Ciao ragazzi! Eccomi di ritorno con una nuova IwaOi. Stavolta, è ispirata alla saga unica di Gusari, Battle Deploymenti. L’unica vera Military AU della serie.
Meglio ricreare il giusto equilibrio con la coppia canon, contro malelingue che osano separare due anime gemelle con dei rarepair squallidi e privi di qualsivoglia amore.
Entriamo insieme in un mondo speciale, fatto anche di amore vero e puro.
Buona lettura!
 
 



 
 
Bambini adulti



 
“In un modo di male e caos, una landa distopica malvagia e desolata, esiste una società militare privata votata alla sicurezza”.
 
In un mondo duro, in cui ognuno era abbandonato a se stesso, Oikawa Tooru, ormai ventenne, lo sapeva bene. Non  poteva permettersi di essere debole. Lo aveva capito, quando quel piccolo bambino dai capelli corvini gli aveva teso la mano.  Quel bambino a cui era appena caduto un dente, ferito e dolorante, che voleva aiutarlo. Ricordava ancora il calore di quella mano che stringeva la sua e lo invitava ad essere un vero maschio. Tooru ridacchiò a quel ricordo.
Fu quello, che per la prima volta gli aveva fatto perdere un battito, Quella mano pronta a stringere la sua fu l’inizio di un amore che si portava ancora dentro. Un amore vero in una landa di odio, un mondo in cui l’odio sembrava essere la regola. Loro, con altri militari, tentavano di riportare l’umanità del mondo, quei sentimenti che quel mondo spietato aveva inaridito fino ad uccidere.
Sapeva che Iwaizumi Hajime, il suo Iwa-chan, ricambiava. Doveva solo farglielo capire. Hajime era troppo serio, troppo ligio, perché se ne accorgesse. Oikawa notava le sue piccole accortezze e capiva.
La fortuna era dalla sua, perché Iwaizumi era il suo partner.  
Per ora, non si potevano definire ancora una coppia vera  e propria, ma per Oikawa, lui era di Iwa-chan, e Iwa-chan era suo. Dopo ogni missione cercava di spronarlo.
Era la persona giusta per lui, non avrebbe perso la verginità con una persona a caso.
Iwaizumi aveva tutto ciò che lui amava.
Coraggio, forza, intelligenza. Bel fisico scolpito, muscoli, belle gambe, un sedere sodo… Molte volte, nella doccia, si era soffermato. Beccandosi pugni e calci.
Tooru aveva un bel rapporto con ognuno dei capitani delle varie divisioni.
Sawamura era serio e dedito al dovere, responsabile e degno di fiducia. Kuroo e Bokuro sembravano due stupidi, ma sapevano essere tra i più spietati di loro se serviva.
Anche con gli altri membri andava alquanto d’accordo. Kageyama era per lui una spina del fianco, ma batterlo negli allenamenti il più delle volte era una soddisfazione.
E poi… c’era il loro nemico. Ushijima, un essere spietato e privo di scrupoli.
Non gli bastava conquistare altrove, loro sarebbero stati la resistenza.
 
 
 
 

Ricordava ancora quando, una sera in camerata, gli altri gli avessero chiesto di lui e Hajime.
Erano rimasti tutti sorpresi. Davvero sembravano una coppia? Era forse il conoscersi sin da bambini, sin prima di arruolarsi?
Non sapeva ormai più da quanto tempo lo amasse. Non ricordava più il tempo in cui non lo conosceva.
Ciò che più amava di Iwaizumi era che, benchè fosse evidente che fossero l’uno la spalla dell’altro e che cercava di proteggerlo, non significava che facesse tutto lui.  Per Hajime, proteggere era anche spalleggiarlo e attaccare insieme guardandosi le spalle. Fare fuoco sul nemico insieme, fianco a fianco.
Come sullo stesso piano.
Tooru decise di giocare il tutto per tutto e lo sfidò, come sempre faceva. Braccio di ferro, lancio dei coltelli.
La sfida più interessante fu quella al poligono di tiro.  Sentire i loro corpi vicini era una bella scarica di adrenalina per lui.
Oikawa si leccò piano le labbra e propose ad Iwaizumi un’ultima sfida. Voleva fargli capire cosa provasse.
Ogni volta, cercando contatto fisico, circondandogli il collo con le braccia, cercava di fargli capire i brividi che gli trasmetteva. E forse stava riuscendo nel suo intento.
Tooru portò Hajime nella stanza attigua, ed essendo più alto, sarebbe almeno stato alla pari.
“Iwa-chaaaaan, sfidiamoci corpo a corpo, vediamo se vinci. Devi sfilarmi i preservativi dalla tasca”
“Ah? Ma sei serio? E cosa ci fai con dei preservativi in tasca, Merdakawa?”
“Non pensare a queste cose, Iwa-chan! Forza, fatti sotto”
“Ah?”
“Devi farli scivolare, se avvicini la mano e li sfiori, perdi e dovrai baciarmi, Iwa-chan”. Oikawa, in realtà, non aspettava altro.
“ Neanche nei tuoi sogni, Idioikawa”
Oikawa si mise in posizione, cercando di spronare l’altro. Colpo su colpo, pugno contro pugno. Colpi di calci sferrati velocemente.  
“è diventato forte” pensò Iwaizumi, parando dei colpi di Oikawa
L’ultima azione fu quella decisiva. Dopo un calcio sferrato all’altezza del collo, Oikawa saltò per colpire con un calcio più alto. Iwaizumi non attendeva altro.
Gli afferrò la gamba, bloccandolo e riuscendo a spingerlo a terra, bloccandolo con il corpo.
Ad Iwaizumi, che ora lo fissava negli occhi, apparvero nella mente scene del passato. Un bambino piagnucolone, debole e fragile, che aveva appena visto la realtà della guerra. Un bambino in cui non si era spenta la voglia di vivere e di lottare. Voleva proteggerlo.
Adesso, però, combatteva al suo fianco. Erano forti insieme.
Puntandogli il colletto contro, Hajime commise un piccolo errore. Il coltello passò vicino alla tasca, e sfiorò il pacchettino. Oikawa sogghignò. Lo sapeva.
Iwaizumi, stringendo i denti, fece scivolare il coltello a terra e prese il volto di Oikawa tra le mani, baciandolo.
Tooru non aspettò molto, e ricambiando il bacio lo rese subito più passionale.
Iwaizumi era titubante. Non era che non volesse… solo non così. Non voleva giocare, non con lui.
Corpo contro corpo, e lo schioccare delle lingue  a contatto, era solo quello che si sentiva nella stanza.
Hajime fece scivolare lentamente la mano verso il basso, verso…
Si ritrasse con uno scatto repentino, sospeso come fosse su un filo, e fissò il ragazzo ancora steso sotto di lui.
Oikawa gli prese la mano, intrecciando le dita malgrado lo sguardo duro dell’altro.
“Ora hai capito, Iwa-chan. Ora lo sai” pensò Oikawa, sorridendo trionfante “perché li stavi per prendere”
 
 
 

 
Iwaizumi non sapeva cosa fare. Stava realizzando, e forse non solo ciò che provava lui. Ma davvero voleva perdere tutto e sporcare quella persona?
Il giorno dopo, Matsukawa propose di testare le affinità di coppia, dividendosi e lottando l’uno contro l’altro. Oikawa annuì, convinto.
Il talento militare e la sete di sangue di Iwaizumi erano ormai famosi anche oltre le loro divisioni, ma lui non era certo da meno. Non spargevano sangue innocente o inutile.
Iniziarono a combattere, e come aveva previsto, la loro affinità era totale.
Trionfante, Tooru abbracciò Hajime da dietro, gettandogli le braccia al collo. Ogni volta che combattevano insieme percepiva i sentimenti dell’altro. Erano come separati per errore, come qualcosa separato da tempo e poi riunito.
Improvvisamente, i loro festeggiamenti furono interrotti da un attacco combinato a sorpresa.
“Shiratorizawa e Dateko, eh?” Oikawa ghignò, quasi infuriato
La battaglia infuriò violenta e si spostò nel quartiere periferico della città.
Iwaizumi fu costretto a fermare Oikawa, che sentendo chiamare lui e gli altri “uomini gorilla” aveva dato di matto, facendo saltare la loro copertura.
Le loro truppe si erano appostate sul tetto, con Kageyama come cecchino in lontananza pronto a sparare.
Oikawa aveva rovinato i piani, saltando giù dal tetto e iniziando a sparare con la mitragliatrice.
 
 
 
Fu la battaglia più violenta da qualche tempo, almeno che Tooru ricordasse. Ma sapeva  che le truppe demoniache della Shiratorizawa si stavano avvicinando. Toccava a loro fermare la loro avanzata.
Ce l’avrebbe fatta e avrebbe fatto la prima mossa con Iwa-chan.
Ritornati al quartier generale, diede istruzioni  ai reparti nelle retrovie, al comando di Ukai Keishin. 
Ce l’avrebbero fatta.
Non si accorse che Iwaizumi  gli era arrivato vicino prima di sentirsi voltare per la nuca. Lo fissò per qualche secondo prima di sentire le sue labbra sulle proprie, in un bacio che durò qualche minuto.
“Non pensare a cose inutili o ti faccio nero, Merdakawa” disse il corvino “vinceremo. Non hai bisogno di sapere altro”
Oikawa ne ebbe la certezza. E chissà, forse la certezza che ormai, una coppia di innamorati lo erano davvero.  Lui ne era certo, ma avrebbe avuto la conferma solo dopo la battaglia.
 





 
Alla prossima IwaOi!