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Autore: JoiningJoice    09/10/2017    3 recensioni
Il micio sulle gambe di Bakugou miagola, reclamando l’attenzione che quest’ultimo gli stava probabilmente dedicando prima di essere interrotto: come se Kirishima non esistesse neppure, Bakugou si volta verso il gatto e riavvicina il biberon al suo muso. - Ho capito che hai fame, piccola sanguisuga. Calmati. -
BNHA Fan Fiction Challenge - Prompt 2: Cat Lover
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Secret




L’espressione livida di Bakugou riesce ad essere estremamente più eloquente di Bakugou stesso: Kirishima, fermo sulla porta della sua stanza, legge nel suo rossore una rabbia e una ferocia che non possono essere espresse a parole. L’istinto gli suggerisce – gli urladi chiudere la porta e scappare, non nella propria stanza ma via dall’intero dormitorio, senza mai voltarsi indietro; ma la paura è molto più forte di qualunque istinto: lo tiene fermo lì dove si è bloccato nell’istante in cui ha aperto la porta senza neppure bussare, un’abitudine dura a morire.

Il micio sulle gambe di Bakugou miagola, reclamando l’attenzione che quest’ultimo gli stava probabilmente dedicando prima di essere interrotto: come se Kirishima non esistesse neppure, Bakugou si volta verso il gatto e riavvicina il biberon al suo muso. - Ho capito che hai fame, piccola sanguisuga. Calmati. - Borbotta; si volta nuovamente verso di lui. - E tu che cazzo fai ancora sulla porta? Entra, se devi entrare! -

Kirishima esita solo un momento prima di chiudere la porta alle proprie spalle, condannando se stesso alla forzata compagnia di un Bakugou estremamente suscettibile e di pessimo umore. - È vietato introdurre animali all’interno del dormitorio. - Mormora, la voce ridotta a un debole borbottio. Bakugou gli lancia uno sguardo di sufficienza.

- Sei perspicace. - Ribatte. Si sistema meglio il cucciolo in grembo, inclinando il biberon in basso perché non si strozzi. - Faceva casino sotto la mia finestra, non lo sopportavo più. La madre deve averlo abbandonato o qualcosa del genere. -

Kirishima annuisce, avvicinandosi e sedendosi di fronte a lui con estrema cautela. Il cucciolo ha il pelo grigio, con striature nere su tutto il dorso; con gli occhietti chiusi, comodo sulle gambe di Bakugou, sembra particolarmente felice. - Hai mai avuto un gatto, Katsuki? - Domanda; Bakugou scuote la testa.

- Non voglio prendermi cura di lui. Lo ributto fuori appena ha finito di mangiare, se la caverà. - Mormora a denti stretti.

- Lei. -

- Lui. -

Kirishima inclina il capo, avvicinando le dita alla micia e controllando con occhio critico. - È una lei. - Sentenzia, annuendo. Lo sguardo che Bakugou rivolge alla gatta sembra quasi offeso, come la stesse accusando di non averlo informato prima. Rimuove il biberon dalla sua bocca e lo posa a terra, accanto al letto; solo in quel momento Kirishima nota il sacchetto di prodotti per animali nascosto sotto la scrivania, poco più in là. Sorride in silenzio, trattenendosi dal sottolineare quel particolare dettaglio. - Aizawa-sensei potrebbe aiutarti. Convive con sei... - Insiste, ma Bakugou lo ferma prima che possa finire di parlare, prendendo la gatta tra le braccia.

- Ti ho detto che la mando via appena la pianta di piangere perché non è stata neanche svezzata! - Esclama; e poi, a voce più bassa: - Lady Distruzione non ha bisogno di qualcuno che la protegga. -

Nonostante le risposte acide Bakugou sembra estremamente più rilassato del solito, con quella piccola creatura che gli ruzzola giù dalle braccia tentando di riappropriarsi del suo posticino caldo tra le sue cosce; Kirishima riesce persino a convincerlo a fargliela tenere in grembo, sebbene non per più di cinque minuti di seguito. In un clima simile non riesce neppure a trovare la forza di domandargli una spiegazione sui compiti di algebra, il vero motivo per cui lo ha raggiunto – ma non ha importanza, non quando riesce a sorprenderlo intento a rivolgere alla cucciola un breve sorriso gentile.

Quando decide di tornare in camera sua, un paio d’ore dopo – Non una parola con Aizawa o chiunque altro” ha la sensazione di aver assistito a qualcosa di dolce, quasi esclusivo; un lato di sé che Bakugou non mostrerebbe nemmeno sotto tortura. E ne ha la conferma mentre si chiude la porta alle spalle, la voce di Bakugou troppo alta e forte perché non comprenda le sue parole nonostante la distanza.

- Vieni fuori da lì sotto, Lady. Stasera dormi sul letto assieme a me. - Lo sente borbottare, nello stesso tono con cui si rivolgerebbe a lui. - Non accetto proteste. -






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Non il mio pezzo migliore, ma l'immagine di Bakugou che salva i gattini era troppo tenera perché resistessi alla tentazione :'D
Alla prossima!
-Joice

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