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Autore: Himeno    07/10/2017    4 recensioni
La vita continua ma questa volta i protagonisti nn saranno quelli che conosciamo noi ma i loro figli che dovranno salvare Wonder da un triste destino. Spero che gradirete questa ff come il suo precedente "Amore Eterno" baci da BlackRose91^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amore Eterno'
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Capitolo 18

 

 

Poomo fu il primo a svegliarsi per il nuovo giorno. Aveva così tante cose da fare tra cui le riparazioni all'astronave che avevo subito vari danni in quel pianeta selvaggio. Andò subito a controllare i macchinari e si mise all'opera.

Quando finì con la prima riparazione si era fatta l'ora per la colazione e perciò si mise subito ai fornelli per preparare delle buonissime frittelle.

Il profumo di quel dolce fragrante arrivò alle narici dei giovani reali che li svegliò con il sorriso sulle labbra.

-Poomo sei il migliore, ti adoro- esclamò Smeralda con l'acquolina in bocca come tutti i presenti.

-Ho una fame da lupi- commentò Ruy.

-Ok, ragazzi. Sedetevi che ho quasi fatto. Mi mancano solo un paio di frittelle e la colazione è pronta. Marion, tira fuori il latte dal frigo, per favore-

-Signorsì!- esclamò la principessina prendendo la bottiglia fresca. La mise a tavola e prese anche i bicchieri per tutti.

Finito di cuocere, Poomo servì anche le frittelle nei piatti e li mise a tavola.

-Buon appetito!- dissero in coro i ragazzi con il folletto e si misero a mangiare di gusto.

-Ammetto che mi manca la cucina del castello ma anche la tua, Poomo, è davvero buonissima!- disse Desideria masticando con vera goduria.

-Desy, non si parla con la bocca piena- la rimproverò il cugino.

-Eh cari ragazzi, sembra passata un'eternità da quando preparavo da mangiare alle vostre mamme. Anche loro apprezzavano tanto le mie abilità culinarie, sopratutto Fine. Lei è sempre stata un pozzo senza fondo- disse con evidente nostalgia il folletto.

I ragazzi si guardarono per poi scambiarsi un sorriso d'intesa. Fu Ruy a farsi avanti.

-Puoi dirci qualcosa di più riguardo ai viaggi che avete fatto? Immagino che ti abbiano fatto diventare matto-

-Esatto! Quelle due pesti... non sapevano far nulla. Le pulizie le facevo io, i pasti li preparavo io... Tutto! Non sapevano nemmeno come impostare l'acqua calda per il bagno-

I presenti ridacchiavano. In effetti, si sapeva già che Fine e Rein erano davvero pessime da bambine ma sentirselo dire da un folletto esasperato era tutt'altra cosa.

-Tuttavia...- si calmò.

-Tuttavia?- lo incalzò Marion.

-Sono da sempre le migliori che abbia mai conosciuto e vi assicuro che ne ho conosciute tante di principesse prescelte dalla Benedizione del Sole-

-Davvero? Ma esattamente quanti anni hai?- gli chiese Smeralda.

-Non chiedermelo. Sono troppi da poter contare-

-Wow, quindi hai conosciuto anche i nostri antenati- disse Ruy.

-Già. Ho potuto vedere molti valorosi principi e aggraziate principesse. Quando incontrai Fine e Rein rimasi totalmente spiazzato per quanto diverse erano rispetto ai loro predecessori. Ci sono state principesse ribelli, certo, ma non quanto loro-

-Cosa hai pensato quando due imbranate del genere sono riuscite a sposarsi con due dei principi più affascinanti dell'universo?- chiese Desy intrecciandosi sovrappensiero i capelli biondi.

-Quella più sbalordita credo sia stata la vecchia Camelot, da parte mia c'è stata più gioia e orgoglio. Credetemi, bastava vedere come si guardavano le due coppie per capire che erano fatti l'uno per l'altra, tralasciando il Codice Reale e l'etichetta. E grazie a loro imparai che non è la grazia o i gioielli o i vestiti a rendere una ragazza una vera principessa ma la bontà d'animo e il saper essere altruisti.-

Aveva ragione. I ragazzi concordavano con quello che aveva detto il folletto ed erano felici che le loro mamme erano così com'erano.

-Bene, fine dei ricordi. Devo andare a finire le riparazioni. Voi finite di mangiare con calma, ok?-

-Ok- annuì Ruy e il folletto uscì dalla stanza lasciando i ragazzi con i pensieri in subbuglio.

 

 

Tornare nel proprio pianeta era sempre dolore e felicità insieme per Alam. Amava il suo popolo, la sua terra, ma all'interno di quell'enorme castello si sentiva sempre solo. Non era così una volta. Il suo castello non era così cupo e vuoto anni fa, quando la sua adorata madre era viva. La regina Luria un tempo era stata la stella più luminosa del pianeta Lunaria. La luce che risplendeva nell'esistenza del burbero re Barn. Suo padre non era cattivo ma purtroppo aveva avuto un'infanzia difficile e ha sopportato le angherie del suo genitore che si aspettava l'erede perfetto. Sposando sua madre si era parecchio ammorbidito ma quando lei ci ha lasciati per una rara malattia, il loro mondo era andato in pezzi.

Il giovane principe aveva solo otto anni allora e suo padre non fu più lo stesso. Si ubriacava ogni sera, di giorno faceva disastri nell'amministrare il regno e in poco tempo mandò in rovina il pianeta. Questo shock gli costò la vita. Per tentare di rimpinguare le casse del regno, andò a chiedere prestiti a coloro che si proclamavano suoi amici ma ignorarono la sua richiesta d'aiuto. Allora gli rimase solo una cosa da fare: andare in guerra. Così in cambio di una certa somma sarebbe partito lui con un piccolo esercito. Una volta partito, il piccolo Alam non vide più suo padre. Ancora adesso amministrava lui il regno con l'aiuto del suo fido e vecchio consigliere Kolman. Non fu facile all'inizio per un bambino: rischiava di diventare vittima degli intrighi di corte, lotte di potere. Anche il supporto di suo zio Byron, il padre di Deborah, fece sì che non subisse influenze pericolose.

Se Alam aveva ancora un regno che lo ammirava e rispettava era grazie a loro.

Il ragazzo fece il suo ingresso al castello e tutti i servitori lo salutarono.

Si fece avanti uno di loro.

-Bentornato, mio principe. Il consiglio la sta aspettando- gli disse con un inchino.

-Riguardo a cosa?-

-Al raccolto di quest'anno-

-Grazie per avermi informato. Vado subito- e si avviò nella sala del Consiglio.

Quei vecchiacci gli mettevano soggezione. Erano i più anziani del regno e avevano aiutato anche suo padre un tempo. Tranne Kolman, il resto di loro non gli era particolarmente affezionato.

Doveva sbrigarsi a concludere questa faccenda così da poter andare in biblioteca e fare le ricerche sui tre diamanti e la profezia. Doveva scoprire qualcosa di più per aiutare i reali di Wonder e l'universo intero.

Era bizzarro che il destino di tutti fosse nelle mani di quattro ragazzini poco più piccoli di lui. Nel ripensare alla principessa Marion, il suo cuore saltò un battito. Non si era mai sentito così prima d'ora. Non aveva mai degnato di uno sguardo nessuna ragazza, non era per lui l'amore. Non cercava l'anima gemella ed era presto per decidere la sua futura regina eppure con quella ragazzina provava cose che lo facevano sentire... bene.

Alam ancora non lo sapeva ma la principessa della Luna avrebbe riportato luce e calore nella sua solitaria esistenza.

 

 

-E' strano- riflettè a voce alta Fine.

-Cosa, mia regina?- disse Lulù mentre serviva una tazza di thè.

-Mio marito. Non so... mi sembra diverso dal solito-

-Dite? A me sembra sempre il nostro re Shade- fece spallucce.

Quando i re tornarono ieri sera dal giro di ricognizione, le loro mogli andarono ad accoglierli e presto rimasero da soli i sovrani della Luna.

Shade non perse tempo e subito si fiondò sulle labbra della sua regina, vorace. Sembrava che non la vedesse da anni. Ma c'era qualcosa di strano e... oscuro nei suoi baci che mise in allerta Fine. Suo marito era sempre stato impetuoso e passionale ma c'era un non so che che la inquietava e più la baciava più quelle spiacevoli sensazioni aumentavano. Si stacco piano da lui, cercò di piantarsi in faccia un sorriso di scuse e andò a dormire per prima.

Forse è stata solo una sua impressione. Tra la gravidanza e i suoi poteri da regina lunare può aver frainteso le sue emozioni. Non sapeva più cosa pensare.

Bevve un sorso di thè poi si tocco il ventre leggermente gonfio.

Speriamo che vada tutto bene e che non stia per impazzire del tutto”

 

 

Poomo riuscì ad aggiustare tutto quanto per metà pomeriggio e i ragazzi vollero subito provare lo schermo di comunicazione. Era da un bel po' di ore che non sentivano i loro genitori e presumevano che fossero molto preoccupati per loro.

Decisero di chiamare prima i sovrani del regno solare così presto, con loro somma gioia, apparvero Bright e Rein sullo schermo.

-Oh per la gloria di Grace! State bene, ragazzi? Cosa è successo?- si allarmò subito Rein avvicinandosi troppo allo schermo così da vedere il suo faccione. I ragazzi ridacchiarono.

-Ce l'abbiamo fatta, mamma! Abbiamo il primo diamante!- annunciò Desideria mostrando ai genitori il gioiello luminoso.

I coniugi rimase a bocca aperta.

-E' davvero il diamante rosa? E' magnifico- commentò Rein.

-Siete stati bravissimi, ragazzi. Dove l'avete trovato?- disse Bright.

-E' una lunga storia, papà- disse Smeralda.

-Abbiamo ancora un po' di tempo, tesoro, prima che finisca la trasmissione. Raccontateci tutto- disse il re Solare.

A quel punto i ragazzi raccontarono quello che era successo sul pianeta Albaron e di come sia stato bello usare il Prominence ma sopratutto della figura misteriosa che aveva inseguito Desideria.

-Una figura oscura? Dev'essere di sicuro colui che ha lasciato espandere il potere nero tra la gente del villaggio. Questo però significherebbe che questo individuo è un seguace o comunque complotta con quella presenza maligna che vuole impossessarsi del Prominence- riflettè Bright.

-Ci avevo pensato anch'io, zio, ma non capisco a quale scopo- disse Ruy.

-Potere, ragazzo mio. Essendo stato io stesso vittima del potere oscuro so cosa può spingere una persona a seguire questa strada. La pietra nera poi si alimenta delle debolezze della gente e infierisce su esse. Circuisce la nostra mente e ci spinge a desiderare la distruzione e il possesso del nulla-

-Capisco- disse solamente il ragazzo pensando che doveva essere proprio orribile una cosa del genere.

-Ho rischiato anche di cadere nel vuoto per inseguire quell'uomo ma per fortuna ci ha aiutati Eclipse- disse a quel punto Desideria. -Non so che fine avrei fatto se non ci fosse stato lui-

Rein e Bright sgranarono gli occhi e si guardarono sbalorditi.

-Cosa hai appena detto, tesoro?- chiese Rein.

-Che sono salva grazie a un certo Eclipse. Sapete, è un ragazzo mascherato che ci ha dato una mano nel trovare il villaggio dove erano Smeralda e Marion. E mi ha anche preso in tempo prima che cadessi di sotto-

-Eclipse... ma... non può essere. Shade era stato Eclipse tanti anni fa, lo sapete- disse Rein.

-Sì, è così. Infatti ci siamo rimasti anche noi sorpresi. A quanto pare questo ragazzo è stato salvato da papà tempo fa e così ha deciso di prendere il nome del suo idolo. Questo è quello che mi ha spiegato, non so altro- disse Ruy.

-Pensate di potervi fidare di questo sconosciuto?- chiese Bright.

-Assolutamente sì! Ne sono sicura- irruppe a gran voce Marion e accorgendosi subito del suo slancio e degli sguardi confusi dei presenti, arrossì. -Cioè... volevo dire... che, insomma, sento che possiamo fidarci. In fondo ha salvato Desideria, ci ha aiutati. Non dev'essere una persona cattiva-

-Può darsi. Ma state comunque attenti, ragazzi. Mi raccomando- disse il re.

-Certo!- risposero insieme.

-Purtroppo il tempo è quasi finito. Vi dobbiamo salutare- disse Smeralda un po' dispiaciuta.

-Già. Fate attenzione, ok? Non fateci troppo preoccupare, vorrei non veder comparire troppi capelli bianchi- scherzò Rein.

-Ok- ridacchiarono.

-Alla prossima, ragazzi. Ricontattateci al più presto e che Grace sia sempre con voi- disse Bright.

-Grazie. A presto!-

E la trasmissione si concluse.

-Bene, ora tocca ai nostri genitori- disse Marion.

-Va bene- disse Poomo e subito contattò il regno della Luna.

L'unica a rispondere alla chiamata fu Fine che comparve sullo schermo con un luminoso sorriso.

-Grazie a Grace, siete sani e salvi-

-Ciao mamma- -Ciao zia- salutarono i ragazzi.

-Che notizie avete? Spero non sia successo niente di grave-

-Ecco, in breve...- cominciò Marion e proseguì nel raccontare anche alla regina lunare cosa era accaduto e anche del fantomatico nuovo Eclipse.

-Un altro Eclipse? Sul serio? E ditemi, è affascinante come lo era Shade?- chiese scherzando un po' Fine. Le ragazze risposero di sì arrossendo imbarazzate mentre Ruy sbuffò.

-Non è divertente, mamma. A proposito, dov'è papà?-

-E' di nuovo uscito a controllare il regno. Ultimamente non fa che uscire spesso- disse con una strana espressione che sparì quasi subito ma che allarmò un po' Ruy.

-Sono successe cose strane?- chiese Marion.

-Purtroppo con l'avvicinarsi della presenza oscura, il pianeta sta subendo vari danni. Raccolti andati a male, fiumi e laghi che si stanno prosciugando. Il tempo stringe, ragazzi miei-

-Cercheremo di sbrigarci nella nostra missione, zia. Continua ad avere fiducia in noi- disse Smeralda.

-Credo in voi, come sempre- le sorrise la regina.

-Salveremo tutti quanti da questo cattivo e torneremo su Wonder da eroi- promise Ruy.

-Ne sono certa. Quanto vorrei abbracciarvi-

-Anche noi- disse malinconica Marion.

-Poi... ci sarà anche qualche novità ad attendervi- disse Fine. All'inizio pensava di rivelargli della sua gravidanza ma poi cambiò idea e decise di aspettare il loro ritorno. Non voleva distrarli dalla loro missione per nessun motivo. Era meglio così.

-Cosa intendi dire?- chiese Ruy scambiandosi uno sguardo interrogativo con le ragazze.

-Lo scoprirete al vostro ritorno. Ora è meglio che vada. Le faccende diplomatiche non si risolvono da sole. Spero di risentirvi presto, miei cari. State sempre attenti-

-Non dubitarne mai, zia. Abbiamo la pellaccia dura- disse Desideria.

-Brava la mia nipotina, così vi voglio. Buona fortuna per il vostro viaggio. Mi auguro che intercettiate il prossimo diamante al più presto. Ciao! Vi voglio bene- e dopo avergli sorriso per un ultima volta, chiuse il contatto.

-Chissà cosa avrà voluto dire con novità- disse Marion.

-Chi può dirlo. Non ci resta che completare la nostra missione per scoprirlo- disse Smeralda.

-Già. Ora, ragazze, che ne dite di fare il ballo della buona sorte?- chiese Desideria e non se lo fecero ripetere due volte. Le principesse si misero a fare l'ennesimo buffo balletto sotto gli occhi esasperati di Poomo e Ruy che si guardarono per poi sospirare.

-Poveri noi-

 

____________________________

 

Eccoci al grande ritorno, gente! Ho dovuto rileggere tutti i capitoli perché mi ero quasi del tutto dimenticata la storia. Vi chiedo davvero scusa per avervi abbandonato, ho avuto i miei problemi e blocchi dello scrittore ma giuro che finirò questa storia, piano piano ma lo farò. Spero abbiate pazienza con me e che non mi odiate.

Alla prossima!

Himeno

   
 
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