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Autore: PanRayuki    06/10/2017    3 recensioni
"Tutti da piccoli abbiamo avuto un sogno. Quello di diventare performer, chi allevatore di Pokémon, chi il più grande e rinomato maestro Pokémon di tutti i tempi, chi l'impiegato e via dicendo... ma c'è anche chi il suo sogno l'ha visto infrangersi su degli scogli. Chi si è ritrovato a terra, senza alcun aiuto e mai avrebbe pensato di riceverlo da uno dei membri più conosciuti del Team Rocket.
Quella che state per ascoltare, è la mia storia, la storia di una ragazza col sogno di diventare Pokémon Ranger, abbandonata a sé stessa e che ha trovato aiuto solo in chi avrebbe dovuto combattere.
Ora ho un nuovo sogno: servire Giovanni e diventare la recluta che arriverà al successo scalando la gerarchia il più brevemente possibile e ripagare chi mi ha lasciata sola nell'oblio, della sua stessa moneta.
Me la pagherete tutti. È una promessa."
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giovanni, Nuovo personaggio, Team Rocket, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Sfilai dalla fronte le ultime fasciature che per mesi avevano ricoperto intere parti del mio corpo ferito dalle peripezie che avevo dovuto affrontare, controllai lo zaino e sorrisi.

Okay! C'è tutto!, pensai tutta solare e soddisfatta; indossai la tuta nera, guanti e stivali bianchi ed il cappello nero carica e pronta a fare faville nella mia nuova avventura. Avevo una maglia con un'enorme "R" stampata in rosso che risaltava il gruppo di appartenenza e, beh, mi parve abbastanza strano che un'organizzazione criminale dovesse farsi riconoscere, ma probabilmente mi avrebbero insegnato anche come nascondermi o dare inosservata in mezzo a degli sguardi indiscreti. Ero pronta a partire, certo, però decisi di coprire la lettera a caratteri cubitali con una felpa, dopodiché mi diressi all'esterno della mia stanza, dandole un'ultima occhiata: non avrei più rivisto per tanto tempo quel posto, ma poco m'importava. Tutti quei poster sul mio sogno erano stati strappati: avevo fatto del mio meglio per riuscire a far parte del team di Pokémon Ranger, avevo persino superato tutti i test di ammissione, ma qualcosa non era andato a genio a chi gestiva l'accademia e io con la mia dolce e fidata compagna di viaggio Evelyn non ero passata, ricevendo dei commenti terribili per il mio operato, nonostante avessi fatto tutto nel modo più giusto e corretto possibile... per me.

«Daaaah!» sbottai a quel pensiero dandomi delle pacche sulla testa, quindi rivolsi la mia attenzione a Eevee: «Che se ne vadano al diavolo, giusto Evelyn?».
«Ivaaai!»
«Noi non serviamo a loro e loro non serviranno più a noi!» portai un piede sulla ringhiera che mi avrebbe condotta al piano inferiore e con determinazione sfavillante negli occhi, volsi al cielo il pugno destro. 
«Presto tutti quanti dovranno temere i nostri nomi, Evelyn! Vedrai! Li faremo neri!»
«Ivaaai!»

Fuori casa, iniziai a percorrere la strada che da Aranciopoli, la mia città natale nella regione di Kanto, mi avrebbe presto condotta verso Azzurropoli, direzione casinò. Guardandomi attorno, notai che sparse lungo la via vi erano molte reclute e la gente non faceva nulla: non aveva timore, ma nemmeno chiamava la polizia. Scossi la testa, era meglio decisamente così, no? Meno si dà nell'occhio e meglio è.

Raggiunta la città, iniziai a sentirmi sempre più a casa mia: brulicava di reclute che si erano perfettamente mescolate alla vita cittadina, probabilmente finché non si facevano danni non si dava fastidio?

«Ci siamo Eve. Questo è il posto.», accennai mettendo nello zaino la mappa delle città. Dovevo dimostrarmi sicura e capace, dopotutto. Entrammo nella sala slot e la prima cosa che mi venne da pensare fu che posto migliore di quello non potevano sceglierlo: le entrate di soldi non sarebbero mai venute a mancare! Vidi poi vicino a un poster una recluta intenta a sfogliare un giornale, quindi alla sua destra delle scale.

«Pssst.»
«Mh?»
«Parola d'ordine?»
«Eh? ... oh, ah, sì.» sussultai, frugando poi nella tasca dove c'era segnato "Password01". Gliela mostrai. «... va bene?»
«Va bene, scendi che la cerimonia sta per cominciare...» vidi che abbassò totalmente il giornale, squadrandomi da cima a fondo. «... e leva quella felpa. Altrimenti ti scambieranno per un intruso che cerca d'infiltrarsi.»

«AH. Subito. Grazie.»
«Sì sì... sparisci prima che dia troppo nell'occhio a questi invasati giocatori d'azzardo.»
Storsi il naso, ma annuii lasciando il piano terreno, mentre quella recluta borbottò qualcosa del tipo «Adesso pure le ragazzette assumono. Proprio vero che siamo arrivati alla frutta.»
«Grrr...»
«Tranquilla Eve, sarà solo un ragazzo frustrato che non ha mai fatto nulla per salire di livello, non come noi che puntiamo al top.»

Scesa di due piani, trovai uno striscione alquanto macabro: era macchiato di rosso e nero con delle scritte dorate che invitavano a prendere posto tra le fila, a secondo di chi aveva già con sé un Pokémon e chi non ne possedeva affatto, con la scelta di 3 possibili starter. Presi posto con la mia compagna fra delle sedie vuote: sembrava che non ci fosse nessuno, ma a cinque minuti dall'inizio, spuntarono a decine di nuove reclute tra ragazzi e ragazze di ogni età. Al mio fianco si sedettero solo ragazzi, le femmine lì dentro si contavano sulle dita di una sola mano, il che la diceva lunga anche dei loro caratteri: molti di loro sembravano già conoscersi, infatti andarono ad accomodarsi tutti insieme.

Meglio così., riflessi, Non sopporto collaborare con le ragazze.
Sospirai e attesi gli ultimi istanti, quando finalmente un uomo alto coi capelli corti a spazzola neri ci scrutò da cima a fondo, scosse la testa quindi fece un colpo di tosse.
«Bene bene, carne fresca di giornata oggi. Statemi bene a sentire: voi non mi piacete affatto e sono certo che nemmeno io piacerò a voi e la cosa mi sta più che bene così.»
Ma cos- ma che razza di discorso d'apertura sarebbe questo?, pensai sorpresa.
«Il mio nome è Lewis. Sono uno dei generali del Team Rocket e stavolta tocca a me farvi il discorso d'inizio, ma la verità è che non m'importa sapere nulla di voi, e a voi non dovrà interessare nulla se non le direttive per le vostre missioni. Vi spiegherò brevemente le regole della nostra organizzazione: finché sarete delle banali e inutili reclute, non avrete missioni di rilevante importanza, noi vogliamo i risultati e i pokémon migliori. Potrete rubarli e consegnarli a Giovanni, tenervi gli scarti o allenare il vostro team acquistando dai nostri assistenti le ultra ball. Rubate i pokémon più forti e preziosi per far crescere il nostro gruppo e sbaragliare la concorrenza, e se sarete bravi abbastanza, potrete salire di livello nella nostra scala gerarchica. Ma non montatevi la testa, perché non sarà facile. Domande fin qui?»

Tutto chiaro. Questo Generale vuole i risultati, le parole stanno a zero. Rubare pokémon rari, preziosi e forti per battere ogni organizzazione concorrente per far risplendere il buon nome del nostro Team e soddisfare missioni e richieste del capo. Cristallino!, pensai sorridente. Tra le fila dei ragazzi senza Pokémon si levò una mano che immediatamente fece incavolare nel profondo dell'animo il Generale Lewis.
«Io avrei una domanda!»
«Che sia intelligente, recluta... sputa il rospo.»
«... chi sarebbe Giovanni?»
Sgranai gli occhi girandomi verso quel ragazzetto, ero in imbarazzo io per lui, dannazione. Com'era possibile che non sapesse nemmeno il nome del nostro capo?! Ebbi quasi paura della reazione di Lewis nei suoi confronti: la vena sulla sua fronte spaziosa pulsava a tal punto che sarebbe potuta esplodere da un momento all'altro.

«Oddio, ora lo ammazza.» fu il commento di qualche recluta, chi lo aveva detto ridacchiando e chi ne aveva assunto un tono invece preoccupato. Lewis si avvicinò al ragazzo che aveva appena capito dagli occhi che sentiva addosso di aver fatto un errore madornale e, come se fosse un gatto, il ragazzo venne sollevato dalla sua sedia e scaraventato contro il muro senza che il Generale perdesse un minimo di autocontrollo emotivo.

«Avevo chiesto domande intelligenti. Ringrazia che mi hanno vietato di cacciare novellini idioti come te. Ora riprendiamo con la cerimonia. I Pokémon che potrete scegliere saranno tre: Rattata, Koffing ed Ekans. Chi non ha ancora un compagno venga a prenderlo appena verrà chiamato per nome.»

Dopo una quindicina di nomi pronunciati, si passò al nostro elenco.
«Bene, vediamo ora voi sei rimasti... dovreste essere le reclute in possesso di un pokémon già vostro: appena vi chiamerò voglio che vi alziate e diciate chi vi accompagna. Iniziamo. Chris?»
«Presente. Il mio compagno è Gastly.»
«Okay. Max?»
«Presente. Il mio compagno è Growlithe.»
«Bene... Lawrence?»
«Presente. Il mio compagno è Charmender.»
«Proseguiamo. Michael?»
«Il mio compagno è Houndour.»
«Ahm... direttamente da Johto. Carino. Nick?»
«Eccomi. Il mio compagno è Pichu.»

Toccava a me, quei pochi attimi mi stavano uccidendo.
Oh mio Dio, tocca a noi. Stai calma. Stai calma. Andrà bene. Basta fare come han fatto gli altri!
«Bene, l'ultima recluta... Pan? ... mhm.»
«P-presente! La mia compagna è Eevee..!»
«Un Eevee, eh? Interessante.»
Ridacchiai un po' nervosa per l'agitazione, mi sembrava si stesse soffermando troppo su di me e la cosa mi stava mandando nel pallone, fin quando finalmente mi congedò terminando il tutto.

«Molto bene, ora dovrete salire tutti, uno per volta, al piano superiore e incontrare uno dei nostri assistenti che vi consegnerà il materiale per iniziare con la vostra prima missione. Ognuno di voi riceverà 5 pozioni e 5 ultra ball. Avrete anche una mappa delle città con segnati tutti i nostri centri di recupero e un pokégear di ultima generazione per restare in contatto tra di noi. Se lo perderete vi spezzerò le ossa. Inoltre, vi verranno consegnati dei documenti, un manuale, un registro pokémon universale olografico e un piccolo palmare su cui riceverete le vostre missioni e avvisi d'emergenza. Potrete fare gruppo o fare da soli, di queste sottigliezze non me ne frega molto. Andate, e rendeteci fieri. È tutto.»
Ci fu un minuto di silenzio dove pian piano tutti quanti ci alzammo per dirigerci verso l'assistente del piano superiore, ma mentre tutti stavano facendo conoscenza tra loro, Lewis e un altro assistente si avvicinarono.

«Pan, giusto?»
«S-sì? Che c'è..?»
Mi sentii a disagio, i due restarono lì a fissarmi, poi si scambiarono un sorriso degno di chi ha in mente qualcosa di non proprio legale e tornarono infine a osservarmi.
«Non ti preoccupare» incalzò subito l'assistente, «volevo solo dare un'occhiata più da vicino.»
«... ah... lo... lo sa che è alquanto inquietante come frase, vero?»
L'uomo scoppiò in una fragorosa risata, quindi spostò la sua attenzione su Evelyn.

«È la prima volta che qualcuno come te decide di punto in bianco di entrare nella più grande organizzazione criminale mondiale.»

Quella frase mi aveva mandata in bestia, feci un respiro profondo, in modo da ponderare bene la mia scelta su quali parole utilizzare e quando li fissai negli occhi, il mio tono di voce divenne deciso, maturo, ricolmo di una vena d'odio. Io sapevo perché ero lì, nessuno poteva pensare anche solo di provare a mettermi a confronto con qualcun altro sulle mie motivazioni.
«Mi perdoni la franchezza, ma io non credo ne esistano altri come me.»
«Che caratterino, Lewis, eh? In ogni caso, non c'è bisogno che tu salga, ho le tue forniture e documenti per la tua prima missione top secret. Ecco a te.»
«La ringrazio.»
Afferrai il malloppo, quella determinazione andò pian piano scemando riprendendo il mio solito modo di fare un po' ingenuo e impacciato.
Uscii fuori dal casinò e per prima cosa decisi di fare un salto al centro commerciale della città raggiungendo il tetto per poter fare chiarezza e leggere un po' i dettagli della missione.

«Ma ci pensi Evelyn? Ora facciamo parte di qualcosa di ben più grande dei Rangers..! »
La mia solarità lasciò poi spazio a un tono più sadico e sinistro.
«La pagheranno tutti quanti... vedranno di che pasta siamo fatte... eheheh!»

All'interno del quartier generale, Lewis e l'assistente stanno consultando dei fogli con i vari dati delle nuove reclute, in particolare quello di una.
«Così è quella la recluta particolare?»
«Esatto Robert. Giovanni vuole che venga costantemente tenuta d'occhio...»
«E così sia, non vogliamo di certo deludere il nostro boss, Lewis.»
«... mh, già...»

  
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