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Autore: kamy    09/10/2017    0 recensioni
[Wtf].
E se Jack avesse incontrato Pitch Black prima di essere guardiano? Un differente primo incontro tra i due.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
-Jack Frost, Pitch Black
Prompt: eppure anche lui aveva gli incubi, ma nessuno lo poteva confortare.
Genere: Dark, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jack Frost, Pitch
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.

 

Cap.7 Jack racconta la verità ai Guardiani

 

Jack congelò i folletti davanti alla porta, rimanendo acquattato nella neve davanti all’ingresso.

< Oggi ho visto l’aurora boreale attivata. Ergo ha richiamato tutta la ‘compagnia’. Lo sapevo è bastato far credere che anche quest’anno volessi attentare al Natale, per farli radunare tutti > pensò.

“Oh, mio adorato. Fai sul serio?” gli sibilò Pitch all’orecchio, passandogli la mano tra i corti capelli argentei.

Jack arrossì e rabbrividì, scostandosi.

“Perché?” bisbigliò.

“I folletti sono uno specchietto per le allodole confezionato per i bambini. Sono gli uomini delle nevi che fanno tutto il lavoro e non basteranno trucchetti del genere per fermarli” disse Pitch.

Jack corrugò le sopracciglia argentee.

“Idee migliori?” domandò

 

*****

 

“Natale è più importante!” borbottò Nord, tenendo i pugni serrati appoggiati sui fianchi.

Alle sue spalle, sopra il camino in cui sfrigolava un fuoco scoppiettante, erano appese due sciabole e c’era un arazzo rappresentante una sua battaglia.

Dirimpetto c’era il coniglio di Pasqua, che lo fissava con una smorfia e un’espressione accigliata. Teneva le braccia strette al petto muscoloso.

“Pasqua è una festa ugualmente importante!” ribatté secco quest’ultimo.

“Oh, andiamo, tutti sanno che Natale conta di più” ribadì Nord.

Un forte vento si alzò, alcuni folletti si nascosero sotto il tavolo portando con loro i biscotti.

Gli uomini delle nevi grugnirono, accerchiando Babbo Natale e gl’indicarono il pianeta.

Fiocchi di neve iniziarono a ondeggiare nella stanza. La raffigurazione del globo sospesa a metà salone, grande fino al tetto, si ricoprì di filamenti d’oscurità che l’avvilupparono completamente.

Altri folletti iniziarono a correre per tutta la stanza, facendo ondeggiare i campanelli sui loro cappellini rossi a punta.

Nord sfoderò la spada, intravedendo un’ombra acquattata a una delle tre finestre dalla forma orientale. Si udì una risata e Calmoniglio lanciò il suo boomerang, questo trafisse un grumo di oscurità e tornò indietro, il coniglietto pasquale lo riprese al volo.

Sandy-man arrivò dall’altra stanza, volando, lasciando delle scie d’oro al suo passaggio, in piedi su una nuvoletta di sabbia dorata. Seguito dalla fatina dei denti che gli volava intorno, muovendosi a scatti, con gli occhi sporgenti e le dita delle mani febbricitanti.

“Che diamine succede?” domandò quest’ultima.

“L’omino degl’incubi è qui” ringhiò Nord.

La fatina dei denti fu scossa da tremiti e nascose le sue fatine dietro di sé.

Le candele iniziarono a spegnersi una dopo l’altra.

“Pitch Black… è qui” esalò la fatina dei denti.

“Felici di vedermi?” domandò Pitch, comparendo seduto sopra il globo.

“All’attacco!” gridò Nord, puntando la spada nella sua direzione. Il Coniglio Pasquale afferrò una serie di bombe uova.

Jack atterrò al centro del cerchio dipinto sul pavimento di marmo grigio e alzò le braccia, teneva il proprio bastone in una mano e la rappresentazione della figlia di Pitch nell’altra.

“Aspettate!” sbraitò. Sgranò gli occhi e fu scosso da tremiti. “È vero, lui è pazzo e cattivo, ma c’è una bambina da salvare!” gridò con voce rauca. Tutti i guardiani si voltarono verso di lui.

Pitch gli atterrò alle spalle e inarcò un sopracciglio.

“Non mi hai descritto in modo molto lusinghiero” si lamentò.

La fatina dei denti abbracciò Jack e lo trascinò con sé, guardando Black con gli occhi sottili.

“Che gli hai fatto?! È sconvolto, poverino, trema e…”. Aprì la bocca di Jack, che mugugnò e vi guardò dentro. “… fortunatamente i suoi denti sono salvi. Non si sono scheggiati, buon per te” borbottò.

Jack si liberò dal suo abbraccio e ansimò, indietreggiando.

“Voi siete guardiani, dovete salvarla… anzi, dovete salvarli tutti!” gridò.

< Non voglio che si facciano ammazzare dall’uomo della luna, perciò, se li faccio preparare dall’inizio, riusciranno a vincere > pensò Jack.

Pitch indietreggiò e si appoggiò al pannello dei comandi.

“Non ti ascolteranno. Credono troppo nella buona fede del loro ‘signore’ per ascoltare le tue parole” disse acido.

Nord si avvicinò e prese la raffigurazione della ragazzina e la guardò.

“È prigioniera dove?” domandò con forte accento russo.

Jack rabbrividì guardando i tatuaggi sulle braccia nerborute dell’uomo.

Sandy-man gli fece comparire un giacchetto di sabbia dorata.

“Come facciamo a sapere che non è alleato anche lui nel trucco? Io non mi fido” ringhiò il Coniglio Pasquale, puntando il boomerang nella sua direzione.

“Rilassati e dicci le cose come stanno” lo invogliò la fatina dei denti.

Jack annuì.

“Però, sappiate che l’Omino della luna è colui che vi ha dato i poteri, quindi capiremo se non vorrete aiutarci. Non so nemmeno cosa potreste fare senza” mormorò.

“L’Omino ci ha reso guardiani, ma sono i bambini e le loro speranze a darci la forza. Lui non può toglierceli. Ora parla” ordinò Nord.

  
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