Non saprei darci un nome. Mentre parlava oggi, il cuore mi batteva all'impazzata. Sentivo gli occhi pizzicarmi, ho mandato giù lacrime amare. Mentre parlava di altri, sentivo le sue parole entrami dentro perché stava inconsapevolmente parlando di me. Ho dovuto annebbiare tutto o sarei impazzita. Davvero non si smette di amare una persona dal nulla. Forse sarebbe meglio non iniziare a farlo e basta. È che quando la vedo non riesco a fermarmi, quando lei parla così decisa e convinta, non riesco a non rendermi conto di quanto sia fragile, e forte allo stesso tempo. Di come un mix di vita e di vuoto sia incastonato in lei, forse anche il mio vuoto. Lei si innamora delle persone. Lei ama la vita. Come me. E potrebbe finire qui, se fosse una bella faccenda, ma non lo è. Non lo è perché fantasmi e scheletri nell'armadio ne abbiamo tutti, e così anche lei. Non è una bella storia perché la sua vita forse non è come vorrebbe, ma ciò che la rende bellissima è che lei vede il bello in tutte le sue forme. Lei è bella in tutte le sue forme. Quando apre la bocca che sia per dire qualcosa o cantare, quando i suoi occhi si posano sul mondo, il modo in cui ti guarda, sa ascoltare, è stupenda e io non ho parole per descriverla, perché è puro amore.

Avrei voluto parlarvi di lei. Di come si gratta il naso quando è stanca e non capisce qualcosa. O parlarvi delle sue buffe facce, o del suo umore altalenante. Della sua corazza che porta senza sapere, o forse sa ma per ora va bene così, perché aspetta sempre il principe azzurro, e in due si sa, dietro una corazza ci si isola ma si crea anche un nuovo mondo. Lei cerca un principe. Con una macchina grande, pieno di soldi e bello, ma che sappia parlare. Che sappia maneggiarle il cuore senza frantumarglielo di nuovo.

...e io sono una principessa.

E potrebbe finire qui di nuovo, ma sono troppo egocentrica per non continuare, e forse un po' ingenua. Sono una principessa non di quelle che lanciano anelli infuocati, ma nemmeno di quelle che cercano principi. Piuttosto aspetto che la sorte giochi a mio favore, solo in quel momento oso agire ed allungare la mano, ma non sono mai per più di pochi secondi e tocchi lievi, quando invece sentirei il bisogno di prenderla e tenerla stretta a me. Quando a volte sotto quella corazza vorrei esserci io, anche se non ne avrei a quanto pare alcun diritto, anche se non porto la spada e più spesso sarei io a necessitare un protettore. Eppure lei sa di me. Ha questo strano sapore il tempo trascorso assieme, quando per pochi attimi ho l'impressione di star più che parlando con una persona, quando per pochi attimi vedo davvero me allo specchio, ma un me più bello, un'immagine meno sfocata e forse dalle tinte più decise, e ho paura di toccarlo, se scoprissi che non sono io riflessa ma è proprio lei? Se capissi che davvero è troppo tardi per tornare indietro e nonostante tutto non potrò mai costudirla?

Così ho deciso di annegare il sentimento in una pozza di vuoto.