Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: HIMsteRoxy    09/10/2017    0 recensioni
MYCROFT X MR. CRAYHILL ~ MARK GATISS X IAN HALLARD
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nonostante avessi più volte ripetuto mentalmente il discorso che mi ero preparato, quando vidi arrivare Mycroft, non lo segui totalmente alla lettera. Ero abbastanza agitato, nervoso e anche arrabbiato per aver aspettato così tanto, che alla fine mi lasciai guidare dal mio istinto e soprattutto dal mio cuore. Ero vistosamente a disagio e cercai in tutti i modi di celarlo e di apparire invece sicuro di me. Non fu affatto facile e sicuramente non ci riuscii. Il mio tono di voce aumentava sempre di più, la mia voce era incrinata e i miei occhi continuavano a cercare i suoi, per poter intravedere nel suo sguardo un segno. Qualsiasi segno in realtà sarebbe andato bene, anche se io speravo intensamente in qualcosa di positivo. Inoltre avevo paura che m’interrompesse o che non mi prestasse la giusta attenzione, facendomi capire così che stavo sprecando il mio fiato. Non so cosa avrei fatto in quel caso, forse mi sarei messo ad urlare per la rabbia, me ne sarei andato e non sarei tornato più. Quella era la mia ultima speranza, dopodiché ad un suo no mi sarei messo il cuore in pace e l’avrei lasciato alla sua vita.
Ciò che mi colpì davvero invece fu il suo discorso. Avrei continuato a parlare, a ripetere per l’ennesima volta ogni frase, quando lui m’interruppe e, schiarendosi la voce, iniziò a parlare.
Restai stupito quando ammise le sue parziali colpe. Aveva agito in modo impulsivo ed era letteralmente fuggito via, senza che nessuno dei due avesse potuto almeno spiegare. Era stato impegnato con il lavoro e aveva usato quest’occasione per voltare pagina, per allontanarsi un po’ da me e per stroncare quella relazione che non aveva avuto nemmeno il tempo di nascere, fallendo però miseramente – come lui stesso aveva affermato. Il vero motivo però – riuscivo ad intuirlo anche io, o così speravo che fosse – era un altro. E mi stupì altrettanto sentire con le mie orecchie i suoi pensieri più preclusi.
Iniziò infatti ad aprirsi ulteriormente, come non aveva mai fatto, e mi sentii grato di questo improvviso cambiamento. Cominciavo a pensare di aver fatto bene ad aspettare e che alla fine non era stata una pessima idea.
Il suo discorso mi aiutò a vedere la situazione da un’altra prospettiva: la sua. Avevo voglia di comprenderlo, perché adesso riconoscevo quanto fosse difficile per lui vivere una situazione del genere. E tale parte, in cui sembrava che di fronte a me ci fosse un’altra persona e non il Mycroft Holmes che conoscevo, mi lasciò letteralmente senza parole. Non mi ero aspettato di sentire certi frasi uscire proprio dalle sue labbra. Di sicuro stava facendo un enorme sforzo, mentre esternava i suoi sentimenti, perché adesso ero davvero sicuro di ciò che lui provava nei miei confronti. Non potevo assolutamente sbagliarmi, anche se lui sembrava che potesse pentirsene e cambiare idea da un momento all’altro.
Lo guardai esterrefatto: era qualcosa che avevo sperato in cuor mio, ma sentirselo dire era tutt’altra cosa. Non riuscivo davvero a crederci e sbattei più volte le palpebre, fissando confuso Mycroft. Quella splendida notizia mi aveva davvero lasciato senza parole, ma ben presto dentro di me si fece spazio l’impulso di alzarmi finalmente da quella poltrona, di raggiungerlo e di circondarlo tra le mie braccia, di poggiare le mie labbra sulle sue, di esplodere di pura gioia e di rimanere così per sempre.
Non lo feci però e mi controllai, intuendo benissimo quanto fosse, in quel momento, il disagio che provava Mycroft. Una reazione così estroversa l’avrebbe messo ancora di più a disagio e alla fine non avrebbe saputo più come comportarsi. Restai quindi seduto, ma esternai comunque le mie emozioni, sorridendo di gioia e guardandolo felice. Ero contento di ciò che mi aveva detto – come potevo non esserlo?!
Per tutto il tempo i suoi occhi erano stati puntati verso di me, ma adesso il suo sguardo stava gradualmente cambiando, mentre mentalmente stava sicuramente giudicandomi. O probabilmente stava giudicando se stesso per ciò che aveva osato rivelare. Lo vidi distogliere lo sguardo, sbuffando pesantemente. Trovai la sua reazione molto buffa e, non riuscendo a trattenermi, iniziai a ridere divertito. Ritornò a fissarmi, questa volta malissimo, e si spostò appena sulla poltrona. Iniziava a non tollerare più la mia reazione non molto composta come era stata la sua.
Non riuscivo comunque a capire come facesse ad essere sempre così controllato, in ogni situazione. Non gli capitava mai di lasciarsi andare? Nemmeno per un secondo?
 
‘’ Mycroft, scusami davvero… ma, a volte, diventi così buffo – come ora, ad esempio – e non riesco a non ridere di fronte alle facce che fai. Non so se te ne sei mai accorto, ma sei molto divertente ‘’ esordii, non riuscendo più a controllarmi. Sapevo che questo l’avrebbe un po’ offeso, ma non potevo più resistere a vedere la sua faccia diventare di ghiaccio, mentre mi lanciava occhiate fulminee.
‘’ Mi trovi divertente? Io non mi sto divertendo affatto, invece. Non riesco a capire cosa ci sia di tanto buffo in questo momento. Trovi che le mie parole siano divertenti? Davvero, non riesco a comprendere cosa ti stia passando in mente… ‘’ rispose lui, abbastanza serio in volto. Sembrava che davvero non riuscisse a capire. Il suo carattere e quella maschera di ghiaccio che indossava sempre non gli permettevano difatti di capire.
‘’ No no, non trovo divertente ciò che hai detto. Non potrei mai trovarlo divertente, anzi è un bel discorso quello che hai fatto e che ho apprezzato molto. Sono davvero sincero, Mycroft. Rido per i tuoi modi di fare, sei così posato e fin troppo controllato. Anche in questo momento lo sei. Stavo solo riflettendo su una cosa: sei sempre così, non ti capita mai di lasciarti andare? ‘’
‘’ Non vedo come i miei modi di fare possano essere divertenti. Non li definirei così, sicuramente. Lasciarmi andare? Succede molto raramente, in realtà. In pubblico cerco sempre di avere il controllo della situazione, quindi non mi vedrai mai perdere le staffe ‘’
‘’ In pubblico, già! Beh, magari nel privato, invece… chissà, molto probabilmente, ho davvero voglia di scoprire questo lato che tieni ben segreto e non mostri a nessuno. Tu che ne dici? ‘’ azzardai, sorridendo con malizia. Vidi Mycroft distogliere appena lo sguardo e accennare un flebile e indecifrabile sorriso.
 
Non riuscivo a capire cosa pensasse, ma quel sorriso – quel prezioso e raro sorriso –  in quel preciso istante, era la risposta definitiva alle mie domande e ai miei dubbi, che prepotenti cercavano di farmi cadere in trappola. Mi sarei dovuto però armare di pazienza – molta pazienza! – e avrei dovuto aspettare finché lui non fosse stato davvero pronto.
Ero stato sull’orlo di un precipizio, in procinto di cadere, ma adesso invece, davanti a me, si ero aperto un nuovo inizio, una nuova strada tutta da percorrere. Il sorriso di Mycroft mi aveva ridato speranza, mi aveva ridato vita e avrei pensato ad esso, quando sarebbero ricomparsi quei momenti bui, in cui avrei dubitato di tutto. Tutto sarebbe andato bene d’ora in poi.
Mi alzai lentamente dalla poltrona e sospirai felicemente. Non mi mai sentito così sollevato tranquillo come in quel momento. Lui mi imitò automaticamente e posò il suo sguardo su di me. I suoi occhi azzurri erano fissi sui miei. Ridussi la breve distanza che c’era tra me e lui, e senza che nessuno pronunciasse una sola parola, poggiai le mie labbra sulle sue. Socchiusi gli occhi e assieme ci lasciammo andare ad un lungo ed interminabile bacio. Bacio che suggellava ufficialmente il nostro rapporto.
Ebbro d’amore, istintivamente cercai le sue mani e intrecciai le dita nelle sue. Lo tenni stretto a me e assaporai ogni singolo secondo di quel magico momento. Non esistevano più rumori, né suoni che potessero distoglierci. Il tempo si era cristallizzato, non vi erano più lancette che ne scandivano la durata. Stavo vivendo l’eternità di un lungo secondo, un’emozione talmente grande che percepivo il mondo intero vorticare attorno a me.
Poi mi staccai dal suo viso e riaprii gli occhi, i nostri sguardi s’incrociarono nuovamente per una piccola frazione di secondo, quindi Mycroft distolse lo sguardo e si liberò dalla mia stretta. Mi voltò le spalle e fece qualche passo in avanti, verso la scrivania. Io lo segui con lo sguardo e sorrisi istintivamente, ancora immerso in quell’attimo, che desideravo non finisse mai. Solo quando alzai lo sguardo verso le finestre della stanza, mi accorsi che il sole era già tramontato da un pezzo. Controllai di scatto l’orologio e mi resi conto di quanto fosse tardi.
 
‘’ Oddio, si è fatto davvero tardi! Devo scappare, Mycroft… ‘’ esclamai, sorpreso e, al tempo stesso, dispiaciuto.
 
Lui si voltò verso di me e annuì in silenzio. Aveva ripreso nuovamente il controllo della situazione e il suo viso non era più rilassato come lo era stato in quegli attimi. Mi soffermai ad osservarlo ancora un altro po’, quindi varcai la soglia.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: HIMsteRoxy