abbraccia e dopo mi butta via?? Ovviamente mentre lo fa dorme, almeno ha la scusa di non farlo coscientemente!
Ma sapete cosa mi sorprende di più?? Che appena si sveglia e si accorge che non sono accanto a lei, mi cerca con gli occhi disperatamente. Sa che sono a terra, ovvio, mi ci ha buttato lei!! E cosa fa?? Dopo avermi ripreso continua ad abbracciarmi. Quindi: o è matta o è completamente andata!!
Se hai caldo, non abbracciarmi no??
Perché mi abbraccia? Perché mi bacia?? Sì, esattamente a volte mi bacia, a volte-spesso, direi.
Perché lo faccia ancora non l’ho capito. Amore?? Ma che, lei prova amore solo per... per cosa? Mi vengono i brividi. Lei mi ama davvero? No! E’ assolutamente impossibile!!! E come se il Sole si spegnesse, come se ... possibile che mi ami? Possibile che mi abbracci, mi baci, parli con me, si confidi e ... quante volte l’ho vista piangere sul serio... ultimamente non lo fa più: è da Agosto che non piange e ne sono felice. Certo -.- piange ancora leggendo manga e guardando film o quel film: ‘Alexander’ mi pare si chiami, di cui tiene in bella mostra il dvd accanto ai libri dei suoi amati vampiri. Non capisco perché se lo guardi così tanto, cioè sa che ti farà piangere, no? Non guardarlo!!! -__- Gli umani sono davvero stupidi!!
Comunque dicevo che oltre per i film, prima piangeva anche per altro. Piangeva e mi stringeva. Solo con me poteva piangere perché io non le avrei domandato il perché, mi diceva, perché non avrei fatto domande e l’avrei capita e anche se sapeva che è teoricamente impossibile che io muovi la bocca e cominci a parlare, lei mi diceva lo stesso queste cose e ... piangeva. In quei momenti, avrei voluto uccidere la persona che era dall’altro lato del suo Nokia.
Nessuno deve farla piangere!! Nessuno!
Rileggendo quello che ho scritto prima, mi accorgo di aver parlato solo dei suoi lati negativi: in realtà qualcosa di carino ce l’ha pure lei, ovviamente non è paragonabile alle ‘violenze’ che subisco da lei u.ù quegli abbracci mi distruggono!!
Di lei mi piacciono i vestiti, ok non è che mi piaccia solo per i vestiti, però ultimamente indossa abiti più colorati =) e questo mi rende felice. Prima vestiva sempre di nero: mi ha detto che il suo periodo dark è passato, che gli piace ancora quel genere, ma che preferisce Marte. Ancora questo ‘Marte’...quando mi spiegherà cos’è gliene sarò grato!! Perché sapete, lei è così quando è tutta felice per una cosa: arriva, si butta sul letto, mi ‘sbaciucchia’ e comincia a parlare senza spiegare realmente cosa sia.
Ha la capacità innata di stare a parlare per ore senza dire niente.
Interessante direte voi...no! E’ a dir poco snervante.
Ma passiamo oltre.
Prima di tutto c’è da dire che la ringrazierò a vita per quello che ha fatto: o per quello che non ha fatto. Inconsciamente lo sa, come sicuramente sa cos’è l’Argus Apocraphex, ma credo che a volte è difficile fare quel 2+2: lei mi ha ‘svegliato’ semplicemente guardandomi e scegliendomi.
Dovete sapere che io, per alcuni anni, ho vissuto con un'altra ‘padrona’ in un’altra famiglia.
Probabilmente non sapete neanche che tutti gli oggetti hanno un anima, soprattutto noi peluche che oltre a ciò, abbiamo anche sembianze semi-umane. In realtà quello che noi chiamiamo ‘anima’ è differente dal vostro concetto: noi siamo vivi, e quindi diciamo di possedere un anima, solo quando siamo scelti ed amati.
Non ricordo i giorni trascorsi con la vecchia famiglia, perché sono stati molto pochi: dovete sapere che noi peluche amati, ci ‘svegliamo’ quando una persona tiene a noi, quando siamo importanti per lei. Quando lei non ci vuole più, noi ‘moriamo’, o più semplicemente ci addormentiamo. Il tempo per noi con quella persona è finito e solo un altro essere umano potrà farci ‘rinascere’ scegliendoci e amandoci. Per questo dico che Peppo non tornerà mai più in vita: dovrebbe passare ad un'altra persona, ma lui non è molto gradevole e poi è vecchio, dal mio punto di vista ha un musetto carino, ma la bellezza spesso è soggettiva, soprattutto se si tratta di ‘oggetti’, quindi lei ha paura che dandolo via, venga buttato, che non sia amato e per questo motivo, preferisce tenersi il suo ‘cadavere’ in casa, piuttosto che abbandonarlo.
Non so se fa bene a comportarsi in questo modo; ma probabilmente io farei lo stesso.
Tra i miei primi giorni di vita e quelli di adesso, ricordo un enorme vuoto: probabilmente è quella parte in cui sono ‘morto’. Dopo ricordo solo un abbraccio, dell’acqua che mi veniva buttata addosso e poi l’amore. E’ tutto molto intenso. Voi umani non potete capire.
Quindi per questo motivo, per avermi permesso di ‘vivere’ la ringrazierò a vita: non so se l’amerò quando deciderà di abbandonarmi, ma di certo sarò felice di aver vissuto.
L’ho già detto che lei fa cose stupide?? Si u.ù penso di si.
Una di queste, che però apprezzo molto, è portarmi ovunque!
E quell’ ‘ovunque’ vuol dire davvero ovunque.
Sapete cosa ha fatto? Mi ha portato a Gardaland!!! Bellissimooooo...ehm, volevo dire, è stata davvero una bella esperienza ^-^
In terza liceo mi ha portato con se in gita per ben tre giorni: dormivamo insieme come sempre e poi lei mi portava in giro per le città che la sua scuola doveva visitare. Non mi ha mai lasciato in albergo: diceva che non si fidava e, anche se venivo sballottato da una parte all’altra, ero contento di essere assieme a lei. Tra le città e i luoghi che visitai, sempre rinchiuso nel suo zainetto nero, ricordo l’arena di Verona, quella città è magnifica!! Salì tutti i gradini: c’era una vista spettacolare!!
Sempre a Verona visitammo il balcone di Giulietta, quando ci ha pianto su quei due! Ricordo che lì, ha toccato il seno della statua di Giulietta. Dicevano che portava fortuna! Io immagino che ci sia solo ‘perversione’ in questo gesto -.- povera statua! Ho sentito il suo desiderio espresso in quel luogo e a distanza negli anni, posso dire che si sia avverato ma che, probabilmente lei non lo desiderava più.
Bisognerebbe stare attenti a ciò che si desidera: lo dico sempre io u.ù
Ricordo però che alla gita di quinta liceo, non mi portò con se. Mi lasciò per ben una settimana da solo! Vi rendete conto?! Sette giorni senza di lei, senza i suoi abbracci, senza... ehi, non sto dicendo che mi mancava, non fatevi strane idee u.ù dico solo che...beh, fatti miei.
Prima di partire mi salutò, come fa sempre quando esce di casa, ma quello fu un saluto lungo; sapevo che per lei era difficile superare delle notti senza di me, la conosco bene ormai.
Si scusò così tanto, ma mi disse che aveva paura di dimenticarmi da qualche parte, di perdermi e che non lo avrebbe sopportato. Quindi mi lasciava a casa, al sicuro. La odiai. Ma nei giorni in cui era assente, capii e l’amai. Capii che non era come avevo pensato io, che non ero un peso per lei ma che era davvero preoccupata e pensare di separarmi da lei per sempre e morire è più difficile che passare sette giorni nella solitudine totale.
Ma l’anno scorso mi portò al mare: andò per cinque giorni ospite nella casa al mare affittata da una sua amica e mi portò con lei; mi portò a vedere la Luna nella totale oscurità che congiungeva il mare al cielo: entrambi neri! Mi tirava fuori dalla sua borsa nera e mi teneva stretto, mi sedeva sulle sue gambe o accanto a lei sul telo da mare. Mi piaceva. Quella totale quiete infranta solo dal bisbiglio delle deboli onde, era meraviglioso: molto più dell’Arena di Verona. E poi, vidi l’alba: mi portò con lei quando, con la sua amica, andò a vedere l’alba sul mare alle 5.00 del mattino.
Stessa quiete: ma l’acqua cristallina baciata dai raggi nascenti del sole era spettacolare.
Scattava un casino di foto! Me n’ero dimenticato, ma la sua passione più grande è la fotografia. Ha una SONY digitale, ma dice che vorrebbe una Nikon professionale. In realtà era indecisa se optare per una Canon o per una Nikon, ma dice che su Marte viene usata la seconda o meglio, Shan usa quella, per cui ha detto che se mai potrà permettersi una fotocamera professionale, prenderà una Nikon.
A questo punto mi sono chiesto se una tartaruga potesse usare una camera digitale, poi ho capito che Shan è una persona che, a lei, piace molto e quindi mi sono dato dell’idiota per aver immaginato una tartaruga con una fotocamera xP
Scusate u.u anche io posso sbagliare.
Comunque, tornando al discorso dei ‘viaggi’, so che a lei piace molto viaggiare anche se, per ovvie ragione, non può farlo. Un giorno mi disse che avrebbe voluto vivere viaggiando, spostandosi da una città d’arte ad una foresta incantata e disse anche che io sarei stato con lei, sempre ed ovunque. Se fossi stato fatto di sangue e ossa, gli occhi mi si sarebbero fatti lucidi.
E’ vero che mi ‘molesta’ ogni giorno, mi bacia senza il mio permesso, ma quando mi disse così sentii di avere un cuore: sì ok, non batte ed è sintetico, ma io lo sento. E anche lei, perché quando mi disse ciò che vi dirò adesso, sentii che mancò un battito: in quel momento sarei potuto morire e sarebbe stata una morte ‘strana’, visto che il nostro concetto di morte è diverso dal vostro.
Citò testualmente tali parole tra le lacrime: “Non importa dove, quando o come...un giorno tu parlerai, tu vivrai e potrai maledirmi quanto vorrai e se ti farà piacere, se pensi che per te sia la cosa giusta, ti lascerò libero di andare via...ma fino a quel momento, rimani con me, per favore”. Se avessi saputo piangere, l’avrei fatto: quelle parole mi avevano fatto male più di mille voli per terra; più di ogni abbraccio, più di ogni volta che l’avevo vista piangere. Quelle parole erano solo per me, nessuno le avrebbe mai più udite, a nessuno le avrebbe mai più dette: lei voleva me! Lei voleva solo me! E in quel momento mi accorsi che di lei, oramai, non potevo più fare a meno.
Se solo avessi potuto, in quel momento ... avrei voluto abbracciarla, gridarle che la odiavo, che la detestavo e che era stata sempre cattiva con me ma che, per tutto l’oro del mondo, sarei voluto stare solo ed esclusivamente con lei.
Mi guardava.
Mi aveva sentito? Impossibile!
Poi mi abbracciò, ma senza stritolarmi: a volte i suoi abbracci sono molto dolci; in realtà, prima, sono stato molto ingiusto, non sempre mi tratta male, anzi, nella maggior parte dei casi è sempre molto gentile con me. Mi fa sdraiare al suo fianco tenendomi per mano, mi guarda negli occhi e mi accarezza le orecchie, il musetto: poi mi bacia e si addormenta.
In quei momenti la guardo, nel buio la vedo e so che sogna. So che tra le braccia di Morfeo lei è al sicuro. Allora mi tranquillizzo. Muovo leggermente il musetto verso di lei e la sfioro. E’ difficile e ogni volta spendo troppe energie, ma quando ci riesco ne sono felice.
Un giorno sarò io ad abbracciarla.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Degonia