Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Fede883    09/10/2017    1 recensioni
Alice è una giovane ex ginnasta olimpica e ha davanti a se una brillante carriera! Poco prima dei mondiali di ginnastica però si infortuna cadendo dalla trave e deve smettere con la ginnastica. Giorgia invece che è la sorella minore di Alice riuscirà a farsi notare da molti allenatori e il suo cammino nella ginnastica artistica internazionale potrebbe iniziare da un momento all'altro. Alice piena di rabbia, gelosia e di frustrazione per il fatto che la sorella minore stia avendo quello a cui lei gli è stato tolto la sta facendo perdere il buon rapporto che aveva con la sorella minore, una sera dopo un allenamento e un litigo acceso si rende conto di avere esagerato e dovrà cercare di ricucire il legame con sua sorella minore... Prima che i sensi di colpa la divorano
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si può essere invidiosi di tua sorella che ha 14 anni? Evidentemente si. Mi chiamo Alice e sono una ex ginnasta... Ex perchè ormai con questo sport non ci ho quasi più niente a che fare, mi sono infortunata durante una gara molto importante che mi avrebbe portato ai mondiali con la nazionale italiana ma nulla..... Sono caduta dalla trave e mi sono distrutta i tendini della gamba e per una ginnasta questa è una fine ingloriosa e ingiusta, sopratutto ingiusta.
Ho vinto anche un argento olimpico alle ultime olimpiadi, non ci riesco ancora a credere di avere una medaglia olimpica in casa e quando sono riuscita a vincerla beh! Ero un fiume di lacrime in viso per la felicità... Ma oggi tutto è cambiato purtroppo. Sono gelosa di Giorgia, mia sorella minore di 14 anni! Giorgia a differenza mia vive la ginnastica artistica con grande spensieratezza, è attenta ad ogni allenamento, si allena anche a casa e prova continuamente ogni elemento ginnico possibile e innamaginabile, anche le gare ovviamente stanno andando bene tanto che l'interesse della nazionale su di lei si fa sempre più presente... La verità è che l'ha odio, in nazionale ci sono stata anche io ma la trattano tutti come una super ginnasta d'elitè quando in realtà non ha vinto ancora nulla e i miei genitori pensano che sia anche più brava di me che nono stata a parere loro abbastanza furba da evitare l'infortunio, se mi sono fatta male ovviamente è colpa mia. Un giorno accompagno Giorgia ad allenamento, il mio rancore e la mia invidia hanno minato molto il mio rapporto con lei, Alice con me è molto affettuosa e mi considera una eroina mentre io la considero solamente una mocciosa che si mette un body rosa addosso che fa qualche ruota a piedi nudi, non la considero una ginnasta e ne tanto meno una giovane promessa della ginnastica artistica italiana. Giorgia  esce dalla macchina e mi saluta dandomi un bacio sulle guance, mi arrabbio e le dico:" Dai piantala! Smettila e scendi da questa macchina che devo andare dalla parrucchiera!". Il suo viso diventa subito scuro in volto e mi dice:" Ti volevo semplicemente abbracciare, adesso scendo, ciao Alice, a dopo!". Chiude la porta e io riparto verso la mia destinazione. Dopo che è finito l'allenamento la sono andata a riprendere e una volta salita in macchina mi parlava entusiasta dell'allenamento e io non volevo più sentire nulla di quel mondo che mi ha rovinato la vita e mi ha fatto vivere per anni di illusioni che si sono sgretolate come castelli di sabbia. Lei parla e parla e io divento sempre più nervosa e le dico con decisione:" Devi continuare ancora per molto? Non mi interessa niente Giorgia! Stai zitta!". Giorgia si zittisce e mi osserva e si appoggia contro il vetro e inizia a piangere e io sento nel mio cuore quanto sono stronza, vorrei accostare per consolarla ma il mio rancore e la mia invidia per quello che lei sta facendo al posto mio mi impedisce di farlo.

Arrivate a casa Giorgia entra piangendo e va subito in camera sua e mia mamma mi dice con rabbia:" Che cosa diavolo è successo? Me lo dici Aly?". Sorrido perchè non so che cosa fare di meglio e rispondo a mia mamma sorridendo:" E' una mocciosa, piangerà per le solite cotte d'amore dell'adolescenza!". Stronza e infame, sono la peggiore sorella maggiore che esista. Mia madre mi guarda male e non mi dice niente tanto so che mi faranno la ramanzina a cena i miei genitori. La cena è carica di tensione, Giorgia continua a piangere mentre io l'ha osservo sentendomi in colpa... Sto buttando le mie frustrazioni su mia sorella di 14 anni che ha il mio stesso sogno e il mio stesso entusiasmo di quando avevo la sua età, il rancora ancora una volta mi dice di non cedere e non le dico nulla... Giorgia piangerà per tutta la notte e io facio sempre più fatica a gestire il senso di colpa che questo mio infido gesto ha causato alla mia sorellina. Ho paura di aver compromesso per sempre il nostro rapporto...

Qualche giorno dopo vado a vedere Giorgia allenarsi, lei è bravissima e svolge ogni singolo esercizio in modo perfetto e io l'ha osservo sorridendo e penso:" Alice ma che cavolo hai fatto?". Giorgia però è una furia, dopo aver fatto l'esercizio alla trave passa davanti a me e non mi guarda neanche, provo a chiamarla ma lei mi ignora in tutti i modi possibili. L'allenamento prosegue e Giorgia continua ad evitarmi e così l'invidia diventa rabbia e appena si avvicina le dico:" Fai gli stessi esercizi che fa una mocciosa di 7 anni  Giorgia!". Giorgia mi osserva e mi dice arrabbiandosi e piangendo dal nervoso:" Non è colpa mia se tu ti sei fatta male ad una gara, a volte le cose succedono e basta, tu dovresti essere fiera di e me invece sfoghi tutte le tue dannate frustrazioni su di me, ma che cosa centro io? Cosa ti ho fatto? Tu eri la mia idola sportiva Alice, ti ho ammirata perchè sei stata un esempio, sei andata alle olimpiadi, io magari non ci andrò mai... Quante ragazzine di 14 anni possono dire che loro sorella maggiore è stata alle olimpiadi? Tu pensi che io sia una mocciosa ma ti sbagli, sono una ginnasta e se ti senti inferiore a me, non è un problema mio!". Giorgia se ne va lasciandomi sola sulle tribune insieme ai miei pensieri.

Quando l'allenamento finisce Giorgia esce arrabbiata e sale in macchina senza dire nulla. Metto in moto e lei inizia a piangere, ho combinato un bel casino, ha ragione dovrei solamente essere fiera di lei e invece non lo sono..... Sono la sorella maggiore più brutta che possa esistere, Giorgia piange in modo deciso e il suo cuore di ragazzina di 14 anni è ferito dalla persona che più riteneva importante per la sua vita e la sua crescita sportiva ma sopratutto umana.... Ho sbagliato tutto e vorrei rimediare in qualche modo.
Purtroppo andando a casa le cose non migliorano e un altra cena è carica di tensione con Giorgia che non mi guarda nemmeno negli occhi, andiamo a letto insieme e io sono piena di sensi di colpa tanto che non riesco a prendere sonno e dall'altra parte sento Giorgia che singhiozza sul letto e penso:" Sono una sorella orrenda! Giorgia non mi merita!". Ma penso a come poter migliorare la situazione e ristabilire così la pace e l'armonia di un tempo nel nostro rapporto che adesso si trova in cattive acque e purtroppo anche in alto mare. Mi giro e mi rigiro nel letto cercando di trovare una soluzione ma ogni pensiero si perde nella notte e io non riesco nemmeno a dormire, devo chiederle sucsa ma devo farlo in modo originale senza frasi fatte, regali o altre stupidaggini del genere, devono essere scuse. Alice fatti perdonare....
La sera dopo quando l'allenamento finisce chiedo alla sua allenatrice se possono rimanere un attimo insieme a Giorgia in palestra, lei accetta a patto che non superiamo i 20 minuti.... Ok 20 minuti possono bastare, mi sono messa il body, erano anni che non me lo mettevo e così vado ad abbracciare Giorgia che però rimane sulle sue come un riccio in allerta che si chiude a palla. Giorgia è sorpresa da questo abbraccio e le dico accarezzandole il viso:" Ti devo parlare piccola! E' molto importante!". Giorgia accenna un piccolo sorriso e ci andiamo a sedere sulla trave d'equilibrio e io le dico semplicemente:" Mi vai vedere un esercizio alla trave?". Giorgia sorride e ora noto una complicità maggiore e con il suo grande entusiasmo sale sulla trave e scendo mettendomi a sedere sul tappeto blu, inizia il suo esercizio e i suoi piedi scalzi camminano sulla trave con grande eleganza, rimango stupefatta e capisco di non aver mai apprezzato totalmente del talento di Giorgia. Mia sorella esegue ruote, rondate, flick e avvitamenti su quella trave di legno che ora sembra una cosa sola sia con il suo corpo e sia con la sua anima, sorrido, felice, entusiasta e nel mio cuore l'invidia e il rancore se ne vanno, lasciano spazio all'affetto e a tutto il bene che posso volere a Giorgia. Mia sorella mi sta facendo emozionare come non mi è successo nemmeno sul podio alle olimpiadi, i piedi di Giorgia si muovono ancora con grande eleganza e io inizio a piangere dalla commozione e resto li seduta a guardare mia sorella, la persona che si è ispirata a me e mi considerava una eroina e io invece per ricambiare la trattavo da schifo. Giorgia conclude il suo esercizio alla trave con una rondata e atterra sul tappeto blu e alza le braccia verso l'alto e le tiene ben aperte come se dovesse spiccare il volo. Le sorrido e le facevo il segno "ok" con le dita e Giorgia ora sorride totalmente, riesco a riconoscere il suo sorriso ritrovato nel suo viso.... Giorgia corre verso di me e ci abbracciamo molto intensamente e anche io questa volta mi metto a piangere.
La tengo stretta a me e le dico piangendo come non ho mai fatto prima in vita mia:" Scusami ti prego, ti chiedo scusa! Ti voglio tanto bene Giorgia!". E' un bellissimo abbraccio e ce lo diamo nel nostro mondo, una palestra di ginnastica artistica, non posso che esserne più felice di condividere con lei un momento così bello, l'invidia, le frustrazioni e la rabbia mi avevano fatto odiare mia sorella minore che semplicemente seguiva solo la sua passione come lo facevo io alla sua età, ho sbagliato, voglio che lei viva lo sport con serenità e allegria.... So che ce la può fare e glie lo leggo negli occhi mentre mi abbraccia.
Io e Giorgia ci alleniamo insieme e ci divertiamo un sacco, cerco di non sforzare troppo il tallone ma sono completamente fuori allenamento e dopo due ruote ho già il fiatone mentre lei potrebbe continuare fino a domani mattina che non si stancherebbe mai! La sua energia è davvero incontenibile ma sono felice di vederla divertirsi in questo modo, stasera non ho ritrovato solo mia sorella ma ho trovato anche una amica con cui volare, una migliore amica con cui posso condividere gioie e dolori della vita, che posso farle capire che io per lei ci sarò sempre nel bene e nel male, Giorgia sa quanto io ci tenga a lei e ora che mi sto allenando insieme a mia sorella minore capisco tutti gli errori che ho fatto nella mia vita, ci abbracciamo più volte e ora sarà tutto più bello sapere che sulla mia strada ho ritrovato Giorgia, un amica con cui volare.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Fede883