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Autore: selena_    06/10/2017    0 recensioni
Kimberly Strauss ha 17 anni, ed è un concentrato di vivacità e spensieratezza, la tipica adolescente con una bella famiglia e delle amiche per cui farebbe di tutto. Si appresta a vivere l'ultimo anno di liceo, l'anno del ballo studentesco, l'anno delle grandi scelte.. un anno che lei vuole riempire di bei ricordi e rendere indimenticabile. Ma tutti i suoi piani vanno in fumo quando si ritroverà a fare i conti con un ragazzo troppo sfacciato e decisamente fuori dai suoi canoni, che le complicherà la vita... soprattutto visto che il ragazzo sconosciuto poi tanto sconosciuto non è
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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~~Prologo

“Kimmy, Kimmy! Avanti, vuoi alzarti da quel letto? Lo sai che non potrai nasconderti qui ancora a lungo, vero? E poi, pensavo che ci tenessi a salutare Ty, in fondo siete o non siete inseparabili voi due?”
“ Si..lo siamo..o almeno..lo siamo stati. Ma adesso, ora cambierà tutto! Mamma, non voglio che se ne vada, non voglio che mi lasci sola! É il mio migliore amico..chi mi aiuterà a fare i compiti di matematica ora, o chi mi consolerà quando litigo con Alice?”

“Lo so tesoro che per te è difficile, come lo è per tutti noi, ma Derek ha avuto un impiego importante a Madrid  e non poteva rifiutare. Ora però non fare i capricci e vieni a salutare, anche perché sono sicura che Ty ci rimarrebbe male se non ti vedesse oggi”.
“Si mamma, forse hai ragione, non è giusto che mi veda triste, anche se mi mancherà terribilmente”
“Cosi mi piaci tesoro.” Ed è cosi che mi ritrovo stritolata in un abbraccio soffocante. Mia madre in questo campo non la batte nessuno, riesce a farti tornare il sorriso anche quando di sorridere non ne hai proprio voglia; e devo dire che anche le sue tecniche di convincimento vanno sempre a segno, tanto che la seguo giù dalle scale, diretti nella casa di fianco dove ci aspetta la famiglia Convey, già pronta per partire.

Ebbene si, mi ritrovo stritolata, nel giro di dieci minuti-devo dire un vero record- nel secondo abbraccio consolatore della giornata. Appena riesco finalmente a respirare, mi ritrovo davanti a due occhi cioccolato che mi osservano senza perdersi nessuna mia espressione.
“Finalmente sei qui. Sai..ero quasi convinto che fossi arrabbiata con me e non volessi nemmeno salutarmi” Strano, penso, quello che mi sembra di vedere è una lacrima che scende dal mio biondino preferito. Di solito Tyler non è una persona che mostra molto i suoi sentimenti, anzi non li dimostra affatto. L’ultima volta che mi ricordo che avesse pianto, è stato almeno tre anni prima quando per Halloween ha preso paura con le decorazioni che erano state appese per il nostro quartiere, un vero fifone! Certo, eravamo ancora dei poppanti, o almeno diciamo che eravamo più piccoli..insomma sette anni in confronto ai quattro che avevamo mi sembra una bella differenza! Anche se devo dire che Ty non ha mai amato molto i fantasmi o tutto ciò che avesse a che fare con il paranormale, e la situazione non è cambiata da allora. Ovviamente non lo sa nessuno di questa sua debolezza, solo io… ma infondo mi sembra anche giusto; ci conosciamo da quando portavamo il pannolino e conosciamo ogni cosa dell’uno e dell’altra. A scuola è sempre stato allegro, divertente, capace di ingraziarsi qualsiasi persona avesse a che fare con lui grazie al suo sorriso, e molto, molto..l’ho già detto molto?, molto bravo in matematica. Era il più bravo della classe, tant’è che mi suggeriva sempre quando venivo interrogata e mi aiutava con i compiti.
“Ti pare?! Certo che sarei venuta a dirti addio” e non so perché ma la risposta mi esce in modo decisamente brusco rispetto a quello che avevo deciso di dire. Ma il tono sembra rispettare perfettamente la situazione.

Ed è cosi che lo vedo raggiungere la sua famiglia, mentre sta salutando la mia. So di averlo ferito, non sono mai stata brava in questo genere di cose, ma sono arrabbiata, con lui, con suo padre, ma soprattutto con me stessa perché dovrei essere felice per lui, ma non mi riesce proprio; ed ora lo sto lasciando andare via senza dirgli quanto sentirò la sua mancanza.

Sto per raggiungerlo e fermarlo, quando si gira verso di me e mi sorride…Mi guarda attentamente e in un modo -che io definisco alla Ty-, e finalmente si rivolge a me di nuovo- “ Lo sapevo che saresti venuta, anche se vuoi far sembrare il contrario; e so anche che non avevi preso bene la notizia del mio trasferimento, ma sarai sempre la migliore amica del mondo anche con tutti questi chilometri di distanza e ricordati bene Kimmy che questo è un arrivederci, perché io tornerò, questa è una promessa”.
Ed io non posso fare a meno di sorridere, perché dentro di me, speravo che mi dicesse una cosa del genere. Non ho bisogno di rispondergli, perché sa benissimo che ho recepito quello che ha detto,  siamo sempre stati bravi a capirci con un solo sguardo.

Anche la sua famiglia viene verso di me, e mentre sua madre Martha mi da un grosso bacio sulla guancia, suo padre mi accarezza i capelli. Ed è cosi che qualche minuto più tardi li vediamo imboccare il vialetto che li porterà fuori dalla città ma non dalla mia vita.
 
   
 
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