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Autore: Nao Yoshikawa    06/10/2017    7 recensioni
MiniShot Gallavich scritta subito dopo aver visto la 7x11
I pensieri di un ragazzo che ha fatto la sua scelta definitiva. Forse…
DAL TESTO:
Quella maledetta lacrima alla fine ha la meglio.
Scivola via, e tu non puoi fare a meno di sentirti da schifo.
L’auto è sempre più lontana. Lo sai che se adesso lo lasci andare non potrai più tornare indietro.
Forse la tua scelta è già stata presa, forse è così che deve andare, perché è giusto così.
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“Gallagher, che cazzo fai, tu…!”
Non gli dai però il tempo di finire la frase. Le tue labbra sono di nuovo lì, incollate alle sue, con più esasperazione di prima. Un bacio che lascia entrambi senza fiato. Mickey è confuso, e ha ragione, pensi tu.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo guardi andare via. Adesso non puoi fare a meno di pensare che è finita davvero. O forse no?
Chi lo sa, chi può dirlo?
Siete stati separati così tante volte. Quando lui si è sposato, quando ti sei arruolato nell’esercito, quando lui è finito in prigione. Ma tutte le volte vi siete sempre ritrovati.
Ora però le cose sono cambiate, lo senti, sei cambiato tu, ne hai fatta di strada, sei cresciuto, non sei che all’inizio, è vero, ma per te c’è futuro.
Quel momento in cui l’auto si allontana ti sembra infinito. Forse perché non vorresti che andasse via. Nei suoi occhi hai letto la disperazione, ed anche la rabbia di chi ama veramente.
Gli hai sussurrato l’ultimo “ti amo”, e nonostante Mickey abbia provato ad allontanarti, troppo furioso, alla fine ha ceduto, e ti ha baciato. Ti ha baciato come non ha mai fatto, forse perché è consapevole del fatto che potrebbe essere l’ultima volta.
Lui per te ha fatto cose folli. Si è fatto mettere in galera, ti ha chiesto di fuggire con lui oltre il confine che separa gli Stati Uniti dal Messico. E per un attimo, hai pensato che potesse essere possibile: magari lì, lontano da tutti e da tutti, vi aspettava una nuova vita, senza problemi, solo voi due e nessun altro. E c’eri quasi. Ma poi ti sei fermato e hai pensato. Non puoi buttare all’aria tutto, adesso che la tua vita sta migliorando. Anche se questo significa separarsi dall’unica persona che hai amato e che probabilmente continuerai ad amare.
Una lacrime insistente fa di tutto per abbandonare i tuoi occhi e scivolare giù dalla guancia.
Sei uno stupido, eh Ian? Pensavi di poter andare avanti, ma alla fine lo sai che il tuo passato tornerà sempre.
Lo sai, eccome se lo sai. Ormai dovresti essere abituato, gli hai detto addio tante volte. Ma questa volta è diverso, perché non sai se tornerà, adesso non sai proprio niente, non hai certezze.
In quei pochi secondi la mente ti si affolla. E inizi a pensare, inizi a ricordare.
Per primo ti viene in mente quando avete fatto l’amore per la prima volta, passando dai pugni alla passione con un solo sguardo. Come dimenticarsi poi di tutte le difficoltà arrivate dopo, il rifiuto   di Mickey che, stupidamente, non voleva accettare di essere gay, non voleva accettare di starsi innamorando proprio di te.
E ricordi anche la sua preoccupazione e la sua angoscia quando sei scappato, in preda ad una delle tue crisi. Il Bipolarismo può essere una seccatura, ma lui lo aveva accettato, aveva accettato tutto di te, come tu avevi accettato tutto di lui, il suo essere un po’ rude, il suo parlare sempre troppo, il suo essere così impulsivo da non pensare alle conseguenze.
In un modo o nell’altro vi eravate sempre trovati. La vostra storia, nata un po’ per caso, era andata avanti, e vi eravate innamorati. Perdutamente. Anche quando stavi con Caleb, anche quando stavi con Trevor, che ora si chiede dove tu sia, hai sempre pensato a lui. E nel profondo hai sempre sperato che tornasse.
Quella maledetta lacrima alla fine ha la meglio.
Scivola via, e tu non puoi fare a meno di sentirti da schifo.
L’auto è sempre più lontana. Lo sai che se adesso lo lasci andare non potrai più tornare indietro.
Forse la tua scelta è già stata presa, forse è così che deve andare, perché è giusto così.
Non puoi fare a meno di chiederti però cosa succederebbe se, ancora una volta, decidessi di mandare tutto all’aria. Se andassi con lui, se abbandonassi tutto, se decidessi di dare ragione alla parte più istintiva e primordiale di te.
Qualcosa dentro di te si smuove. Non può finire così, non di nuovo. Sei stanco di perderlo, ed anche se rovinerai tutto, anche se probabilmente vi perderete altre mille volte, tu devi andare.
E’ quello che vuoi, quello che volete entrambi.
Per questo motivo, cominci a correre. A correre veloce, mentre i polmoni bruciano. 
Mickey non si aspetta che tu lo stia raggiungendo. Ormai si è messo il cuore in pace e sta andando dritto per la sua strada. E’ costretto però a frenare bruscamente, quando vede la tua immagine venirgli incontro dallo specchietto.
Apre lo sportello, con gli occhi sgranati.
“Gallagher, che cazzo fai, tu…!”
Non gli dai però il tempo di finire la frase. Le tue labbra sono di nuovo lì, incollate alle sue, con più esasperazione di prima. Un bacio che lascia entrambi senza fiato. Mickey è confuso, e ha ragione, pensi tu.
Si stacca con un grande sforzo.
“Ma cosa stai facendo?”
Tu però gli posi un dito sulle labbra per zittirlo, sorridendogli. Probabilmente sarà la cosa più idiota che tu possa fare – oh sì, dopo esserti arruolato con un nome falso e aver rapito un bambino – ma chi se ne frega, dopotutto.
“Sono stanco di dirti addio – sussurri – adesso spostati, guido io”
Non aggiungi altro. E Mickey è lì, non sa che dirti, probabilmente da un lato vorrebbe prenderti a pugni, ma da un lato è così incredulo e felice che non osa muoversi.
“Vaffanculo – dice ridendo, dandoti una spinta – se cambi di nuovo idea ti uccido!”
E tu sorridi di nuovo.
“Non temere, non succederà”
E adesso una certezza ce l’hai. Sai che finché sarai con lui riuscirai a superare tutto, e sai che il destino bastardo potrà provarci ancora a separarvi, ma di fatto non accadrà mai.
Vi allontanate. Cosa succederà non lo sapete, ma dopotutto non volete saperlo.
Avervi, basterà.


Angolo dell’autrice
Il mio esordio su questo fandom è questa brevissima storia che ho scritto praticamente di getto dopo aver visto la puntata. Mi si è spezzato il cuore quando Ian e Mickey si sono separati. Da un lato capisco che è stato pure giusto, ma il mio cuoricino da fangirl ha sofferto troppo… e mi sarebbe piaciuto molto se fosse andata così come ho scritto, ma hey, le fanfiction esistono anche per questo, no?
Inoltre questa è la primissima volta che uso la seconda persona (uso sempre la terza), ma come ho detto l’ho scritta di getto e… non so, mi piace così.
Adesso spero solo che nell’ottava stagione si rincontrino, anche se non saprei come.
Un bacio a tutte le Gallavich shipper ^^
   
 
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